South Park è sempre stato robaccia. Ma creare situazioni disgustose, offensive e assolutamente gratuite può davvero divertire qualcuno? Imparassero l'ironia, invece di cercare lo scandalo (in questo paradossalmente più puritani dei loro censori...) ad ogni costo.
Slan
- 16 anni fa
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Fatemi capire una cosa, allora la censura è sbagliata solo quando ha a che fare con gli anime?
panapp
- 16 anni fa
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"South Park" non è robaccia. Forse ne sono l'unico estimatore italiano, ma secondo me ha una comicità del tutto geniale. Non ho visto l'episodio e non saprei dire, ma probabilmente la scena in questione ha un valore simbolico, visto che di solito quando vengono coinvolti dei vip lo si fa per sfotterli su argomenti per loro scomodi (Lucas per esempio fu già sagacemente preso di mira quando decise di modificare "I predatori dell'arca perduta"). E comunque in "South Park" s'è visto di peggio sin dal primissimo episodio della prima serie...
ABI_666
- 16 anni fa
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In South Park (che adoro) si è visto molto di peggio, questa scena fa scandalo giusto perché coinvolge personaggi famosissimi, quando invece dovrebbe essere interpretata come quello che è: una metafora dello "stupro" che i due registi hanno fatto al Mito di Indiana Jones, creando un quarto film che è di una schifezza immonda. In South Park semplicemente lo stupro è stato... reale XD
Lain
- 16 anni fa
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Tra le altre cose non è nemmeno reale, ma una "proiezione" che nella cittadina di South Park hanno tutti quelli che hanno visto il quarto film di Indiana Jones. E non solo. Le scene di "stupro" che sono rifatte sono tutte citazioni a famose scene di stupro cinematografiche, riprese in maniera esatta. C'è anche la scena di stupro di "Un tranquillo Weekend di paura" xD
Armisael
- 16 anni fa
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LoL sempre a fare casino a South Park...ottimo
E' interessante proprio perchè è totalmente amorale, se non fosse corrosivo non avrebbe senso di esistere...
Piacca
- 16 anni fa
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uhm vi state arrampicando un pò sugli specchi dando sto valore simbolico a questa scena eh... non date piu peso di quello che effettivamente è ... non ci sta nulla di peggio di un qualcosa di vuoto che viene montato a opera d'arte (un pò come i film di fellini ... che nessuno capiva ma per questo erano dei capolavoroni hihih)
Ora dico la mia... francamente S.P. non lo guardo se non sporadicamente, devo dire che quelle poche volte che l'ho guardato un pò, in alcuni casi, l'ho rivalutato eh... anche perchè ero partito sempre col piede sbagliato ... il politically scorrect è giusto che ci sia però non si deve travalicare una linea che è quella che divide gli attacchi a cose reali con cio che è illazione e falsità come in questo caso ... quindi questa cosa di S.P. è deprecabilissima .... spero proprio che la smettano di dire cavolate solo per il piacere di stupire...
cartman666
- 16 anni fa
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South Park di scene corrosive ne ha avuto ben peggiori, e francamente resto basito a leggere commenti scandalizzati su questo blog. Assieme ai Simpson ha rivoluzionato il mondo dell'animazione, prendendo in giro in modo esemplare il bigottismo degli states. Io ho visto tutte le 11 serie, e c'e' di peggio come i Cardinali cattolici che portavano al guinzaglio bambini nudi, Cartman travestito da papa, mentre cercava di farsi fare un... da Kyle. In ogni caso non sono scene gratuite, sono messe in un contesto ben preciso. Certa gente secondo me dovrebbe restare a guardare solo i cartoni Disney, e al massimo Shrek credendo che sia davvero irriverente, mah
anonimo arrogante
- 16 anni fa
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Direi che è normale che ogni tanto una serie come questa prenda una cantonata, non di meno anche con la presenza di episodi che non apprezzo SP non è per niente da buttare. Questi episodi che "dividono" l'opinione degli spettatori sono di per se connaturati alla critica stessa che si fa in SP. Della serie sono apprezzabili sopratutto le puntate che riguardano l'impatto dei videogiochi sulle menti dei giovani e sulla loro vita sociale. Mitici gli episodi su "guitar hero" e "world of warcraft online". Stiamo a vedere se in futuro prenderano di mira i manga e gli anime.
Binomag
- 16 anni fa
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Qui da noi siamo talmente abituati ad autocensurarci (oltre alla censura ufficiale che ci arriva "dall'alto") che ci scandalizziamo per un nonnulla, salvo poi non scandalizzarci per le cose serie. Viva South Park
Slan
- 16 anni fa
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Aggiungo un'altra cosa per coloro che sono sempre pronti a criticare gli Usa, in Europa una serie come South Park sarebbe tabù...
rio79
- 16 anni fa
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comunque sia lucas che stiven s sono comparo in altro ep dove le 3 pesti facevo di tt x no fari rifare il primo ep. la fine è simile alla fine del film. queste critiche sono uguale ale critiche ai grifid che sono più sbocati dei simpson
Voronwe
- 16 anni fa
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Forse non è nient'altro che simbolismo all'urlo di: "Spielberg e Lucas stanno letteralmente fottendosi Indiana Jones e Star Wars (le serie cinematografiche) con produzioni non all'altezza e solo per soldi"?
Ci vuole mica un genio per capirlo, dalle parti di South Park non viene fatto mai nulla senza un significato (per quanto si scelga la via sempre più di "impatto").
Nemo
- 16 anni fa
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"non vogliamo citarli in tribunale" oltretutto perchè perderebbero lucas e spielberg sono anni che stuprano i loro personaggi (basta pensare ad ET o alla nuova trilogia di SW) piuttosto è strano che parker e stone non siano stati ancora messi al rogo (letteralmente) visto che in usa sono ben più bacchettoni di noi italiani (che pure scriviamo commenti bigotti per uno show che oggettivamente è puro genio)
Slan
- 16 anni fa
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Sugli americani più bacchettoni degli italiani non ci metterei la mano sul fuoco...
Zenobia
- 16 anni fa
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Italiani, imparate la vera libertà di pensiero e di espressione!!
La vera robaccia è "la minaccia fantasma", "l'attacco dei cloni" e "la guerra dei mondi"!!!
