Mhh.. Ma non si tratta di un abuso chiamarlo "manga"? No perchè a me sembra propio disegnato da un italiano... O mi sono perso qualcosa?
Sotto (anonimo)
- 12 anni fa
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Mah... Bello, eh? ma non capisco perchè si ostinino a chiamare manga un fumetto creato in Italia. Mi spiace, ma non condivido... Me lo gusterò come fumetto (adoro Dell'Oglio!) ma a chiamarlo manga non ce la faccio.
Ah.. Quindi adesso il manga sarebbe uno stile e non la parola giapponese per "fumetto" e in generale per indicare il fumetto giapponese FATTO in giappone? Mah... Come cambiano le cose...
Nel 2006 realizza le illustrazioni per la serie dvd de "Il Tulipano Nero" edita da DeAgostini/Yamato Video -> WOW!! E leggo che collabora addirittura con la CAPCOM! Sono davvero curiosa di visitare il questo web manga! Grazie per la notiziona
@ tuttocartoni: Non l'ho visto e non credo lo farò, non mi interessa. In tutto rispetto all'autore. Solo mi sembra abbastanza scorretto e fuorviante chiamare "manga" quello che di fatto è un fumetto italiano al 100%. Niente di più.
è sbagliato anche chiamare manga un fumetto proveniente dal giappone,a quel punto chi parla di fumetti americani dovrebbe dire solo comics?
Utente1594
- 12 anni fa
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Ho letto il primo capitolo e mi è piaciuto tantissimo, fa ben sperare nel futuro del cyberpunk italiano ed è la dimostrazione che gli autori nostrani non hanno nulla da invidiare ai mangaka giapponesi.
Come al solito saltano fuori i soliti discorsi sul perché, sul come e sul quando dell'uso del termine "manga", distogliendo l'attenzione dall'argomento centrale della news. Fossilizzarsi su queste cose ignorando ciò che propone l'autore (gratuitamente tra l'altro) mi deprime parecchio. Possibile che la qualità dell'opera sia messa in secondo piano per un'inezia del genere?
Mi ricordo di un Manga chiamato Oltre la porta in cui collaborarono un Giapponese e un Italiano...
In questo caso si tratta di un progetto Made in Italy e che dire... il tratto non é male solo che io associo questo stile di disegno ai Giapponesi e non é che mi piaccia poi tanto quando Taiwanesi, Coreani o Europei disegnano con questo stile. Con tutto il rispetto per l'autore che é bravissimo!
Preferirei per dire una combinazione di tipo "Sceneggiatura a due mani tra Giapponesi e Italiani e disegni di un Giapponese".
Per me un manga è un fumetto giapponese disegnato da un giapponese. Questo è un fumetto, che poi sia disegnato con un certo stile ciò non lo rende un manga.
Non è un manga, ma indipendentemente da questo è un'opera interessante e si vede che c'è una discreta mole di lavoro dietro. Potreste apprezzarlo,soprattutto se vi sono piaciute opere come Ghost in the Shell.
Da quando in qua "manga" è uno stile di disegno? Io sapevo che era la parola giapponese per fumetto,o al massimo i fumetti che provengono dal Giappone...
Tornando ON: Sembra un bel manga,ma non credo sia il mio genere.
Risulterei presuntuosa ma non possono restare indifferente di fronte a questi commenti quindi ho deciso di cercare d'illuminarvi con il commento che sto per scrivere ( che tra l'altro è tutta esperienza personale) : Manga si è il termine giapponese che indica "fumetto" ma oggi come i giapponesi stessi hanno anche loro imparato ad adottare, manga è uno stile Grafico/narrativo che segue regole ben precise che si sono svilluppate in Giappone e messe a punto da Tezuka. Ora chiunque segua tali canoni narrativi/grafici per creare un opera allora quest'ultima può essere definita Manga che non è altri che un termine identificativo per classificare e quindi riconoscere quel certo tipo di prodotto. E quando dico chiunque intendo CHIUNQUE ABITI SUL PIANETA TERRA. Io stessa sono stata a Tokyo a settembre scorso facendo colloqui con gli editor giapponesi e mi hanno detto che sono molto brava e che mi bastava un po d'esercizio per fare dei bei lavori, e alla domanda "Anche se sono straniera posso comunque lavorare per voi?" tutti loro mi hanno risposto "si puoi basta che rispetti le scadenze" punto e basta! http://www.youtube.com/user/MelissaDuOTM
Spero di essere riuscita a fra recepire il messaggio, e concludo dicendo che sprawl è manga perchè segue i canoni che servono per definirlo tale.
A casa mia i fumetti europei che seguono lo stile dei manga si chiamano Euromanga, ma vabbè. Basta che continuate a scannarvi, così mi faccio quattro risate leggendo i commenti.
Epicuro (anonimo)
- 12 anni fa
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Manga, fumetti, manga europei, euromanga, spaghetti manga... bah!
Più che altro la cosa che preoccupa è che un proggetto così ben delineato finisca in questa maniera sul web... se non c'è spazio per queste cose qualcuno mi spiega a che servono le (ormai) numerosissime scuole di manga, fumetti, manga europei, euromanga, spaghetti manga eccetera?
