Un opera molto completa che fa capire bene tutto il passaggio evolutivo di oltre 60 anni di questo settore. Però il prezzo può intimidire i più giovani acquirenti.. ( che hanno meno soldi )
non lo conoscevo, l'ho messo subito in wishlist cmq per un libro di un settore di nicchia ma con così tante pagine 24 euro sono ben pochi, mi sarei aspettato di più
@Franzelion, su Libreria universitaria c'è una recensione del suddetto libro di un certo "G. Tavassi": http://www.libreriauniversitaria.it/anime-storia-animazione-giapponese-1984/libro/9788876061608
LO STO LEGENDO proprio ora. una vera e propria miniera d'informazioni e di spunti per gli appassionati e per gli addetti ai lavori. diviso per anni, accuratissimo: a volte risulta forse un po' troppo enciclopedico, ma si sente la passione dell'intenditore fedele sotto il poderoso lavoro di documentazione accademica. sto scoprendo tanti bellissimi titoli con i quali colmare le mie lacune!
@Franzelion Quel libro che hai postato lo posseggo e letto, ti confermo che è molto ben fatto, quindi qualora volessi prenderlo te lo consiglio!
Utente9371
- 12 anni fa
20
Bello, tutto quello che ora manca é un'opera completa ed enciclopedica sul *manga contemporaneo*, alcuni come Clements ci hanno provato ma con risultati un po' sottotono, e comunque non in italiano.
Un libro molto ben scritto e che, davvero, come hanno detto già in tanti, non può mancare nelle librerie di ogni appassionato d'animazione giapponese... ma anche d'animazione in generale.
L'ho comprato un paio di settimane fa e ora ne sto leggendo il secondo capitolo. C'è da perdersi tale è l'interesse di questa lettura, sono più che contento dell'acquisto.
Possiedo questo e "Mangascienza" di Fabio Bartoli; entrambi Tunué. Due fantastici prodotti, sono veramente soddisfatto! Complimenti キョン per l'ottima recensione.
VM93
- 12 anni fa
10
Pare essere molto interessante! Lavorando in libreria dovrei riuscire a trovarlo abbastanza facilmente a meno che non abbia una distribuzione particolare. Ero da tempo che volevo informarmi meglio su questo argomento e dati i commenti prima del mio pare proprio essere un ottimo lavoro appena lo leggerò tornerò a farvi sapere la mia opinione.
Poco da aggiungere all'ottima recensione di キョン, un tomo molto esauriente e ben scritto che scrive un percorso coerente della Storia dell'animazione nipponica. Peccato solo per il suo schematismo un po' eccessivo che dimostra come l'autore non conosce bene gli argomenti di tutti gli anime richiamati, mi sembra un po' assurdo citare capolavori della madonna come Dougram e Legend of the Galactic Heroes senza uno straccio di approfondimento su trama e/o tematiche, grandissima è la loro importanza e qualità nel rispettivo genere (per non tacere di come non è manco citato Layzner, probabilmente il miglior robotico degli anni 80 e anche la miglior opera di Ryousuke Takahashi, regista invece citato spesso in altre occasioni). Così come mancano, ai sensi di opere pregevoli o fenomeni da costume, richiami a Ikkitousen, My-Hime/Otome, Bakumatsu Kikansetsu Irohanihoheto etc. Mancanze, comunque, che testimoniano solo com'è realmente impossibile scrivere un tomo VERAMENTE ineccepibile su un argomento immenso sull'animazione nipponica. Per il resto, dimenticanze a parte, un gran saggio esauriente e pieno di informazoni interessanti che valgono il suo prezzo.
PS Ho anche trovato e messo per iscritto diversi degli errori (proprio sbagli) trovati nel testo, che siano informazioni sbagliate (poche) o errori di editing. Qual è il modo di contattare l'autore?
Ho da poco comprato il libro sulla storia della Toei di Rumor, che fa nel primo capitolo anche una storia dell'animazione giapponese dai primordi agli anni cinquanta; ho anche comprato un libro su Godzilla e uno sulla storia della fantascienza giapponese che devo ancora leggere. Per il momento questo di Tavassi aspettera'.
Mi sembra esser messo bene a livello di note ed oggettività. Potrei prenderlo.
anonimo
- 12 anni fa
00
Peccato che non sia disponibile in formato e-book
anonimo2
- 12 anni fa
00
L'e-book dovrebbe essere disponibile da febbraio, stando a questo articolo http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2013-01-08/goldrake-lupin-holly-benji-201742.shtml?uuid=Abc51SIH
Wildflower.2
- 12 anni fa
20
lo volevo prendere, cmq bello anche "IL MANGA- storie e univesi del fumetto giapponese" di Bouissou
Comprato a Lucca 2012 è un saggio perfetto per chi ricerca una guida definitiva alla storia dell'animazione giapponese. Dettagliato e bene scritto. Super consigliata.
