Finalmente ho avuto l'onore di leggere il fantomatico articolo incentrato interamente sul soggiorno italiano di Riyoko Ikeda. Da quel che ho potuto comprendere, l'evento ha dimostrato di essere stato molto apprezzato, e seguito perdipiù da un folto compartimento di fan della Sensei e non, e questo mi fa piacere anche se non ho potuto -ma era inevitabile- prendere parte alla manifestazione. Peccato! Comunque, anche se non ero presente, ritengo che la parte più interessante di tutto il percorso offerto debba essere stata indiscutibilmente il concerto in cui la Sensei interpretava non solo dei pezzi nella sua lingua, ma addirittura dei brani in Italiano. Complimenti vivissimi, dunque, a una della autrici che hanno fatto la storia dei Manga, portandoli in auge fra un pubblico man mano più vasto, e che, ancora oggi, riveste un ruolo del tutto particolare in diversi campi, uno dei quali è, appunto, proprio quello della musica, lirica, in questo frangente. Si è detto, infine, che la cosa è degenerata anche se da programma era stato tutto schematizzato rigidamente. Mah, non mi sembra questa gran cosa, ma d'altronde non ero lì, come ho detto, pertanto non sta a me giudicare. L'importante è che sia stata un'esperienza piacevole e costruttiva per la Ikeda e per tutti coloro che hanno assistito all'evento con serietà e rispetto per la nobile figura di una della donne che hanno svolto un'azione decisiva per la diffusione dei Manga. Solo questo.
Io c'ero! E più o meno concordo con l'analisi finale di Shaoran, nel senso che sono rimasto abbastanza deluso dall'ultima parte della conferenza. Gli ospiti hanno bombardato l'autrice o posto domande abbastanza cretine, che poco c'entravano con Ryoko Ikeda e si concentravano unicamente su Lady Oscar, trattata in maniera abbastanza spiritosa e infantile, forse un pò troppo irrispettosa della levatura dell'opera e dell'autrice. Si è scelto di rappresentare Lady Oscar unicamente come un personaggio d'infanzia, in maniera forse troppo scarna, visto che avevamo un'autrice a cui sono stati dati riconoscimenti internazionali per un'opera che di certo ha dei temi più impegnati rispetto alla semplice narrazione di fatterelli storici o alla nostalgia d'infanzia.
La sigla dei Cavalieri del Re ci voleva, è stata carina, l'ho cantata anch'io nel coretto generale, ma non ho gradito la completa assenza di riferimenti all'altra sigla, quella realizzata da Draghi e Cristina D'Avena, che personalmente mi piace di più e che viene dimenticata come se non fosse mai esistita... Concordo inoltre che si doveva dare meno spazio alla cantante, un pò perchè gli altri brani cantati erano fuori luogo, un pò perchè li ho trovati un pò mosci... Un'altra cosa che recriminerei è stato l'aver invitato sul palco il tenore che si era esibito al concerto con la Ikeda, ma l'han fatto stare muto, dietro e in piedi mentre la Ikeda, i critici e i presentatori stavano in prima fila e seduti, pover'uomo! Sulla sessione degli autografi, poi, decisamente poteva essere organizzata meglio e si poteva evitare di far stare dei poveretti (noi) in piedi ammassati per mezz'ora per scoprire poi, assolutamente per caso, che se non eri in lista non avresti potuto avere l'autografo... Ricordare l'iscrizione alla lista durante la giornata non sarebbe stato male...
Peccato, perchè era cominciata bene, con l'estratto dal musical che è stato molto commovente, le prime domande che sono state emozionanti e la mostra che comunque era ben curata e d'atmosfera. Inoltre, questo non c'entra ma riguarda me più che la Ikeda, prima che arrivasse l'autrice han dato un bellissimo spettacolo di parapara con le canzoni di Initial D per intrattenere il pubblico...
Almeno l'evento è servito al qui presente per convincerlo a comprare il primo numero di Lady Oscar che ho gradito parecchio e sicuramente continuerò in futuro!
@Kotaro L'annuncio per la prenotazione agli autografi è stato fatto ben quattro volte per via altoparlanti :/ Lo so perchè ho dovuto ascoltarlo proprio quattro volte per capire dove dovevo dirigermi. (non si sentiva niente, in effetti) E inoltre, se andavi al padiglione 13, fuori c'era un cartello con su scritto "Prenotazione autografi Riyoko Ikeda" ma dovevi uscire dal casino delle bancarelle per notarlo... Comunque c'erano solo 100 posti disponibili e hanno deciso di far entrare in gruppi da 10. Dico io, invece di fare la cosa più sensata, cioè chiamare tutte le persone che avevano firmato, dividerle in gruppi e metterle ad aspettare da un'altra parte, hanno deciso di farci trepidare per circa DUE ORE in mezzo alla folla, mentre sgomitavamo per cercare di sentire il nostro nome -_- Ho quasi rischiato di perdere il treno per tornare a casa (e io dovevo tornare a Napoli,eh °-°) e ho pure sentito che, dato che alcuni prenotati non c'erano, avrebbero fatto entrare gli altri al loro posto...non so come sia andata dopo, ma non mi stupirei di sentire notizie di spargimenti di sangue XD Ma con che criterio, poi? Si tirava a sorte?Chi arrivava prima al banco?
