“Certo che questi (i giapponesi) fanno una grafica da paura! Ormai hanno raggiunto una cura dei dettagli quasi maniacale!” (il commento di mio padre quando gli ho mostrato il trailer di Penguin Highway ).
Comunque io l’ho visto al cinema ieri pomeriggio (sala semi-vuota anche in questo caso, eravamo una quindicina di persone circa in sala) però bah………..secondo me è andato via via calando come film, all’inizio era divertente (simpaticissimo il protagonista ), ma poi perde un po’ il filo del discorso, e ho trovato molte parti abbastanza ridondanti (oltre al fatto che ho trovato eccessiva anche la lunghezza di due ore). Non lo so, dalle premesse sembrava che potesse essere chissà cosa, ma poi la trama finisce per incartarsi su se stessa, e il risultato finale a mio parere è che come film non è né carne né pesce, guardabile ma niente di più…….peccato
Sono andata ieri a vederlo..sono rimasta un po' delusa. Le animazioni fantastiche, i colori meravigliosi, belle le musiche. Una cornice pazzesca..ma io il contenuto non l'ho capito..si fanno giri di parole, mille speculazioni ma poi il punto qual è? Che cosa rappresenta il mare? E la sorellona perché è collegata ad esso? E i pinguini, per quanto pucciosi, come sono collegati alla sorellona?
Divertente e intrigante nella prima parte, si perde nella seconda senza riuscire a dare un senso al tutto. Mio personale parere! Perciò se c'è qualcuno che l'ha capito...sono pronta a ragionarci.!
Bel film ma come molti ho trovato di gran lunga superiore la prima parte, molto interessante per i personaggi e i misteri ma quando iniziano le spiegazioni (?) mi è parso che si stesse perdendo l'intero filo del discorso con i classici ricercatori che rappresentano l'ostilità ed altre piccole cose che mi sembravano già viste e riviste. Stupenda l'ending. Nel complesso mi è piaciuto.
Sono andato al cinema senza conoscere un bel nulla di quest'anime, sono rimasto piacevolmente sorpreso quando senza accorgermene mi sono ritrovato piacevolmente coinvolto nella storia. Praticamente incollato allo achermo, sia i disegni che i dialoghi sono stati realizzati veramente bene, la storia nonostante trattasse un argomento molto impegnativo è stata gestita con il giusto equilibrio per creare un anime coinvolgente. Anime consigliato assolutamente.
La prima cosa che mi ha colpito è stato il design dei pinguini, dagli occhi così inespressivi e così diversi da quelli umanizzati di Surf's up, Happy Feet o Madagascar. Come stile di disegno, all'inizio ero un po' infastidito dai contorni delle figure che spesso s'interrompevano, come a dare l'idea di "non finito" (cosa che avevo già notato in In quest'angolo di mondo, dov'era ancora più accentuata) ma poi ci ho fatto l'occhio. La storia mi è piaciuta: il bambino protagonista mi è sembrato per molti versi uno Young Sheldon (personaggio che adoro) in versione giapponese.
Ho avuto per tutta la durata del film la pelle d'oca, é stata una continua sorpresa minuto dopo minuto! I personaggi non hanno chissà quale particolare caratterizzazione (sono tutti abbastanza cliché) ma i protagonisti hanno il loro carisma, a partire dalla sorellona che reputo il personaggio più interessante di tutta la storia. Mi rimangono alcune perplessità circa
Ho sperato fino alla fine in una happy ending che alla fine non c'è stata, ma credo che Aoyama e la sorellona riusciranno a rivedersi!!
L'unico difetto a parere mio é l'età dei personaggi, avrei preferito di gran lunga vedere liceali o universitari, non ragazzini delle elementari (viste le tematiche e le situazioni con cui hanno a che fare) Resta comunque un film molto gradevole, che sicuramente consiglierò ai miei amici quando uscirà in bluray o su netflix!! P. S. Peccato per la cartolina/poster, non ho ben capito cosa regalassero in sala ma so solo che li avevano finiti ?
bello tecnicamente ma non ci ho capito una mazza! Non capisco questa gusto di fare film non sense. e comunque a me piaceva la compagna di classe. giovanotto, non sei poi così intelligente ahah
Vabbè aspettiamo "voglio mangiare il tuo pancreas" che c'è poco da capire e tanto da piangere
A me è piaciuto molto, è stato superiore alle mie aspettative. La grafica e animazioni fantastiche, unico problema è stato qualche buco di trama e qualche dettaglio che poteva essere spiegato meglio.
