Forse il fatto è semplicemente questo: si è tirato troppo la corda per contentare parte del pubblico,diciamo pure per insefuirlo...considerando il grande successo delle parodie a sfondo sessuale degli anime e dei manga,talora peraltro anche di buon livello intendiamoci,è la normale palestra in cui si sviluppano gli autori nipponici ( come a suo tempo lo erano i fumetti erotici italiani,scusate l'escursus ma è necessario se noi nipponici passano per i "soliti" maniaci e non è così a chi poco sà e soprattutto nulla vuol sapere..non vorrei citare ma anche un certo Magnus,e mica solo lui...ha iniziato da quelle parti,ed è un vero peccato che quella palestra sia stata distrutta e non sostituita se non da produzioni di infimo valore di cui è proprio inutile parlare,son sparite...Zora...Jacula etc sono nomi ben conosciuti a chi conosce la storia del fumetto italiano)
Come sempre solo il tempo ci potrà dire se, da misura forse opportuna,si trasformerà in qualcosa di diverso. Certo la cultura nipponica ha delle sue peculiarità e nella nota sono indicate...d'altronde chi abbia mai letto opere come "le situazioni di Lui e lei" manga od anime ha avuto chiaro i risultati a cui si può arrivare usando un pò di misura nelle cose...
Torniamo sempre all'antico adagio romano...est modus in rebus...
Scusate la chiacchiera.
Lunlun
- 18 anni fa
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Scusa, ti segnalo un errore di traduzione: Harmful Book Act in realtà e "la legge sulle pubblicazioni dannose".
Lain
- 18 anni fa
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Fantastico, l'ho visto quel numero disegnato da Magnus, è bellissimo. Anche quello disegnato da Milo Manara, quando disegnatori splendidi ci sono passati!
Yupa
- 18 anni fa
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In realtà la fonte primaria non è Yu Yu Nikki (o Yu Yu Journal, che dir si voglia), che si limita a riportare un articolo comparso sullo Asahi Shinbun, uno dei maggiori quotidiani giapponesi (di orientamento vagamente "di sinistra").
Che poi, in questa polemica, si vadano a mescolare gli shōjo manga indirizzati a un pubblico di massa di 10/12enni con le dōjinshi, di solito consumate da un pubblico di età superiore, e tra l'altro molto più di nicchia, è un ottimo esempio di come anche in Giappone funzionino, purtroppo, questi circuiti mediatici, per cui si brandisce un fenomeno circoscritto e, a suo modo "estremo" (le dōjinshi, dove effettivamente, in quanto a hentai, viene pubblicato di tutto e di più), per tentare di porre delle forti restrizioni ai prodotti più blandi e generalisti. Così come è avvenuto in Italia, dove s'è attaccato un videogioco mediocre e vagamente truculento (Rules of Roses) per cercare di mettere dei paletti a tutti i videogiochi in genere. Lo stesso avviene per gli anime: si prendono i casi estremi e limitati per affermare che tutti gli anime sono nocivi & perversi.
Fa comunque piacere vedere che in Giappone, che pure per molte cose è ben più bacchettone dell'Italia, gli editori, anche se, ovviamente per puro interesse economico, sanno resistere e rispondere sensatamente ben più che da noi alle campagne dei moralisti.
Antonio.
- 18 anni fa
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Hai ragione, Lunlun, ' ho corretto. tnx!
Trip
- 18 anni fa
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Ha ragione Domenico, in fondo, "est modus in rebus". Il sesso rappresentato come in Karekano non da fastidio a nessuno, nonostante non si lasci molto spazio alla fantasia. Quello che non capisco è - se è vero - trasportare negli shojo cose che sono tipiche degli hentai. Mah.
Tacchan
- 18 anni fa
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La cosa è stata segnalata anche da Panini, <a href="http://www.paninicomics.it/News.jsp?Action=Carica&Id=13294">ecco qui</a>... forse si sono anche ispirati alla nostra notizia, hehehe
Antonio.