L'autografo però l'ho avuto e anche una foto (emozioneeee! X3) sicuramente per lei ne valeva la pena!
Per l'intervista: concordo benissimo che verso la fine si è trasformata in una vera e propria tortura psicologica verso la Ikeda XD Poverina, le hanno fatto un sacco di domande che non c'entravano assolutamente niente! C'era quel presentatore cretino che l'avrei picchiato!
Per me organizzazione pessima.La prenotazione dovevano farla online giorni prima e dare un numero,un ordine. COnfermo quanto detto sopra sulla conferenza.Ma completamente per demerito e demenza del pubblico. C'erto che l'autografo dell'Ikeda in stmpatello misto corsivo non si puo' vedere,e' il peggior autografo mai visto..e ne ho parecchi.
@ Andromeda: per quanto riguarda la scaletta dell'evento è proprio questo il problema: a me ha dato la vivida impressione di non essere stato definito granché bene, mi è sembrato moooolto improvvisato, e non è così che si lavora.
@ Momoriddle: per l'annuncio della sessione autografi sarebbe stato corretto specificare, se non addirittura sul sito (troppa fatica scrivere 2 righe in più), ma dirlo sin dal primo giorno del Romics che vi sarebbero state delle selezioni effettuate a quel modo, persone che, come me e Kotaro, c'erano già stati giovedì e non avevano intenzione/potevano stare sabato alle 10 al Romics si sarebbero organizzate. Ma tant'è, ormai è andata...
Fiero di poter dire anch'io c'ero, ma amareggiato nel dire di non aver potuto beccarmi nemmeno uno scarabocchio da parte della sensei!
Concordo con Shaoran e Kotaro: Organizzazione pessima, soprattutto poi per quello stato caotico in cui è imperverso il palco, sporco di roba e di gente letteralmente "inutile", per non parlare della figura da "scemi" che han fatto i presentatori (che suppongo non abbiano mai letto un manga random e a malapena visto la sigla di "Lady Oscar") che alla fine han fatto la figura delle pere quando la Ikeda ha detto che nel manga Oscar non si è mai cimentata in un duello con la spada, nonostante avessero portato quell'inutile esperto di scherma senza essersi informati sulla storia originale della Ikeda. Comunque, parecchio tempo sprecato che potevano utilizzare in autografi e sessioni coi fan che come me, sono andati soltanto per rivederla
<i>L'annuncio per la prenotazione agli autografi è stato fatto ben quattro volte per via altoparlanti </i> Mi pare, ora che ne sento parlare, d'aver sentito qualcosa uscire dagli autoparlanti, ma giuro che non si riusciva a capire nulla Un annuncio sul sito no, eh? In fondo se l'avessero detto, molta gente non si sarebbe presa nello stand 11 i volumi della D/VISUAL di VnB per farseli autografare e molti non si sarebbero presi la briga di girar Roma ed entrar lì.
Non so ora se definirmi del-tutto-amareggiato o in-parte-felice, però posso solo augurare alla Ikeda che la nostra capitale le sia piaciuta tanto quanto noi abitanti, e che ora si sia portata un buon ricordo di noi. Che possa continuare ancora a regalare emozioni e a far sia da soprano che da mangaka.
Davvero complimenti a tutti gli autori degli speciali sulla Ikeda. Siete stati in gamba. A quanto ho capito si poteva realizzare tutto molto, ma molto meglio. Le parole di Broken non sono confortanti. Speriamo almeno di aver fatto bella figura! La Ikeda è davvero dotata di forte personalità. Il fatto che si dedicasse alla musica lirica mi era già noto, ma vederla in carne e ossa mi ha fatto un certo effetto, anche perché le sue doti sono accompagnate da una certa eleganza e raffinatezza. Dispiace anche a me per la parte finale dell'intervista: da quanto ho letto si è caduti piuttosto in basso. Siamo i soliti, piuttosto di indagare la storia personale dell'autrice e approfondire ciò che significasse la sua eroina si è trattata quest'ultima come una beniamina del pubblico infantile, cosa che è solo in piccolissima parte ormai. Certo, consideriamo l'aura edulcorata che le conferisce la maggior parte del pubblico della generazione degli anni '80 che non ha mai più rivisto l'anime o letto il manga: di sicuro ne esce una figura evanescente e poco profonda, accompagnata da una nostalgia superficiale perché riconducibile ai propri ricordi d'infanzia. Peccato sia finita così. Comunque, il rock drama non è proprio una bella cosa, piuttosto farsesco. Porta con sé un considerevole abbassamento dei toni, considerato il calibro dell'opera di Ryoko Ikeda. Mi sarebbe piaciuto invece assistere alla sua esibizione lirica *_* Goduria per chi ha sentito! Ultima cosa, ma non meno importante: complimenti alla Ikeda per come si mantiene alla sua non più giovane età.