Comunque l'autore del libro da cui è tratto (che è lo stesso del mitico Tatami Galaxy) ha davvero una fantasia assurda, complimenti a lui.
Un film folgorante, mai mi sarei aspettato una cosa del genere. Una dichiarazione d'amore al pensiero razionale, al metodo scientifico e alla ricerca rigorosa (pur se applicato ad elementi apparentemente magico-soprannaturali) con uno dei migliori personaggi maschili del decennio. In un mondo dell'animazione / fumetto giapponese pieno di personaggi ultra-emotivi (spesso ben oltre il ridicolo), vedere un ragazzino novello scienziato che segue le orme del padre ricercatore praticando uno studio accurato e rigoroso ai fenomeni che osserva è stata una gioia difficilmente quantificabile. Specialmente se consideriamo come non l'abbiano incastrato nel fastidioso stereotipo del nerd / sfigato / secchione ma l'abbiano caratterizzato come un ragazzo normale.
Apprezzo anche che non abbiano spiegato ogni singolo elemento legato al mare, alla penguin energy e alla sorellona, si tratta comunque di un ragazzino con mezzi limitati e con pochi giorni di studio, che quindi ha capito alcune cose, ne ha intuite altre, ma ha ancora vari aspetti da studiare e su cui riflettere. Scelta giustissima, perchè la ricerca scientifica è un processo lungo e faticoso e che spesso per ogni risposta fornisce altre due nuove domande.
Sono andato al cinema sapendo poco o nulla di "Penguin highway" e ne sono rimasto particolarmente colpito. Mi è piaciuto molto, anche la storia e i personaggi non sono fatto male!! 2 ore che sono passate tranquillamente, alle volte in alcuni punti un po' lento ma ci può stare, a mio parere. Ci sono però, alcune cose che non mi sono molto chiare... - Chi è veramente la "Sorellona"??e perchè può produrre pinguini, ma anche i jabberwocky?? - il "Mare" cos'è?? - Dove aveva vissuto la "Sorellona" fino ad allora?? - Alcune notti, da quanto ho capito, la "Sorellona" scappava dal suo appartamento(in una scena si vede la finestra aperta, le sue ciabatte sul balcone e delle pozze d'acqua) ma per fare cosa?? Vedo però che non sono l'unico ad avere dei punti non chiari, questo mi rincuora!! Qualcuno mi può dare delle spiegazioni...
Sono andato al cinema sapendo poco o nulla di "Penguin highway" e ne sono rimasto particolarmente colpito. Mi è piaciuto molto, anche la storia e i personaggi non sono fatto male!! 2 ore che sono passate tranquillamente, alle volte in alcuni punti un po' lento ma ci può stare, a mio parere. Ci sono però, alcune cose che non mi sono molto chiare... Qualcuno mi può dare delle spiegazioni...
chi o cosa sia la Sorellona non è dato sapere, crea i pinguini per fermare Il Mare, i Jabberwock perché credo non voglia farlo nel subconscio, infatti sono dei mezzi leoni marini che si mangiano i pinguini. Non è dato sapere cosa sia Il Mare, pare un’altra dimensione che si è infilata nella nostra, per farla semplice. Per caso o per conquista forse dato che sembra aggressivo. La Sorellona può essere apparsa dal nulla quando è apparso Il Mare come risposta al suo arrivo, una specie di risposta immunitaria. Non avevo notato le sue sparizioni, per la scena sul balcone credevo avesse avuto un attacco come sul treno, forse quando dice che fa gli incubi sul Jabberwock in realtà è sul terrazzo a crearli inconsciamente. L’acqua non me la spiego.
