Ma chi hanno preso per i test dei giochi, gente che si drogava? In ogni caso, io sono da sempre una sostenitrice dei livelli di difficoltà multipli: chi vuole solo godersi storia e gameplay senza troppa ansia, gioca alla modalità facile, chi vuole una sfida più consistente, va per le difficoltà maggiori. così si accontentano tutti.
Ma i giochi li hanno fatti provare a qualche bambino, o qualche minorato mentale?
E' assurdo quello che c'è scritto.
E poi, anche se fosse, di chi è la colpa? Ma proprio di Nintendo che continua a sfornare giochi stupidi.
Adesso non è per fare il solito fanboy, ma com'è che ad esempio, per Playstation ci sono giochi adatti a tutti? Sia per i bambini che per gli hardcore gamer (Godhand è capace di farti spaccare il joypad ad esempio).
Per quel che mi riguarda, un gioco deve avere il giusto livello di sfida, nè troppo facile nè troppo difficile. Superare un livello deve dare soddisfazione, ma non deve essere frustante, come ad esempio alcuni giochi in cui ci vogliono centinaia di tentativi, che ti fanno venire voglia di urlare e tirare pugni al muro o lanciare il joypad fuori dalla finestra.
I giocatori moderni, i giapponesi sicuramente, sono abituati male, penso ad esempio a Devil May Cry 3 dove la difficoltà "normale" per l'Europa corrisponde in realtà a "difficile" giapponese, perchè loro giocavano con una versione facilitata, altrimenti il gioco non avrebbe venduto.
Tornando a Nintendo, le mie uniche esperienze recenti sono il DS, e non ho trovato uno, e dico uno, gioco difficile. Tutti sono pieni di aiuti, suggerimenti, a Layton ad esempio, pagando le monete speciali ti dà praticamente la soluzione degli enigmi, in Final Fantasy IV hanno dimezzato il livello della difficoltà...
Allora non era solo una mia impressione che gli ultimi titoli di super mario per 3DS fossero diventati un po' troppo semplici (tant'è che sto recuperando alcuni vecchi titoli degni di nota per GB, GBC, GBA di super mario, un po' anche per collezione). Fortunatamente la difficoltà dei giochi pokèmon, + o -, è rimasta invariata (ma sto ugualmente recuperando tutti i vari titoli che non ho, della serie principale e di quella PMD e Ranger, anche qui per giocarci e collezionarli tutti XD). Degli altri giochi non saprei, seguo solo pokèmon e super mario per le console portatili della nintendo u_u Ovviamente completo sempre tutti i titoli pokèmon e super mario che gioco su console portatile u_u
Ma in sintesi le nuove generazioni sono composte da una massa di rincoglioniti XD
Io cmq tutti i titoli che avevo per il super nintendo non li ho mai finiti perchè ero troppo piccolo quando ci giocavo e soprattutto perchè il super nintendo non salvava praticamente mai il gioco
Ma mettere la cara vecchia opzione difficoltà di gioco (facile-normale-difficile), no? Non si staranno rincoglionendo anche quelli della nintendo? XD
Furios
- 12 anni fa
8
In poche parole stanno dicendo che questa generazione è composta per lo più da C@##on#???? che tristezza.... sinceramente credevo che idioti di questo tipo li si potessero trovare soltanto in italia, tutti concentrati nel parlamento...... a quanto pare mi sbagliavo....
Musso92
- 12 anni fa
6
Non finivano il primo livello? Crepavano contro il primo funghetto?? Evitavano le monete pensando che fossero nemici???? Ma i soggetti del test sono disadattati mentali, o cosa? Ammetto che nemmeno io sono riuscito a finire completamente il primo Mario per NES, ma almeno al 2 o 3 mondo ci arrivavo. Ho concluso New Super Mario Bros per DS, che nonostante sia già molto più facile del predecessore in diverse occasioni mi ha fatto bestemmiare alquanto, però l'ho finito! Come si può lamentarsi delle difficoltà di titoli simili?? Sono senza parole.
