Dirty Pair: 40 anni per le Lovely Angel di Sunrise

Nel luglio del 1985 debuttava una coppia destinata a lasciare il segno nell'animazione

di TWINKLE

Lo scrittore di fantascienza Arthur Bertram Chandler, nel corso di una sua visita in Giappone alla fine degli anni '70, avrebbe ispirato Haruka Takachiho per la creazione del soggetto durante un incontro di wrestling che vedeva protagoniste le "Beauty Pair" contro le loro rivali "Black Pair". Non erano passati che pochi anni dal debutto di Crusher Joe che Takachiho, uno dei fondatori dello Studio Nue, dà ai natali un'altra space opera, questa volta dai toni più leggeri e con protagonista un duo di provocanti agenti speciali al soldo della WWWA (World Welfare Works Association), sigla che non a caso rimanda alla World Women's Wrestling Association.

Il primo capitolo con protagoniste le Dirty Pair debutta nel 1979 su S-F Magazine di Hayakawa Shobō, con le illustrazioni di Yoshikazu Yasuhiko. Il primo volume, The Great Adventure Of The Dirty Pair, viene pubblicato nel 1980, al quale seguono The Dirty Pair Strike Again e The Dirty Pair's Rough and Tumble nel 1985. Da qui il ritmo di pubblicazione si fa più dilatato, con la quarta novel che esce nel 1991, fino alla recente nona uscita, The Dirty Pair's Leap, datata 2018.



Nel 22° secolo, l'umanità si è diffusa in vari sistemi stellari che formano la federazione United Galactica (UG). Una società chiamata World Welfare Works Association (WWWA o 3WA) aiuta i pianeti della federazione ad affrontare vari problemi di criminalità e terrorismo, inviando agenti della sezione "Trouble Consultant". Kei e Yuri sono i due membri del team 234 della Trouble Consultant, con il nome in codice "Lovely Angels". Le due riescono a portare sempre a compimento le loro missioni, ma lasciando il più delle volte dietro di loro una scia di distruzione, guadagnandosi per questo motivo il soprannome di "Dirty Pair". Kei, capelli corti rosso fuoco, è la testa calda della coppia, predilige armi pesanti dall'alto tasso di distruttibilità e dà il meglio di sé nelle situazioni caotiche e più disperate. Yuri è apparentemente più tranquilla e calcolatrice, e tra le due è quella specializzata in missioni di infiltrazione e spionaggio; ben consapevole del suo fascino femminile, lo usa volentieri per ingannare gli uomini, seppur alcune volte finisca per innamorarsi a sua volta. Le due hanno anche gusti molto diversi in fatto di uomini, questo causa spesso accese discussioni ma al contempo fa sì che la coppia non entri in conflitto per questioni amorose, anche se finiscono comunque per litigare per motivi più futili.