- 18 anni fa
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Mmmh, mi sa che non sarebbe la prima volta...
Lady Efedra
- 18 anni fa
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Non trovo nulla di sconvolgente nell'introduzione di temetiche piu' spinte negli shoujo. Non va dimenticato che in Giappone le varie riviste sono rivolte ad un pubblico di diverse fasce d'eta'. E non solo. Alcune riviste sono chiaramente piu' ammiccanti ed esplicite mentre altre si mantengono piu' "caste". Certo questa distinzione non mi pare fosse codificata da dei divieti ben precisi (in fondo anche da noi -popolo di bacchettoni per eccellenza- non si' e' mai andati oltre il blando "consigliato ad un pubblico maturo"). Mi pare il solito polverone sollevato per nulla. Per quel che mi riguarda, essendo un'appassionata di vecchia data, non ne potevo proprio piu' di quegli shoujo tutti fiorellini, stelline e bacchette magiche dove il sesso (e tutte le tematiche ad esso legate) venivano ignorate. L'hentai vero e proprio e' un'altra questione, c'e' di tutto e spesso sono presenti contenuti di una volenza esasperata e gratuita in grado di lasciare tramortiti anche i piu' grandi e scafati O___O, ma lo shoujo e' un genere totalmente diverso. Per quanto si possa parlare di sesso o rappresentarlo graficamente esso rimane filtrato da una sensibilita' femminile che seppur -e per fortuna- meno falsamente ingenua e mielosamente romantica di prima, continua a permeare il tutto sempre di un suo stile e significato piu' passionale e psicologicamente interessante.
Lady Efedra
- 18 anni fa
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@Trip Be', come appassionata di yaoi, nato come categoria dello shoujo e assurto quasi agli onori di genere a se', posso risponderti che, seppur mantenendo la differenza fondamentale del filtro dell'occhio femminile, nello yaoi puoi trovare di tutto, compresi elementi che qualcuno potrebbe ritenere tipici degli hentai. Il punto e' che anche alle donne piacciono certe cose e possono trovare intrigante ed appassionante vederle rappresentate in un manga. Suvvia, un po' di sdoganamento da questa immagine delle ragazze come sempre refrattarie o disgustate dalle rappresentazioni esplicite. Sigh, siamo umane anche noi ^^; L'errore che molti fanno e', per l'appunto, non tenere in considerazione che lo shoujo presenta al suo interno una varieta' formidabile di storie e "sottogeneri". Nelle riviste shoujo giapponesi trovi lo "smut", la fantascienza, l'horror, il romanticismo, la mielosita', la critica sociale, il quotidiano, la violenza, l'approfondimento storico, la passione, il fantasy.... insomma di tutto. L'unica regola e' che queste storie siano compatibili con i gusti femminili, anch'essi molto piu' vari ed "insospettabili" di quanto l'editoria nostrana, attraverso scelte editoriali troppo facili e ripetitive, ci ha fatto credere.
viky
- 17 anni fa
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ciao! se vi va di leggere le mie storie yaoi, contattatemi all'indirizzo msn: vikysweetgirl@hotmile.it grazie, a presto^^
viky
- 17 anni fa
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scusate sn sempre viky. il mio indirizzo non è + vikysweetgirl@hotmail.it ma vikysweetprincess@hotmail.it grazie^^
Come sempre solo il tempo ci potrà dire se, da misura forse opportuna,si trasformerà in qualcosa di diverso.
Certo la cultura nipponica ha delle sue peculiarità e nella nota sono indicate...d'altronde chi abbia mai letto opere come "le situazioni di Lui e lei" manga od anime ha avuto chiaro i risultati a cui si può arrivare usando un pò di misura nelle cose...
Torniamo sempre all'antico adagio romano...est modus in rebus...
Scusate la chiacchiera.