<i>il rock drama non è proprio una bella cosa [...] Porta con sé un considerevole abbassamento dei toni, considerato il calibro dell'opera della Ikeda</i> Concordo assolutamente anch'io. Il "musical" insignificante con quella sceneggiatura/regia/recitazione da quattro soldi potevano benissimo risparmiarselo, soprattutto a chi, affezionato all'opera non è riuscito affatto a bere quella schifezza. E non mi faccio scrupoli a definirla così!
Certo, il mondo non gira intorno a un "cartone animato", a un "fumetto" o a una figura inventata come Oscar, ma come l'hanno trattata in quel "rock drama" è davvero umiliante. E il bello è che la Ikeda è rimasta lì in prima fila a "godersi" quella roba che invece a molti (almeno a me) ha infastidito. Sicuramente essendo ospite da noi non poteva alzarsi e urlare o dir cose fuori luogo ma se a me da semplice fan, è sembrata una cosa umiliante per il vero spirito della storia, non so come si sarà sentita la Ikeda. Spero che non sia quel tipo di persone a cui interessano solo i soldi, perchè più successo ha una tua opera più soldi frutta la cosa a te
<i>non so come si sarà sentita la Ikeda</i> Broken, diciamoci la verità, secondo me si sarà sentita malissimo. Se già viene il voltastomaco a me che sono sua assidua lettrice, figuriamoci a lei che è l'autrice di Le rose di Versailles. Ammettiamo che si è guardata lo spettacolo senza scomporsi solo perché è una donna di classe ù_ù
Sono d'accordissimo con te Catulla, io non credo che sarei riuscito a mantenere quel self control se mi invitassero ad assistere allo scempio di una mia opera osannata e pluripremiata, come minimo tornerei a casa con un'impressione pessima del paese ospite, e spero tanto non sia così, anche se mi sembra inevitabile
<i>tornerei a casa con un'impressione pessima del paese ospite, e spero tanto non sia così, anche se mi sembra inevitabile</i> Beh magari poteva compensare questi lati negativi con altri positivi come il calore dei suoi tanti fan. Insomma alla fine se non ci fossimo stati noi appassionati a seguirla dappertutto (ora non so quanto lei ami il successo) si sarebbe sentita senza valore. Non che il valore per una persona si riconosca in quello, però per le celebrità uno dei punti forti è la fetta di pubblico che riescono a procurarsi e lei di pubblico non sembra che ne abbia poco. Magari penserà soltanto che qui in Italia la gente è capace così di omaggiare un'opera
A Shaoran (perdonami se ti uso questa formalità ma è il contesto a richiederlo): probabilmente ho frainteso o, con più probabilità, non ho letto con attenzione, e quindi con un'imperdonabile superficialità, il passaggio in cui ti hai brillantemente illustrato quale sorta di caos primigenio abbia preso piede dinanzi alla Ikeda la quale, anche se non lo dava a vedere, sarà rimasta sicuramente in parte attonita e forse anche interdetta. Concordo con te: un evento di tale portata va allestito con serietà.
Che fortuna aver partecipato a "Collisioni"!*___* Ikeda-sensei dispensava autografi a più non posso!! Io ho 3 volumetti autografati!!!!^____________^ Diciamo l'unica cosa che invidio al Romics, è l'aver passeggiato con Ikeda-Maria Antonietta!
che bella la sfilata! lei nei panni di Maria Antonietta è fantastica! ma il migliore in assoluto rimane il cane vestito da Batman!
chissà com'è brava a cantare! come mi piacerebbe sentirla!
non avevo mai sentito parlare del rock drama di VnB! di norma non vado pazzo per i musical (a parte The Rocky Horror Picture Show ), ma questo sembra una figata incredibile!
<i>mi sentirei di giudicare questa un’opportunità sprecata: invece di approfittare della presenza di un’autrice di fama internazionale, insignita nientemeno che della Legion d’Onore francese, è stata fatta leva unicamente sul fattore Nostalgia nei confronti di un personaggio di cui seguivamo le gesta da bambini, esulando da tutto il resto della produzione ikediana e da tematiche maggiormente pregnanti</i> in effetti concentrarsi solo su VnB quando ci sono molte altre opere decisamente degne di nota come Caro Fratello, Orpheus ed Eroica è un vero peccato...
complimenti a Shaoranlover, Broken Mirror, Slanzard e Domenico V per tutti questi speciali!
e ora posso finalmente dire (anche se con quasi 4 giorni di ritardo ) "arrivederci Maestra Ikeda!"