Sono andato al cinema sapendo poco o nulla di "Penguin highway" e ne sono rimasto particolarmente colpito. Mi è piaciuto molto, anche la storia e i personaggi non sono fatto male!! 2 ore che sono passate tranquillamente, alle volte in alcuni punti un po' lento ma ci può stare, a mio parere. Ci sono però, alcune cose che non mi sono molto chiare... - Chi è veramente la "Sorellona"??e perchè può produrre pinguini, ma anche i jabberwocky?? - il "Mare" cos'è?? - Dove aveva vissuto la "Sorellona" fino ad allora?? - Alcune notti, da quanto ho capito, la "Sorellona" scappava dal suo appartamento(in una scena si vede la finestra aperta, le sue ciabatte sul balcone e delle pozze d'acqua) ma per fare cosa?? Vedo però che non sono l'unico ad avere dei punti non chiari, questo mi rincuora!! Qualcuno mi può dare delle spiegazioni...
Molte di queste cose non vengono ben esplicitate, perchè irrilevanti ai fini della storia che vuol essere credo più un racconto di formazione del protagonista, oppure può essere letta come una critica alla ricerca scientifica
in cui sottolinea come il metodo giusto sarebbe quello disinteressato, rispettoso e innocente dei bambini, non quello ingerente e deturpante degli adulti
o anche come un qualcosa di ambientalista visto tutto quel verde
Aoyama con un grafico in cui ha collegato tutte e tre gli elementi, arriva a capire che pinguini, Sorellona e Mare sono una cosa sola, oppure che sono fatti della stessa sostanza: era infatti la Sorellona a dar vita ai pinguini a partire da oggetti inanimati; lei non è un essere umano, bensì una forma di vita che sopravvive solo restando vicino al "Mare", poiché proviene da esso e ad esso alla fine ritorna; è finita nel nostro mondo inavvertitamente, infatti vorrebbe farvi ritorno, ma il mare in cui lei è cresciuta non si trova come crede nel mondo reale (infatti si mette in viaggio con Aoyama, ma viene richiamata dal "Mare" a cui appartiene), bensì si trova nella dimensione alternativa dove è cresciuta (il sottosopra di Stranger Things tipo), della quale si è dimenticata con il passare degli anni, continuando a mangiare e a dormire come un comune essere umano pur non avendone bisogno.
La Sorellona crea determinate creature, pinguini piuttosto che pipistrelli o mostri a seconda dell'ora del giorno e soprattutto del suo stato d'animo; proprio il suo stato d'animo confuso e addolorato, a causa dei ricordi confusi deve avere innescato una qualche reazione nel suo "Mare" (non ricordo bene ora, ma qualche casino deve averlo causato anche il padre di Hamamoto parlando con la Sorellona, giusto?) dopo essere rimasto immobile per un tempo immemore, si è incazzato nero e ha cominciato ad ingurtare tutto ciò che aveva attorno... oppure voleva solo fare lo sborone e imitare il "Dio della foresta" di Princess Mononoke, restando nel campo dei film ambientalisti.
Devo ancora ricostruire un po’ di pezzi ma in linea generale mi pare di aver capito che: La ‘sorellona’ rappresenta ciò che più di bello e perfetto c’è nella vita, e trascende ogni tipo di ipotesi o metodo scientifico per quel che riguarda l’indagare un fenomeno. I pinguini sono la manifestazione di questo fine ultimo, chiamiamolo banalmente ‘amore’. Non a caso si generano da qualsiasi cosa, come se tutto facesse parte di questa perfezione diffusa. Queste manifestazioni seguono una ‘highway’, un percorso prestabilito, in modo ciclico, come se ci fosse uno scopo alla loro esistenza, una sorta di causa legata ad un effetto. Quest’ultimo è il disordine, il nonsenso, la decostruzione di tutte le cose (il mare). All’aumentare delle dimensioni del mare, infatti, la realtà perde la sua forma. Le foche che mangiano i pinguini sono gli ostacoli al compimento del senso, non a caso nascono da degli ‘incubi’. Si può tranquillamente dire che l'uno esista solo grazie all'altro. Mi è rimasto impresso il discorso che fa la sorellina di Aoyama sulla paura della morte, soprattutto se messo in contrasto con il monologo finale, dove la finitezza della vita prende forma in un’instancabile ricerca (scientifica o meno, è la curiosità e la voglia di intraprenderla a contare!), appassionata da un’energia che nel film viene metaforicamente definita ‘penguin energy’, ma che a mio parere coinvolge lo spirito di ciascuno a livelli piuttosto profondi. E = penguin energy, quasi come se l’equazione einsteiniana che dovrebbe spiegare l’ordine dell’universo si tuffasse filosoficamente in una dimensione poetica, dove l’essenza delle cose diviene emanazione di perfezione. Sempre legato al concetto di fisica quantistica ci sono i pipponi sulla dimensionalità (il discorso del padre sul sacchetto), ma non essendo un fisico e non intendendomene di quadridimensionalità e spazio-tempo direi che posso anche fermarmi qui.
