Data la sua "fama" decisi di vederlo l'anno scorso mi pare, ma non mi disse molto... Una specie di slice-of-life (o fantasy?) fra angeli che convivono con umani estremamente decontestualizzato e con elementi particolari (uova, ali, aureola, regole ferree, ecc) che non me l'han fatto piacere molto. Spesso l'ho trovato troppo forzato sull'emozione (il pozzo, la bimba che "va oltre al muro", ecc) e questo m'ha dato fastidio, sebbene avesse molti spunti di riflessione e "misteri" irrisolti, lasciati alla libera interpretazione di ognuno.
Scopro solo ora che è di Abe, lo stesso del Texhnolyze che sto guardando in questi giorni e che mi sta appassionando tanto per il suo simbolismo, atmosfere, crudezza e spunti di riflessione, nonché metafore della vita per immagini... Che dire per ora preferisco di gran lunga Texhnolyze ad Haibane Renmei sebbene lontano come genere (ma forse non come tematiche di fondo)
Haibane è un capolavoro assoluto. Da vedere e rivedere...anche per la sua complessità. E' chiaramente ermetico, ma raramente si trovano serie così... Degli ultimi 12 anni, è sicuramente una tra le serie da portare lassù nel podio.
Non considero Haibane Renmei tra i titoli "più belli di sempre" e penso che anche la definizione di "capolavoro" sia esagerata. Tuttavia è un'opera molto interessante, riflessiva, un'opera seria e matura, qualcosa di qualità medio alta apprezzabile al meglio solo da un certo tipo di utenza, da chi cerca un certo tipo di contenuti. Detto questo, per me, un 8 ci può stare tranquillamente. Come giustamente scrive Npepata "molto viene lasciato dall'autore all'intuizione degli spettatori" ed è questa la cosa che meno mi è piaciuta di quest'opera. Preferisco che si diano indicazioni, se non risolutive, perlomeno più "indirizzate". Al contrario di Npepata non penso che 13 episodi siano troppi ma, anzi, ne avrei voluto (perl'appunto) qualcuno in più che ci spiegasse meglio qualche verità nascosta.
>Preferisco che si diano indicazioni, se non risolutive, perlomeno più "indirizzate". Al contrario di Npepata non penso che 13 episodi siano troppi ma, anzi, ne avrei voluto (perl'appunto) qualcuno in più che ci spiegasse meglio qualche verità nascosta.
Per come è costruita la storia non avrebbe avuto nemmeno senso dare lo spiegone finale. Haibane vive anche e soprattutto di suggestione, un po' derivate dalla religione, un po' da altre letture di ABe, alcune sicuramente rielaborate. Tutto questo è chiaramente diverso dal costruire un "mondo" con regole precise. Una scelta fa riflettere sulle regole, sul perché l'autore ha fatto quelle precise scelte, l'altra consiste nel farsi suggestionare, arrivando alle proprie spiegazioni e conclusioni.
Se poi non piace amen, ma non è che davanti ad un piatto di minestra uno dice "sì beh, buona, però con un po' di carne dentro sarebbe stata più buona". Una minestra è una cosa, la grigliata un'altra, buttandoci dentro ingredienti dell'altro non le migliori.
Conosco solo Haibane Renmei...l'ho iniziato a vedere perchè ho letto varie recensioni molto positive, e l'ho finito solo, e ripeto solo, per il suddetto motivo... Volevo capire se avesse un finale, una sorpresa, qualcosa che giustificasse un voto così alto... Sarò io stupido, ma l'ho trovato noioso e un po' povero, lascia tutto alla libera interpretazione, e alcuni episodi sono inutili (ai fini della storia obsoleti e saltabili) e questo negli anime è una caratteristica che nn amo... Non apprezzo gli anime dove alla fine non c'è una spiegazione praticamente di niente, dove tutto è fumoso e un senso glielo devi trovare tu...per quel che mi riguarda il mio modesto parere, non solo nn lo rivedrò, ma nemmeno riesco a consigliarlo a nessuno... E' proprio lontano da me!
