Con Gurren Lagann fai l'esempio di una serie adattata benissimo (Christian Giorgi, proprio uno dei due adattatori che ho citato come i migliori in Italia) e recitata ancora meglio, uno dei casi più unici che rari di lavoro realizzato a regola d'arte. Ti è andata di lusso, ma vorrei vedere, in caso di serie fatta alla ca**o se preferiresti l'italiano recitato malissimo a un doppiaggio dove i seiyuu ci hanno messo l'anima (come accade nel 90% dei casi, visto che in Giappone c'è così tanta considerazione per il format animato che i doppiatori si sentono quasi privilegiati a poter collaborare, non come i nostri snob che si sentono svalutati se sono pagati per lavorare su un anime).
Parliamo ad esempio di Code Geass o Toradora, che nella loro versione originale hanno doppiatori di caratura ECCEZIONALE come Jun Fukuyama e Rie Kujimiya (hanno pure vinto numerosi riconoscimenti in patria per le loro prove), e mettiamoli a confronto coi rispettivi Massimiliano Alto e Fabiola Bittorello.... questi ultimi se ne escono con le ossa distrutte, basta sentire anche solo un secondo per rendersi conto della differenza lapidaria tra impegno, intensità recitativa etc.
Infine, spero tu sia d'accordo che in Italia sarebbe di buon auspicio prendere un doppiatore che ha il timbo vocale più simile al seiyuu jap: perchè la maggior parte delle volte non succede? E perchè, avendo a disposizione l'audio con cui poter ascoltare le voci VERE, bisogna accettare un surrogato che nella maggior parte delle volte è lontanissimo dall'originale?
Edit: "Ecco, questa e' una definizione di appassionato che hai coniato tu (e magari qualche altro) ma non e' certo quella che si trova nel dizionario."
Per te non è indispensabile che un adattamento sia fedele all'originale?
"Qui non si tratta di nostalgia, e' che per me il doppiaggio influisce poco e mi da' piu' soddisfazione seguire una serie nella mia lingua piuttosto che leggere sottotitoli." SE, ovviamente, l'adattamento non è inventato. Sennò non guardi quella serie, guardi un'altra cosa
Secondo me, l'appassionato delle opere animate così come le ha conosciute in passato ha pari dignità dell'appassionato che giustamente pretende, pagando, un adattamento meno libero e più fedele possibile all'idea originale.
Io tendo sempre a vedermi le opere in lingua originale, son quelle le voci vere e la recitazione vera, e anche quando i sottotitoli non sono perfetti, ho comunque la recitazione perfetta, oltre ai casi sporadici in cui, col poco di giapponese che ho imparato in anni di DVD taiwan presi perchè qui mercato per certe cose non ce n'è oppure sono arrivate molto dopo (tra cui anche Maison Ikkoku), di correggene alcuni difetti.
Certo rimane il punto che secondo me il VERO APPASSIONATO è quello che ama l'opera così come l'ha voluta l'autore e non come l'ha conosciuta, ma è un'idea mia...
<I>Con Gurren Lagann fai l'esempio di una serie adattata benissimo</I>
Ah si'? E pensare che ho sentito parlar male del doppiaggio di Gurren Lagann, tanto per confermare che c'e' gente che si lamenta di tutto!
<i>Per te non è indispensabile che un adattamento sia fedele all'originale?</i> E' l'annosa questione della traduzione fedele o infedele. Un adattamento puo' essere fatto bene o male, in ogni caso non puo' essere del tutto fedele all'originale nel caso di lingue e culture cosi' diverse come quella italiana e quella giapponese.
Io sono dell'idea che sia meglio un doppiaggio pessimo che nessun doppiaggio. Perche'? Perche' il doppiaggio allarga il bacino di utenza, permette di far conoscere a piu' persone un'opera. I puristi se vogliono possono sempre vedere l'opera originale, dunque il cattivo doppiaggio non li danneggia minimamente, anche se strabuzzano gli occhi e fingono che sia successa un'apocalisse. Lo ripeto per la seconda volta e non lo ripetero' piu': secondo me anche il doppiaggio peggiore non ha il potere di danneggiare significativamente una buona opera; lo stesso vale per le censure. Con questo non voglio dire che io sia favorevole al cattivo doppiaggio o alle censure, ma se questo e' il prezzo da pagare per offrire delle opere animate al grande pubblico in TV sono ben contento di pagarlo. Ripeto, i puristi possono sempre vedersi l'originale.
Con questo chiudo e me ne torno a vedere Ideon in giapponese con i sottotitoli in inglese.
Il ritorno di Ken il Guerriero nelle sale cinematografiche... speriamo che riesca a fare un discreto successo contando anche sul periodo che non è certo il più "in" per i grandi film che potrebbero fare da concorrenza. Anche se ahime!, fra Ken o altri film di animazione, vedi quelli di Miyazaki, e i cinepanettoni-cretinate varie il pubblico italiano sceglie sempre le cretinate.
Parliamo ad esempio di Code Geass o Toradora, che nella loro versione originale hanno doppiatori di caratura ECCEZIONALE come Jun Fukuyama e Rie Kujimiya (hanno pure vinto numerosi riconoscimenti in patria per le loro prove), e mettiamoli a confronto coi rispettivi Massimiliano Alto e Fabiola Bittorello.... questi ultimi se ne escono con le ossa distrutte, basta sentire anche solo un secondo per rendersi conto della differenza lapidaria tra impegno, intensità recitativa etc.
Infine, spero tu sia d'accordo che in Italia sarebbe di buon auspicio prendere un doppiatore che ha il timbo vocale più simile al seiyuu jap: perchè la maggior parte delle volte non succede? E perchè, avendo a disposizione l'audio con cui poter ascoltare le voci VERE, bisogna accettare un surrogato che nella maggior parte delle volte è lontanissimo dall'originale?
Edit:
"Ecco, questa e' una definizione di appassionato che hai coniato tu (e magari qualche altro) ma non e' certo quella che si trova nel dizionario."
Per te non è indispensabile che un adattamento sia fedele all'originale?
"Qui non si tratta di nostalgia, e' che per me il doppiaggio influisce poco e mi da' piu' soddisfazione seguire una serie nella mia lingua piuttosto che leggere sottotitoli."
SE, ovviamente, l'adattamento non è inventato. Sennò non guardi quella serie, guardi un'altra cosa