Mi spiace che un film del genere venga 'sbolognato' come qualcosa di insensato, il film è molto più elegante nella trattazione di queste tematiche di molti altri film più sdoganati e considerati "profondi".
Forse una chiave per capire tutte le anomalie del film è la deformazione spaziotemporale. Aoyama manifesta un interesse per i buchi neri e gli effetti provocati da fortissime pressioni gravitazionali. Lo stesso "Mare" e il luogo in cui si trova ricordano graficamente questo tipo di eventi fisici:
Tutto ciò che si vede di strano nel film (Sorellona, pinguini e citazioni carrolliane) può essere frutto del modo in cui le percezioni umane traducono ciò che è lontano dai canoni gnoseologici. In questo fanno fede le citazioni ad Alice, emblema dell'incapacità umana nel figurarsi concetti fisici e matematici a livello fenomenico.
Le animazioni fantastiche, i colori meravigliosi, belle le musiche. Una cornice pazzesca..ma io il contenuto non l'ho capito..si fanno giri di parole, mille speculazioni ma poi il punto qual è?
Ho quotato perché è esattamente quello che ho pensato alla fine del film. Nel complesso è stata una visione piacevole, ma oltre ai miei dubbi esistenziali sul significato dell'opera ho delle riserve sul protagonista poco credibile, se fosse stato un ragazzino delle medie l'avrei trovato più naturale come personaggio. I pinguini son sempre belli ma
la scena in cui il pinguino sta male e sembra quasi esplodere tornando lattina mi ha traumatizzata XD
Poi ammetto che tra le cose che ho apprezzato maggiormente c'erano le scene col bulletto, il suo modo goffo di esprimere interesse per la ragazzina e di darsi un tono era così infantile e naturale che bilanciava l'eccessiva maturità del protagonista e alleggeriva l'atmosfera.
Pensonalmente ho apprezzato il film anche se ad un certo punto ho deciso di non cercare di darmi troppe spiegazioni. Non credo neanche fosse il punto del film, pur mostrando il rigore scientifico con cui il protagonista segue la vita. Decisamente un film inaspettato che ad un certo punto ti coglie con il delirio e il movimento ma ti tiene comunque incollato alla visione.
e sì, avrei preferito un happy ending anche se non è nemmeno un brutto finale, semplicemente ci lascia con l'idea che il protagonista continuerà la sua ricerca con la possibilità di risolvere il mistero e reincontrare la sorellona
Nota extra gradimento: nessuna marchetta finale con cover italiana della sigla.
Quindi alcune cose restano oscure e di altre abbiamo solo un'ipotesi di Aoyama che potrebbe essere sbagliata o solo parzialmente corretta. E infatti è lui stesso che più di una volta alle domande della sorellona risponde "Non lo so". E sono contento sia così, non avrei gradito che un bambino con pochi mezzi e in pochi giorni scoprisse tutti i misteri della situazione. Quella sarà la sua missione per gli anni a venire, dato che continuerà a studiare il mare e la penguin energy con la speranza un giorno di reincontrare la sorellona. Certo, sarà un po' complicato dato che il mare, la sorellona e i pinguini sembrano per il momento scomparsi.
Alla fine si può dire che quello che Aoyama ha capito è il legame energetico tra il mare, i pinguini e la sorellona, il fatto che i pinguini mangiano il mare e come la sorellona crei i pinguini. Su cosa sia il mare, ipotizza sia uno squarcio tra il nostro mondo e un altro, tramite cui arriva l'energia e che permette a pinguini e sorellona di esistere nel nostro mondo. Ma è comunque solo un'ipotesi di Aoyama, potrebbe benissimo aver sbagliato. Anche su come nascano i jabberwork e sul loro ruolo, non ci sono spiegazioni definitive perchè Aoyama non ha avuto modo di studiare il fenomeno - come invece ha per esempio fatto con la creazione dei pinguini. E su cosa sia la sorellona, Aoyama non l'ha capito, dato che lui stesso non era sicuro se la chiusura del mare avrebbe comportato la scomparsa dalla sorellona dal nostro mondo.