Slan
- 16 anni fa
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Beh, mo non esageriamo...
Takeshi
- 16 anni fa
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Mandare in onda roba corrosiva come South Park è segno di grande libertà, quindi iniziamo ad imparare dall'America.. visto che a noi ci toccano i cesaroni e i vari carabinieri e brigadieri...
Oni
- 16 anni fa
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Grande south park, contiunua così....non sono questi gli scandali in tv e al cinema credetemi, si vede di peggio, questo è solo un cartone....allora odiate la censura sugli anime ma la volete su questo, prendete una posizione.... l'episodio deve essere libero di circolare, a parte che ormai una volta mandato in onda grazie al web e quant'altro non riusciranno mai a sbarazzarsene.... e poi gli americani, come si dice da me, dove vedono e dove cecano, nel senso che si appellano a voler censurare questo però altre schifezze fatte da attori reali continuano a circolare liberamente....fidatevi, lì anche il casino della censura viene attuato in base al potere che uno ha......
Zenobia
- 16 anni fa
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Slan non credo di esagerare... Io la penso così: la libertà di pensiero o c'è o non c'è! Non esiste che io possa dire delle cose e altre no perchè altrimenti sarei censurato... Se Spielberg e Lucas si sentono, anche giustamente, offesi e diffamati possono chiedere il risarcimento dei danni, ma non possono pretendere di censurare o addirittura di non mandare in onda la puntata!
Ripeto: la libertà di pensiero e di espressione o c'è o non c'è... in Italia non c'è (perchè tutto deve essere "visionato a priori", e questo è un vulnus democratico gravissimo!).
Harima_Kenji
- 16 anni fa
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Ma perchè a voi piacerebbe vedere la vostra faccia associata ad uno stupratore ??! Questa è una porcheria gratuita, non è nient'altro.
Slan
- 16 anni fa
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Zenobia, non ci siamo capiti, mi riferivo alle tue esternazioni riguardo ai film da te citati...
Zenobia
- 16 anni fa
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Dai Harima, si capisce che è un'allegoria, e che Indiana Jones rappresenta un prodotto cinematografico!
E poi, infatti ho detto che possono chiedere i danni all'immagine...
Infine stiamo parlando di due personaggi che non sono "chiunque", sono rappresentanti di una bella lobby mooooolto potente! E come tale è giusto sput. e ridicolizzare!
jabawack
- 16 anni fa
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south park è arte.
Evolution
- 16 anni fa
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Quanto perbenismo che circola tra la gente... South Park è cattivo di suo, altro che scandalizzarsi per 'ste cose. E poi si vede lontano un miglio che tutto questo è una metafora, come spiegato da ABI_666, e non avevano certo l'intenzione di associare la figura di Luca e Spielberg a due veri stupratori.
Stoner
- 16 anni fa
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Per me South Park che è sempre sopra le righe fa, in genere, una sagace satira. Penso anch'io che si la scena serva a figurare l'urlo di molti cinefili appassionati di Star Wars e Indian Jones (personalmente a me il 4* film è piaciuto, ma ho trovato un po' noiosa la nuova trilogia di Star Wars, e in genere i cinefili dicono proprio "stupro" quando a loro giudizio si rovina qualcosa a cui sono affezzionati, l'ho sentito dire anche da appassionati di certi libri quando hanno visto la trasposizione cinematografica di essi). Non ho visto l'episodio, ovviamente, ma ho qualche dubbio sul fatto che possa riferirsi solo come critica a Lucas e Spielberg e non anche al modo piuttosto esagerato di parlare dei cinefili (cioè loro dicono "stupro" e quelli di SP glielo figurano per dargli un'idea precisa di quello che hanno detto a mo' di sfottò).
Penso anche io che SP vincerebbe la causa a mani basse, in America (terra di molte contraddizioni) vige una cosa chiamata I° Emendamento, e da lì non si scappa. Magari ci fosse anche qui.
TheDarkAngel
- 16 anni fa
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criticare south park è proprio da medioevali "
cartman666
- 16 anni fa
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@Anonimo arrogante la puntata in cui prendevano in giro gli anime c'e' stata, si chiamava se non ricordo male "have fun with weapons" con tanto di una esilarante canzone giapponese con ritornello in inglese che faceva da intermezzo, e ti posso dire che mi sono sbellicato dalle risate, una delle piu' divertenti in assoluto, credo sia nell'ottava serie.
Xed51
- 16 anni fa
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Italiani, imparate la vera libertà di pensiero e di espressione!!
La vera robaccia è "la minaccia fantasma", "l'attacco dei cloni" e "la guerra dei mondi"!!! <--------- E "il regno del teschio di cristallo", prego. XD
avador
- 16 anni fa
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Se la censura colpisce gli anime "dio ce ne scampi", mentre se riguarda un prodotto occidentale va bene? Se le prese di posizione sulla libertà di espressione valgono solo per partito preso (cioé solo perché colpisce gli anime), mosse da spirito otaku, non hanno senso. Pur non essendo un grande fan di South Park, reputo la serie di Parker & Stone geniale. Geniale per il suo essere sopra le righe, per la ricerca dell'effettaccio sempre contestualizzato, per il suo essere satira allo stato puro. E nell'essere satira non ha bisogno di accondiscendenze, non scende a mezzi termini con nessuno e non ha paura di osare nell'esprimere "l'alto" attraverso "il basso", ossia i grandi problemi attraverso la trivialità più becera. Perché, come dice Luttazzi, la satira fa quel c. che le pare. Condannare una scena, per quanto possa essere sgradevole, e cercare di censurarla non ha senso. Meglio che la vedano tutti e che ne traggano a posteriori le loro conclusioni. Ma solo dopo averla vista, perché tutti devono avere la libertà di poter vedere e di poter giudicare con le proprie capacità mentale. Siamo tanto ottusi da non poter guardare una scena solo perché c'è uno stupro? Non credo. Siamo talmente indifesi da dover essere protetti da scene forti, altrimenti non riusciamo a capirle o potrebbe turbarci? Neanche per sogno. Dateci la possibilità di guardare. Saremo noi a decidere. E, visto che siamo rimasti orfani di serie ciniche e cattive (qualcuno si ricorda "Il Male", Sparagna, Pazienza, Tamburini e Mattioli?), ben vengano serie come South Park in quest'era squallida di politically correct!
kakashi94
- 16 anni fa
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Che schifo però. Capisco prendere un poco in giro allo stile Simpson, ma così si esagera.
