Questa puntata delle avventure di Kotaro e' stata davvero chilometrica, ma sono riuscito ad arrivare in fondo. La morale e' che Kotaro e' riuscito a trovare la strada della sua vita come badante di giapponesi della terza eta'. Inutile dire che lo trovo un lavoro fatto su misura per lui, che gli calza e pennello e che gli dara' grandissime soddisfazioni: dopo l'errore di provare a star dietro ai bambini, ha trovato finalmente il target giusto. Bravo Kotaro continua cosi'!
Nella prima foto in gallery: un povero italiano ingenuo che aspetta di entrare ad una fiera del fumetto ma non si è reso conto che sta facendo la fila per entrare a una convention di manga BL. La folla solo di sesso femminile che lo circonda gli farà venire il sospetto ben presto
Eh, ti invidio parecchio. Nagoya è tra le destinazioni del viaggio in Giappone con AC? Mi sembra una meta piuttosto suggestiva, un giretto me lo farei volentieri.
Nella prima foto in gallery: un povero italiano ingenuo che aspetta di entrare ad una fiera del fumetto ma non si è reso conto che sta facendo la fila per entrare a una convention di manga BL. La folla solo di sesso femminile che lo circonda gli farà venire il sospetto ben presto
Solo in Giappone si possono riavere indietro i soldi di un acquisto sbagliato.
La storia della canzone di Tiger Mask e dei suoi molteplici adattamenti ad ogni occasione è stata bellissima, tutto era interessante ma questa parte mi è piaciuta proprio!
Grandissimo reportage... come sempre del resto! Davvero un piacere da leggere! Kotaro: dovresti scrivere un libro sulle tue esperienze in Giappone...... anzi, meglio ancora qualcuno dovrebbe farci un anime!!! Scherzi a parte, grazie infinite! Aspetto i prossimi repo da gustarmi!
Capperi. Davo dire che qui in Giappone ti fai proprio una vita da gran signore. Da noi l'unico brivido e al massimo una fiera del fumetto o poco altro, mentre da te ogni angolo è un avventura, tipica degli anime. VOGLIO ANDARE A TOKYO
Vorrei fare qualche domanda, un po' a tutti quelli che hanno messo piede in Giappone... com'è la comunicazione con le altre persone??? Mi spiego, io sto studiando il giapponese in previsione di un viaggio che voglio fare nel 2018 ed ovviamente, al di fuori di quelle 10/20 frasi obbligatorie, non credo che sarò in grado di capire/parlare molto... se incomincio una discussione con un paio di frasi giapponesi, loro poi rispondo attaccando a parlare "a mitraglietta" (ed io rimango lì come un pesce lesso a non capirci niente)???
Nella prima foto in gallery: un povero italiano ingenuo che aspetta di entrare ad una fiera del fumetto ma non si è reso conto che sta facendo la fila per entrare a una convention di manga BL. La folla solo di sesso femminile che lo circonda gli farà venire il sospetto ben presto
A giudicare dalla foto il dubbio è sorto vedendo come erano assorte le ragazze nello studio del catalogo
Sono sempre molto interessanti questi reportage, il negozio di giocattoli con Kamen Rider sull'insegna mi piacerebbe vederlo. *o*
Nella prima foto in gallery: un povero italiano ingenuo che aspetta di entrare ad una fiera del fumetto ma non si è reso conto che sta facendo la fila per entrare a una convention di manga BL. La folla solo di sesso femminile che lo circonda gli farà venire il sospetto ben presto
Ogni volta mi stupisco della differenza tra l'idealizzazione del Giappone che avevo 7-8 anni fa e l'idea che mi sono fatto ora. Più approfondisco più mi vien voglia di starmene a casa mia. Sono passato da: voler andare a vivere in Giappone->Volerci andare in vacanza-> Non volerci andare affatto. Sapere che il Comiket (tra le poche cose che ancora stuzzicavano il mio interesse) non è la fiera dedicata al manga indie, piena di cosplayer come immaginavo, ma piuttosto una fiera dove vendono solo doujinshi erotiche e dove i cosplayer stanno all'esterno della fiera è davvero una delusione. Di buono c'è che almeno, nonostante tutto, non ho perso la passione per animazione e fumetti giapponesi. Grazie comunque per l'interessante reportage, alla fin fine è valsa la pena leggerlo anche solo per vedere la foto del cosplay del maestro Muten.