Parlando di Pokèmon, la difficoltà è senza dubbio calata, soprattutto nella cattura dei leggendari. Prima per prenderne uno mi occorrevano 70 Ultra Ball se andava bene. Adesso lancio una Pokèball a vita piena a Palkia e lo catturo WTF? L'unica eccezione è il Nero/Bianco 2. Con l'introduzione del Pokèmon World Tournament posso affermare che sia il capitolo più complesso in assoluto. Il torneo dei Campioni è qualcosa di....insormontabile. Ci sto giocando ormai da mesi, e ancora non ho trovato una squadra in grado di tenergli testa. Tra l'altro sono convinto che siano cheattati. Il Roserade di Camilla è più veloce del mio Accelgor con 201 di Velocità. Cioè, ditemi voi xD.
@musso: ti stai sbagliando, zekrom e reshiram si fanno catturare al primo colpo, a vita piena o quasi, perchè fa parte della storia, dal momento che sono i leggendari incaricati di guidare l'eroe che hanno scelto e riconosciuto xD Posso assicurarti che per catturare un virizion in bianco 2 ho dovuto riavviare la partita ventordicimila volte perchè dopo 30-40 ball non si faceva catturare e moriva usando scontro ._." Sui pokèmon il calo di difficoltà fino ad oggi è stato minimo (anche se è pur vero che ora basta completare i pokèdex soltanto avvistando i pokèmon).
Occhio che Play4Real è un sito di news trollose che sono quindi da prendere con le pinze, basta leggere gli altri articoli. Stavolta pero' non si allontana dalla realtà.
Comunque il rincitrullimento della cosiddetta "Wii Generation" è un dato di fatto, un bacino di utenza maggiore = necessità di giochi più semplici e accessibili. Purtroppo è gente che NON VUOLE imparare a giocare, ma vuole essere servita e riverita per la partitella domenicale, e questo uccide il senso stesso dei videogames.
Il successo di giochi come Dark Souls o il recente Hotline Miami però dimostrano che c'è ancora speranza, che il coraggio di osare ripaga e insegna ancora una volta di non fare di tutta l'erba un fascio.
Riguardo alla Nintendo nello specifico, come già detto altre volte, al momento ha ben altri problemi a cui pensare che alla difficoltà dei giochi, che nel bene e nel male mantengono sempre la loro unicità.
Ah leggere questo articolo mi sale così tanta, ma così tanta, rabbia che non ci posso credere! Io sono per la non-violenza ma i tizi che hanno fatto da tester giuro che se me li trovo per le mani... ò_ò
Utente26343
- 12 anni fa
4
La rispota è semplice una volta eravamo soltanto Hardcore & Midcore è ci piaceva un certo di livello di sfida.Ma poco dopo l'inizi del 2000 il mercato si è riempito di Casual Gamer.Persone che non sanno un cazzo di videogiochi è non vogliono saper un cazzo.Giocano soltalto per moda non per divertirsi, sono una miriade per questo con la difficoltà siam messi cosi male
shinkai (anonimo)
- 12 anni fa
5
si ride e si scherza, ma veramente internet è pieno di queste testimonianze. immagini riprese dalla console, piu precisamente dalla community di Wii U, dove persone con annessi screen chiedono ogni 5 minuti "come faccio a fare questo?" "come posso fare quest'altro?" "come sconfiggo lui?" "come faccio a passare di qui?" su giochi che molti di noi, o forse solamente alcuni si sono ritrovati a finire da soli e senza l'aiuto di internet, magari in un tempo in cui internet non si sapeva se fosse qualcosa da mangiare. Le persone di oggi sembrano non saper fare più niente, sfortunatamente sanno giocare a giochi moderni ma quando si trovano davanti a un vecchio gioco.. succedono cose come queste: http://img.gawkerassets.com/img/18nwlisrkv5iqjpg/ku-xlarge.jpg
Eeeeeeeeeeh ciò da ulteriore sostegno alle tesi (per chi lo conosce) di croix di youtube: sono le masse quelle che contano per chi vende, e le masse (non i veri appassionati di videogiochi) vogliono giochi facili in cui non si muore mai
@npepata quel video però faceva acqua da tutte le altre parti, specie sull'ennesimo, stanco cliché de i giochi moderni puntano sulla grafica rimpiangendo i giochini della sua infanzia (i Crash Bandicoot della PSX Lol). È solo un girellaro che si sente "fuori" e deve sfogarsi in qualche modo.