Memory of dream
- 16 anni fa
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Non capisco perché ci si scandalizzi così tanto dal momento che è uso comune della satira sfruttare il significato originale delle parole e il significato gergale acquisito. In questo caso la parola stupro, che ha un significato che ben sappiamo ha assunto nel gergo comune anche il significato di rovinare, distruggere se riferita ad un opera cinematografica, letteraria, musicale, ecc. S.P. ha appunto giocato su questa divergenza di significato. Succede anche qui in Italia, sotto gli occhi di milioni di persone, ma finora non ho mai visto nessuno indignato, mi sto riferendo alle vignette umoristiche che compaiono sui quotidiani... quante volte abbiamo visto il politico di turno sodomizzare l'italiano medio? Tante, anche qui il metodo è lo stesso, il termine in****re ha un suo ben preciso significato ma gergalmente ha il significato di fregare, raggirare... Non è forse la stessa cosa? Eppure non ho mai visto nessuno indignato, ne ho mai sentito che il politico/altro di turno reclamasse di cancellare la vignetta, o di voler far causa...
???
- 16 anni fa
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adoro south park, è veramente fantastico il mododi fare ironia di questo cartone
cartman the best
panapp
- 16 anni fa
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Grazie ABI_666.
@ cartman666: la puntata si chiamava "Good Times with Weapons" ed è stata stupenda!!!
wedro1911
- 16 anni fa
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South park è il massimo, e comunque si sono viste scene e situazioni ben peggiori(mel gibson nell' episodio della passione di cristo per esempio). Penso che sia un cartone geniale ,esagerato a volte, ma comunque geniale,Lucas e Spielberg dovrebbero essere fieri di esservi citati.
Blaze
- 16 anni fa
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Bah. A me sembrano più insensati i commenti di chi si schiera a spada tratta a difesa di South Park, senza minimamente pensare che MAGARI non tutti hanno gli stessi gusti, e che MAGARI se a qualcuno certe cose fanno schifo (per quanto possano avere il loro senso) è palese che non sia certo contrario alla loro censura.
Sarà che a me South Park, Griffin e Simpson non sono mai piaciuti (questi ultimi due già di più, SP non lo posso vedere), ma certe cose sono veramente deprimenti.
La presa in giro ci sta tutta, e pure io ho rivalutato quei cartoni solo per le tematiche trattate... solo che non mi piace il modo in cui le trattano.
De gustibus...
yo yo
- 16 anni fa
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Southpark è un opera molto intelligente, che non venga capita non mi sorpende, perchè per entrare nella sua comicità dissacrante ci vuole del tempo. I problemi e le ansie della nostra società trovano in SP un referente di prima categoria, e analisi ben più profonde di quel sembra, celata dietro una comicità grottesca e violenta. Per fortuna la serie ha un seguito enorme, proprio grazie a questo suo umorismo spietato.
LaughingMan d:D
- 16 anni fa
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South Park è genio allo stato puro, chi non è in grado di capire l'ironia che sta dietro alla scena di Spielberg e Lucas che stuprano Indiana Jones è solo un sempliciotto incapace di capire la satira. Ironia, satira, parole ormai sconosciute qua in Italia e di cui si sente molto la mancanza e se posso permettermi di dirlo è anche la cosa che manca di più negli anime che sono quasi sempre fini a se stessi e chiusi in un mondo tutto loro e gli elementi di critica verso la realtà e la società sono rarissimi e mooolto velati.
asd
- 16 anni fa
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Io preferisco South Park al 90% degli anime in circolazione.
Harima_Kenji
- 16 anni fa
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Ma che genio e genio , di chi parlate : ci sono modi e modi per fare critiche e mostrare dell'ironia , e questo mezzo fatto di stupri e porcherie simili è certamente il modo più rozzo e poco intelligente per farlo . E' geniale una finezza , una battuta che si vede e non si vede , una pregevole allusione fatta di parole , non della pornografia gratuita di cattivo gusto fine a sè stessa ideata da persone certamente poco talentuose e sporche negli intenti proposti . Ma per piacere .
Memory of dream
- 16 anni fa
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@Harima kenji Infatti quella di S.P. non è ironia, ma satira... e la differenza è grande. La satira è cattiva, pungente, estrema e sono questi i motivi per cui salta così all'occhio. Non confondere la satira che fa S.P. con gli eventi reali, lo stupro non è accettabile come fatto, ed è da condannare senza ombra di dubbio. Quello che ha mostrato S.P. è altro.
Domanda leggermente provocatoria: ti sei mai scandalizzato tanto per una delle vignette che ogni giorno appaiono sui quotidiani?
avador
- 16 anni fa
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Quoto LaughingMan d:D sul fatto che la critica verso la realtà è l'elemento che manca nella stragrande maggioranza degli anime, anche se non mancano gli esempi illustri (vedi Tezuka, tutto il genere gekiga, gli shojo del Gruppo 24, Miyazaki e soprattutto Takahata, alcuni lavori di Kon e di Nagai, Benvenuti alla NHK e altri). Perciò pongo provocatoriamente una domanda: non è che a forza di guardare microcosmi chiusi slegati da qualsiasi tensione di critica socio-reale ci stiamo rimbecillendo e non riusciamo più a capire il confine tra narrazione e reale? Cioè guardando determinate cose ci aspettiamo la finzione talmente tante volte da abituarci, rigettando la connessione con la realtà quando ci viene sbattuta in faccia e, oltretutto, in modi a cui la finzione solita non ci permette più di recepire? A furia di sorbirci One Piece, Dragon Ball e compagnia bella (con tutti i meriti artistici/narrativi che possono presentare) non riusciamo più a capire una modalità di sbeffeggiamento di una situazione reale rappresentata da questa scena di South Park (e dalle altre mille contenute negli altri episodi della serie). Può essere?