Vabbé Kotaro che sbanca al Karaoke ormai non dovrebbe neanche fare più notizia bensì essere "assodato", però in realtà ogni volta che leggo di questa cosa sorrido come una deficiente, perché è meraviglioso, ahahhaahhah XD
Noi turisti italiani all'estero ci facciamo sempre riconoscere, specie se in gruppo, eh ^^''?
> una gita in macchina da Okazaki a Gunma, tutta con Arashi e Dave Rodgers sparati dall’autoradio a palla (ma di questo ne riparleremo…) Aspetto eh XD??!
Grazie per il Nagoya mon amour che ho letto con tanto piacere ♥ (e grazie anche per la compagnia proprio in quel di Nagoya ♥) > Caratteristica del quartiere è lo Yabaton, il tipico katsudon di Nagoya Purtroppo non l'ho potuto ancora assaggiare, è quello col miso nero tipico *__*??
se incomincio una discussione con un paio di frasi giapponesi, loro poi rispondo attaccando a parlare "a mitraglietta" (ed io rimango lì come un pesce lesso a non capirci niente)???
E' senz'altro possibile, visto che non appena i giapponesi hanno sentore di uno straniero che "parla la loro lingua", si esaltano tantissimo XD Però vabbè, è sufficiente dire subito dopo che "parli poco giapponese," o qualcosa di simile, e altrettanto rapidamente, anche solo dalla tua espressione, come da popolo cortesissimo che sono, intuiranno che magari conosci giusto quelle poche frasi, ma frasi che alla fine servono per scambiare due parole Il mio consiglio però è (da persona che il giapponese purtroppo non lo parla e si esprime per metà in giapponese stentatissimo-farlocco e metà in inglese-giapponesizzato) comunque di provarci, a scambiare le famose quattro parole. Se ami la lingua, se ami il Giappone, è un momento che ti arricchirà e ti resterà nel cuore, quindi... niente panico e avanti tutta
dopo l'errore di provare a star dietro ai bambini, ha trovato finalmente il target giusto
Con i bambini ho fallito, perché sono ancora piccoli e hanno paura di una persona più grande, straniera, senza capelli e con la barba. Invece gli adulti sono incuriositi e ti danno a parlare un sacco.
Nagoya è tra le destinazioni del viaggio in Giappone con AC?
Una volta ci sono andati, ma essendo fuori mano rispetto ad altre mete dei viaggi e non offrendo nulla di particolare che non si possa già trovare altrove, non penso che ci torneranno.
com'è la comunicazione con le altre persone???
Di solito, vedendo che sei straniero, iniziano a parlarti in (un) inglese (un po' stentato). Anche quando ti parlano in giapponese, fanno comunque di tutto per farsi capire, quindi la comunicazione in qualche modo riesce. Io ormai non ho quasi più problemi, salvo con chi ti parla a velocità mach, ma anche chi non conosce la lingua può evitare di preoccuparsi.
Kotty, solo tu potevi ficcarti inconsapevolmente in una fiera del BL! XD
Pensa che poi siamo stati tutto il giorno a dire "Ah, però, potevamo andarci, alla fine. Magari sarebbe stato divertente!"
Sapere che il Comiket (tra le poche cose che ancora stuzzicavano il mio interesse) non è la fiera dedicata al manga indie, piena di cosplayer come immaginavo
In realtà è anche la fiera dei manga indie ed è piena di cosplayer, ma le due cose stanno in due zone separate. Se si è interessati ai manga indie, consiglio però il Comitia, c'è meno gente ed è decisamente più vivibile, oltre al fatto che c'è anche in altre città (oggi si tiene quello di Nagoya, che è molto più piccolo e a misura d'uomo rispetto a Tokyo). Personalmente, detesto entrare in un padiglione stracolmo di gente dove non posso muovermi e non riesco manco a vedere cosa è esposto negli stand (salvo poi scoprire che sono doujinshi porno per cui non valeva la pena sbattersi così tanto ) e non mi piace nemmeno il sistema dei cosplayer giapponesi fatto di ragazze dive e file interminabili perché le suddette devono farsi immortalare in trecento pose prima che tu possa fotografarle per conto tuo, quindi sono abbastanza deluso dal Comiket, che non vale l'ampiezza e il senso di familiarità con espositori e cosplayer che ti dà un Lucca Comics.