@Neverwas sinceramente è una spiegazione che trovo difficile...la filosofia non fa per me! Preferisco le cose concrete.
@Slan condivido il fatto che il punto si vista sia quello di un bambino delle elementari, ma questo non significa che lo spettatore debba fermarsi a questo..personalmente avrei preferito una visione più ampia o un personaggio più grande che dunque avrebbe potuto indagare con più cognizione.
Mi chiedo cosa abbiano potuto capire i bimbi di 10 anni che era in sala ieri..! Forse l'hanno apprezzato più di me che sto cercando di rendere razionale qualcosa che in fondo non è. Mi spiace di non essere riuscita ad apprezzarlo, ma forse questo genere di storie semplicemente non fa per me!
Per comprendere un fenomeno del genere, anche utilizzando strumenti tecnologicamente più avanzati (quindi non un termometro dentro ad un LEGO) sarebbero necessari decenni, forse persino secoli. La ricerca scientifica è lunga e tortuosa, sarebbe stato davvero svilente se si fosse capito tutto in quel poco tempo. Invece abbiamo intuito quanto basta per chiudere la storia e dare un finale (temporaneo?) alla storia tra Aoyama e la sorellona e donarci un ottimo finale in cui Aoyama non si da per vinto, decide l'obiettivo della sua vita (scientifica e non) e si impegna a proseguire i suoi studi per ritrovare la sorellona e comprendere la penguin energy.
Su cosa abbiano capito i bambini di 10 anni non ho idea, non sono nemmeno sicuro questo sia un film per bambini (la trasposizione manga del romanzo originale viene pubblicato su una rivista seinen, per dire). Ma personalmente non mi spiacerebbe se avessero imparato qualcosa dall'approccio razionale e scientifico di Aoyama, ci fossero più bambini (o anche adulti, perchè Aoyama ragiona meglio del 95% degli adulti che conosco) simili a lui saremmo in un mondo decisamente migliore.
Sono d'accordo che non sia un film per bambini (sono stati tratti in inganno dalla pucciosità pinguinea).
Comprendo il tuo punto di vista, ma non riesco a condividerlo...Cioè la morale è chiara..il ragazzo ha trovato uno scopo, una strada da seguire.
Tuttavia non capisco il motivo di farlo così contorto e difficile da districare..avrebbero potuto trovare un modo per mettere alcuni puntini sulle "i". Magari con parole della sorellona, in un suo monologo..senza che Aoyama ne venisse influenzato e senza modificare quella che è la morale.
Sono d'accordo che non sia un film per bambini (sono stati tratti in inganno dalla pucciosità pinguinea).
Comprendo il tuo punto di vista, ma non riesco a condividerlo...Cioè la morale è chiara..il ragazzo ha trovato uno scopo, una strada da seguire.
Tuttavia non capisco il motivo di farlo così contorto e difficile da districare..avrebbero potuto trovare un modo per mettere alcuni puntini sulle "i". Magari con parole della sorellona, in un suo monologo..senza che Aoyama ne venisse influenzato e senza modificare quella che è la morale.
Non so....mi ha lasciata sospesa...
Bhe, a mio parere un sacco di anime lasciano questa sensazione di estraniazione. Il fatto che non tutto venga spiegato, se sottende ad un senso di fondo, è anche tecnica narrativa! Poi questo film in particolare in più parti sembra partorito da gente che è andata in trip di acidi, ma è anche questo il bello no? La freschezza, il rinnovamento stilistico, il flebile filo di connessione logica in un contesto a metà tra il banale ed l'imperscrutabile. Sarà che va anche a gusti. Non ho mai digerito l'eccessivo simbolismo di Evangelion, eppure questo film mi fa impazzire. Penso si tratti, chessò, di gusto stilistico.
Mi trovo di fatto d'accordo sia con coloro cui è piaciuto, sia con coloro che sono rimasti un po' perplessi XD Di fondo è una visione piacevole (come ho scritto nella recensione fatta proprio qui sul sito), però, come dire... comprendo i vari "però" espressi qui sopra. I pinguini son bellissimi, di certo tuttavia fanno etichettare come film per bimbi un lungometraggio che invece proprio non lo è. E non so se questo sia un punto a favore o a sfavore alla fine, è abbastanza complessa come cosa.