ABI_666
- 16 anni fa
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''' senza minimamente pensare che MAGARI non tutti hanno gli stessi gusti, e che MAGARI se a qualcuno certe cose fanno schifo (per quanto possano avere il loro senso) è palese che non sia certo contrario alla loro censura. '''
bell'esempio di oggettività, complimenti, se una cosa mi piace guai a toccarla se invece non mi piace allora censuratela pure tanto chemmenefrega... la censura è sbagliata e immorale, poiché stupra (sic!) l'opera così come originariamente pensata. non ti piace una cosa? invece che guardarla censurata, cambia canale
Blaze
- 16 anni fa
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Mi sono espresso male...
Io sono contrario a priori alla censura (salvo occasioni dove è più o meno necessaria, ma non è questo il caso), ma se è rivolta verso qualcosa che non stimo o non mi piace proprio, posso anche dire che non me ne frega nulla se lo censurano o meno... non intendevo certo dire che DEVONO censurarla.
Ho scritto quello perchè nei primi messaggi, dove a qualcuno ha detto "che schifo" (e basta) si è risposto "ma allora la censura è giusta solo negli anime?", quando mi pare che NESSUNO avesse toccato l'argomento, quasi come una rivalsa (mettendo in bocca le parole, cosa che io non sopporto) verso chi non gradisce il prodotto...
"non ti piace una cosa? invece che guardarla censurata, cambia canale"
Mai guardato South Park volontariamente, infatti solo casualmente a casa di amici.
Nonostante possa riconoscere la sua genialità nel fare satira, non riesco a farmela piacere.
Slan
- 16 anni fa
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cen|sù|ra s.f. 1 TS stor., in Roma antica, magistratura esercitata dai censori | durata di tale carica 2a CO controllo esercitato da un’autorità civile o religiosa su pubblicazioni, spettacoli, mezzi di informazione, per adeguarli ai principi della legge, di una religione o di una dottrina morale: c. repressiva | l’ufficio dei funzionari che provvedono a tale controllo 2b CO in tempo di guerra, controllo che l’autorità politica o militare esercita sulla corrispondenza per impedire lo spionaggio o la diffusione di notizie disfattiste 3 CO fig., biasimo, sanzione, critica severa della condotta e dell’operato altrui: incorrere nelle censure altrui 4 TS burocr., riprensione scritta inflitta a un impiegato per lievi mancanze 5a TS dir.can., condanna di una dottrina come eretica o erronea 5b TS dir.can., provvedimento punitivo, consistente nella scomunica, sospensione, interdizione e sim., inflitto a un fedele che persevera nel peccato 6 TS psic., nella psicoanalisi freudiana, funzione dell’apparato psichico che impedisce che contenuti inconsci inaccettabili accedano alla coscienza 7 TS ling. ⇒interdizione
Memory of dream
- 16 anni fa
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@avador Non credo sia possibile quello che dici tu, non è possibile per gli anime andare a minare così gravemente il senso critico di una persona, anzi probabilmente lo rafforzano. Le cause sono molte, anche difficilmente identificabili e sicuramente richiederebbero uno studio approfondito, che qui per ovvi motivi non può essere fatto. A questo possiamo aggiungere il fatto che in genere sono le persone che non guardano animazione (di nessun genere) ad essere più contrarie a S.P. e simili, con le dovute eccezioni naturalmente.
Per quanto riguarda il discorso mancanza di critica della società negli anime, tu ne hai citati diversi, a cui andrebbero aggiunti tanto per fare un esempio il recente shigofumi (in primis l'episodio sul bullismo nelle scuole) o manga quale Life (sempre sul bullismo). Di cartoon americani di critica alla società io ne conosco solo 3 (S.P., Griffin, Simpson), gli anime che hai citato tu sono già di più. Da non scordare poi la differenza di cultura tra Giappone ed Usa, che si riversa inevitabilmente anche sulla produzione animata, in Usa sono molto più propensi alla satira (basti pensare ai grandi comici monologhisti americani, ad esempio George Carlin) lo sono molto meno in Giappone ed è ampiamente visibile sull'animazione (più propensa a drammaticità e al tragicomico come mezzi di critica). Non da meno è la profonda differenza tra la nostra cultura e quella giapponese che in molte occasioni ci rende comunque difficile comprendere le critiche ed i riferimenti alla realtà, che ci sono fondamentalmente estranei. Tutto ciò ci porta a sentire molto velati o inesistenti dei riferimenti che invece esistono. Simpson, Griffin e S.P. invece appartenendo alla cultura occidentale ci sono più familiari e riusciamo a cogliere molti più riferimenti, eppure anche qui continuano a sfuggircene alcuni, quelli che sono più profondamente legati alla cultura americana.
Con questo non voglio mettere in dubbio che ci sono anime in cui i riferimenti sono velati o assenti, ma ci sono altri in cui pure essendoci non vengono avvertiti dallo spettatore per i motivi già spiegati
avador
- 16 anni fa
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@ Memory of dream Sono perfettamente d'accordo con te sulla differenza di cultura e sulla tradizione dei vari paesi nella messa in scena. La mia infatti era più una provocazione che non una riflessione sentita. Anch'io credo che il senso critico non possa essere determinato solo dalla visione di anime. Però ciò non significa che non possa anche accadere. Il caso degli otaku nipponici è l'esempio più emblematico. Anche in Italia esistono i manga-zombie che accettano tutto, anche le schifezze più immonde, solo perché viene dal Giappone e rigettano qualsiasi produzione che non provenga dal Sol Levante. In quel caso il senso critico va davvero a farsi benedire ed è una situazione che sicuramente, oltre ad avere cause più profonde, deriva da una massiccia esposizione ai prodotti culturali nipponici. Inoltre, facendo mente locale sulle produzioni che si soffermano sulla critica della società, sono arrivato alla conclusione che il mezzo televisivo (a causa di tutte le sue restrizioni, che non sto qui ad elencare) non permette una libertà espressiva totale agli autori, sia in Oriente che in Occidente. Infatti se andiamo a guardare le serie che affermino chiaramente qualche istanza di critica sociale sono ben poche. Sono sempre argomenti velati all'interno di un macrocontesto narrativo diverso. Anche i Simpson e Futurama (i Griffin non dovrebbero rientrare nel genere satira...) appartengono a questo genere, così come alcuni anime (mi vengono in mente Goldrake con la personificazione del mondo hippies in Actarus, l'emancipazione femminile negli shojo degli anni '70, il rifiuto dell'orrore della guerra nella prima serie di Gundam, la proletarizzazione di Lupin nella prima serie, la critica alla spersonalizzazione di Paranoia Agent e quelli citati da te oltre ad alcuni anime dell'ultimo peridodo sui nuovi problemi sociali del Giappone, otaku, hikikomori e ijime su tutto). Che io ricordi (potrei anche sbagliarmi) le uniche due serie televisive che affrontano esplicitamente problemi sociali sono due: South Park, sbeffeggiando in ogni puntata un riferimento reale diverso, e Conan di Miyazaki, in cui il rifiuto netto della guerra si lega esplicitamente con la definizione di una società utopistica di tipo socialista (il villaggio di High Harbor) e con l'affermazione di una connivenza necessaria tra tecnologia e conservazione ambientale (più che mai attuale). Per il resto la libertà espressiva totale la troviamo nei fumetti e nei lungometraggi cinematografici, sia in Occidente che in Oriente. E in questi due media rientrano tutti gli autori che ho citato nell'altro post. Anche in Occidente la vena politica si è espressa molto meglio nei lungometraggi animati per il cinema (magari sconosciuti a molti). Si pensi ai film di Bakshi ispirati a Fritz il Gatto di Crumb, a When the wind blows, Persepolis, ecc. Per non parlare del fumetto impegnato occidentale che ha una lunga tradizione alle spalle. Quindi, tornando all'argomento principale, South Park, per la sua natura e per la natura del mezzo televisivo in cui si esprime, invece di essere censurato dovrebbe essere protetto e fare scuola per un tipo di animazione più diretta, più esplicita nei contenuti, di cui attualmente ci sarebbe davvero bisogno.