Come Nabi anche io lo stò leggendo, mi scuserete ma ho un pò di cose da fare e non lo ho ancora finito, in questi settimane, cose da dirvi ne avrei anche un pò troppe, rischio però di cancellare l'effetto delle parole del nostro collega. Confido che avevo qualche dubbio, davvero, all'inizio, qualche remora, come sempre si ha peropere che riguardano i miti del mio mondo, del nostro mondo, scritti da persone che - diciamolo - conosco, non di persona ma per gli effetti la cui attività ha avuto sul mondo ed anche sulla mia persona ( peraltro lui neppure se lo immagina quanto mi abbia influenzato )
QUindi me lo sono rigirato per bene...L'elemento che veramente mi porta a consigliarne l'acquisto, anzi programmaticamente ad indicarlo a chi mi chiede un volume per capire non gli anime ma l'animazione giapponese in se, il suopercorso, è la sua compattezza ed il linguaggio che ha usato.
Davvero è un volume che senza star li a fare 201 cataloghi, abbastanza inutili a dire il vero, delle 10 serie e derivazioni, offre un panorama approfondito del mondo dell'animazione nipponico e della sua evoluzione, nel suo rapporto con la società giapponese, e con gli altri mondi dell'animazione.
Qualche tempo fà ho scritto in una news che si stà intensificando la collaborazione fra scuole francese di animazione e studi giapponesi, una banalità che ritiro, nei fatti gli Studi giapponesi collaborano da decenni con quelli occidentali, in coproduzioni iniziate con il famoso anime ispirato a Sherlock Holmes, in cui Sherlock era in sembianze di cane, senza contare le tante coproduzioni franco nipponico e con studi USA. Il volume lo mostra con una chiarezza evidente. Con il diminuire delle serie nipponiche gli Studi aumentavano le coproduzioni estere.
Questa "separazione fra i mondi" è artificiale.
@ God 87 vuoi un'approfondimento sulla Toei dei primi decenni ? Leggiti il volume di Rumor, preziosa perla. Legend of the Galactic Heroes ho letto il punto, è ben citato, ma farne la storia bhè vuol dirne farci sopra un saggio! ( e non sarebbe male vista l'importanza effettiva di questa serie di OAV, anzi di OVA)
Lo scopo di un volume come quello di Tavassi è inquadrare decenni di cultura dell'animazione non parlare di tutti e ciascuno, alcuni box servono a far il punto us determinati argomenti, ma non sono moltissimi, e forse qualcuno in più sarebbe stato utile ma tant'è..Su Gundam ( e non solo) poteva scrivere quintalate di pagine, per capirsi...non mi pare l'abbia fatto. E non me lo aspettavo.
Una lista delle serie di Gundam anno per anno, ti serviva ?? Idem i film di Sailormoon..molto più interessante le note su Lady Oscar e sul cinema di animazione indipendente giapponese, vero sonosciuto.
E per concludere il linguaggio, certamente questo libro è un'esperienza fluviale, anche per me, in cui ci si rischia di perdere, ma la lingua usata permette una comprensione del testo notevolissima anche nei passaggi più noiosetti, districandosi fra qualche numero e qualche cifra che sono necessari.
Debris, a me non interessa una trattazione su tutte le serie di Gundam (per me ne ha addirittura parlato troppo, ha citato anche serie trascurabili come Victory e X, ad esempio), mi interessava che, coerentemente come fatto con serie importantissime quali Paranoia Agent, i film di Miyazaki (anche quelli più deboli tipo Howl) etc, avesse approfondito altre opere IMPORTANTISSIME come Dougram, Legend of the Galactic Heroes e Layzner (quest'ultimo almeno accennarne l'esistenza).
Non gli faccio una colpa il non averle viste (del resto LOGH e Dougram sono molto lunghi), ma di non aver voluto interessarsi a loro neanche minimamente, neanche il tempo di sprecare dieci minuti a cercare informazioni. Perché meritavano un approfondimento almeno vago sulle loro tematiche e sui loro elementi di originalità rispetto al passato. Non mi deve interessare che LOGH è la serie OVA più lunga della storia, quanto più che contenutisticamente è una storia di una profondità impressionante, tra le più mature e avveniristiche di quegli anni, che parla di uomini che fanno la Storia.