I videogames da che mondo puntano al miglioramento della grafica dal 1978, solo che il desiderio va di pari passo con i mezzi a disposizione. Ma è un discorso lungo e ot.
Sono indeciso se ridere della loro incapacità o piangere pensando che siamo arrivati a questo punto. Sarei proprio curioso di sapere chi fossero questi "nuovi gamers" io ipotizzo un'orda di bambini di un'età compresa fra i 7 e i 2 anni perché ci può stare tutto (scambiare le monete per bombe, i burroni per passaggi segreti o i goomba per innocui npc) però non usare il tasto della corsa significa non provare i tasti, non provare i tasti significa avere una perspicacia pari a quella di un pezzo di legno.
Parliamoci chiaro, i tutorial hanno tutto il diritto di esistere, ma per giochi dalle meccaniche complesse o comunque poco intuitive, non per Super Mario dove l'azione più complessa (nonchè l'unica richiesta alla fine) è premere TASTO+FRECCIA! Anche l'implementazione di una trama non guasterebbe, noi "vecchi" (lol) ci siamo affezionati a dei pg solo perché erano presenti in giochi divertenti e fondamentalmente non avevamo altro, ma adesso i giochi sono ovunque e non basta più avere una buona idea per sfondare.
Non ci credo che i tester fossero così incapaci, secondo me hanno esagerato apposta, come è possibile che il 90% non sia stato in grado di finire il primo livello e tutte le altre cose che han detto?!
Se fosse vero sarebbe veramente inquietante. Per quanto riguarda la difficoltà sono d'accordo con The Narutimate Hero, il livello di sfida è assolutamente da considerarsi un pregio, è quel qualcosa che ti fa venir voglia di continuare, almeno io la penso così
Deprimente... soprattutto la parte riguardante i giocatori!! La cosa più assurda è evitare le monete xD Ma veramente, chi hanno preso per questi tst, delle meduse?
Io in questi giorni ho rispolverato la playstation one e sto giocando al primo tomb raider, mi mancano due livelli T.T e sono veramente difficili, altro che underworld o l'ultimo tomb raider
Io non sono un vecchio gamer e non ho mai giocato al primo Super Mario Bros e quindi non so esattamente com'è ma la cosa rimane deprimente, io ho giocato la prima volta con quello uscito per il Game Boy Advanced ma non penso di non essere in grado di non superare il primo livello, comunque leggere il manuale di istruzioni è la cosa più basilare( anche se averne bisogno per Super Mario è proprio da decrebrati). Se però adesso stanno sviluppando Dark Soul II, terzo capitolo della saga, vuol dire che non tutto è perduto.
Speriamo..
DJ Baphomet
- 12 anni fa
3
Ho fatto vedere a mio fratello come con la Wii mi sono scaricato Wonder Boy per SEGA Master System e di come fosse bello giocarci col controller tradizionale. Mentre gli ho lasciato il controller, un bambino di 13 anni patito di GTA, Call of Duty e Bioshock l'ha visto e ha urlato "Cos'è questa figata assurda?"
Ecco perchè mi sorprendo di questo test.