ABI_666
- 16 anni fa
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@Blaze: sì, scusami, avevo interpretato male. però un po' di controsenso lo mantieni, quando scrivi che non ti importa della censura di SP quando appena scopri che sei contrario a priori alla censura, se così fosse dovresti essere contrario a priori anche alla censura di SP, anche se non lo guardi dialettica a parte, a morte la censura! se una cosa non vi piace, non guardatela! ma non impedite agli altri di guardarla nella sua completezza. se non volete che i vostri figli guardino una cosa, non fategliela guardare, ma non impedite di guardarla a me XD la censura è puro egoismo mascherato da buon moralismo (quando il moralismo non è mai buono)
LaughingMan d:D
- 16 anni fa
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@ Harima Kenji e quale sarebbe per te il modo migliore e più intelligente per dire che Spielberg e Lucas hanno abusato della popolarità di Indiana Jones per fare un quarto film di cui nessuno sentiva il bisogno? Per me l'idea dello stupro che da metaforico diventa fisico è assolutamente geniale, se te ti scandalizzi per così poco, mi spiace per te. Fra l'altro la scena in questione non la hai nemmeno vista e non so come fai a bollarla a priori come robaccia, sicuramente è molto meno volgare di un certo ecchi dove l'elemento sessuale, anche se meno esplicito, è buttato a caso a piene mani senza alcun senso di esistere se non per il piacere di 4 otaku arrapati senza speranza.
@ Avador hai citato una marea di eccezioni tutte illustri e validissime (sono un grande fan di Kon) ma sono tutti su un piano completamente diverso rispetto a South Park, non esiste nulla di così sfacciato e dissacrante in grado di mettere in evidenza in ogni episodio il lato ridicolo di ogni cosa abbandonando totalmente il politically correct. Per quanto forti le critiche sociali degli anime non vanno mai oltre il vago dei puri ideali o dei fenomeni sociali generalizzati, in South Park invece si fanno nomi e cognomi, si prende il vip, la moda, o la convenzione sociale di turno e la si sbeffeggia in modo assolutamente diretto senza nessun filtro, lo vorrei proprio vedere un anime in cui si prende il primo ministro giapponese e lo si ridicolizza alla SP. Non dico che un metodo sia superiore all'altro, anzi, sono entrambi validi e vanno entrambi apprezzati.
LaughingMan d:D
- 16 anni fa
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Ma voi ve lo immaginate un anime in cui prendono Miyazaki disegnandolo come un pedofilo sfottendo la sua propensione per i bambini nei suoi film? Secondo me Miyazaki un po pedofilo lo è XD Non mi censurate!! Abbasso la censura!!! Scusate il doppio post
avador
- 16 anni fa
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@ LaughingMan d:D E' proprio quello che avevo detto. E' per questo che affermo che South Park dovrebbe fare scuola per come affronta gli argomenti. L'unica esperienza simile a South Park, per vena dissacratoria, satira e mancanza di paura nell'osare (ossia nomi e cognomi) sono le riviste satiriche italiane degli anni '70-80, Il Male, Frigidaire e Cannibale, anche se appartenenti ad un medium diverso (e invito tutti a informarsi un po' su queste riviste). Per il fatto di Miyazaki disegnato come un pedofilo non credo rientri nella satira. Sarebbe solo uno sfottò. E la satira non è sfottò. Infatti chi fa satira prende in esame i comportamenti eccessivi di qualcosa, non prendendolo in giro ma facendo riflettere tramite la battuta acida. L'esempio lampante è South Park. Credete che se Lucas e Spielberg non avessero cominciato ad avere megalomanie sarebbero stati menzionati da Parker e Stone? Tutti i personaggi coinvolti in South Park sono tutte personalità che escono dai loro ranghi (la puntata su Paris Hilton, su Jennifer Lopez...) e lo stesso vale per i fenomeni sociali (mi ricordo una puntata sui bambini che vogliono apparire più grandi, quella sugli MMORPG, su Guitar Hero, sui Mormoni...). Miyazaki di comportamenti eccessivi non ne ha mai avuti, perciò la sua "propensione" verso l'universo infatile (che sarebbe più corretto definire come ispirazione pedagogica), non potrà essere oggetto di satira. Fare satira è un conto, sfottere è un altro...
Blaze
- 16 anni fa
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@ ABI_666:
Infatti io sono contrario XD solo che nel caso di SP (ma anche di altre cose) non mi fa nè freddo nè caldo...
