quanto mi piaceva la opening di Sasameki Koto, così rilassante. un anime che mi è piaciuto tanto, peccato che non ne hanno fatto mai un seguito.
OAV: per me l'inizio della fine. Sulla carta molto affascinante, quello che in tv non si poteva mostrare, nel mercato home gli autori avevano carta bianca. Non nascondo che pure io nei 90 mi diedi all'acquisto dei tanti titoli che uscivano da noi. Col passare degli anni però capii che in fondo, a parte il livello tecnico, la fluidità delle animazioni, c'era ben poco. Roba usa e getta. Non restava dentro niente. Certo le chicche non mancavano: Oh mia Dea, Record of lodoss war, Yoma, El-Hazard, Megalopolis, Urotsukidoji, ecc.ecc. ma poco rispetto alla mole che usciva. In più si stava creando un movimento otaku che non ho mai digerito e che trovavo pericoloso che poi in futuro avrebbero dettato legge e condizionato tutta quest'arte. Personaggi femminili sminuiti e sempre più formose, con tette grosse, fianchi larghi, tutto kawaii, capelli e occhi sempre più arcobaleno, caratteri da dementi, voci sempre più sottili, dialoghi urlati, insomma...
OAV: per me l'inizio della fine. Sulla carta molto affascinante, quello che in tv non si poteva mostrare, nel mercato home gli autori avevano carta bianca. Non nascondo che pure io nei 90 mi diedi all'acquisto dei tanti titoli che uscivano da noi. Col passare degli anni però capii che in fondo, a parte il livello tecnico, la fluidità delle animazioni, c'era ben poco. Roba usa e getta. Non restava dentro niente. Certo le chicche non mancavano: Oh mia Dea, Record of lodoss war, Yoma, El-Hazard, Megalopolis, Urotsukidoji, ecc.ecc. ma poco rispetto alla mole che usciva. In più si stava creando un movimento otaku che non ho mai digerito e che trovavo pericoloso che poi in futuro avrebbero dettato legge e condizionato tutta quest'arte. Personaggi femminili sminuiti e sempre più formose, con tette grosse, fianchi larghi, tutto kawaii, capelli e occhi sempre più arcobaleno, caratteri da dementi, voci sempre più sottili, dialoghi urlati, insomma...
OAV: per me l'inizio della fine. Sulla carta molto affascinante, quello che in tv non si poteva mostrare, nel mercato home gli autori avevano carta bianca. Non nascondo che pure io nei 90 mi diedi all'acquisto dei tanti titoli che uscivano da noi. Col passare degli anni però capii che in fondo, a parte il livello tecnico, la fluidità delle animazioni, c'era ben poco. Roba usa e getta. Non restava dentro niente. Certo le chicche non mancavano: Oh mia Dea, Record of lodoss war, Yoma, El-Hazard, Megalopolis, Urotsukidoji, ecc.ecc. ma poco rispetto alla mole che usciva. In più si stava creando un movimento otaku che non ho mai digerito e che trovavo pericoloso che poi in futuro avrebbero dettato legge e condizionato tutta quest'arte. Personaggi femminili sminuiti e sempre più formose, con tette grosse, fianchi larghi, tutto kawaii, capelli e occhi sempre più arcobaleno, caratteri da dementi, voci sempre più sottili, dialoghi urlati, insomma...
Ammetto di essere d'accordo, conosco pochissimo di queste serie, forse ne ho viste un paio, ma mi hanno lasciato poco o nulla - a parte yamato, appunto, che adoro, ho visto qualche puntata di Oh Mia Dea, carina, ma alla lunga mi pareva ripetitivo, e per ora, non mi è venuta voglia di continuarlo.
In effetti, i personaggi femminili da te descritti in quel modo, mi farebbero storcere parecchio il naso...
OAV: per me l'inizio della fine. Sulla carta molto affascinante, quello che in tv non si poteva mostrare, nel mercato home gli autori avevano carta bianca. Non nascondo che pure io nei 90 mi diedi all'acquisto dei tanti titoli che uscivano da noi. Col passare degli anni però capii che in fondo, a parte il livello tecnico, la fluidità delle animazioni, c'era ben poco. Roba usa e getta. Non restava dentro niente. Certo le chicche non mancavano: Oh mia Dea, Record of lodoss war, Yoma, El-Hazard, Megalopolis, Urotsukidoji, ecc.ecc. ma poco rispetto alla mole che usciva. In più si stava creando un movimento otaku che non ho mai digerito e che trovavo pericoloso che poi in futuro avrebbero dettato legge e condizionato tutta quest'arte. Personaggi femminili sminuiti e sempre più formose, con tette grosse, fianchi larghi, tutto kawaii, capelli e occhi sempre più arcobaleno, caratteri da dementi, voci sempre più sottili, dialoghi urlati, insomma...
abbastanza in disaccordo. E trovo pure retorico tirare fuori come argomento il rapporto produzioni-chicche, perché la puoi usare in qualsiasi mercato, che sia cinematografico, televisivo o altro. Inoltre se usassimo lo stesso argomento per la serialità allora tanti saluti. E poi mi pare logico che quando la produzione è sterminata si inneschi automaticamente una selezione.
Gli OAV sono stati molto importanti nel mercato dell'animazione giapponese perché ha dato la possibilità agli studi di animazione di offrire opere più specifiche, più tempo per la produzione e più opportunità di sperimentare. Dal punto di vista tecnico-produttivo sono stati enormemente rilevanti.
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Sasameki Koto
Amagami SS
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Haganai