Beppe (anonimo)
- 12 anni fa
1
comunque perdere le vite con i goomba non era cosi difficile ; soprattutto se lo sottovalutavi sbagliando tempismo del salto nelle mie partite sul SNES/GB Color mi fecero bestemmiare parecchie volte -_-
Mamma mia regà, quando leggo queste cose mi viene da pestare a sangue gli sviluppatori dei giochi. E da giocatore di WoW, nel quale la polemica sui contenuti gradualmente più facili ogni anno che passa è sempre più accesa, mi viene da pensare semplicemente: mal comune, mezzo gaudio.
E meno male che questi qui che hanno fatto i test non hanno mai avuto modo di giocare alle macchinette del bar: già mi immagino i rosik e i soldi buttati (sì, presumo che tutti quelli che si sono sottoposti alla prova abbiano in media meno di 15 anni: non saper giocare a Super Mario è da rincog***niti, ma non saperlo riconoscere è o da ragazzini o da handicappati).
Premetto, ho sempre odiato la Nintendo e l'ho considerata fin dagli albori una software house mediocre e profondamente sopravvalutata, capace solo, il che non è cosa facile, di vendere come oro una manciata di sassi. Quindi tutto ciò che viene detto nell'intervista, sempre se di cosa vera si tratta, per quanto mi riguarda è il pensiero di un incompetente.
Detto questo affrontiamo il discorso difficoltà.
Quello che molti giocatori ignorano è il rapporto qualità tecnica/lunghezza e che, se ci fate caso, la mancanza dell'una corrisponde allo splendore dell'altra. Usufruire di grafiche eccelse comporta quasi necessariamente il dover sacrificare spazio nel DVD altrimenti dedito a livelli aggiuntivi e/o a filmati di gioco. Per questo i giochi della Nintendo appaiono graficamente scarni e non all'altezza della concorrenza: si è fatta una scelta di produzione che va a mantenere una certa lunghezza del gameplay in modo da rendere i propri titoli più piacevoli (ovviamente sempre seguendo i gusti del giocatore).
Inoltre, se permettete, l'abbassamento di difficoltà è un fenomeno del tutto recente associabile alle consolle di ultima generazione come PS3 e xBox, prima era difficile, se non impossibile, trovare giochi che ti imboccassero ogni movimento come ora.
Se i giochi sono diventati più brevi, e di conseguenza più facili, è soprattutto per via di scelte di mercato delle software house che puntano a produrre il più possibile senza badare alla longevità complessiva del gioco (molti titoli, seppur belli, faticano ad essere rigiocati più e più volte), quindi l'incapacità dei giocatori è solo una bieca scusa.
Vediamo se con le capacità tecniche di PS4 e xBox One la musica cambia, ma sinceramente ho profondi dubbi a riguardo.
Super Mario mi ha sempre fatto incazzare di brutto
DJ Baphomet
- 12 anni fa
0
C'è da dire però che molta gente non finiva molti giochi perchè troppo lunghi (quindi, per noia). Ovviamente parlo dei giochi dalla PSX in poi, anche se già prima ce n'era qualcuno quasi infinito (Kid Chameleon...)
(Firulì firulà, ieri ho giocato a Super Mario e ho finito i primi due mond... firulì firulà...)