Reduce da alcune serie di genere mecha non proprio memorabili, quali Heavy Metal L-Gaim e Panzer World Galient, nel 1985 Nippon Sunrise prova a sondare un altro genere prendendosi carico di realizzare una serie animata con protagoniste le Dirty Pair, per la regia di Toshifumi Takizawa, la scrittura, tra gli altri, di Kenji Terada, il character design di Tsukasa Dokite e le musiche di Toshiyuki Kimori. Nel 2023, Haruka Takachiko ha condiviso su X alcuni retroscena della realizzazione dell'anime[1], e sul perché alla fine l'artista originale, Yoshikazu Yasuhiko, non ha ricoperto il ruolo di character designer, come inizialmente previsto. Takachiho controllava i disegni che gli venivano inviati e chiese che il design dei personaggi, inclusi i costumi, fosse reso più “animati” rispetto al romanzo originale. Lo studio Nippon Sunrise cercò di accontentarlo: Yasuhiko e altri membri dello staff elaborarono varie proposte, ma nessuna soddisfò pienamente Takachiho.
Per questo, su raccomandazione dello stesso Takachiho, Fujihiko Hosono fu coinvolto come designer dei costumi. I costumi e le acconciature disegnati da Hosono corrispondevano ai desideri di Takachiho, e i character design vennero poi realizzati di conseguenza. Yasuhiko produsse anch’egli dei design in linea con queste indicazioni, ma ad un certo punto cominciarono a essere inviati anche i design di Tsukasa Dokite. Yasuhiko fece sapere a Takachiho di avere una forte motivazione a occuparsi dei character design, ma precisò anche che non avrebbe potuto ricoprire il ruolo di direttore dell’animazione. Secondo Takachiho, ciò non era dovuto soltanto ai numerosi impegni di Yasuhiko, ma anche alla sua politica personale di non coprire il ruolo di direttore dell’animazione per anime non suoi. Takachiho desiderava garantire alla serie una qualità di disegno stabile: se Yasuhiko avesse accettato di fare anche da direttore dell’animazione, avrebbe preferito i suoi design, ma temeva che, senza il suo controllo diretto, gli animatori dell’epoca non sarebbero riusciti a mantenere uno standard qualitativo adeguato. Pertanto, considerando che gli animatori erano maggiormente abituati a disegnare nello stile di Dokite (che aveva lavorato anche su Urusei Yatsura del 1981), e confidando che ciò avrebbe garantito una maggiore coerenza qualitativa, fu deciso di nominarlo character designer principale.



Rispetto alle novel, gli scrittori attuano alcune modifiche alla storia, la più evidente riguarda il personaggio di Mughi, ovvero la bestia che accompagna Kei e Yuri nelle loro missioni, che da minaccioso alieno felino in grado di controllare le onde magnetiche, diventa un gattone/orso dai tratti decisamente più comici tale da farlo sembrare uscito da un manga di Rumiko Takahashi. Lo spettatore viene dunque catapultato in un mix di azione, spionaggio e commedia tramite una serie di episodi autoconclusivi caratterizzati da un montaggio frenetico che dà spazio e agio alla coppia di protagoniste. La chiave scelta è quella di un inedito, per l'epoca, buddy movie al femminile, nel quale confluiscono vari generi che con maestria Sunrise maneggia durante lo sviluppo della narrazione, con rimandi cinematografici e letterari (uno schermo in un episodio ha i nomi del cast della serie originale di Star Trek, il leader dei topi senzienti nell'episodio 12 si chiama Algernon, omaggio ad un racconto di Daniel Keyes, giusto per citarne due) che si inseriscono perfettamente nel contesto del periodo, procedendo allo stesso tempo controcorrente rispetto alla nascente estetica cyberpunk, preferendo piuttosto un approccio più pop, a partire dalla vivace colorazione, anticipando, sotto alcuni punti di vista, tanto l'azione urbana delle "girls with guns" di Ken'ichi Sonoda quanto la formula da "space western" di Cowboy Bebop. La serie non è esente da difetti, il ritmo degli episodi alle volte tende a calare e l'assenza di avversari o personaggi di contorno ricorrenti, al di fuori di Gooley e Calico della 3WA, alla lunga si fa un po' sentire. 