Si Chibi ho capito quel che intendi ma, per come la vedo io, qualche "verità" nascosta si sarebbe anche potuta rivelare senza far perdere fascino all'opera. Si poteva fare anche senza aggiungere episodi ma inserendo qualcosina di più "esplicito" durante l'arco narrativo. Personalmente mi sarebbe piaciuto di più, se fatto in un certo modo.
Il discorso culinario mi fa un po' sorridere A parte che vi sono minestre con pezzi di carne dentro e sono pure buone... sei riuscito a farmi venire fame!
E bravo Twinkle per la rece di Star Ocean! Anime che, per inciso, non guarderò mai vista la sua non conclusione, però mi spiace davvero non siano riusciti a portarlo a termine visto che il gioco è bello davvero
Sono io ad aver scritto che Haibane Renmei è il più bello di sempre (lo è almeno per me) e senza offesa non credo che npepataecozz abbia colto l'essenza dell'anime. Haibane Renmei pone domande (così come fa anche il citato Texhnolyze), non fornisce risposte, per quanto invita a cercare le risposte dentro se stessi, nel proprio intimo. Una profonda riflessione di Abe sulla vita e sulla morte che ha pochi eguali nell'animazione, e, almeno a mio modo di vedere, laddove ci sono punti di contatto in altre opere c'è sempre la mano dello stesso autore (Lain, Texhnolyze). Una parola, una spiegazione in più lo avrebbe rovinato.
Capisco che a molti possa non piacere, ma la mia opinione è che questo sia uno dei 3-4 titoli al massimo a cui darei 10 sempre e comunque.
>A parte che vi sono minestre con pezzi di carne dentro e sono pure buone... sei riuscito a farmi venire fame!
Ahahah, vero, pensavo al minestrone e ho scritto minestra. Vabbè XD
Detto questo, secondo me semplicemente non volevano inserire spiegazione esplicite, e non perché non ce ne fossero, ma perché sarebbero state controproducenti. In un'intervista in suolo americano (credo, dovrei cercarla e ritrovarla, ma vabbè) ABe disse esplicitamente che noi occidentali vogliamo troppo risposte certe, o è bianco, o è nero, e Haibane Renmai è grigio, le risposte bisogne cercarsele da sé se si è interessati (e non è un crimine non esserlo, ci mancherebbe).
Sapevo del non finale di Star Ocean EX quindi ho fatto prima a giocare al remake per psp (con doppiaggio in inglese T_T). Haibane Renmei mi interessa molto e ho in programma di vederlo quando ho tempo.
Star Ocean EX per me un primato ce l'ha, è il primo anime che ho scaricato subbato nella mia vita credo sia stato il 2004 o giù di lì. Per me già vedere in versione animata i personaggi di uno dei miei rpg preferiti fu un'emozione unica, peccato davvero per la sua mancata conclusione. Da vedere, nel caso, solo dopo aver giocato (e apprezzato) Star Ocean 2, anche solo qualche episodio sparso come cazzeggio.
Haibane renmei ce l'ho in lista da un po' dato che ho apprezzato lain, ma non l'ho ancora visto quindi non posso dir nulla. Mercenary Pierre sembra interessante, oppure uno dei tanti manga pseudo-storici da pochi volumi. È dura.
