Serie bellisma, che anche se si sente il peso degli anni e invecchiata benissimo e sempre emozionante, una delle migliori serie sulla boxe, che di titoli validi sono sono solo Rocky Joe,per l appunto, hajime no ippo, l erede spirituale, rikudo e megalo box che riesce a staccarsi dalla serie originale e diventare un prodotto veramente ottimo
Capolavoro senza tempo, struggente ritratto di un'epoca di rimpianti, privazioni e desiderio di riscatto. Ironia della sorte celebrarlo in giorni come questi. Pare quasi di sentirle tra le dita le bianche ceneri di quegli anni lontani, levarsi ancora tiepide dai ricordi di bambino, dai ricorsi della Storia, dai flebili respiri di chi, come Joe, oggi prematuramente combatte il suo ultimo round. Sotto quelle ceneri presto toccherà recuperare i guantoni, per salire sul ring a riprenderci il futuro.
Mi ricordo quando avevo 12 anni che rimanevo ipnotizzato, guardando R.Joe in televisione...grandissimo Osamu dezaki che dopo 20 anni è diventato uno dei miei registi preferiti. Spero in un'edizione bluray di tutta la serie più il secondo film che in Giappone è uscito anche in uhd 4k .io ho preso il bluray US del primo film di montaggio che è una buona sintesi delle parti salienti della prima serie e nonostante Dezaki era solo all'inizio, la visione è sorprendentemente emozionante...un classico memorabile .
Sovrano dei disperati, grappolo d'ira, icona della generazione vuota. Mito. Basterebbero solo i nomi citati nella splendida recensione a descrivere la portata di questa serie e il suo valore storico.
Forse oggi più che mai ci sarebbe bisogno di un domani per tutti i Joe dimenticati.
Curiosità: il ponte delle lacrime esisteva davvero, ed è ancora oggi visibile semifagocitato dalla modernità e dal tempo:
Cioè guarda il caso, leggo quest'articolo subito dopo che in un episodio di BNA ho incrociato questo...
Segno che Ashita no Joe è sempre intorno a noi, te lo ritrovi quando meno te l'aspetti, e quest'articolo che, dell'anime, ne celebra il cinquantennale è davvero splendido da leggere, complimenti.
Sebbene sia invecchiato dignitosamente rispetto a molti altri anime, ma avendolo scoperto tardi, non sono riuscito a procedere con la visione a causa del fatto che i disegni li trovo comunque datati. Purtroppo anche io sono ormai abituato alla animazione odierna e guardare anime precedenti alla fine degli anni 80 mi risulta molto difficile. Prima o poi però recupererò il manga; spesso infatti la controparte cartacea, seppur vecchia come l'anime, è più facile da apprezzare.
Sebbene sia invecchiato dignitosamente rispetto a molti altri anime, ma avendolo scoperto tardi, non sono riuscito a procedere con la visione a causa del fatto che i disegni li trovo comunque datati. Purtroppo anche io sono ormai abituato alla animazione odierna e guardare anime precedenti alla fine degli anni 80 mi risulta molto difficile. Prima o poi però recupererò il manga; spesso infatti la controparte cartacea, seppur vecchia come l'anime, è più facile da apprezzare.
E' meglio disegnato, animato e diretto di molti anime moderni, è solo questione di stile, dagli una possibilità e vedrai che non ci farai neanche caso.
Sebbene sia invecchiato dignitosamente rispetto a molti altri anime, ma avendolo scoperto tardi, non sono riuscito a procedere con la visione a causa del fatto che i disegni li trovo comunque datati. Purtroppo anche io sono ormai abituato alla animazione odierna e guardare anime precedenti alla fine degli anni 80 mi risulta molto difficile. Prima o poi però recupererò il manga; spesso infatti la controparte cartacea, seppur vecchia come l'anime, è più facile da apprezzare.
E' meglio disegnato, animato e diretto di molti anime moderni, è solo questione di stile, dagli una possibilità e vedrai che non ci farai neanche caso.
Prima o poi ci proverò; ma 80 episodi sono tanti o vanno giù tutti?
CAPOLAVORO! Uscirono anche parecchi videogiochi di Rocky Joe, ne ricordo uno per Neo Geo, uno per Super Nintendo e uno bellissimo per PS2 di Konami!???