Questa cosa mi fa un po' ridere (per non piangere ). Super Mario è un gioco terribilmente intuitivo che si fonda su soli due tasti e su un numero molto limitato di azioni, quindi è facilissimo giocarci anche senza bisogno di un tutorial, basta qualche minuto di gioco e capisci da te come funzionano i comandi. Questi giocatori che si spaventano delle monetine sono fantastici (evidentemente non sono abbastanza avidi ) Per non parlare del fatto che non credevano che il gioco fosse vero, maddai! E volevano che Mario portasse una spada o una pistola per uccidere i nemici? Anche no, al massimo Mario può avere uno sturalavandini Capirei fosse un gioco sconosciuto o uno vecchio e dimenticato (tipo un Gex, per restare sui platform), ma Super Mario esiste ancora, con praticamente gli stessi comandi, anche in versioni più moderne per Wii e DS che hanno venduto tantissime copie in tutto il mondo. Evidentemente questi giocatori vivono in un bunker antiatomico
(anyway, io gioco a Super Mario da tipo vent'anni, ma ogni tanto divento fuori allenamento e muoio anch'io al primo Goomba )
Posso comprendere l'amarezza di Iwata, ma deve pure rendersi conto che i tempi del Nintendo Hard del Famicom di fine anni 80 sono finiti da un pezzo. E La Nintendo per prima ha contribuito all'abbassamento del livello di difficoltà mettendo il suo marchio su sequel di saghe interminabili che via via diventavano sempre più facili. Altro che "sensazioni", caro Iwata, le cose stanno proprio così. Ma il problema non è così semplice ed entrano in gioco anche altri fattori, come per esempio lo stesso web, usato da sempre più giocatori per scambiarsi informazioni, cheat, soluzioni...ma anche per discutere sul bilanciamento del gameplay, votare il proprio personaggio preferito e soprattutto per scrivere recensioni. E proprio quest'ultime hanno al giorno d'oggi una risonanza ben maggiore di quanto avessero mai avuto quelle scritte sulle riviste specializzate da edicola, perché sono fruibili praticamente da chiunque abbia una connessione internet. E sono sicuramente molte più persone. Se per esempio su più siti di recensioni si legge che il gioco è troppo difficile, allora state tranquilli che molti non lo compreranno e la stessa software house che l'ha sfornato (non soltanto Nintendo, che comunque è molto di più) quasi sicuramente sfornerà un gioco successivo più facile, che sia un sequel o un titolo completamente nuovo. Ormai è nato un circolo vizioso che dura da anni e anni e dal quale è sempre più difficile uscire: l'utenza ora può esprimere immediatamente i propri dubbi su un gioco, ma a molte software house non importa se quei dubbi siano ragionevoli o meno, a loro basta accontentare tutti e fare cassa.
E quindi, meno male che c'è ancora gente come Iwata, però dovrebbe lamentarsi di meno ed osare di più, proprio come ai vecchi tempi, ed ovviamente con formule nuove. Altrimenti si corre soltanto il rischio di allontanare utenza con il minimo sforzo.
Super Mario è un gioco cattivissimo, quello per il primo Game Boy non sono mai riuscita a finirlo, non potevi salvare e dovevi passarci le giornate sopra, era tremendo XD Ho ancora gli incubi XD Quindi ok, forse certe cose dell'intervista sono esagerate ma altre non vanno molto lontano dalla realtà secondo me XD
"Rimane solo una certa curiosità nei confronti di questi "replay" dei giocatori odierni alle prese con Super Mario Bros., sarebbe bello poterli visionare, magari con la musica di "Vai col liscio" in sottofondo e i commenti della Gialappa's Band." -> lo voglio assolutamente, qualcuno li contatti XD
Utente9371
- 12 anni fa
2
Non vedo cosa ci sia di male. Come tutti i media, anche i videogiochi cambiano nel tempo, mode vanno e vengono, certi aspetti vengono enfatizzati di più ed altri di meno a seconda dei periodi. Questo costante, noioso, nostalgico attaccamento ai 'bei tempi andati' proprio continuo a non capirlo.
Personalmente posso constatare che nei giochi dei Pokemon dalla prima generazione in poi il livello di difficoltà è calato di brutto (dai superquattro coi pokemon a livello 40-50 di oro e argento XD al picco negativo di rosso fuoco e verde foglia che addirittura ti spiegavano i comandi quando da piccola in pkmn giallo mi ero dovuta finire tutto senza istruzioni), concordo con chi dice che forse con bianco2 e nero2 si è recuperato un po', ma tra un po' mi disappassionavo...