"Haibane Renmei" è come il koan di un maestro zen: la soluzione, intesa come comprensione della simbologia proposta, è lasciata allo spettatore-discepolo, che viene stimolato alla meditazione e quasi invitato a mettere da parte la ragione. Posso capire l'esigenza di chiarezza espositiva di npepataecozz, ma "Haibane Renmei" è un anime che va metabolizzato con calma, che non può essere spiegato schematicamente, che va piuttosto interpretato (l'interpretazione che preferisco è quella gnoseologica, che vede nelle mura il limite alla conoscenza umana); ulteriori spiegazioni avrebbero probabilmente ristretto la sua gamma di significati. Ciò che personalmente non ho gradito è un certo strisciante sostrato religioso (riti, luoghi di culto, abbigliamento cerimoniale, i 'toga' che quasi sembrano una casta sacerdotale...), che a fatica riesco ad inserire nel quadro interpretativo che mi sono costruito, e il comparto tecnico non eccelso, che non valorizza adeguatamente un anime per il resto ampiamente sopra la media.
Bella la recensione di Twinkle, ma "Star Ocean EX" non lo conosco; dopo averne letto i limiti, non penso proprio che rimedierò.
Propenderei per la prima ipotesi, anche tra Suzu e Precis ci sono affinità estetiche. Chissà, dato che Namco nel frattempo stava sviluppando nuovi Tales of, forse i TRi-Ace con questi e altri rimandi hanno voluto dichiarare in modo subliminare la loro ideazione del primo Tales of Phantasia. Ma è solo un'ipotesi senza fonti.
Purtroppo è vero che Haibane Renmei non ha un comparto tecnico eccelso (anche se parliamo comunque del 2002), ma è comunque raro che gli studi di produzione finanzino lavori "di nicchia" per cui spesso questi autori devono lavorare "low budget" (vedi anche yuasa che si è affidato al crowdfunding).
Ammiro sinceramente tutti coloro che sono riusciti ad apprezzare Haibane Renmei, a trovarvi la poesia, i significati nascosti e i dilemmi esistenziali... a me ha fatto solo venir sonno. Ce l'ho fermo alla 5 puntata da anni... eppure di solito 'ste cose mi piacciono
Di questi anime ho visto solo Haibane Renmei Per la qualità dell'opera dargli solo 7 è troppo poco. Merita almeno un 9. L'originalità dell'opera è alta, tra l'altro il Giappone essendo al 99 % non cattolico (solo una piccolissima minoranza) trattare il tema degli angeli in questa maniera (il loro modo di vivere dove vanno e da dove vengono) è veramente encomiabile.
@Actarus: Eh? E' proprio il non capire nulla di cristianesimo che permette simili assurde interpretazioni degli "angeli"... Haibane trasuda filosofia orientale e di "cattolico" non ha proprio nulla. Poi tutta la sequenza in cui "parlano" con i campanellini è un delirio... Concordo con chi non riesce a proseguire questa serie...anche io non trovo stimoli oltre l'episodio 5.
Non mi dilungherò troppo sulla rece di npepata, solo due cose: personalmente non comprendo la critica rivolta ai personaggi e, soprattutto, quella rivolta alla lunghezza della serie. A mio avviso non si dovrebbe togliere nemmeno un episodio, anche quello di Nemu o gli altri all'inizio hanno un loro senso all'interno dell'economia dell'anime. Infatti non capirò mai chi afferma che Haibane inizia male, o che è troppo lento, che non succede nulla, o che si solleva solo nel finale. Si tratta di un'opera che non ti presenta la pappina pronta ma che ti spinge ad una indagine ermenteutica piuttosto interessante e che pone dei problemi di natura gnoseologica tutt'altro che banali.
Piuttosto
@grandebonzo
La nostra digressione su haibane di qualche tempo fa era stata piuttosto interessante. A mio avviso è una similitudine simpatica e sostanzialmente non scorretta, quella con lo zen. La figura del sacerdote è simile a quella di una guida spirituale che risponde per indovinelli, infatti egli non dice mai nulla espressamente, non offre spiegazioni di sorta, piuttosto pone degli enigmi o delle frasi sulle quali meditare (proprio come i koan) per far arrivare autonomamente il soggetto alla soluzione. Se non ricordo male nel caso di Rakka era la frase "colui che riconosce di essere colpevole, non è colpevole" o qualcosa di simile. Ma in effetti il discorso può essere esteso alla serie stessa, la quale non fa altro che porre delle questioni su cui meditare, piuttosto che imporre una frigida verità preconfezionata.
