Gundam è leggenda.....la sua popolarità non si è minimamente inclinata in questi trenta e passa anni....non soltanto riesce a tenere testa a nuovi arrivati certamente più "giovanili", ma rimane ancora un punto di riferimento nel firmamento degli anime & co....MITICO.....:D
Mhà da bravo fan lo comprero sicuramente, nella speranza che ci sia un'indicazione di che fine ha fatto Artesia alias Sayla alias....Almeno nelle side story! Cmq spero che il libro non sia pieno di ovvietà come nell'intervista. Sò che è un commento crudele, ma bisogna pensare che il target non è(almeno spero) il grande pubblico ignorante ma la cerchia di appassionati nostargici e documentati. Naturalmente può essere che sbaglio. Inoltre volevo sapere se qualcuno ha notizie sui diritti di Unicorn che sono in mano x l'Europa tranne l'Italia alla Beez.
x i 30 anni sono stato ad Odaiba la scorsa estate!!! Gundam o si ama o si odia, ma parliamo solo della prima serie...le altre seppur interessanti dal bel mecha designer...sono anime....RX78 no!!! Capolavoro. Il Libro...sarà un prossimo acquisto!!!
Quoto RyOGo! Per essere uno specialista del settore il signor Castellazzi pare avere le idee un po' confuse. Come può riconoscere (giustamente) a Gundam così tanto valore per poi definire l'anime da cui tutto è cominciato ridicolo? Capisco che la serie datata 1979 ormai non rietra nei canoni imposti dalle serie odierne, e che quindi può sembrare un po' "povera", ma da qui a definirla ridicola ce ne passa. Spero che all'interno del libro non siano presenti le stesse incongruenze presenti nelle sue parole.
Io non mi ritengo un grande esperto su Gundam, in quanto le mie conoscienze non vanno oltre le serie trasmesse su Italia uno e il manga del Wing, però conosco bene il successo e la fama di questo universo che persiste da trent'anni. Il libro sembra interessante ma dubito di prenderlo, troppi acquisti in programma..
No grazie, i robottoni vecchi non li digerisco proprio (Da Gunbuster in su)
Debris (anonimo)
- 15 anni fa
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@Mecha la serie animata ispirata a Star Troopers - ne trovate traccia anche nel volume realizzato dai Kappa boys per la Granata Press, "Anime",ok,ammetto,che è difficile trovare anche quello ^__^
Purtroppo si tratta di una vecchia serie ...Stephen Sogni di Gundam Serra uno dei nostri grandi modellisti ha diverso materiale su quest'opera,Star Troopers,ma è materiale fragile.
Scusate se non mi sono loggato troppe cose da fare.
@Mi chiedo perchè prima parla bene della serie per poi ritenerla "ridicola"...
Nel senso che Gundam inteso come universo è bello,lo 0079 è infantile. E' normale che lo dica,il primo cartone ha fortissimi debiti con il genere precedente,i super robot,e i paralleli con Mazinga Z si sprecano.
Condivido il ragionamento solo che ho gusti diametralmente opposti,adoro i super robot,mentre i real robot mi fanno ca**re! L'unico che apprezzo è Macross,dei gundam quello che sopporto meglio senza cadere in catalessi è la prima serie. I "super" hanno più attinenza col fantasy e coi supereroi,e se vogliamo la loro naturale evoluzione sono i Cavalieri dello Zodiaco e a seguire i vari jumpici come Dragonball,giù nello 0079 c'erano le avvisaglie di questo cambiamento,probabilmente sono quelli gli elementi che non gli piacciono. I "real" invece sono serie di fantascienza,genere che non sopporto e va a braccetto con un altro genere a me indigesto:gli shojo. Nei primi anni '80 è facile vedere serie che possiamo definire shojo-bot(Baldios,God Mars ecc) e rappresentano per me il punto più basso del filone robotico.
@ Noritaka: Lo 0079 è infatile, o almeno lo può apparire, se confrontato alle produzioni odierne. Se paragonato alle produzione del suo tempo, credo (è questo sia chiaro è un parere personale) che sia nettamente superiore. prima di Gundam profondità ella trama, introspezione dei personaggi o anche solo creare un minimo di storia antecedente ai fatti narrati (se capisci che volgio dire) era messo da parte per mettere in risalto il solo robot che appariva, combatteva, soccombeva, recuperava, vinceva e se ne andava. E così da capo per ogni puntata. Gundam ha stravolto questa visone semplicistica (e semplice) degli anime robotici.
@otaking il robot componibile,i bambini con la palla robot,i poteri new type,amuro che impara a pilotare leggendo il manuale in 5 minuti ecc credo siano tutte queste cose spingono Castellazzi a definirlo ridicolo rispetto alle serie dopo.