Una serie intramontabile. Uno dei grandi capolavori dell'animazione made in Japan. Ricordo ancora quando lo vedevo da bambino in tv. Oltre all'anime, anche la sigla italiana fece furore, abbattendo anch'essa il muro del tempo
Prima o poi ci proverò; ma 80 episodi sono tanti o vanno giù tutti?
Il ritmo è ovviamente differente dagli anime moderni, e la differenza si nota già tra prima e seconda serie, che furono prodotte a distanza di quasi 10 anni.
Inoltre le due serie hanno una commistione di episodi particolare. La prima copre circa 2/3 del manga. La seconda non parte da dove si ferma la prima: i primi 12 episodi sono infatti un riassunto degli ultimi 25 circa della prima serie (probabilmente realizzati per far capire agli spettatori il contesto data il grande lasso di tempo).
X chi non ha voglia di guardarsi tutti gli episodi, se vi è possibile, consiglio di vedere i due film che durano complessivamente 4 ore e mezza e non danno l'impressione di essere film di montaggio...in più il secondo è già un gran bel film alla Dezaki.
Serie sbalorditiva e dall'impatto graffiante, non sarà mai troppo tardi da recuperare. Non deve assolutamente spaventare l'anno di realizzazione, i ritmi del racconto sono serrati e il ritratto storico/sociale che viene dipinto è di una credibilità disarmante, senza contare l'ottima costruzione dei personaggi.
Il manga è meraviglioso. Non ho mai avuto modo di vedere la serie tv, ma questo splendido articolo, oltre al mio recente avvicinamento a Kajiwara negli ultimi anni, mi spingono a farlo, un giorno o l'altro.
Prima o poi ci proverò; ma 80 episodi sono tanti o vanno giù tutti?
Il ritmo è ovviamente differente dagli anime moderni, e la differenza si nota già tra prima e seconda serie, che furono prodotte a distanza di quasi 10 anni.
Inoltre le due serie hanno una commistione di episodi particolare. La prima copre circa 2/3 del manga. La seconda non parte da dove si ferma la prima: i primi 12 episodi sono infatti un riassunto degli ultimi 25 circa della prima serie (probabilmente realizzati per far capire agli spettatori il contesto data il grande lasso di tempo).
Ho questo anime nel cuore dalla prima volta che l'ho visto in modo serio (qualche anno fa, su TIMvision). Per me rappresenta IL Capolavoro per eccellenza che meglio rappresenta il Giappone e la mentalità dei Giapponesi dell'epoca. Sotto il profilo tecnico abbiamo veramente una realizzazione cinematografica con un Dezaki che non ha nulla da invidiare ad un Sergio Leone (vi ricordate C'era una volta in America in cui De Niro gira il cucchiaino nella tazza di caffè per circa un minuto? Ecco, in Joe ci sono dei dettagli che parlano e comunicano allo stesso modo. Il primo che mi viene in mente, in uno scontro cruciale, la dentiera che cade e rimbalza in slow-motion, avvolta nel silenzio).
Inoltre, lo stile carboncino fedele al manga è davvero perfetto per meglio descrivere i bassifondi e il periodo. Difatti, quando nel sequel si è passato al disegno pulito e luccicoso, un po' di quella magia, almeno secondo me, si era persa. Si aveva anche la sensazione che l'ambientazione fosse proiettata nel 1980, mentre invece il primo trasudava fine anni '60/inizi '70 ovunque.
In sintesi, un must dell'animazione. Uno di quei capisaldi che ha fatto e continua a fare ancora scuola e che, possibilmente, va visto almeno una volta nella vita. Anche il sequel dell'80, che nonostante lo stile "luccicoso" è cmq di alto livello e regala un finale che rimarrà impresso a vita nelle menti di tutti. Nella seconda serie, merita una menzione speciale la parentesi sul pugile Coreano. Agghiacciante la sua storia. Da noi fu stracensurato, ma Yamato lo ha rimesso insieme e ha subbato le parti non doppiate all'epoca. Stesso dicasi per il finale, Yamato lo ha ripristinato mettendoci parte del doppiaggio de L'ultimo round e in parte subbato, visto che Mediaset ai tempi diede il meglio di sè (o forse no... direbbero i fan di Orange Road e Marmelade Boy...).