Interessantissimo, ma mi piace più leggere che vedere anime, quindi mi auspico anche io una storia del fumetto giapponese in formato enciclopedico.
anonimo
- 12 anni fa
11
Quote "opere IMPORTANTISSIME come Dougram, Legend of the Galactic Heroes e Layzner"... un bel "citazione necessaria" ci sta tutto, dai. Belle serie, ma di quali innovazioni sarebbero portatrici nel quadro di una descrizione dell'evoluzione dell'animazione jap? Dougram è un clone di Gundam, e sicuramente meno rilevante di Votoms tra le opere di Takahashi, Layzner è una serie minore, appena 38 episodi e morta lì (Murakami manco le cita tutt'e due), LOGH è un polpettone, ennesima reiterazione della space opera, certo ben curata, ma nulla di veramente innovativo, se non per il format. Il libro lo sto trovando davvero ben fatto, una cosa seria insomma, e certo non fatto perché ognuno ci possa trovare il suo anime preferito. A leggerlo mi pare che le citazioni siano sempre abbastanza funzionali al discorso generale.
Sia Dougram che LOGH sono le serie sci-fi più genuinamente realistiche di SEMPRE (trovami qualcosa al loro livello di complessità) nel tratteggiare, con una minuzia di particolari impressionante, una guerra civile. La tratteggiano dal punto di vista morale, economico e geografico, mostrando sofisticate macchinazioni politiche e riflessioni importanti sul ruolo nella Storia dell'Uomo e delle ideologie politiche. Che possano essere polpettoni per una parte non irrilevante del pubblico sono d'accordo, ma che siano anche pietre miliari nel genere, sia nel loro anno di uscita che oggi, è un dato di fatto.
Layzner non l'ho visto e l'ho citato giusto perché in molti lidi di animefan è considerato forse la migliore opera di Ryousuke Takahashi, più di Votoms e Gasaraki per dirne una, gli altri due li ho visti eccome per poterlo dire.
anonimo
- 12 anni fa
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Il punto è che senza Kido senshi Gundam del 1979 queste serie non ci sarebbero state, semplicemente: tutte le qualità che sottolinei sono tutte già lì ben chiare. Le variazioni sul tema, per quanto possano essere sublimi come per dire le variazioni Goldberg di Bach, sempre tali restano... è il tema che conta. In una storia dell'animazione commerciale jap, quindi, trovo corretto mettere sotto la lente il tema e giusto citare le variazioni se rilevanti. Se posso dire la mia, Gasaraki, per esempio, è senz'altro più notevole delle altre serie che consideri tu, perché introduce temi nuovi nel genere - il riferimento esplicito al teatro noh e al Giappone feudale tra le altre cose - portando quindi un progresso, o meglio una mutazione. E infatti nel libro non a caso se ne parla più in dettaglio (anche se vedo che manca il richiamo alla voce nell'indice analitico... scovato un errore, eh eh!^^). LOGH poi imho è troppo lunga, troppo dettagliata, ridondante, quasi pedante... quello che può avere di interessante lo perde per la maniacalità... e poi la replicazione del tema "alleati" vs. "nazisti" era già stata proposta negli anime (matsumoto in testa). In ogni caso siamo nel campo delle pure opinioni soggettive, e se queste divergono tanto allora vuol dire che probabilmente tutta questa importanza queste serie effettivamente non ce l'hanno.
Guarda, nessuno toglie nulla a Gundam, del resto è palese che Dougram si inserisca nel filone del genere robotico/drammatico inaugurato dalla creatura di Tomino. Però, davvero, dire che i loro temi sono gli stessi è semplicemente falso, perché tutto quello che è accennato in Gundam è approfondito ben oltre in Dougram. Tanto che, quando si parla dei più importanti innovatori e maestri del robotico "maturo", i nomi sono sempre Tomino e Takahashi. Il primo per Gundam, Ideon etc, il secondo per Dougram, Votoms, Layzner e Gasaraki.
