Pazzesco °_° poco tempo fa il ritrovamento della pellicola cinematografica più antica del Giappone, ora questa poesia, resistita a bombardamenti, incendi e terremoti...non può essere un caso sembra impossibile che sia sopravvissuta a tutte queste circostanze per caso, ma siccome è accaduto davvero, non so perché ma mi viene da associare questa cosa alla tenacia del popolo giapponese, che resiste sempre nonostante tutto sembra cioè quasi che questa poesia voglia ribadire al suo popolo "non temete, c'è ancora e c'è sempre speranza", e mi piace chissà cosa dice la poesia, a proposito °_°
E' stata ritrovata dopo tutti questi anni! E che fortuna, si è salvata dopo l'incendio e il terremoto, speriamo solo che non diventi terreno di battaglia tra gli eredi e il mondo accademico, sarebbe un vero peccato!
Bassho (anonimo)
- 16 anni fa
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Alla pioggia non si arrende, al vento non si arrende, alla neve e al caldo estivo non si arrende, ha un fisico robusto. Mai adirato, non ha smanie, sempre sereno e sorridente. Ogni giorno mangia settanta grammi di riso integrale, il miso e un po' di verdura. In tutti i casi non bada a se stesso per conoscere, capire e non dimenticare. Vive in una piccola capanna di paglia all'ombra di un bosco di pini. Se ad est c'è un bambino ammalato va ad assisterlo, se ad ovest c'è una madre stanca va per portarle fasci di riso, se a sud c'è un moribondo va per dirgli di non avere paura, se a nord c'è un litigio o un contenzioso va a dire di lasciar perdere le cose insignificanti. Quando è periodo di siccità piange, quando è estate fredda cammina preoccupato. Da tutti viene detto un sempliciotto, non è mai lodato, però non è nemmeno causa di sofferenza. Io voglio diventare una persona così.
Miyazawa Kenji
[<b>Moderatore</b> - Questa non è la traduzione della poesia riportata nell'articolo ma un'altra dello stesso autore. - Redazione]
E' la traduzione della poesia ritrovata o un'altra di Miyazawa Kenji? Mi è piaciuta comunque, e non sono mai stato una persona che ama la poesia... almeno quella che ti fanno fare a scuola dalle elementari al liceo.
A hero. No, quella che ha messo Bassho è Ame ni mo makezu (Resistente alla pioggia -o Non fragile alla pioggia come è stato già tradotto in italiano), la poesia più famosa di Miyazawa (per chi fosse interessato si trova nel volume "Il violencellista Goushu e altri racconti" -Edizioni La Vita Felice- con tanto di testo giapponese). Purtroppo in Italia c'è poca roba tradotta (due raccolte di racconti e poesie che vale comunque la pena di procurarsi, si dovrebbero ancora trovare). Ogni volta che la leggo penso che voler diventare una persona che si preoccupa per gli altri senza cercare riconoscenza e senza causare danno è un desiderio che hanno veramente in pochi ed è quasi totalmente estraneo alla cultura italica (togliamo il quasi che è meglio).
A quanto pare il Cielo ha voluto far ritrovare, non solo ai giapponesi ma all'umanità, quest'opera di Miyazawa. Ha resistito a guerre, terremoti e incendi! Non sono la persona più indicata per dirlo, dato che non conosco questo poeta, ma da amante della poesia posso dire una cosa: ogni poesia è importante, da quella del grande artista, a quella di un ragazzo che credendosi poeta cerca di esprimere i suoi sentimenti. Ogni poesia è un concentrato di sentimenti unici ed irripetibile che rispecchiano l'autore stesso, la poesia ci parla di vite, di avventure che ci narrano di ogni cosa che si vuole sapere su una persona o addirittura su un intero periodo storico. Ognuno di noi è una poesia, magari non scritta, che vuole raccontare a tutti di sè. La poesia è un uomo. Ricordatevi che le poesia è una delle cose più belle che la mente umana abbia mai saputo concepire. Comunque sono davvero molto contento della scoperta di quest'opera. Dopo la poesia che ho letto nel post di Bassho, che fra l'altro mi è piaciuta molto, proverò a recuperare qualche altra opera di Miyazawa.
