Per chi ha dubbi andate a vedere il sito dell'ambasciata giapponese in Italia...compare tutto li...
Su Montanelli ci sarebbe molto da dire, ma per quanto fossero opposte le sue posizioni, le capacità come giornalista vanno riconosciute ed apprezzate, specie se paragonato agli pseudo giornalisti di oggi. Se poi ci sono i sinistroidi-ultracorpi che cambiano opinione ogni cambio di vento beh...dan fastidio pure a me certe persone, specialmente vista la pessima fama che creano per tutto uno schieramento politico. Che poi per me potrebbero anche presentare i servizi indossando jeans, polo e capelli a piacere...il problema è che hanno una padronanza della lingua Italiana inferiore a quella che teoricamente è richiesta in un qualsiasi liceo, con casi limite che potrebbero tranquillamente essere privati della licenza media.
Comunque si, l' "Italiano Medio" si merita fino in fondo Berlusconi ed i suoi servi, peccato per chi ha ancora un cervello funzionante...
@Armisael: Ma infatti il problema ormai è: se in italia tenti di fare del giornalismo come in ogni altro sacrosanto paese (veramente democratico) vieni subito ostracizzato.
Ma questo non lo dico io, secondo FreedoHouse l’ Italia e’ un paese in cui la liberta’ di stampa e’ stata classificata come “parzialmente libera”. Unico caso in europa, e siamo al 40° posto (tra Corea del Sud e Repubblica Ceca) nella classifica stilata da Reporter sens frontière, è un caso? o è una congettura? ....
Per forza poi vengono fuori figure ridicole come quella riportata in questa notizia, al posto di giornalisiti abbiamo incapaci e pagliacci per i motivi che sicuramente già sai.
@Noritaka In effetti sono così razzisti che piuttosto di avere manodopera straniera preferiscono dare il lavoro ai robot... Se volete sapere cosa pensano i giapponesi sugli stranieri vi invito a rileggere la parte di Abdul in Patlabor...
Si infatti io ormai non penso più all'Italia come ad un paese libero...è brutto ma è così. L'amarezza poi è che non c'è neppure la soddisfazione di dire "ok non posso parlare ma almeno le cose funzionano" ed è assolutamente scoraggiante come prospettiva. Se poi ci aggiungo che il mio futuro è da dipendente statale al 99% (no non sono abbastanza laido da lucrare sulla salute dei pazienti) l'opzione emigrazione si fa sempre più allettante...
@RyOGo: beh è vero fino ad un certo punto...esistono persone che sono riuscite ad integrarsi abbastanza bene, il vero problema è l'ostracismo iniziale verso i gaijin, che effettivamente supera di molto l'astio italiano per gli immigrati...ma più che xenofobia fine a sè stessa è una questione di integrazione sociale secondo me...
Avranno anche inventato il termine Gaijin, ma rispettano gli stranieri, e vi dirò di più per smussare la diffidenza dei nipponici verso gli stranieri ci sono state vere e proprie campagne informative. Ad esempio mentre ero sul treno ho visto nella pubblicità di un LCD una sequenza stile anime dove erano riluttanti a fidarsi di un Europeo, perchè aveva una barba folta; e poi spiegava che sotto la barba sono uguali "a noi" e la scena dopo mostrava l'Europeo (sempre barbuto) che prendeva allegramente il caffe coi jappi che avevano vinto la diffidenza e trovato un amico :)
oddio,credo rispettino solo "alcuni" stranieri,ovvero gli occidentali. con gli altri asiatici,specie cinesi e coreani, c'è puro razzismo. leggete qua: http://www.asianworld.it/forum/index.php?showtopic=2104
e una consuetudine ke i pennivendoli hanno di creare frasi ad effetto per i loro servizi spazzatura, in questo c era pure del razzismo, dopotutto quando ti arrivano a ostracizzare manga anime e gioki jap questo e la diretta conseguenza...