Comunque io l’ho visto al cinema ieri pomeriggio (sala semi-vuota anche in questo caso, eravamo una quindicina di persone circa in sala) però bah………..secondo me è andato via via calando come film, all’inizio era divertente (simpaticissimo il protagonista
Non lo so, dalle premesse sembrava che potesse essere chissà cosa, ma poi la trama finisce per incartarsi su se stessa, e il risultato finale a mio parere è che come film non è né carne né pesce, guardabile ma niente di più…….peccato
Le animazioni fantastiche, i colori meravigliosi, belle le musiche. Una cornice pazzesca..ma io il contenuto non l'ho capito..si fanno giri di parole, mille speculazioni ma poi il punto qual è? Che cosa rappresenta il mare? E la sorellona perché è collegata ad esso? E i pinguini, per quanto pucciosi, come sono collegati alla sorellona?
Divertente e intrigante nella prima parte, si perde nella seconda senza riuscire a dare un senso al tutto.
Mio personale parere! Perciò se c'è qualcuno che l'ha capito...sono pronta a ragionarci.!
Dubito facciano un altro 2 giorni dedicato al film e mi toccherà accontentarmi di vedermelo in TV...
La storia mi è piaciuta: il bambino protagonista mi è sembrato per molti versi uno Young Sheldon (personaggio che adoro) in versione giapponese.
L'unico difetto a parere mio é l'età dei personaggi, avrei preferito di gran lunga vedere liceali o universitari, non ragazzini delle elementari (viste le tematiche e le situazioni con cui hanno a che fare)
Resta comunque un film molto gradevole, che sicuramente consiglierò ai miei amici quando uscirà in bluray o su netflix!!
P. S. Peccato per la cartolina/poster, non ho ben capito cosa regalassero in sala ma so solo che li avevano finiti ?
e comunque a me piaceva la compagna di classe. giovanotto, non sei poi così intelligente ahah
Vabbè aspettiamo "voglio mangiare il tuo pancreas" che c'è poco da capire e tanto da piangere
Prepara i fazzoletti per quel film
Visto che io non ci ho capito nulla..mi dici tu cosa hai capito?
La grafica e animazioni fantastiche, unico problema è stato qualche buco di trama e qualche dettaglio che poteva essere spiegato meglio.
Comunque l'autore del libro da cui è tratto (che è lo stesso del mitico Tatami Galaxy) ha davvero una fantasia assurda, complimenti a lui.
Stasera ti scrivo un mp, ora sono in uni
scrivi qui che qua nessuno ha capito niente. siamo tutti curiosi a sto punto
Apprezzo anche che non abbiano spiegato ogni singolo elemento legato al mare, alla penguin energy e alla sorellona, si tratta comunque di un ragazzino con mezzi limitati e con pochi giorni di studio, che quindi ha capito alcune cose, ne ha intuite altre, ma ha ancora vari aspetti da studiare e su cui riflettere. Scelta giustissima, perchè la ricerca scientifica è un processo lungo e faticoso e che spesso per ogni risposta fornisce altre due nuove domande.
Unica critica i 29 gradi in sala, sono quasi morto...
Mi è piaciuto molto, anche la storia e i personaggi non sono fatto male!!
2 ore che sono passate tranquillamente, alle volte in alcuni punti un po' lento ma ci può stare, a mio parere.
Ci sono però, alcune cose che non mi sono molto chiare...
- Chi è veramente la "Sorellona"??e perchè può produrre pinguini, ma anche i jabberwocky??
- il "Mare" cos'è??
- Dove aveva vissuto la "Sorellona" fino ad allora??
- Alcune notti, da quanto ho capito, la "Sorellona" scappava dal suo appartamento(in una scena si vede la finestra aperta, le sue ciabatte sul balcone e delle pozze d'acqua) ma per fare cosa??
Vedo però che non sono l'unico ad avere dei punti non chiari, questo mi rincuora!!
Qualcuno mi può dare delle spiegazioni...
Secondo me...
Non è dato sapere cosa sia Il Mare, pare un’altra dimensione che si è infilata nella nostra, per farla semplice. Per caso o per conquista forse dato che sembra aggressivo.