Se Tomino racconta una storia di formazione dai toni epici e avventurosi degni di un feuilleton, Takahashi racconta il conflitto in un modo talmente distaccato da sembrare quasi un reportage (tanto che il film riassuntivo si spacca addirittura come un vero e proprio documentario, con tanto di immagini in bianco e nero e voce di commento). Non ci sono eroismo o epicità in Dougram come possono esserci in Gundam, ci sono semplici ragazzi in guerra. E basta. Attori minimali e del tutto marginali in mezzo alle macchinazioni politiche ed economiche dei veri pezzi grossi che muovono la guerra. Dougram è il primo storico anime a trattare con una cura maniacale tutti gli aspetti sociali, bellici ed economici dietro di essa, con gli eroi che non possono andare in prima linea perchè senza munizioni o perchè provati psicologicamente, con mille tattiche militari che tengono conto anche delle conseguenze delle battaglie e di come saranno viste dalla popolazione, con una fortissima umanizzazione delle persone e dei rapporti sociali (al punto da dare background e umanità anche a odiose spie, tiranni etc.), con protagonisti che non muoiono necessariamente da eroi ma anche salendo su un sidecar con all'interno una granata inesplosa, con fittissime trame politiche con cui le fazioni si combattono. Senza contare le riflessioni di filosofia politica sul ruolo dell'Uomo nella rivoluzione, l'importanza delle idee nella Storia, etc.
Dougram gode di una cura narrativa stupefacente, unica in quegli anni, e infatti è con lui che Ryousuke Takahashi si fa conoscere nell'ambiente, non certo per Votoms. È con Dougram che il suo nome diventa sinonimo di background militari/politici curati all'estremo e ispirati alla realtà contemporanea (lo stato in cui si consuma la guerra civile, Deloyeran, tra popolazione e governo fantoccio, è in pratica uno qualsiasi dell'America Latina durante la Guerra Fredda contro gli USA; l'eroe Crinn Cashin un emulo di Che Guevara - e il rivoluzionario è anche citato palesemente in un'occasione - , i Paesi Kohod e Rodia sono URSS e Cina). Se Dougram è figlio di Gundam (ed è così), i vari Votoms, Gasaraki e Flag non possono che essere figli di Dougram, solo di lui. E Legend of the Galactic Heroes è un'ulteriore evoluzione di Dougram, focalizzata ancora di più sulla contrapposizione umana e ideologica tra due sistemi politici, autocratico e democratico (e con una granitica caratterizzazione dei personaggi, tanto per gradire).
Qui non siamo nel campo delle opinioni soggettive, perchè oggettivamente non si trova ALCUN anime che tratti con così tanta profondità la guerra o la politica come Dougram o LOGH. Trovamelo che me lo vedo, e se davvero esiste faccio un mea culpa grande come una casa e mi umilio quanto vuoi a dire che sono un supponente.
Poi, nonostante quello che scrivo, ripeto, reputo anche io questo libro un SIGNOR saggio, il più esauriente mai pubblicato in Italia sull'argomento, e ne sono un fierissimo possessore. Solo, noto che l'autore in alcuni casi si basa sul sentito dire nel citare alcuni titoli, facendolo così "perchè deve" senza aver personalmente visto l'opera. È per questo che dedica un intero paragrafo a Flag di Ryousuke Takahashi, che ha visto e apprezzato, dimenticando che è giusto uno dei tanti figli di Dougram che è il capostipite degli approcci "estremamente realistici" di raccontare la guerra.
anonimo
- 12 anni fa
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Beh, se pensi che la tua opinione sia la verità, allora è inutile discutere. Per quel che vale, quindi, dico che in una prospettiva storica Gundam è un keyframe, Dougram no, è un'elaborazione, anzi, probabilmente è quello che sarebbe stato pienamente esplicitato in Gundam se non l'avessero interrotto anzitempo. Se Takahashi ha potuto fare 75 episodi (quasi il doppio di Gundam, ti credo che è più curato nei dettagli!) è proprio perché la serie di Tomino alla fine aveva sfondato. Poi, insomma, mi rendo conto che se accosti il concetto di feuilleton a Kido senshi Gundam allora abbiamo un metro molto diverso. Ad ogni modo tutto questo per dire che continuo a pensare che una volta analizzato Gundam, in un saggio come questo, soffermarsi oltre la citazione su certe altre serie derivate, per quanto ottime, sarebbe risultato ridondante. Ma questa è appunto la mia opinione. Saluti.
Io penso semplicemente che dovresti guardare questa serie prima di poter eventualmente discutere se è puramente derivativa o ha meriti suoi che nessuno può negare. Tutto qui. Siamo al punto che io affermo, tu non hai basi per smentire e allora ti basi su quel poco che sai di Dougram per negare. Ma non è così che funziona. Quando lo avrai fatto contattami pure sulla mia scheda, che io non scappo e sono aperto a qualsiasi discussione civile. Ma appunto, non posso discutere di Dougram con chi non ha visto Dougram, mi sembra abbastanza lapalissiano.
anonimo
- 12 anni fa
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La questione che pongo è diversa: non nego i meriti propri dell'opera, ma in una prospettiva storica questi meriti sono poco rilevanti. Non è un'opera capostipite.