L'abbassamento di difficoltà è un fattore che ho notato anche io da svariato tempo e in effetti si sente... molti giochi si finiscono con una facilità allarmante che certe volte manco ti dà quel senso di gratificazione nell'aver concluso il titolo(mi ricordo che quando finii Prince of Persia - Le sabbie dimenticate rimasi come aver finito un qualsiasi altro livello). Questo sicuramente per attirare più gente possibile come giustamente molti hanno detto sopra ma ritengo che dovrebbero sfaccettare più livelli di difficoltà per più giochi. Poi vabbè, non faccio di un'erba un fascio, ci sono ancora giochi che riescono ad impegnarti bene come Bayonetta, BlazBlue e Catherine.
Certo che però questi qui che si sono spaventati di fronte a Super Mario sono proprio pessimi... ma con che hanno giocato finora, col Tamagotchi?
Billerd (anonimo)
- 12 anni fa
3
Sarebbe gradito capire a quale campione hanno fatto giocare il primo Mario.
gabbo (anonimo)
- 12 anni fa
0
Secondo me l'anima di un videogioco sta nel perfezionare quelle meccaniche di gioco all'apparenza semplici ma che, padrogeggiate realmente offrono ore di divertimento al giocatore. Togli questo a un gioco e io comincio a parlare di film interattivo.
Il discorso è parzialmente vero. È giusto che i diversi gradi di difficoltà vengano sfruttati per rendere il gioco accessibile al piu dei giocatori, ma è anche vero che il difficile di ora non è il "normale" di 10 anni fa e si va sempre peggiorando.
Ma si, si vede che si sono confusi e in realtà gli hanno dato questo per fare il test: http://www.youtube.com/watch?v=imk6XgJQQ4g
Menion Leah (anonimo)
- 12 anni fa
2
Tremendamente deprimente. Ma in realtà la chiave di lettura per me è diversa.. non siamo davanti a generazioni che vengono sfornate con un QI più basso.. semplicemente:
A) Mario è totalmente fuori standard rispetto ai prodotti attuali per quanto riguarda l'interfaccia, i comandi, le dinamiche di gioco. Trovo perciò abbastanza scontato che la gente ci metta un po' di più a capirne le dinamiche.
Ma soprattutto B) una volta i videogiochi erano un fenomeno di nicchia. I ragazzini svegli, brillanti, curiosi, con un po' di intraprendenza e di senso della sfida, ignoravano le limitatezze grafiche, audio e di contenuti, e spendevano ore ed ore anche solo a rifare lo stesso livello, pur di guadagnare 'skill' sufficiente ad avvicinarsi un po' di più alla soddisfazione di portarlo a termine. Altri, meno portati (probabilmente il 70% di cui parlano alla Nintendo), semplicemente dopo una partita a casa dell'amico dicevano "sì, carino", e tornavano a guardare i cartoni animati.
Insomma, non è un problema di gente cerebrolesa; è solo una questione di mercato, e i signori Nintendo farebbero bene a non scaricare le colpe proprio su quel mercato che hanno deciso loro di puntare. Meglio far giochi semplici e a prova di scemo per targetizzare le masse e monetizzare di più? Scelta loro. Ma c'è ancora chi fa giochi difficili e di qualità pur sapendo di avere un bacino d'utenza minore. E, guardacaso, la piattaforma su cui questo genere di titoli impegnativi è maggiormente presente è il PC..
Cmq non capisco, quando vanno a programmare un gioco non possono mettere dei livelli di difficoltà diversi in modo da poter accontetare tutti?? Parlando sempre di difficoltà, mi vien in mente la saga di Legend of Zelda, in OOT il boss finale se ti colpisce ti leva come minimo 3 o 4 cuori, in TP o SWS ti leva solo un misero cuoricino massimo due, dai non so può proprio vedere questa cosa, ancora ricordo la fatica nel battere Ganon la prima volta in OOT!! Per non parlare di quanto erano ba***di Mario Lost levels e Mario bros 3, altro che i NSMB!!!