Quanta italietta in questi commenti... Sarà per sta mentalità che è stato 'costretto' a lavorare perlopiù in Francia e a pubblicare principalmente lì fumetti come Underskin e per una rivista che non ha avuto paura a chiamarsi SEINEN shogun pur non essendo g-g-g-giapponeseH. ma sì, fissiamoci con l'essere esterofili o con le terminologie, il vero manga è quello che viene dal NIHONGO OH HAI KAWAII DESUUU!!!1111... quanta esterofilia gratuita... peccato che il Giappone sforni tanta qualità quanto schifo nei suoi fumetti, come TUTTE le nazioni, a prescindere dalle etichette date ai loro fumetti. Comics, manga, fumetti, manwha per me pari son. L'unica etichetta da dare è riguardo la qualità. Giudicate quella, innanzitutto. POI, solo POI pensate a dare etichette di altro genere.
Detto questo, Dall'Oglio è un ottimo autore italiano e un ottimo 'insegnante', umile e non certo "limitato" allo stile manga. Seguirò con immenso piacere questo suo progetto.
Allora la pizza fatta dai giapponesi che hanno vinto vari campionati della pizza qui in Italia non si può chiamare pizza perché la fanno dei giapponesi e la pizza, si sa, è italiana. E gli scrittori italiani che scrivono fantasy fanno schifo a priori perché il fantasy è anglosassone, per carità di Dio. Possibile che ogni volta che esce una notizia simile partano discussioni inutili su come chiamare un'opera? Leggetela e valutatela senza farvi influenzare dalle categorie (che io odio anche a livello letterario e musicale). Altrimenti più che per appassionati passate per fanatici coi paraocchi.
Oggigiorno il termine manga ha assunto una poliedricità di significati. Originariamente, manga (漫画) era semplicemente il modo di riferirsi alle "immagine derisorie", o, in un'accezione più progressista della satira, "immagini libere". Successivamente con "manga" ci si è riferiti più in generale al fumetto, in ambito nipponico. È vero però che il fumetto stesso in terra nipponica, almeno a partire dallo sviluppo impresso da Tezuka sul piano stilistico e narrativo al manga moderno, ha assunto determinate caratteristiche espressive (come già detto da @MelissaDuOTM). Sono quest'ultime dunque a rendere possibile la traslazione del termine da un significato storico-linguistico "definizione di fumetto nell'area geografica giapponese", a un'accezione più ristretta "fumetto così come viene prodotto in Giappone, con determinate peculiarità grafico-contenutistiche", per giungere infine, con la diffusione geografica del fenomeno culturale manga e con l'adozione degli strumenti espressivi di quest'ultimo su più larga scala, a una definizione più di genere che di specie ("fumetto la cui resa stilistica può venir fatta risalire alla tradizione del manga moderno"). Si è assistito in questo caso allo sviluppo di un'accezione più universale del termine, proprio perché è il manga che è diventato universale: così come è accaduto, ad esempio, al jazz. Si è soliti così, per comodità, fare riferimento ai fumetti stilisticamente riconducibili alla cifra estetica del manga ma prodotti in area diversa da quella d'origine con un prefisso "d'indicazione d'origine", come ad esempio "euromanga" (cosa sottolineata già da @YamaTheShepherd).
takadox (anonimo)
- 12 anni fa
10
ma perchè anzichè continuare a discquisire se è un manga o no non andate a leggervelo? magari non è un manga vero e proprio poichè l'autore è italiano ma sono sicuro che se anzhichè leggere dell'autore ve lo foste letti subito non avreste trovato poi così tante differenze (a parte il senso di lettura ovviamente). la cosa interessante è che c'è ancora qualcuno che fa queste cose in un paese come l'italia dove il mercato del fumetto è quello che è. leggetevelo e basta e se non vi interessa non state qua a dare lezioni su cosa è un manga che sicuramente chi ha disegnato sprawl ne sa molto più di voi al riguardo
C'è poco da fare, i bimbiminchi/giappominchia infestano come un cancro animeclick e non sanno fare altro che criticare a prescindere, addirittura qua si critica senza nemmeno aver letto l'opera in questione. Oppure si dice che non la si vuole leggere a prescindere solo perchè un italiano vuole disegnare in stile manga. Semplicemente assurdo.
La parola "manga" vuol dire solo fumetto, e descrive sia l'oggetto in se che il canone stilistico, in giapponese le parole possono assumere più significati. Per specificare un manga fatto in Giappone di dice "nihon no manga".
Detto questo, lode a quest'opera fantastica che seguo praticamente dalla sua fase embrionale e che dona nuovo lustro al cyberpunk che abbiamo imparato ad amare con opere come Ghost in The Shell, e lode anche ad animeclick che detto sinceramente non mi sarei aspettato lo pubblicizzasse!
Massimo Dall'Oglio è bravissimo, guardare e leggere per credere !
Yumch
- 12 anni fa
10
Sono rimasto stupito da questo primo capitolo! Scusate la mia ignoranza, ma è la prima volta che sento parlare di Massimo Dell'Oglio, visto che non seguo per niente il fumetto italiano... Disegni molto belli e adatti allo style cyberpunk dell'opera! Forse un po' confusionario, ma molto interessante e promettente!
O mi sono perso qualcosa?