JOSHUA (anonimo)
- 15 anni fa
00
[<b>Moderatore</b>: Mi sono preso la libertà di censurare alcuni terminologie usate a Joshua visto che alcune sue affermazioni hanno pienamente diritto di essere esposte in questa discussione anche se non è detto che siano condivisibili da tutti, ritengo invece che la sua terminologia lascia molto a desiderare e pertanto va cambiato o eliminata, il tutto è stato fatto con l'intento di mantenere il senso del discorso. - Becar]
Se solo l'ambasciatore giap [...]ci spiagasse l'uso delle parole come Gaijin, hapu... e del perchè c'è scritto in tanti locali: vietato l'ingresso ai non giapponesi... e inoltre ci dicesse qualcosa su Nanchino, sui Burako e sugli Ainu... ma guarda questi [giapponesi] che ci danno lezioni sul razzismo. Il rapporto dell'ONU se lo sono dimenticati??? Leggetelo anche voi!!!! Poi guardate anche questi films, vi passerà la voglia di andare in Japan... [...]
"Tratta dal romanzo di Takeshi Matsuyama Boy M’s Imjin River la pellicola permette al regista Izuztu di ritornare alle risse tra ragazzi che già aveva visitato in alcuni dei suoi film più vitali quali Kid’s Kingdom del 1981 e Boys Be Ambitious del 1996. Diversamente da queste opere che parlavano di ragazzi di strada, We Shall Overcome Some Day, racconta della difficile convivenza, a Kyoto, tra gli studenti giapponesi e coreani, figli di deportati durante l’occupazione del paese da parte del Giappone.
Il film ha avuto successo nonostante le scene brutali Ciò che colpisce positivamente è quanto il film sia critico nei confronti del Giappone; i giapponesi infatti, con l’eccezione del protagonista e di pochi altri, sono i veri cattivi del film. Pare anche significativo che i personaggi del film rivendichino una propria identità coreana, senza barriere tra nord e sud, e infatti la canzone Imjin River, che dà il titolo al romanzo ed è il tema portante del film, è nordcoreana e cantarla sarebbe vietato dall’ambasciata sudcoreana in Giappone. Si apprezza inoltre come la storia d’amore eviti nel modo più assoluto toni melodrammatici, e anzi resti molto leggera e non preponderante sul resto del materiale narrativo. Sono infatti i brutali e numerosi corpo a corpo a dominare buona parte del film con la loro violenta e spesso spietata irruenza. Sul versante negativo registriamo come non sempre funzionino i frequenti cambi di registro tra commedia e dramma, in particolar modo appaiono fuori luogo i personaggi comic relief come il musicista hippy, che finirà a dipingere murales osceni, e il professore maoista, che invece si darà a pubblicizzare locali a luci rosse. Dispiace che, dopo aver mostrato senza sconti la brutalità del razzismo, il finale si riveli ottimistico oltre ogni misura: sta per consumarsi un sanguinosissimo scontro lungo il fiume, mentre il protagonista giapponese canta alla radio Imjin River, il combattimento cessa, su queste stesse note nasce anche il figlio di uno dei personaggi coreani. Uno dei giovani coreani è morto e non sarà vendicato, molti altre torneranno in patria. Un aspetto che distingue questo film di ambientazione scolastica da quelli coreani è l’assenza del mondo adulto. Nel cinema coreano gli adulti intervengono a esercitare una fortissima repressione, qui sembrano completamente non solo assenti ma anche impotenti di fronte a quelli che alla fine sono un gruppo di giovani teppisti. Anche la riunione di razzisti giapponesi ha un taglio troppo adolescenziale per essere davvero convincente, come a dire che le generazioni precedenti di giapponesi non hanno a che fare con questo razzismo. Nel concorso del Far East Film Festival 2005 – dove il film è stato presentato – We Shall Overcome Some Day si ricorda alla fine come una delle cose migliori, o quanto meno tra le più interessanti. "
Su Montanelli ci sarebbe molto da dire, ma per quanto fossero opposte le sue posizioni, le capacità come giornalista vanno riconosciute ed apprezzate, specie se paragonato agli pseudo giornalisti di oggi.
Se poi ci sono i sinistroidi-ultracorpi che cambiano opinione ogni cambio di vento beh...dan fastidio pure a me certe persone, specialmente vista la pessima fama che creano per tutto uno schieramento politico.
Che poi per me potrebbero anche presentare i servizi indossando jeans, polo e capelli a piacere...il problema è che hanno una padronanza della lingua Italiana inferiore a quella che teoricamente è richiesta in un qualsiasi liceo, con casi limite che potrebbero tranquillamente essere privati della licenza media.
Comunque si, l' "Italiano Medio" si merita fino in fondo Berlusconi ed i suoi servi, peccato per chi ha ancora un cervello funzionante...