La Sorellona può essere apparsa dal nulla quando è apparso Il Mare come risposta al suo arrivo, una specie di risposta immunitaria.
Non avevo notato le sue sparizioni, per la scena sul balcone credevo avesse avuto un attacco come sul treno, forse quando dice che fa gli incubi sul Jabberwock in realtà è sul terrazzo a crearli inconsciamente. L’acqua non me la spiego.
Molte di queste cose non vengono ben esplicitate, perchè irrilevanti ai fini della storia che vuol essere credo più un racconto di formazione del protagonista, oppure può essere letta come una critica alla ricerca scientifica
Comunque con un po' di fantasia:
La Sorellona crea determinate creature, pinguini piuttosto che pipistrelli o mostri a seconda dell'ora del giorno e soprattutto del suo stato d'animo; proprio il suo stato d'animo confuso e addolorato, a causa dei ricordi confusi deve avere innescato una qualche reazione nel suo "Mare" (non ricordo bene ora, ma qualche casino deve averlo causato anche il padre di Hamamoto parlando con la Sorellona, giusto?) dopo essere rimasto immobile per un tempo immemore, si è incazzato nero e ha cominciato ad ingurtare tutto ciò che aveva attorno... oppure voleva solo fare lo sborone e imitare il "Dio della foresta" di Princess Mononoke, restando nel campo dei film ambientalisti.
La mia interpretazione del senso è questa:
Devo ancora ricostruire un po’ di pezzi ma in linea generale mi pare di aver capito che:
La ‘sorellona’ rappresenta ciò che più di bello e perfetto c’è nella vita, e trascende ogni tipo di ipotesi o metodo scientifico per quel che riguarda l’indagare un fenomeno. I pinguini sono la manifestazione di questo fine ultimo, chiamiamolo banalmente ‘amore’. Non a caso si generano da qualsiasi cosa, come se tutto facesse parte di questa perfezione diffusa. Queste manifestazioni seguono una ‘highway’, un percorso prestabilito, in modo ciclico, come se ci fosse uno scopo alla loro esistenza, una sorta di causa legata ad un effetto. Quest’ultimo è il disordine, il nonsenso, la decostruzione di tutte le cose (il mare). All’aumentare delle dimensioni del mare, infatti, la realtà perde la sua forma. Le foche che mangiano i pinguini sono gli ostacoli al compimento del senso, non a caso nascono da degli ‘incubi’. Si può tranquillamente dire che l'uno esista solo grazie all'altro. Mi è rimasto impresso il discorso che fa la sorellina di Aoyama sulla paura della morte, soprattutto se messo in contrasto con il monologo finale, dove la finitezza della vita prende forma in un’instancabile ricerca (scientifica o meno, è la curiosità e la voglia di intraprenderla a contare!), appassionata da un’energia che nel film viene metaforicamente definita ‘penguin energy’, ma che a mio parere coinvolge lo spirito di ciascuno a livelli piuttosto profondi. E = penguin energy, quasi come se l’equazione einsteiniana che dovrebbe spiegare l’ordine dell’universo si tuffasse filosoficamente in una dimensione poetica, dove l’essenza delle cose diviene emanazione di perfezione. Sempre legato al concetto di fisica quantistica ci sono i pipponi sulla dimensionalità (il discorso del padre sul sacchetto), ma non essendo un fisico e non intendendomene di quadridimensionalità e spazio-tempo direi che posso anche fermarmi qui.
Mi spiace che un film del genere venga 'sbolognato' come qualcosa di insensato, il film è molto più elegante nella trattazione di queste tematiche di molti altri film più sdoganati e considerati "profondi".
Aoyama manifesta un interesse per i buchi neri e gli effetti provocati da fortissime pressioni gravitazionali. Lo stesso "Mare" e il luogo in cui si trova ricordano graficamente questo tipo di eventi fisici:
Tutto ciò che si vede di strano nel film (Sorellona, pinguini e citazioni carrolliane) può essere frutto del modo in cui le percezioni umane traducono ciò che è lontano dai canoni gnoseologici. In questo fanno fede le citazioni ad Alice, emblema dell'incapacità umana nel figurarsi concetti fisici e matematici a livello fenomenico.
Ho quotato perché è esattamente quello che ho pensato alla fine del film.