Purtroppo non l'ho potuto ancora assaggiare, è quello col miso nero tipico *__*??
Yep. Neanch'io l'ho ancora mangiato, ma sono curioso.
In realtà è anche la fiera dei manga indie ed è piena di cosplayer, ma le due cose stanno in due zone separate. Se si è interessati ai manga indie, consiglio però il Comitia, c'è meno gente ed è decisamente più vivibile, oltre al fatto che c'è anche in altre città (oggi si tiene quello di Nagoya, che è molto più piccolo e a misura d'uomo rispetto a Tokyo). Personalmente, detesto entrare in un padiglione stracolmo di gente dove non posso muovermi e non riesco manco a vedere cosa è esposto negli stand (salvo poi scoprire che sono doujinshi porno per cui non valeva la pena sbattersi così tanto ) e non mi piace nemmeno il sistema dei cosplayer giapponesi fatto di ragazze dive e file interminabili perché le suddette devono farsi immortalare in trecento pose prima che tu possa fotografarle per conto tuo, quindi sono abbastanza deluso dal Comiket, che non vale l'ampiezza e il senso di familiarità con espositori e cosplayer che ti dà un Lucca Comics.
Grazie per il consiglio. Il fatto è che io spesso vado in cosplay ai comics (anche se in cosplay fatti all'ultimo momento, per il puro gusto di girare vestito in uno dei miei personaggi preferiti), l'idea di andare ad un comics senza cosplay (perché non ho alcuna intenzione di stare in un'area adibita allo scopo) non mi piace (anzi, visto che mi vesto all'ultimo minuto, visto quel che hai raccontato, corro pure il rischio che mi critichino per aver fatto un cosplay brutto). Oltretutto, per me, già il Lucca era invivibile a livello di quantità di persone in uno spazio così ristretto (molte delle quali oltretutto erano lì per gli youtuber più che per un reale interesse nei fumetti o nei videogiochi). Ho spesso preferito fiere più piccole (dove però c'è spesso il problema che non ci sono molti fumetti indie, più che altro ci sono un sacco di bancarelle tutte uguali di roba che si può comprare più comodamente su amazon o ebay). Se alle fiere togli i cosplayer che girano per la fiera a far compere a cui puoi chiedere di fermarsi per fare una foto insieme (e, al contrario, se sei tu ad essere in cosplay, il fatto che ti possano fermare per una foto) togli gran parte del divertimento. Di certo non mi metto a fare la fila per una foto, non è proprio nel mio stile.
Detto questo ti ringrazio ancora, a questo punto se capito in Giappone so a quale fiera puntare (almeno per i fumetti indie).
dopo l'errore di provare a star dietro ai bambini, ha trovato finalmente il target giusto
Con i bambini ho fallito, perché sono ancora piccoli e hanno paura di una persona più grande, straniera, senza capelli e con la barba. Invece gli adulti sono incuriositi e ti danno a parlare un sacco.
Nagoya è tra le destinazioni del viaggio in Giappone con AC?
Una volta ci sono andati, ma essendo fuori mano rispetto ad altre mete dei viaggi e non offrendo nulla di particolare che non si possa già trovare altrove, non penso che ci torneranno.
com'è la comunicazione con le altre persone???
Di solito, vedendo che sei straniero, iniziano a parlarti in (un) inglese (un po' stentato). Anche quando ti parlano in giapponese, fanno comunque di tutto per farsi capire, quindi la comunicazione in qualche modo riesce. Io ormai non ho quasi più problemi, salvo con chi ti parla a velocità mach, ma anche chi non conosce la lingua può evitare di preoccuparsi.
Kotty, solo tu potevi ficcarti inconsapevolmente in una fiera del BL! XD
Pensa che poi siamo stati tutto il giorno a dire "Ah, però, potevamo andarci, alla fine. Magari sarebbe stato divertente!"