Parlando di altro, quel video sul Ponte delle Lacrime postato da 2247 è un po' vecchiotto. Io a Minami-Senju (il quartiere di Tokyo in cui si trova(va?) quel ponte) ci sono andato nel Marzo 2018, quando andai in Giappone. Onestamente, non me lo ricordavo così. A me sembrava più moderno, come se non ci fosse traccia del vecchio. È pur vero che ci rimasi così male, che non mi avvicinai più di tanto. Di seguito vi riporto un estratto dal blog sui viaggi in Giappone riguardo la mia parentesi a Minami-Senju:
"Ogni nazione ha il suo lato oscuro ed è ciò che ho visto andando a Minami Senju. È il paese di Joe Yabuki, o Rocky Joe, come è stato ribattezzato qui da noi, quindi ci son voluto andare per vedere il Ponte delle Lacrime, i negozi a tema Joe e la statua di Joe. Proprio come si vedeva su internet.
Al mio arrivo invece, c'era solo desolazione... I negozi erano TUTTI chiusi (tranne i conbini), persino il punto d'informazioni turistico lo era. Era pieno di barboni ubriachi e striscioni contro la politica. La statua di Joe era stata rimossa e il Ponte delle Lacrime era stato abbattuto e sostituito da una comune strada (sebbene il nome sia rimasto). Era un paese morto. Mayumi mi disse che quando un paese non riesce a sostenersi, il governo ne prende i possedimenti e vi costruisce un paese ex-novo, promettendo il posto di lavoro alle persone che accettano di concedergli i possedimenti (anche se a quanto mi è parso di capire, il governo in un certo senso ti costringe a cedere). E non sempre questi posti di lavoro alla fine vengono assegnati. In più, a quanto mi disse la madre di Mayumi quando riferimmo dell'accaduto, il governo Giapponese porta i barboni in questi paesi morti per non mostrare ai turisti il lato oscuro del Giappone.
È stato abbastanza scioccante. È stato ovviamente il posto che mi è piaciuto di meno, ma cmq non rimpiango di averlo visitato, proprio perché mi ha mostrato uno dei tanti lati oscuri del Giappone."
Ho apprezzato tantissimo la serie manga, tra le più belle mai lette, ma della versione animata ho visto solo qualche episodio e sarà probabilmente uno dei miei prossimi recuperi.
Sebbene sia invecchiato dignitosamente rispetto a molti altri anime, ma avendolo scoperto tardi, non sono riuscito a procedere con la visione a causa del fatto che i disegni li trovo comunque datati. Purtroppo anche io sono ormai abituato alla animazione odierna e guardare anime precedenti alla fine degli anni 80 mi risulta molto difficile. Prima o poi però recupererò il manga; spesso infatti la controparte cartacea, seppur vecchia come l'anime, è più facile da apprezzare.
Ma che diavolo significa? Per favore, qualcuno traduca.
Ironia della sorte celebrarlo in giorni come questi. Pare quasi di sentirle tra le dita le bianche ceneri di quegli anni lontani, levarsi ancora tiepide dai ricordi di bambino, dai ricorsi della Storia, dai flebili respiri di chi, come Joe, oggi prematuramente combatte il suo ultimo round.
Sotto quelle ceneri presto toccherà recuperare i guantoni, per salire sul ring a riprenderci il futuro.
Mito.
Basterebbero solo i nomi citati nella splendida recensione a descrivere la portata di questa serie e il suo valore storico.
Forse oggi più che mai ci sarebbe bisogno di un domani per tutti i Joe dimenticati.
Curiosità: il ponte delle lacrime esisteva davvero, ed è ancora oggi visibile semifagocitato dalla modernità e dal tempo:
Segno che Ashita no Joe è sempre intorno a noi, te lo ritrovi quando meno te l'aspetti, e quest'articolo che, dell'anime, ne celebra il cinquantennale è davvero splendido da leggere, complimenti.
E' meglio disegnato, animato e diretto di molti anime moderni, è solo questione di stile, dagli una possibilità e vedrai che non ci farai neanche caso.
Prima o poi ci proverò; ma 80 episodi sono tanti o vanno giù tutti?
Uscirono anche parecchi videogiochi di Rocky Joe, ne ricordo uno per Neo Geo, uno per Super Nintendo e uno bellissimo per PS2 di Konami!???
Il ritmo è ovviamente differente dagli anime moderni, e la differenza si nota già tra prima e seconda serie, che furono prodotte a distanza di quasi 10 anni.
Inoltre le due serie hanno una commistione di episodi particolare.
La prima copre circa 2/3 del manga.