N.B. Haibane non c'entra molto con gli angeli e con la religiosità occidentale in generale, piuttosto elabora una concezione di mito, di morale e di colpa che è tutta sua e che attinge un po' qui e un po lì....difficilmente si potrebbe inquadrare rigorosamente.
@Zelgadis: purtroppo è vero, le serie di nicchia non hanno i budget che hanno quelle mainstream. Eppure, spesso riescono a saltar fuori opere tecnicamente degne di nota, pur nella ristrettezza di fondi (lo sudio Shaft ne è un esempio). Rimango convinto che a livello grafico e di animazioni si potesse fare un pochino di più, magari con qualche accorgimento registico non convenzionale. Nel precedente post ho ingiustamente criticato in generale il comparto tecnico; volevo precisare però che questa mia critica non si estende alle musiche, che invece ho trovato alquanto suggestive.
@Onizuka: di Haibane avevamo già discusso, è vero. E come a mio parere giustamente sottolinei, gli aspetti religiosi dell'anime non sono altro che un orpello estetico, quasi un inganno (tipico del linguaggio dell'oracolo) che nasconde ad uno sguardo superficiale i concetti di una filosofia decisamente lontana dalla religiosità occidentale (anche se a volte, a dire il vero, li ho trovati un po' ridondanti).
Al di là delle critiche, comunque, "Haibane Renmei" è decisamente una serie da vedere, e personalmente la consiglio a chiunque abbia voglia di un'opera che faccia riflettere in maniera non banale.
Molto sottovalutato Haibane in questa recensione È una serie magnifica anche e soprattutto per il fatto che lascia allo spettatore l'opportunità di interpretarla come si vuole... E poi chi si avventura nella visione di un anime con uno staff simile, dovrebbe sapere che non si tratta di qualcosa di comune.
Per Haibane la questione budget è secondaria, considerata la storia, alla scarsità di mezzi si poteva ovviare con pochi accorgimenti. Semplicemente le suggestioni e le intuizioni (e intenzioni?) di ABe vengono espresse meglio - nel bene e nel male - dalle mani di Nakamura. Tra soavità e piattezza c'è spesso di mezzo la regia.
Alexander
- 12 anni fa
11
Concordo pienamente col 7 ad Haibane, carino, ma Lain è tutta un'altra cosa (quello sì che si merita davvero un voto più alto). Stessa opinione per Texhnolyze... Comincio a chiedermi se non sia Nakamura, piuttosto che ABe, a fare la differenza...
E' incredibile e forse anche un pò paradossale il fatto che quando metto sette ad una recensione suscito più polemiche di quando assegno un quattro. Leggendo i vari post ho notato che si passa da chi lo ha adorato a chi si è annoiato; un sette quindi non mi sembra così scandaloso come voto. In ogni caso non è mai stata mia intenzione essere il riflesso dell'opinione della collettività ma esprimo semplicemente la mia opinione, cercando di renderla più obiettiva possibile ovviamente. Dalle rilevazioni che sono state fatte nessuna contraddice quanto ho scritto: è quindi opinione condivisa che l'anime non dà risposte alle domande che fa. Il punto invece è: questo è un bene o un male? Personalmente penso che la risposta sia relativa: credo che molto spesso sia lecito e bello lasciare le risposte allo spettatore ma diffido anche da chi replica dicendo "noi occidentali vogliamo troppo risposte certe, o è bianco, o è nero, e Haibane Renmai è grigio, le risposte bisogne cercarsele da sé se si è interessati". Mi fa suscitare il dubbio che ciò che intendeva comunicare (non mega-spiegazioni esaustive in ogni suo punto) non lo sapesse con esattezza nemmeno l'autore, che fornisce un autentico puzzle di suggestioni e stimoli alla riflessione molto ben riusciti ma senza un filo conduttore ben definito. Quanto a ciò che dice Onizuka, beh qui si va più nei gusti personali. I personaggi non sono tanto male ma, a mio avviso, nemmeno memorabili; farne un film di due ore piuttosto che una serie da dodici episodi avrebbe colto meglio nel segno evitando parti francamente abbastanza lente e noiose, ma anche questa è solo una mia opinione. Comunque ripeto: se gli ho messo 7 vuol dire che mi è piaciuto sennò gli rifilavo un quattro secco. Che sia però anche esente da critiche quello assolutamente no.