Sapere che il Comiket (tra le poche cose che ancora stuzzicavano il mio interesse) non è la fiera dedicata al manga indie, piena di cosplayer come immaginavo
In realtà è anche la fiera dei manga indie ed è piena di cosplayer, ma le due cose stanno in due zone separate. Se si è interessati ai manga indie, consiglio però il Comitia, c'è meno gente ed è decisamente più vivibile, oltre al fatto che c'è anche in altre città (oggi si tiene quello di Nagoya, che è molto più piccolo e a misura d'uomo rispetto a Tokyo). Personalmente, detesto entrare in un padiglione stracolmo di gente dove non posso muovermi e non riesco manco a vedere cosa è esposto negli stand (salvo poi scoprire che sono doujinshi porno per cui non valeva la pena sbattersi così tanto ) e non mi piace nemmeno il sistema dei cosplayer giapponesi fatto di ragazze dive e file interminabili perché le suddette devono farsi immortalare in trecento pose prima che tu possa fotografarle per conto tuo, quindi sono abbastanza deluso dal Comiket, che non vale l'ampiezza e il senso di familiarità con espositori e cosplayer che ti dà un Lucca Comics.
Purtroppo non l'ho potuto ancora assaggiare, è quello col miso nero tipico *__*??
Yep. Neanch'io l'ho ancora mangiato, ma sono curioso.
Se sei interessato a fare e fotografare cosplay puoi partecipare al Comiket e stare negli spazi fuori, senza entrare nel palazzetto dove non troverai cosplay ma solo ressa. I cosplayer stanno tutti lì e con un po' di fortuna, tra una fila per una foto e l'altra, con qualcuno puoi anche attaccare bottone. Se invece vuoi andare ad una fiera del fumetto indie, il consiglio è il Comitia, più gestibile e organizzato più volte l'anno e in diverse città (sono andato ieri a quello di Nagoya, che si gira tranquillamente in un paio d'ore e ho anche avuto modo di attaccare bottone con qualche autore).
Bravo Kotaro continua cosi'!
Solo in Giappone si possono riavere indietro i soldi di un acquisto sbagliato.
Kotaro: dovresti scrivere un libro sulle tue esperienze in Giappone...... anzi, meglio
ancora qualcuno dovrebbe farci un anime!!!
Scherzi a parte, grazie infinite! Aspetto i prossimi repo da gustarmi!
Mi spiego, io sto studiando il giapponese in previsione di un viaggio che voglio fare nel 2018 ed ovviamente, al di fuori di quelle 10/20 frasi obbligatorie, non credo che sarò in grado di capire/parlare molto... se incomincio una discussione con un paio di frasi giapponesi, loro poi rispondo attaccando a parlare "a mitraglietta" (ed io rimango lì come un pesce lesso a non capirci niente)???
A giudicare dalla foto il dubbio è sorto vedendo come erano assorte le ragazze nello studio del catalogo
Sono sempre molto interessanti questi reportage, il negozio di giocattoli con Kamen Rider sull'insegna mi piacerebbe vederlo. *o*
da oggi in poi sarai soprannominato Gucchi
Più approfondisco più mi vien voglia di starmene a casa mia.
Sono passato da: voler andare a vivere in Giappone->Volerci andare in vacanza-> Non volerci andare affatto.
Sapere che il Comiket (tra le poche cose che ancora stuzzicavano il mio interesse) non è la fiera dedicata al manga indie, piena di cosplayer come immaginavo, ma piuttosto una fiera dove vendono solo doujinshi erotiche e dove i cosplayer stanno all'esterno della fiera è davvero una delusione.
Di buono c'è che almeno, nonostante tutto, non ho perso la passione per animazione e fumetti giapponesi.
Grazie comunque per l'interessante reportage, alla fin fine è valsa la pena leggerlo anche solo per vedere la foto del cosplay del maestro Muten.
Noi turisti italiani all'estero ci facciamo sempre riconoscere, specie se in gruppo, eh ^^''?
> una gita in macchina da Okazaki a Gunma, tutta con Arashi e Dave Rodgers sparati dall’autoradio a palla (ma di questo ne riparleremo…)
Aspetto eh XD??!
Grazie per il Nagoya mon amour che ho letto con tanto piacere ♥ (e grazie anche per la compagnia proprio in quel di Nagoya ♥)
> Caratteristica del quartiere è lo Yabaton, il tipico katsudon di Nagoya
Purtroppo non l'ho potuto ancora assaggiare, è quello col miso nero tipico *__*??