La seconda non parte da dove si ferma la prima: i primi 12 episodi sono infatti un riassunto degli ultimi 25 circa della prima serie (probabilmente realizzati per far capire agli spettatori il contesto data il grande lasso di tempo).
Grazie
Per me rappresenta IL Capolavoro per eccellenza che meglio rappresenta il Giappone e la mentalità dei Giapponesi dell'epoca. Sotto il profilo tecnico abbiamo veramente una realizzazione cinematografica con un Dezaki che non ha nulla da invidiare ad un Sergio Leone (vi ricordate C'era una volta in America in cui De Niro gira il cucchiaino nella tazza di caffè per circa un minuto? Ecco, in Joe ci sono dei dettagli che parlano e comunicano allo stesso modo. Il primo che mi viene in mente, in uno scontro cruciale, la dentiera che cade e rimbalza in slow-motion, avvolta nel silenzio).
Inoltre, lo stile carboncino fedele al manga è davvero perfetto per meglio descrivere i bassifondi e il periodo. Difatti, quando nel sequel si è passato al disegno pulito e luccicoso, un po' di quella magia, almeno secondo me, si era persa. Si aveva anche la sensazione che l'ambientazione fosse proiettata nel 1980, mentre invece il primo trasudava fine anni '60/inizi '70 ovunque.
In sintesi, un must dell'animazione. Uno di quei capisaldi che ha fatto e continua a fare ancora scuola e che, possibilmente, va visto almeno una volta nella vita. Anche il sequel dell'80, che nonostante lo stile "luccicoso" è cmq di alto livello e regala un finale che rimarrà impresso a vita nelle menti di tutti. Nella seconda serie, merita una menzione speciale la parentesi sul pugile Coreano. Agghiacciante la sua storia. Da noi fu stracensurato, ma Yamato lo ha rimesso insieme e ha subbato le parti non doppiate all'epoca. Stesso dicasi per il finale, Yamato lo ha ripristinato mettendoci parte del doppiaggio de L'ultimo round e in parte subbato, visto che Mediaset ai tempi diede il meglio di sè (o forse no... direbbero i fan di Orange Road e Marmelade Boy...).
Parlando di altro, quel video sul Ponte delle Lacrime postato da 2247 è un po' vecchiotto. Io a Minami-Senju (il quartiere di Tokyo in cui si trova(va?) quel ponte) ci sono andato nel Marzo 2018, quando andai in Giappone. Onestamente, non me lo ricordavo così. A me sembrava più moderno, come se non ci fosse traccia del vecchio. È pur vero che ci rimasi così male, che non mi avvicinai più di tanto. Di seguito vi riporto un estratto dal blog sui viaggi in Giappone riguardo la mia parentesi a Minami-Senju:
"Ogni nazione ha il suo lato oscuro ed è ciò che ho visto andando a Minami Senju. È il paese di Joe Yabuki, o Rocky Joe, come è stato ribattezzato qui da noi, quindi ci son voluto andare per vedere il Ponte delle Lacrime, i negozi a tema Joe e la statua di Joe. Proprio come si vedeva su internet.
Al mio arrivo invece, c'era solo desolazione... I negozi erano TUTTI chiusi (tranne i conbini), persino il punto d'informazioni turistico lo era. Era pieno di barboni ubriachi e striscioni contro la politica. La statua di Joe era stata rimossa e il Ponte delle Lacrime era stato abbattuto e sostituito da una comune strada (sebbene il nome sia rimasto). Era un paese morto. Mayumi mi disse che quando un paese non riesce a sostenersi, il governo ne prende i possedimenti e vi costruisce un paese ex-novo, promettendo il posto di lavoro alle persone che accettano di concedergli i possedimenti (anche se a quanto mi è parso di capire, il governo in un certo senso ti costringe a cedere). E non sempre questi posti di lavoro alla fine vengono assegnati. In più, a quanto mi disse la madre di Mayumi quando riferimmo dell'accaduto, il governo Giapponese porta i barboni in questi paesi morti per non mostrare ai turisti il lato oscuro del Giappone.
È stato abbastanza scioccante. È stato ovviamente il posto che mi è piaciuto di meno, ma cmq non rimpiango di averlo visitato, proprio perché mi ha mostrato uno dei tanti lati oscuri del Giappone."
Ricordo come se fosse ieri le visioni su rete4 alle 20:00!
Puro cinema!
Ma che diavolo significa?
Per favore, qualcuno traduca.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.