Purtroppo non conosco nessuno dei titoli in questione, ma alcuni vorrei proprio vederli visto che il fantasy è per me un genere alquanto piacevole ^^ La trama di "Haibane Renmei" mi sembra davvero carina, ma è la classica storia che può essere un bel lavoro o una emerita cavolata. Per curiosità ci darò un'occhiata. Lo stesso vale per Star Ocean EX, storia non particolarmente originale ma almeno i disegni sono carini!
Su Haibane Renmei: primo, i gusti sono gusti e su questo non c'è altro da dire. A parte questo, volevo fare qualche commento, premettendo che faccio parte del novero degli estimatori di questo anime, al quale ho dato 10 in sede di recensione, ma a mani basse. Prima cosa, credo che alcune persone, magari senza ammetterlo, risultino infastidite dalla questione, per così dire, iconografica. Chiariamo subito: Haibane Renmei NON ha nulla a che fare con gli angeli, tanto meno con la religione cristiana. Lo stesso ABe ha ammesso, in un'intervista a proposito di ali e aurole, di averle messe (nel manga) perché le trovava carine. Haibane Renmei è invece intriso, come qualuno ha giustamente notato, di cultura orientale, buddista innanzitutto, per quanto non sia un opera religiosa. Secondo punto, è stato criticato il fatto che la serie pone molti interrogativi, ai quali non da risposte, se non vaghissime. Vero. Il punto è: a quelle domande, quali risposte si potevano dare? Se ci pensate bene le strade erano due: andare dritti nel fantasy puro oppure proporre un'opera confessionale. Questo avrebbe valorizzato la serie? O l'avrebbe affossata? Riprendo il punto iniziale, i gusti sono gusti, ma resto convinto che molte persone qui - con tutto il rispetto - non abbiano messo a fuoco la serie. Il punto non sono le risposte che mancano, ma le domande. Se poi lo stile non è nelle proprie corde non c'è altro da dire. Saluti
Premetto che non mi interessa il tuo voto, sei libero di dare il voto che ritieni più giusto...non lo condivido ma ciò fondamentalmente non rileva. Premetto anche che non condanno assolutamente le tue posizioni, ma permettimi di fare alcune osservazioni.
Sostenere che haibane sia un "puzzle di suggestioni e stimoli alla riflessione molto ben riusciti ma senza un filo conduttore ben definito" è a mio avviso essenzialmente scorretto. Sono rintracciabili come minimo due tematiche che fanno da stella polare, ovvero quella relativa alla colpa e quella relativa alla problematica della conoscenza. Quando dici "haibane non da risposte" vorrei capire a cosa ti riferisci. Se ti riferisci al fatto che non viene spiegato cosa sono gli haibane, chi sono i toga, a cosa serve la federazione e tutto l'insieme di elementi fattuali...non sono davvero io a doverti dire che la spiegazione concreta di tutto ciò non ha alcuna importanza. Infatti non ha senso guardarlo come mero insieme di eventi fattuali poiché è un insieme di simboli e di metafore che vanno letti su un altro piano, quello concettuale. Non so come tu lo abbia interpretato, anche perché nella tua recensione ti limiti a dire che ci sono delle tematiche anche universali ma poi non ne parli, ma Haibane non è fatto a caso e non è nemmeno campato per aria, ha una sua logica interna perfettamente coerente. Il fatto invece che ponga alcuni interrogativi a cui non offre direttamente risposta (come ad esempio l'enigma delle mura) è proprio un punto cardine su cui la serie vuole fare riflettere, si tratta di un dilemma ontologico, mica deriva da una incapacità dell'autore! Se vuoi, in altri termini, la "risposta" è che la risposta non la conosce nessuno, che una risposta giusta non c'è, che il problema sta appunto nella domanda e che esistono interrogativi a cui non possiamo rispondere, nondimeno non possiamo fare a meno di interrogarci a riguardo e cercare di conoscere, poiché l'uomo anela a colmare tale vuoto, ed è questo il motore della sua esistenza ma anche il suo fardello. E' proprio il fatto che Haibane non risponde ai suoi interrogativi a renderlo eccezionale poichè il punto non è tanto la meta, che rimane ineffabile, quanto il percorso.