Alexander
- 12 anni fa
1
" il numero di persone incapace di completare il primo livello è in costante aumento: quest'anno, circa il 90% dei partecipanti non è stato in grado di finirlo." E questa indagine, chiaramente fatta su gente che non ha mai tenuto in mano un joystick in vita propria, cosa dovrebbe dimostrare? Che i giochi di oggi sono troppo facili? E dove starebbe il confronto?
Torno a ripetere il concetto espresso prima: negli anni '80 le possibilità tecniche (grafica, sonoro e giocabilità) erano infinitamente inferiori rispetto ad oggi e per rendere un gioco longevo lo si programmava lungo e difficile. Inoltre le intelligenze artificiali erano rudimentali, quindi bastava ricordare a memoria determinati percorsi ed il gioco diventava abbastanza fattibile.
Oggi il problema è l'esatto opposto, i modelli poligonali impiegano risorse e tempo, stesso dicasi per il doppiaggio e le colonne sonore (spesso e volentieri eseguite da orchestre vere), per non parlare della sensibilità dei comandi e della complessità del gameplay. Programmare a dovere queste cose è dannatamente complicato, nonché complesso.
Come si può ovviare a tutto ciò? Semplicemente riducendo il numero di titoli pubblicati ogni anno. Prendete la saga di Assassin's Creed ad esempio. Personalmente adoro questa saga, ma è innegabile che le variazioni di gameplay fra i titoli è quasi impercettibile data la cadenza annuale delle uscite. Discorso diverso per GTA il cui ultimo titolo della saga è uscito nel 2008, ben 5 anni prima del nuovo capito che uscirà quest'anno. Di chi è dunque la colpa? Dei giocatori viziati o delle software house che pensano solo a monetizzare senza badare alla qualità del prodotto?
Da appassionato di retogames dico tranquillamente che essi pur essendo difficili hanno quel quid magico in più che ti spronano a continuare nonostante tu muoia 100 volte di seguito (Ghost and Goblins rulez ).Anch'io gioco a qualcosina di moderno che vale,ma credo che la magia delle atmosfere di titoli come Super Mario Bros 1-2-3, Donkey Kong Country o di uno Street Fighter 2 siano unici,una magia che sa di vintage e di sala giochi
Che dire, i giochi oramai (fatte le dovute eccezioni) sono più facili rispetto a una volta. Non mi dilungo sui motivi perché altri hanno già espresso quello che penso (anche meglio di come avrei fatto). Tanto per fare un esempio su giochi Nintendo, il boss finale di The Legend of Zelda: Skyward Sword, mi ha deluso profondamente. Dopo averlo malmenato per bene, uno si aspetta che ci sia il classico "Boss, parte due" in perfetto stile Zelda (ma anche tanti altri giochi), e invece quello che fa? Muore! Ho trovato più difficile batterlo quando non era ancora risvegliato (per chi sa di cosa parlo) Una cosa che probabilmente aiuterebbe è che (dove non presente) mettessero la modalità difficile sin da subito, trovo sia poco utile far finire il gioco a livello normale e poi mettere la possibilità di rigiocarlo a difficile.
Ci sarebbero anche altre cose da contestare nei giochi che fanno oggi (almeno per i miei gusti), ma andrei fuori tema, quindi lascio perdere.
*Va a giocare a Metal Slug e vari retrogame*
Un rompiballe (anonimo)
- 12 anni fa
2
Posso far notare al newser che si dice "et similia" e non "et similar"?
Pastrone (anonimo)
- 12 anni fa
0
Il discorso è che una volta i giochi venivano apprezzati da chi li giocava. Adesso invece per colpa degli emulatori a costo zero chi gioca non ha più la pazienza di cercare di comprendere il gioco caricato.. Tanto ne ha altri 1000 in possesso ! Generazione bruciata
Per i test, è qualcosa di vergognoso XD