questi ombrelli sono dvvero bellissimi e devo dire che quando ne vedi uno si pensa subito al giappone, ma non pensavo che dietro ci potesse essere una qualsiasi storia. Interessante davvero.
Anche qui l'artigianato giapponese si fa contraddistinguere...alcuni pezzi sono davvero stupendi, da collezione! Hai menzionato il famigerato Kasabake!!!...l'ombrello/mostro monocolo e linguacciuto...ricordo che quand'ero piccino ne avevo il terrore quando lo vedevo nei "cartoni animati"!!!... Bell'articolo come sempre, grazie.
harkara (anonimo)
- 11 anni fa
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@Markyun: anche gli oggetti della penisola italiana hanno la loro storia, forse anche più antica. Non cerchiamo solo di andare lontano, ma studiamo e stupiamoci anche di ciò che ci cirdonda. Il Giappone è meraviglioso, ma l'Italia lo è di più.
Le Mysanthrope (anonimo)
- 11 anni fa
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Molto interessante! Questo articolo mi ricorda Setsuka di Soul Calibur, la cui arma è una katana nascosta appunto all'interno del suo parasole. Il wagasa tra l'altro oggi viene usato anche in alcune mode giovanili nipponiche: le "wa-lolita", ovvero le gothic lolita versione kimono (modificato e accorciato), la variante cinese "qi-lolita", e le "hime", ovvero le ragazze che indossano kimono normali ma arricchiti da dettagli fashion e acconciature alla moda.
La prima cosa che penso quando si parla di wagasa è Ryoga! Ho sempre trovati bellissimi questi ombrelli e non mi dispiacerebbe averne uno.
"Rispetto all'ombrello occidentale ha il vantaggio che, una volta chiuso, la superficie bagnata resta all'interno e non può bagnare il kimono o i vestiti delle altre persone."
Questo non lo sapevo, è un vantaggio non indifferente, di contro però tutta quella manutenzione è una scocciatura (luogo buio e ventilato? Peggio di trovar posto ad una pianta! )
@riko, LOL, anche a me è venuto in mente l'eterno disperso di Ryoga con il suo wagasa sempre appeso alla schiena! Io, da perfetto imbranato, apprezzerei particolarmente il perfetto meccanismo di apertura e di chiusura (ho perso il conto degli ombrelli tascabili che ho distrutto perché ho tentato di aprirli troppo velocemente); allo stesso tempo mi preoccupa la manutenzione che, come tutti gli oggetti di produzione artigianale, deve essere scrupolosa.
Molto belli quelli delle foto, nel loro piccolo sono delle vere opere d'arte.
L'ho riscoperto recentemente guardando le coreografie yosakoi in Hanayamata..con il kimono è un po' il simbolo più conosciuto dell'abbigliamento giapponese all'estero: difficile vedere una geisha raffigurata senza.. ma non avevo capito che si chiude in maniera opposta rispetto all'obrello occidentale..ingegnoso, come meccanismo, con i nostri ombrelli si finisce sempre per creare imbarazzanti chiazze di umidità nei negozi o nei teatri splendidi questi articoli, dovrete farci un ebook, prima o poi, per poterli consultarle tutti assieme con comodità.
Splendido articolo come sempre di cultura, tradizioni e artigianato. Concordo appiena con Friederike72 quando scrive "splendidi questi articoli, dovrete farci un ebook, prima o poi, per poterli consultarle tutti assieme con comodità."...e aggiungerei come memo in quanto mi è difficilissimo (se non impossibile) ricordarmi i nomi esatti di tutti questi oggetti.
@nekomajin: se ho capito bene, quando chiudi l'ombrello la stoffa fra un raggio e l'altro va verso l'interno e quindi l'acqua cola anch'essa verso l'interno. Nei nostri invece di solito la stoffa rimane svolazzante e bagnata... non so se mi sono spiegata ^^'
Grazie Hachi194, quindi una volta chiuso il wagasa, la sua stoffa si piega verso l'interno trattenendo l'acqua, adesso ho capito Non sapevo di questa cosa, mi fa pensare alla cultura del rispetto per il prossimo tipica del Giappone.
Io invece, da amante del periodo Edo, quanto vedo un Wagasa non posso fare a meno di pensare a Sukashii. Lui in particolare fa anche spesso riferimento al teatro Kabuki. Comunque è un vero peccato non poterli conservare a lungo... mi piacerebbe molto possederne uno, ma pensare che anche con il massimo della cura, dopo massimo 20 anni sarebbe rovinato, mi rattrista.