Nel complesso è stata una visione piacevole, ma oltre ai miei dubbi esistenziali sul significato dell'opera ho delle riserve sul protagonista poco credibile, se fosse stato un ragazzino delle medie l'avrei trovato più naturale come personaggio.
I pinguini son sempre belli ma
Poi ammetto che tra le cose che ho apprezzato maggiormente c'erano le scene col bulletto, il suo modo goffo di esprimere interesse per la ragazzina e di darsi un tono era così infantile e naturale che bilanciava l'eccessiva maturità del protagonista e alleggeriva l'atmosfera.
Nota extra gradimento: nessuna marchetta finale con cover italiana della sigla.
Alla fine si può dire che quello che Aoyama ha capito è il legame energetico tra il mare, i pinguini e la sorellona, il fatto che i pinguini mangiano il mare e come la sorellona crei i pinguini. Su cosa sia il mare, ipotizza sia uno squarcio tra il nostro mondo e un altro, tramite cui arriva l'energia e che permette a pinguini e sorellona di esistere nel nostro mondo. Ma è comunque solo un'ipotesi di Aoyama, potrebbe benissimo aver sbagliato. Anche su come nascano i jabberwork e sul loro ruolo, non ci sono spiegazioni definitive perchè Aoyama non ha avuto modo di studiare il fenomeno - come invece ha per esempio fatto con la creazione dei pinguini. E su cosa sia la sorellona, Aoyama non l'ha capito, dato che lui stesso non era sicuro se la chiusura del mare avrebbe comportato la scomparsa dalla sorellona dal nostro mondo.
@Slan condivido il fatto che il punto si vista sia quello di un bambino delle elementari, ma questo non significa che lo spettatore debba fermarsi a questo..personalmente avrei preferito una visione più ampia o un personaggio più grande che dunque avrebbe potuto indagare con più cognizione.
Mi chiedo cosa abbiano potuto capire i bimbi di 10 anni che era in sala ieri..! Forse l'hanno apprezzato più di me che sto cercando di rendere razionale qualcosa che in fondo non è.
Mi spiace di non essere riuscita ad apprezzarlo, ma forse questo genere di storie semplicemente non fa per me!
Su cosa abbiano capito i bambini di 10 anni non ho idea, non sono nemmeno sicuro questo sia un film per bambini (la trasposizione manga del romanzo originale viene pubblicato su una rivista seinen, per dire). Ma personalmente non mi spiacerebbe se avessero imparato qualcosa dall'approccio razionale e scientifico di Aoyama, ci fossero più bambini (o anche adulti, perchè Aoyama ragiona meglio del 95% degli adulti che conosco) simili a lui saremmo in un mondo decisamente migliore.
Comprendo il tuo punto di vista, ma non riesco a condividerlo...Cioè la morale è chiara..il ragazzo ha trovato uno scopo, una strada da seguire.
Tuttavia non capisco il motivo di farlo così contorto e difficile da districare..avrebbero potuto trovare un modo per mettere alcuni puntini sulle "i". Magari con parole della sorellona, in un suo monologo..senza che Aoyama ne venisse influenzato e senza modificare quella che è la morale.
Non so....mi ha lasciata sospesa...
Bhe, a mio parere un sacco di anime lasciano questa sensazione di estraniazione. Il fatto che non tutto venga spiegato, se sottende ad un senso di fondo, è anche tecnica narrativa! Poi questo film in particolare in più parti sembra partorito da gente che è andata in trip di acidi, ma è anche questo il bello no? La freschezza, il rinnovamento stilistico, il flebile filo di connessione logica in un contesto a metà tra il banale ed l'imperscrutabile. Sarà che va anche a gusti. Non ho mai digerito l'eccessivo simbolismo di Evangelion, eppure questo film mi fa impazzire. Penso si tratti, chessò, di gusto stilistico.
Di fondo è una visione piacevole (come ho scritto nella recensione fatta proprio qui sul sito), però, come dire... comprendo i vari "però" espressi qui sopra.
I pinguini son bellissimi, di certo tuttavia fanno etichettare come film per bimbi un lungometraggio che invece proprio non lo è. E non so se questo sia un punto a favore o a sfavore alla fine, è abbastanza complessa come cosa.
Confermo in toto e ti dirò di più forever igeniste dentali.
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