E' senz'altro possibile, visto che non appena i giapponesi hanno sentore di uno straniero che "parla la loro lingua", si esaltano tantissimo XD
Però vabbè, è sufficiente dire subito dopo che "parli poco giapponese," o qualcosa di simile, e altrettanto rapidamente, anche solo dalla tua espressione, come da popolo cortesissimo che sono, intuiranno che magari conosci giusto quelle poche frasi, ma frasi che alla fine servono per scambiare due parole
Il mio consiglio però è (da persona che il giapponese purtroppo non lo parla e si esprime per metà in giapponese stentatissimo-farlocco e metà in inglese-giapponesizzato) comunque di provarci, a scambiare le famose quattro parole. Se ami la lingua, se ami il Giappone, è un momento che ti arricchirà e ti resterà nel cuore, quindi... niente panico e avanti tutta
Qui (in giapponese, purtroppo)
Con i bambini ho fallito, perché sono ancora piccoli e hanno paura di una persona più grande, straniera, senza capelli e con la barba. Invece gli adulti sono incuriositi e ti danno a parlare un sacco.
Una volta ci sono andati, ma essendo fuori mano rispetto ad altre mete dei viaggi e non offrendo nulla di particolare che non si possa già trovare altrove, non penso che ci torneranno.
Di solito, vedendo che sei straniero, iniziano a parlarti in (un) inglese (un po' stentato). Anche quando ti parlano in giapponese, fanno comunque di tutto per farsi capire, quindi la comunicazione in qualche modo riesce. Io ormai non ho quasi più problemi, salvo con chi ti parla a velocità mach, ma anche chi non conosce la lingua può evitare di preoccuparsi.
Pensa che poi siamo stati tutto il giorno a dire "Ah, però, potevamo andarci, alla fine. Magari sarebbe stato divertente!"
In realtà è anche la fiera dei manga indie ed è piena di cosplayer, ma le due cose stanno in due zone separate. Se si è interessati ai manga indie, consiglio però il Comitia, c'è meno gente ed è decisamente più vivibile, oltre al fatto che c'è anche in altre città (oggi si tiene quello di Nagoya, che è molto più piccolo e a misura d'uomo rispetto a Tokyo). Personalmente, detesto entrare in un padiglione stracolmo di gente dove non posso muovermi e non riesco manco a vedere cosa è esposto negli stand (salvo poi scoprire che sono doujinshi porno per cui non valeva la pena sbattersi così tanto
Yep. Neanch'io l'ho ancora mangiato, ma sono curioso.
Grazie per il consiglio. Il fatto è che io spesso vado in cosplay ai comics (anche se in cosplay fatti all'ultimo momento, per il puro gusto di girare vestito in uno dei miei personaggi preferiti), l'idea di andare ad un comics senza cosplay (perché non ho alcuna intenzione di stare in un'area adibita allo scopo) non mi piace (anzi, visto che mi vesto all'ultimo minuto, visto quel che hai raccontato, corro pure il rischio che mi critichino per aver fatto un cosplay brutto).
Oltretutto, per me, già il Lucca era invivibile a livello di quantità di persone in uno spazio così ristretto (molte delle quali oltretutto erano lì per gli youtuber più che per un reale interesse nei fumetti o nei videogiochi). Ho spesso preferito fiere più piccole (dove però c'è spesso il problema che non ci sono molti fumetti indie, più che altro ci sono un sacco di bancarelle tutte uguali di roba che si può comprare più comodamente su amazon o ebay).
Se alle fiere togli i cosplayer che girano per la fiera a far compere a cui puoi chiedere di fermarsi per fare una foto insieme (e, al contrario, se sei tu ad essere in cosplay, il fatto che ti possano fermare per una foto) togli gran parte del divertimento.
Di certo non mi metto a fare la fila per una foto, non è proprio nel mio stile.
Detto questo ti ringrazio ancora, a questo punto se capito in Giappone so a quale fiera puntare (almeno per i fumetti indie).
Grazie per il link?
Se sei interessato a fare e fotografare cosplay puoi partecipare al Comiket e stare negli spazi fuori, senza entrare nel palazzetto dove non troverai cosplay ma solo ressa. I cosplayer stanno tutti lì e con un po' di fortuna, tra una fila per una foto e l'altra, con qualcuno puoi anche attaccare bottone. Se invece vuoi andare ad una fiera del fumetto indie, il consiglio è il Comitia, più gestibile e organizzato più volte l'anno e in diverse città (sono andato ieri a quello di Nagoya, che si gira tranquillamente in un paio d'ore e ho anche avuto modo di attaccare bottone con qualche autore).
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.