Molti anni fa, almeno una ventina se la memoria non m'inganna, su diverse piccole emittenti veniva trasmessa una serie animata intitolata "Fiabe ed eroi" (non so quale fosse il titolo originale), la quale dedicava ogni puntata ad un personaggio della storia del Giappone, oppure anche a singole vicende della storia nipponica. Uno di questi episodi narrava proprio la storia della guerriera Tomoe Gozen, e della sua assoluta lealtà verso il suo signore Yoshinaka, per questo il suo nome non mi era nuovo. In ogni caso complimenti ad Hachi194, come sempre un ottimo articolo!
Storia che non conoscevo ma che, come tutte quelle che riguardano la cultura giapponese, non finiscono mai di stupirmi e che leggo sempre con estrema attenzione. Ho ritrovato tanti aspetti che mi affascinano: la caducità della vita (rappresentata dal petalo del ciliegio), l'onore per il proprio padrone - anche se in questo caso c'è anche un rapporto d'amore - e il volersi impegnare al massimo per i propri ideali. Il finale misterioso e con una nota romantica, poi, mi fa letteralmente impazzire!
Hachi, complimenti per l'articolo: oltre alla storia affascinante devo dire di essere rimasto stregato dalle parole dell'introduzione!
E meno male che le donne sono definite il sesso debole!
Io, da un bel po' di tempo a questa parte, penso l'esatto opposto di questa frase...
Conoscevo sommariamente la figura di Tomoe grazie a Persona 4, ma di certo non ero a conoscenza di tutta la sua storia e delle sue eroiche gesta. Complimenti, ad Hachi, articolo interessantissimo!
Bellissima questa storia, mi ha ricordato Balsa, fortissima guerriera, protagonista della serie Seirei no moribito. Complimenti per l'articolo, davvero affascinante.
Aspettavo da tempo l'uscita di questo articolo....le donne samurai non sono un'eccezzione, nè le donne che hanno portato il loro contributo sul campo di battaglia, per amore, lealtà al proprio popolo, onore, semplice voglia d'avventura. Il sesso debole? Forse le menti deboli che si prestano ad essere manipolate per cause sbagliate.
Come sempre questi articoli sono un'ottima occasione per scoprire aspetti della cultura e della storia giapponese che altrimenti non sarebbero conosciuti. La storia di Tomoe Gozen mi sembra paradigmatica del senso di lealtà che lega i samurai ai propri signori (e, in questo caso, al proprio amato), oltre a correggere l'immagine "maschilista" dei samurai radicata nell'immaginario comune.
Segnalo inoltre un errore di trascrizione nel testo: il clan Minamoto non governò fino al 1933, ma fino al 1333.
Non avevo mai sentito parlare di Tomoe Gozen, si sarà ricamato parecchio sulla sua vita, ma doveva trattarsi di una donna eccezionale e la sua fine avvolta nel mistero la rende una figura ancora più affascinante. Complimenti Hachi per l'interessante articolo.
Che bella questa storia intrisa di leggenda e mitologia! Certo però che è difficile immaginare quale sorte sia toccata a Tomoe, con tutti questi finali diversi proposti. Mi auguro non quello di diventare la concubina di Wada Yoshimori! Sarebbe molto umiliante.
"La loro arma per eccellenza era la "naginata", un'affilata lama montata su di un lungo e robusto bastone che permetteva anche ad una donna di combattere contro corpulenti aggressori, compensando il divario fisico"
Questo passo mi ha riportato alla mente Balsa di "Seirei no Moribito", serie stupenda peraltro... Davvero epica la storia di Tomoe Gozen (che non conoscevo) anche se molto probabilmente è stata "ritoccata" è estremamente coinvolgente...del resto come tutti i racconti del Giappone feudale! Thanks Hachi
Bellissimo articolo!! Non conoscevo questo personaggio, non avendo ancora letto l'Heike monogatari, tra l'altro è uno dei più famosi monogatari mai tradotto in italiano se non sbaglio
Un piccolo appunto: non vorrei dire un'inesattezza ma agli inizi del XII secolo, cioè dall'anno 1100 in poi, non era ancora avvenuta la guerra Genpei, e quindi non esisteva ne l'Heike monogari (scritto a metà 1200) ne esisteva ancora lo shogunato di Kamakura, che è stato instaurato dopo il 1185, con la fine della guerra Genpei e dell'epoca Heian.
Per chi come me scrive ed è follemente appassionato dalla cultura asiatica è a dir poco una inspirazione. Grazie mille per avermela fatta conoscere (anche se sinceramente la lessi prima che la pubblicassi, ero troppo curioso ahaha)
Lettore (anonimo)
- 10 anni fa
20
Tomoe Gozen è una figura poco conosciuta al grande pubblico e molto agli specialisti. Purtroppo non ha grande spazio perché l'imposizione di Yoritomo, e quindi del ramo principale del Clan Minamoto, ha inquinato la figura di Yoshinaka. Rimane comunque una figura cardine per gli storici perché è l'incarnazione della straordinaria inventiva giapponese: le donne, costrette ad occuparsi di difendere le case, adottarono il naginata, arma estremamente raffinata, per colmare il gap del dimorfismo sessuale. Fisicamente una donna spadaccina è assolutamente in svantaggio contro un uomo e a parità di tecnica vince vince questo perché ha il fisico più forte. Il naginata cancella tutto questo.
Come sempre bellissimo articolo ricco di riferimenti storici e non solo di leggende. La storia giapponese è abbastanza incasinata e le ricostruzioni cronologiche mi mandano in confusione, soprattutto perchè le differenze nei nomi dei vari eredi sono minime, sono molto simili e per me "occidentale" sono difficili da collocare.
Ok i miei commenti si limitano sempre ai complimenti, ma spero facciano comunque piacere.