Per quanto riguarda i personaggi essi incarnano alla perfezione i dilemmi che la serie tratta, la loro condizione è gravida di speculazioni. Sostenere che abbiano una profondità solo accennata non è condivisibile, soprattutto considerando il personaggio di Reki, estremamente realistico nelle sue pulsioni e nel suo modo di agire. Inoltre non vedo una necessaria correlazione tra "personaggio carismatico" e "personaggio profondo", anzi, spesso è proprio il contrario: i personaggi "profondi" non hanno alcun fascino ma sono realistici e miseri, deboli, pieni di dubbi e di incertezze, non certo carismatici.
Personalmente non ho trovato noioso nessun episodio, men che meno parti inutili da tagliare....non è possibile ridurre haibane in un film di due ore, è semplicemente insensato proporlo. Haibane è narrato con la lentezza adeguata ad una serie del suo stampo, ma è facile etichettare tutto come noioso e non cercare nemmeno di dare un senso a quello che si vede.
Comunque, se proprio non piace come stile amen, ad ognuno i sui gusti...
Posto che non ho mai parlato di personaggi carismatici ma di personaggi memorabili, ossia che rimangono nella memoria, dico che in gran parte condivido quello che dici. Se non lo facessi la mia recensione ed il voto annesso non avrebbero senso. Il simbolismo (a proposito la questione degli angeli non è per me un problema) è molto ben riuscito, le domande che pone sono affascinanti e spingono alla riflessione ed il fatto che non ci sia una spiegazione non è un problema. Il fatto che tu riscontri "almeno 2 temi centrali" è proprio la dimostrazione che non c'è uno ma più fili conduttori e quindi l'idea del puzzle non viene meno. Però se si creano dei simboli è normale che l'autore li usi per nascondere qualcosa, un'idea che è nella sua mente e che vuole rivelare solo indirettamente allo spettatore. Questo elemento a me sembra spesso carente e la simbologia usata spesso è fine a sè stessa. Poi come tu dici ognuno la pensa come vuole
POSSIBILI SPOILER
Data la sua "fama" decisi di vederlo l'anno scorso mi pare, ma non mi disse molto... Una specie di slice-of-life (o fantasy?) fra angeli che convivono con umani estremamente decontestualizzato e con elementi particolari (uova, ali, aureola, regole ferree, ecc) che non me l'han fatto piacere molto.
Spesso l'ho trovato troppo forzato sull'emozione (il pozzo, la bimba che "va oltre al muro", ecc) e questo m'ha dato fastidio, sebbene avesse molti spunti di riflessione e "misteri" irrisolti, lasciati alla libera interpretazione di ognuno.
Scopro solo ora che è di Abe, lo stesso del Texhnolyze che sto guardando in questi giorni e che mi sta appassionando tanto per il suo simbolismo, atmosfere, crudezza e spunti di riflessione, nonché metafore della vita per immagini...
Che dire per ora preferisco di gran lunga Texhnolyze ad Haibane Renmei sebbene lontano come genere (ma forse non come tematiche di fondo)