Per i discorsi dopo c'erano cartoni molto più vecchi di Gundam che già lo facevano,per i robotici i vari Jeeg,Grande Mazinga,Goldrake avevano momenti solo che per esigenze di copione gli dedicavano 2 minuti a puntata.
Non ricordo chi(forse il capo della Toei?) disse che i robotici non avevano bisogno di trama,e secondo ma aveva maledettamente ragione! D'altra parte che cavolo vuoi che interessi l'approfondimento psicologico al pubblico medio dei robot? Da sempre il pubblico maggiormente interessato alla psicologia dei personaggi è quello femminile,mentre i robot li guardavano in maggioranza ragazzi a cui interessa l'azione. Però mi redo conto ci sarebbe troppo da discutere sull'idiozia della trama di Gundam e la psicologia dei personaggi(casi umani al 90%) per cui passo
@ Noritaka: Non metto in dubbio che le cose da te citate possano sembrare strane, ma almeno (sempre tenendo conto di che anno stiamo parlando) si è cercato di dare un po' più di spessore all'opera. Lo stesso ragionamento che fai tu potrebbe valere per quelle serie in cui il pilota entra in un robot e dopo cinque secondi sa già pilotarlo, come se fosse nato al suo interno, ovvero la maggior parte dei super. Credo dipenda da i punti di vista. È quello il problema: nelle serie da te citate tutto si risolveva in due minuti, mentre in Gundam si dava più importanza a questi aspetti. Questa cosa che la psicologia dei personaggi interessa solo al pubblico femminile mi giunge proprio nuova, non l'avevo mai sentita... Comunque... sei libero di pensarla come vuoi, d'altronde ognuno ha il suo modo di vedere e definire le cose (idiozia compresa). È stato un piacere intavolare questo breve scambio di opinioni...
@Noritaka Certi elementi "infantili" erano necessari per vendere giocattoli, è a questo che servivano gli anime, soprattutto a quei tempi, e Tomino non l'ha mai nascosto. Per questo c'è Haro, e sempre per questo ha dovuto fare un upgrade giocattoloso, in fondo gli ascolti erano bassissimi e doveva creare qualcosa di accattivante per poter continuare a creare episodi e quindi ad aver lavoro (per questo finì con 7 episodi in anticipo, e alcune parti fondamentali della trama si trovano nella trilogia). Il fatto che impara a guidare il robot dopo aver letto il manuale per 5 minuti è falso: impara a malapena ad accenderlo e poi va a caso, poi è l'intelligenza artificiale a migliorare i movimenti di volta in volta. La serie è infantile perchè è pensata soprattutto per i bambini, lo dice lui stesso, ciò non toglie che mi sorprende come prima Castellazzi decanti la meraviglia della serie per poi definirla "ridicola"... prima di allora c'erano Godam, Zambot 3 (grandissima serie super robot) e Daitarn 3, è stato un passo in avanti FONDAMENTALE per l'animazione, definirla "ridicola" da chi ci ha portato in Italia quella st***zata colossale chiamata "Re Lupo" attirando solo coi nomi Buronson-Miura mi sembra proprio inaccettabile. Ecco perchè NON comprerò questo libro.
Non vedo l'utilità di questo libro: chi è interessato a Gundam le cose le sa già visto che si sarà informato per anni sui vari siti e forum, mentre a chi non interessa di certo non lo comprerà...
Definirlo ridicolo e infantile mi pare proprio strano visto che prima di 0079 le serie robotiche erano di tutt'altra inpostazione che dopo Gundam la maggior parte di saghe robotiche ha iniziato a seguire.
@noritaka: Amuro le istruzioni non le legge affatto la prima volta che pilota il Gundam ma va ad istinto, mentre i robot componibili arrivano solo nelle serie successive
peter_ray (anonimo)
- 15 anni fa
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Dio mi scampi dal comprare qualsiasi cosa su cui sia scritto il nome di Castellazzi...chi ricorda i redazionali dell'epoca del manga di Kondo sa bene il perché...
Davide (anonimo)
- 15 anni fa
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Ovviamente il "ridicolo" si riferisce al primo manga, non al primo anime. Si tratta di una banale errore di trascrizione. Bye.
@ davide: Se è come dici tu, le cose cambiano decisamente, e ti potrei anche dare ragione. Potrei perché comunque non ho letto il manga del 1979 e quindi non ho le basi per giudicare. (Ma sei lo stesso Davide che ha rilasciato l'intervista??)
@peter_ray Quasi quasi torno a leggermeli, ma non mi sembrava molto ferrato sull'argomento...
@Davide Se è così, perchè l'ha pubblicato? A parte che poi col passare dei volumi passa dall'essere un riassunto disegnato male a una trasposizione quasi perfetta...