Insomma, sono anti-censura, ma se la applicano su qualcosa che non è di mio interesse non intervengo polemicamente come in altri casi. Lo so che è un controsenso, ma non mi riesce di incavolarmi per qualcosa che non m'interessa xD
Sono totalmente d'accordo che però tutti abbiano il diritto di guardare un'opera com'è stata creata, e non (tanto per rimanere in tema) stuprata, e concordo in pieno che alla fine è egoismo mascherato da moralismo. Dopotutto, le persone non sono tutte uguali, sai che palle se tutti avessero gli stessi gusti!
LaughingMan d:D
- 16 anni fa
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Si c'hai anche ragione. Era solo un esempio per dire cosa dovrebbe fare un anime per essere sullo stesso piano di South Park. C'è da dire però che non è così scontato dire quali comportamenti vanno giudicati eccessivi (e quindi degni di essere presi di mira dalla satira) e quali no, è un fatto che può essere anche soggettivo. Magari qualcuno potrebbe giudicare eccessiva la presenza di protagonisti bambini o comunque ragazzini in tutti i film di Miyazaki tanto da ironizzare sul fatto che questo grandissimo regista possa nutrire nei confronti dei bambini interessi non proprio platonici. Non sarebbe la realtà ovviamente, ma farebbe ridere, sarebbe alla South Park secondo me.
Solo una cosa... ti sconsiglio di metterti a sindacare su cosa sia satira e cosa no, a questo ci pensa già Berlusconi con gli effetti disastrosi che possiamo vedere in tv: Luttazzi e i Guzzanti sono banditi a vita e il Bagaglino è la "satira buona che piace agli italiani" parole sue. ------------- Magari in campo anime un esempio più calzante potrebbe essere quello di Tetsuo Hara e Buronson che stuprano Kenshiro visto come stanno abusando della sua fama con miriadi di prequel, sequel, spinoff, movies ecc... Scusate ancora il doppio post ma queste st*****te mi vengono a scoppio ritardato
Memory of dream
- 16 anni fa
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@Avador Fai attenzione non confondere causa effetto di un fenomeno. Gli otaku (nel senso negativo del termine) giapponesi o occidentali, non lo diventano perché guardano anime, ma ci sono problemi più gravi alle spalle. Converrai che esistono diversi tipi di otaku, quelli che si rinchiudono e guardano solo prodotti del sol levante, quelli che passano le giornate a giocare al pc/console, quelli che leggono, ecc. (ricordiamo che otaku è usato solo per indicare un fan ossessionato dal suo hobby, qualunque esso sia). Alcuni prediligono i prodotti del sol levante, altri non fanno questa distinzione, altri ancora prediligono prodotti di altri paesi. La causa scatenante non è però la passione in sé (anime, giochi, libri o altro) bensì altri eventi, o problemi che spingono queste persone a alienarsi, a fuggire dalla realtà rifugiandosi nelle loro passioni. Io stesso ho visto moltissimi anime e leggo moltissimi manga, ma il mio senso critico è intatto, vedo anche prodotti non giapponesi, leggo libri di tutti i generi e continuo ad uscire... se fosse bastata la massiccia esposizione agli anime a quest'ora anche il mio senso critico sarebbe partito.
avador
- 16 anni fa
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Forse mi dilungo troppo nei post e alla fine, in mezzo a mille parole, non si coglie il senso di alcune frasi... @ LaughingMan d:D Lungi da me stare a sindacare sulla satira. E' un mezzo di espressione che, personalmente, adoro. Il discorso sul tuo esempio di Miyazaki era solo per dire che bisogna essere capaci di distinguere la satira dallo sfottò, altrimenti si finisce per distinguere la satira buona da quella cattiva. Ti faccio un esempio: Dario Fo e Luttazzi fanno satira, il Bagaglino e Striscia la Notizia fanno sfottò. Ancora, Bobo di Staino è satira, le vignette di Forattini sono sfottò. I primi riescono a far ridere su situazioni reali facendo allo stesso tempo riflettere, i secondi si soffermano solo sui tic, i vizi e gli eccessi di quel che ritraggono rimanendo fini a sé stessi. @ Memory of dream Quando ho parlato di otaku (inteso in senso generale, senza fare distinzioni) ho scritto che la loro situazione "OLTRE AD AVERE CAUSE PIU' PROFONDE, deriva da una massiccia esposizione ai prodotti culturali nipponici". Il che non significa che esposizione=causa e otaku=effetto, ma che l'esposizione massiccia CONCORRE a determinare quella situazione. Ovviamente ci sono cause diverse (sociali, familiari, psicologiche, ecc.) ma non si può negare anche che l'interesse culturale abbia il suo peso. Se fosse ininfluente l'interesse verso alcuni prodotti che motivo avrebbe l'otaku di essere ossessionato proprio da quei prodotti? Non sto certo affermando che questa sia la causa principale, ma di certo svolge il suo ruolo nel determinare quel tipo di situazione. Ti faccio un esempio. Fai conto che io sia un ragazzino che ha seri problemi a relazionarsi. I miei compagni di scuola hanno un atteggiamento aperto che mi intimorisce. I miei genitori sono troppo occupati con il lavoro per occuparsi a tempo pieno di me, inoltre pensano che la mia sia solo timidezza. Trascorro anni e anni convivendo con questo problema. Poi un giorno scopro i bishojo-game (i giochi hentai) e mi ritrovo in una realtà in cui, non solo non faccio fatica a relazionarmi con gli altri ma posso anche diventare il protagonista di una storia. Dopo averne giocato 2 o 3 mi accorgo che la vita predeterminata di questi giochi è più attraente e meno faticosa di quella reale. Poi i giochi diventano 10-20-ecc. e alla fine mi ritrovo ad essere diventato un otaku. Ora, credi che se non avessi scoperto i bishojo-game e non mi sarei appassionato sarei diventato lo stesso un otaku? Come esempio è molto striminzito e semplicistico, non tengo conto di tutte le infinite variante, ma spero solo che sia servito a rendere l'idea del ruolo che possono avere alcune produzioni culturali in alcuni soggetti.