Davvero incredibile...!!!!! Questa poesia ne ha passate davvero "di cotte e di scosse" (battuta orribile)...!! Cmq è bello sentire che in Giappo si fanno di questi ritrovamenti, prima la pellicola ora questo, è come riscoprire un pezzettino di storia...
Prima la pellicola, poi questa poesia...chissà cosa ci riserva il futuro? Che bello leggere storie di questo genere, vedere come questo banale pezzo di carta abbia potuto sopravvivere a così tanti disastri.
@ hero: la poesia che fanno studiare a scuola non è brutta, solo che viene analizzata sotto un punto di vista prettamente stilistico-formale, come ad esempio il riconoscimento delle figure retoriche (che io personalmente odio). Adesso sto studiando poeti come Coleridge e Wordsworth e me ne sono innamorato, anche se quello che secondo me conta veramente è il sentimento all'interno degli scritti dei poeti, e non la forma con cui viene trasmesso. Per il resto sono d'accordo con quanto scritto da Ichimaru.
Mistobaan (anonimo)
- 16 anni fa
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Che spettacolo ste notizie! Prima il più antico film giapponese, adesso questa poesia. A quando altre perle nascoste chissà dove?
Pensa che Wordsworth l'ho portato all'orale dell'esame di maturità. Il problema era che non sono mai riuscito a pronunciarlo correttamente però era uno degli autori inglesi più semplici quindi ho dovuto optare per lui quasi forzatamente. Per fortuna che la Prof.ssa di inglese era interna e nessun'altro della Commissione era un inglesista nato... sennò immagino la figura non certo piacevole che sarebbe venuta fuori! Per il fattore scuola dipende tutto da chi insegna, c'è chi riesce a fartela amare e chi odiare.
Non conosco l'autrice, però che in jap dopo un'incendio riescono a trovare anche la poesia ed in questo stato è davvero incredibile! Mi date qualche dritta sulle opere dell'artista?
@ hero: è vero...come in tutte le materie scolastiche la passione o no di uno studente dipende molto dall'insegnante. Io sono stato fortunato e ho avuto una persona in gamba, però anche l'argomento deve piacere. La maggior parte dei miei compagni di classe non sopporta la letteratura e la poesia, io invece le adoro (quelle inglesi soprattutto). Per quanto riguarda il mio di esame di maturità Wordsworth non lo potrò portare, dato che è argomento di quarta...quindi si vedrà.
Come avevo già detto per la pellicola ritrovata, fa sempre piacere quando un frammento di storia, di arte o letteratura del passato torna alla luce, qualunque sia la cultura da cui proviene è prezioso per tutta l'umanità.
LAVERITà (anonimo)
- 16 anni fa
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è UNA POESIA BELLISSIMA
Bassho (anonimo)
- 16 anni fa
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Scusatemi se non ho risposto subito, comunque ha già detto tutto KenzoTenmaFRNSGL, purtroppo non c'è molto in italia. La poesia che ho messo (una delle più famose, giusto per far capire chi fosse Miyazawa), è un elogio all'uomo semplice e pregno di valori. In questo caso, non è un problema di italiani come dice Kenzo, dato che anche in patria non fu capito subito, perchè visto come un sempliciotto campagnolo.
Se non vi è ancora capitato di vederlo, guardate anche "Kenji no Haru" un oav sperimentale sulla vita di Miyazawa.
@bruttabestia: sbagli, nell'esame di maturità non si è limitati dal programma dell'ultimo anno, se hai bisogno puoi attingere da tutto il bagaglio culturale che hai accumulato durante la tua carriera scolastica. Allo stesso modo puoi sfruttare risorse multimediali, in particolar modo files audio, oppure articoli di giornale, documenti vari, eccecc (perlomeno a noi lo permettono, credo valga per tutti)
@ Ansonii390: la storia dell'uso di materiale multimediale vale anche nella mia scuola, soprattutto per quanto riguarda le presentazioni realizzate con Power Point. Invece pensavo che la tesi dovesse riguardare comunque argomenti svolti nell'ultimo anno di studio (o comunque pertinenti); mi hai detto una cosa interessante, sebbene i miei esami di maturità non siano proprio dietro l'angolo (insomma...). Comunque lo stesso cercherò di staccarmi il più possibile dal materiale studiato in quinta, giusto per non arrivare con le solite cose...mi dovrò cercare qualcosa di originale