eccezionale questa mostra. per tanti motivi. è sinceramente sconcertante la differenza di approcci in periodi identici o quasi al sesso della nostra civiltà occidentale, e quella orientale, in questo caso giapponese. Non credo si trattasse dello stesso periodo, suppongo all'incirca, per i lmedioevo occindentale mi vidi tempo addietro una mostra sulle torture usate in quel periodo buio dell'era umana, fra cui spiccava un vasto corredo di tremendi oggetti per vessare chi commetteva atti impuri o peccati: tutta roba a livello sessuale. un'ottusità a dir poco galattica rispetto alla visione del sesso orientale, soprattutto se penso che prediligerei un corredo di oggetti per "fare" sesso: meglio un sexy shop no? a parte le provocazioni, che c'entri la chiesa non c'è dubbio, ma inutile addossare le responsabilità di un effetto ad una sola causa, così come storia insegna. tuttavia, sconcertante.
Io se potessi ci andrei solo per sentire cosa dicono del mittttico Gengoroh Tagame (quando ho visto -e subito comprato- in fumetteria una raccolta di suoi racconti disegnati -stupendamente sadici e divertenti- mi è preso un colpo pensando di non essere più in Italia ma in Francia -faccio i complimenti alla casa editrice Black Velvet per aver colmato una bella lacuna culturale con un'edizione di tutto rispetto).
A Alucard. In realtà il periodo Edo corrisponde ad un bel paio di nostre ere artistiche dove praticamente s'è visto di tutto (dalla gola sgozzata di un Oloferne -un po' precedente, del 1599- di un grande precursore dello splatter come Caravaggio, passando per le chiappone di Rubens, al ritorno del nudo classico soft porno di Canova e alla posa troiescamente seducente della Maja del Goya). La sensualità e sessualità delle opere orientali poi furono accolte a braccia spalancate nell''800.
Alla conferenza partecipa la professoressa Boscaro, "mostro sacro" del corso di letteratura giapponese all'università di Venezia e direttrice della collana Mille Gru di Marsilio. Da non perdere assolutamente, chissà se riuscirò ad organizzarmi per andare... Inoltre ho visto che al catalogo ha partecipato il prof Ruperti, un altro bravissimo insegnante di Ca' Foscari. Insomma, davvero una mostra interessante, spero di riuscire a fare un salto a Milano!
L'argomento è interessante e sicuramente interessante sarebbe il dibattito sul punto "L’arrivo e l’accoglienza del genere erotico in Italia (polemiche, censure, accuse, denunce...)". Peccato per Milano, sennò ci si andrebbe volentieri.
Già, purtroppo NON hai la possibilità di andare ad una Mostra simile, ma hai l'età per vedere tg come Studio A....., vedere uomini e donne, il Grande Fratello e scemenze simili.
Visione per un pubblico adulto...mm...ecco a cosa servirebbe la mia altezza Comunque...NON È GIUSTO!!! Sempre a Milano e che diamine! Insomma per noi poveracci del centro-sud facessero qualcosa a maggiore portata di mano! Oh! <--ok ho finito con lo sfogo. E che mi sarebbe piaciuto tantissimo andarla a vedere, l'unica mostra che sono riuscita a visitare di arte giapponese (che poi non centra assolutamente niente con questo argomento) era quella di hiroshige...bellissima, meravigliosa, ma...mi piacerebbe davvero vederne altre.
Come sempre i milanesi appassionati di storia e arte giapponese sono i più fortunati. Interessante questa mostra e il collegamento tra stampe antiche giapponesi e lo stile manga (secondo me) sua evoluzione. La presenza di un mito come la Boscaro è una garanzia!
@ALUCARD80 Non sono un esperto ma sono d'accordo con te sulle differenze di visione occidentale e orientale per quanto riguarda l'eros.
Comunque il periodo Edo (1603 - 1867) è ben dopo il medioevo europeo (470 - metà 1400) più o meno. Durante il medioevo europeo in Giappone negli ambienti di corte arrivava il buddhismo e la scrittura cinese. Non so se l'arte degli shunga fosse permessa prima del periodo Edo però credo che i giapponesi siano stati meno bigotti dei cristiani per quanto riguarda l'eros. Dopotutto non avevano la chiesa ma solo i concetti buddhisti di causa-effetto, karma e l'impermanenza delle cose ben visibili nella loro letteratura e arte
Davveroun abella mostra, mi piacerebbe andarci, peccato che non ne ho la possibilità, in compenso però son andato a llamostra sui samurai ad aprile
@ Ichimari Garuda: io sottolineerei che non hai l'età anagrafica per andarci, perchè se parliamo di età come maturazione ci sono giovani moto più grandi degli adulti, consolati..
The TAZ (anonimo)
- 15 anni fa
00
Non vorrei dire cavolate, ma non leggo da nessuna parte che è vietata ai minori... c' è scritto solo "consigliata ad un pubblico adulto", non "V.M.18".... addirittura fanno sconti per le scuole
baljak (anonimo)
- 15 anni fa
00
L' etica confuciana dei samurai disdegnava come volgari queste rappresentazioni, apprezzate invece dalla borghesia. Nel periodo del partito unico dopo il 1940 il possesso anche privato e intimo di shunga credo fu totalmente vietato.
In effetti ho letto che in epoca Edo l'aristocrazia giapponese non amava la letteratura e arte borghese caratterizzata dalle tematiche effimere come il piacere e gli svaghi.
Effettivamente sarebbe molto interessante osservare il comportamento di due diverse civilta riguardante la stessa materia anche io come alucard sapevo ( tramite studio non mostre sfortunatamente ) che in occidente il sesso fatto diversamente dal modo di pensare abituale veniva visto come una forma diciamo ertica e condannato... mentre in giappone era piu un arte cmq se riescoa finire le due cose per un cosplay che ho da fare ci vado volentieri!
Comunque nella più antica opera scritta (credo) giapponese, in cui si parla delle origine del paese e dei tanti Kami, c'è un episodio della dea della felicità e buona salute che balla nuda per far ridere e urlare le altre divinità in modo da far uscire dalla grotta la dea Amaterasu incuriosita per il baccano. Credo che per la religione shintoista, secondo me vicina al paganesimo romano e greco, la nudità non è scandalosa. Forse è con l'avvento del buddhismo in giappone intorno all'anno mille che la mentalità è cambiata, almeno negli aristocratici di corte. Sono cose interessanti che andrebbero approfondite
effettivamente si, hai ragione, non facevo il conto corretto degli anni... in ogni caso nei contemporanei periodi da me erroneamente menzionati la differenza di pensiero e l'apertura mentale fu grande
è sinceramente sconcertante la differenza di approcci in periodi identici o quasi al sesso della nostra civiltà occidentale, e quella orientale, in questo caso giapponese. Non credo si trattasse dello stesso periodo, suppongo all'incirca, per i lmedioevo occindentale mi vidi tempo addietro una mostra sulle torture usate in quel periodo buio dell'era umana, fra cui spiccava un vasto corredo di tremendi oggetti per vessare chi commetteva atti impuri o peccati: tutta roba a livello sessuale. un'ottusità a dir poco galattica rispetto alla visione del sesso orientale, soprattutto se penso che prediligerei un corredo di oggetti per "fare" sesso: meglio un sexy shop no?
a parte le provocazioni, che c'entri la chiesa non c'è dubbio, ma inutile addossare le responsabilità di un effetto ad una sola causa, così come storia insegna. tuttavia, sconcertante.