Memory of dream
- 16 anni fa
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@Avador Il punto è proprio questo, la passione per una cosa non è una causa concorrente al raggiungimento di un effetto, ne è il mezzo. Nel tuo esempio la causa è la difficoltà di rapportarsi con gli altri, il mezzo sono i bishojo-game e l'effetto un'alienazione dalla realtà. Ora poniamo il caso di eliminare la causa (ossia la difficoltà di relazionarsi) cosa succederebbe? Anche se avessi una passione per i bishojo game non ti alieneresti dalla realtà, continueresti a vivere una vita "normale", e la tua passione sarebbe una passione come tante che non influisce negativamente su tutti gli altri aspetti della tua vita. E se invece togliessimo i bishojo-game? Vivresti una vita "normale"? La risposta è negativa, anche presupponendo che tu non avessi passioni, continueresti ad avere difficoltà a relazionarti il che ti porterebbe a non uscire, a ridurre o eliminare per quanto possibile i contatti con gli altri, probabilmente passeresti il tempo in casa guardando la tv o giocando a qualcosa ma senza esserne coinvolto ma solo per passare il tempo (a differenza dell'otaku) e diventeresti utilizzando un termine giapponese che si adatta alla perfezione a questa definizione un hikikomori. Togliendo il mezzo ma non la causa l'effetto sarebbe lo stesso. Purtroppo l'argomento per quanto interessante non è di facile trattazione, quindi dovrai scusare la mia esemplificazione.
Sono comunque contento di poter fare una discussione del genere senza che degeneri in un flame
DarkMotu
- 16 anni fa
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Non sono un grande conoscitore dei cartoni americani , per anni ho seguito (e apprezzato) Simpson e Futurama (l'orario poi, quando tornavo da scuola, era l'ideale per dei cartoni come quelli) , negli ultimi anni non + per questioni di tempo e abitudini, ma apprezzo molto lo stile e la mentalità che c'è dietro questo genere . South Park non l'ho mai seguito a parte pochissime puntate , tra cui la prima, che non mi hanno dato proprio un' ottima impressione ma è sicuramente un' opera ben realizzata e sopratutto molto coraggiosa (in altri paesi avrebbero bloccato la produzione forse già alla prima stagione) e sicuramente ben fatta altrimenti non continuerebbe dopo + di 10 anni. Il caso è abbastanza particolare e inoltre andrebbe vista la scena per capire se è così scandalosa ma ovviamente è il senso che ne esce fuori, e non tanto l'atto fisico in sè che dà fastidio, mi rendo conto, comunque ritengo che le 3 persone citate SAPEVANO PERFETTAMENTE ciò che milioni di americani hanno visto (e continueranno a vedere insieme a tutti gli appassionati di tutto il mondo grazie alla rete e alla disponibilità che gli stessi creatori della serie hanno dato). Non è la prima volta che prendono in giro personaggi famosi (io non lo so in quanto non conosco bene la serie ma sono stati citati molti casi ) quindi , almeno IMHO, sono assolutamente sicuro che la cosa si sapeva, un episodio di un cartone non si fà dall'oggi al domani (bè in casi come Golden Boy quasi ...) e in realtà l'effetto che hanno ottenuto è stato solo l'ennesima PUBBLICITà visto che come dice un famoso detto "Parlate pure male di me, basta che se ne parli" o qualcosa del genere, cmq il senso è quello. E' poi una critica inutile in quanto certamente non andrà a intaccare i guadagni dei 3 tizi in questione (come se non ne avessero già avuti abbastanza) ma in America và di moda fare cause perse ...
In quanto alla questione otaku ritengo che al giorno d'oggi siamo quasi tutti "otaku" o presunti tali , anche se in Italia se sei fissato del calcio è ritenuta una cosa normale, mentre se già sei uno a cui piace leggere 1 o 2 libri al mese molti ti guardano strano (ma ovviamente non tutti i ragazzi sono così) . La situazione attuale viene dipinta molto bene in Paranoia Agent, opera che ho molto apprezzato, in quanto al giorno d'oggi siamo tutti isolati, in un modo o nell'altro, perciò almeno in certi casi può essere un bene che ci sia un denominatore comune. Voglio dire, 2 otaku per quanto ognuno isolato per i fatti loro potrebbero anche riuscire a fare amicizia prima tra loro e poi magari anche con gente "normale" in quanto è logico per ognuno avere difficoltà a inserirsi nella società se si è (oltre a sentirsi) soli . Senza contare poi che non è detto che lo stile di vita otaku, hikikomori, eccetera sia sbagliato a priori. L'importante è che non danneggino gli altri , poi quello che fanno nella vita privata sono affari loro e inoltre loro così si sentono soddisfatti, mentre in Italia sono le presone "normali" che proprio perchè non si sono potute sfogare finiscono col fare atti estremi (ovviamente non è sempre così facile, non volevo generalizzare ma purtroppo spesso è così) . Mi scuso per il post un pò lungo ma la questione è importante, cmq l'ultima considerazione per ritornare IT è di evitare di parlarne di questa questione, in quanto faremmo solo il gioco di Spielberg e soci, tanto anche se alla fine dovessero riuscire a vincere la causa ormai il danno è fatto (che poi che ci perdono da quell' episodio ... ormai i soldi dei film li hanno fatti e li continueranno a fare comunque ... mah ) Ciao !
avador
- 16 anni fa
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@ Memory of dream L'idea che abbiamo è la stessa, diamo solo un diverso peso alle componenti. Rimanendo nell'esempio, tu intendi i bishojo come il mezzo, giustamente, perché è il mezzo con cui si definisce la situazione dell'otaku e fai risalire l'origine ad altre cause. Per me invece, oltre ad essere il mezzo è anche una causa concorrente, perché all'origine della "via dell'otaku" c'è ANCHE la SCOPERTA dell'universo immaginifico in cui ci si rinchiuderà. Quindi causa generale=difficoltà di relazionarsi. Cause minori concorrenti=diffidenza verso i conoscenti, condizione familiare estranea, scoperta dei bishojo. Poi il mezzo=passione per i bishojo; infine l'effetto=otaku. Per il resto sono pienamente d'accordo con te. Se togliessimo la difficoltà di relazionarsi cadrebbero le condizioni necessarie affinché la "via dell'otaku" si realizzi, mentre se togliessimo i bishojo essa si realizzerebbe attraverso mezzi diversi. Comunque sia, le origini sono esterne ai medium d'intrattenimento e dire che un ragazzo diventi otaku SOLO a causa dell'oggetto della sua passione è sbagliato. E seppur sia vero che gli oggetti culturali possono avere un certo peso nella formazione di una personalità (io ad esempio ho interiorizzato la tematica ambientalista dopo aver guardato le produzioni Ghibli, prima non era un argomento che mi interessasse più di tanto), non ritengo giusto dare la colpa di un disagio o di un problema SOLO ad un medium (sia esso anime, cartoon, comics, manga, film o telefilm) e credo che le responsabilità debbano essere cercate altrove, a partire dal contesto sociale e dalla situazione familiare. A parte questo, sono contento anch'io di questa discussione. E' sempre un piacere dialogare con persone che non cercano di importi la loro logica, ma che discutono civilmente ascoltando quello che hai da dire e rispondendo in maniera intelligente, cercando di esporre e farti capire il loro punto di vista. Fossero tutte così le discussioni riusciremmo sicuramente a comunicare meglio...
Zanin
- 16 anni fa
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SP è sempre stata cattiva ma è ovvio che lo stupro è riferito al trattamento dei lori miti cinematografici, in "Immagination Land" viene dette chiaramente che Luke Sky Walker e Indiana Jones sono da ritenersi reali.
La censura credo che sia assurda se uno non gradisce non lo guarda e gli altri sono liberi di guardare e giudicare
poi non ci vedo nulla di male a dire "a me non m'interessa e quindi non mi importa se lo censurano o meno" anche questa è libertà
Per quanto riguarda Anime e tematiche importanti di recente mi viene in mente "Death Note" ma se andate a vedere bene quasi tutti quelli degli anni 80 ne avevano di valori da esaltare e valorizzare
Stoner
- 16 anni fa
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Interessantissima discussione sulla satira. Mi permetto di fornire una definizione di Satira globalmente accettata: La satira è una forma libera e assoluta del teatro, un genere della letteratura e di altre arti caratterizzato dall'attenzione critica alla politica e alla società, mostrandone le contraddizioni promuovendo il cambiamento. In genere è in base a questa definizione che si distingue cosa è satira e cosa no.
Voglio inoltre ribadire la mia idea secondo la quale in questo episodio di SP si è tentato anche di prendere in giro il modo di parlare dei fan più accaniti, che spesso e volentieri usano il termine "stupro", quando parlano di censure o sfruttamenti anomali delle cose di cui sono appassionati, in modo del tutto improprio. E così in SP lo "stupro" viene realizzato e si mettono i fan davanti alla contraddizione tra ciò che hanno detto e ciò che intendevano. Considerare solo la semplice chiave di lettura di autori/fan delusi da come sono stati trattati i protagonisti delle loro passioni, secondo me, è riduttivo rispetto agli obiettivi che SP si pone.
cartman666
- 16 anni fa
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Questa discussione e' molto interessante, in effetti guardo South Park, perche' e' un tipo di cartone che manca decisamente in Giappone. Pero' se non ricordo male, anche Oruchuban Ebichu, per certi versi me lo ricorda un poco, anche se si limita ad ironizzare solo sulle deviazioni sessuali dei giapponesi.
Lorenzo
- 16 anni fa
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A me pare nient'altro che la classica provocazione ottusa quanto inutile, non tanto per COME é stato detto (lo stupro di Indy) ma proprio per COSA é stato detto: ma bersagli un po' più importanti gli autori di SP non ne avevano???? Che so, magari Bush e la sua politica guerrafondaia, i preti pedofili americani, il riscaldamento globale e chi si oppone alle strategie per contrastarlo in nome del profitto...no, se la prendono con Spielberg e Lucas colpevoli di aver fatto film presumibilmente non molto riusciti come la seconda trilogia di Star Wars o l'ultimo di Indiana Jones (valutazioni da fan ultra-puristi ancorati al passato, comunque, almeno per la prima dei 2, ma si rimane pur sempre nel campo dei gusti personali), al punto da essere ritenuti meritevoli di dileggio e satira feroce...se no non ce ne sono altri problemi al mondo...ma per favore.....Mi paiono le solite prese di posizione estremiste, massimaliste e arroganti per andare controcorrente e provocare a tutti i costi, un politically uncorrect solo di facciata, in cui purtroppo le migliori intelligenze del pianeta, come gli autori di SP, periodicamente continuano a cadere, in mezzo a un mare di genialità. Va bene che la satira non deve risparmiare niente e che nulla é intoccabile, ma, in casi come questo, bisognerebbe anche provare a domandarsi: a che serve? Non perchè sia, per così dire, "moralmente inaccettabile" attaccare Spielberg e Lucas (poi, tanto per fare un altro esempio, sempre rimanendo nel campo dello spettacolo, ci sarebbero prima i reality show televisivi, che mi sembrano qualitativamente un pochettino peggiori dei film citati), ma perchè, da un punto di vista logico e razionale, semplicemente non ha alcun senso sprecare tempo ed energie che potrebbero essere meglio impiegate per fare invece satira cattiva su temi un bel po' più seri e più gravi come quelli di cui sopra. O vogliamo forse mettere queste due cose sullo stesso piano ritendendole meritevoli allo stesso modo di essere bersaglio di satira feroce??? Se davvero é così, non fanno nient'altro che insultare la loro (non certo poca) intelligenza.
Stoner
- 16 anni fa
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@ Lorenzo, spiace contraddirti, ma SP ha già sbeffeggiato tutto quello hai citato e anche di più, e tengo a ricordarti che va avanti da 10 anni, e che ogni puntata affronta una cosa diversa, e anche se ci sono puntate in cui torna lo stesso tema, la cosa viene fatta raramente perché altrimenti si rischia di annoiare il pubblico. E poi una cosa e fare, da programma satirico, una puntata su Bush (per fare un esempio su quello che hai elencato), e un'altra è fare 10 o 20 puntate su Bush e trasformarsi da programma satirico a programma di propaganda militante!
L'unica volta in cui sono stato in disaccordo con SP (per essere precisi sulle notizie "scandalo" legate a SP, perché non ho il tempo di seguirlo tranne qualche episodio qua e là), perché lo trovavo di cattivo gusto, è stato quando hanno parlato, ma era una cosa di pochi minuti, mi pare, di Steve Irwin, ma perché preferisco in genere che i morti siano lasciati in pace (ma rimane un gusto personale).