Tecnicamente l'originale Dirty Pair si difende ancora discretamente, nell'ottica di una produzione televisiva (è bene non aspettarsi le animazioni di un Megazone 23), rimanendo qualitativamente costante, pur senza particolari guizzi, nel corso di tutta la sua durata. Per lo stesso motivo, il fan-service sessuale è abbastanza contenuto limitandosi ogni tanto ad inquadrature maliziose, scene di docce (episodio 24) e qualche vestito scollato, con due protagoniste così si può quasi definire un potenziale represso dalla sua natura televisiva, ma ci penseranno le successive produzioni destinate all'home video e il film a rincarare la dose da questo punto di vista.
La serie non è un successo di ascolti, tant'è che la messa in onda verrà interrotta all'episodio 24 dei 26 previsti, gli ultimi due saranno pubblicati sottoforma di OAV soltanto nel gennaio del 1987 con il titolo With Love from the Lovely Angels. Prima di ciò, le Dirty Pair debuttano nel mercato home video con Dirty Pair - Affair of Nolandia, produzione dalla durata di cinquantacinque minuti, con la sceneggiatura di Kazunori Itō, futuro scrittore di PatlaborGhost in the Shell e del franchise .Hack, contraddistinto prevedibilmente da toni più maturi e scene più ammiccanti rispetto alla serie originale. Il 28 novembre 1986 le Dirty Pair debuttano al cinema con Dirty Pair - Project Eden, Kōichi Mashimo dirige uno spettacolare lungometraggio d'azione in cui Kei e Yuri girano con indosso degli asciugamani per un buon 70% della durata della pellicola, alle prese prima con un contrabbandiere maniaco (anche lui perennemente in mutande) e poi con uno scienziato pazzo intenzionato a riportare una razza aliena dormiente da tempo, i Sadinga, alla sua forma evolutiva finale sullo sfondo di un pianeta minerario conteso tra le grandi potenze. 



Nel 1987 è il turno della serie OAV, priva di un titolo specifico e che per questo viene spesso chiamata Dirty Pair 2, che si compone di dieci episodi da venticinque minuti l'uno; tra un pianeta governato da un dio e un classico episodio al casinò in cui si scommette sparando dei meteoriti, il duo non mancherà di intrattenere neanche in questa seconda tornata di casi. Il più adrenalinico è senza ombra di dubbio il secondo episodio, "Ultimate Halloween Party", in cui Kei e Yuri devono neutralizzare un robot programmato per impazzire ad una certa ora. Oltre ad essere una citazione del Terminator di James Cameron, ma con un divertente capovolgimento di ruoli (essendo il cyborg quello pedinato), nel corso dell'inseguimento la coppia di protagoniste finisce per sventare, del tutto involontariamente, quattro rapine organizzate da altrettante bande di criminali, una più pittoresca e goffa dell'altra; nel corso di venticinque minuti non c'è un attimo di respiro, questo episodio dovrebbe essere un manuale su come si dirige una storia di pura azione. Ovviamente, merita una menzione d'onore la sigla di apertura "By Yourself" cantata da Miho Morikawa, la stessa voce che due anni dopo ci avrebbe fatto salpare per un'avventura indimenticabile sulle note di Blue Water.

Flight 005 Conspiracy del 1990 è l'ultima produzione animata con protagoniste le classiche Dirty Pair, che vede Kei e Yuri tornare dopo tre anni di pausa per risolvere uno dei casi più difficili che abbiano mai affrontato. Con l'intento forse di rendere l'operazione più pulp avvicinandola alle origini cartacee, i toni di questo OAV si fanno molto più seri, con battute e umorismo ai minimi storici che lasciano il posto alla sola violenza e una sequenza splatter di un certo impatto. Per il resto, gli ingredienti sono al loro posto, belle scene d'azione, buone animazioni, ma è difficile definire Flight 005 Conspiracy un degno commiato all'animazione dell'esplosivo duo Sunrise. Tra le cause del congelamento del franchise c'è anche il momentaneo ritiro dalle attività della doppiatrice di Kei, Kyōko Tongū, trasferitasi in Italia con il marito nel 1992, Sunrise opterà quindi per un reboot totale della serie: Dirty Pair Flash



Dirty Pair, inclusi i due episodi aggiuntivi, viene trasmesso in Italia nel 1990 su una Odeon TV già in bancarotta, pochi mesi dopo la prima messa in onda de I Cavalieri dello Zodiaco, con il titolo Kate and Julie e un doppiaggio di qualità abbastanza scadente; Gooley ha cambiato voce cinque volte (di cui due dall'identità ignota[2]) e un ventenne Davide Garbolino ha doppiato qualcosa come quattordici personaggi, giusto per menzionare due curiosità sulla cura riposta all'epoca dallo studio torinese Videodelta. L'adattamento, tralasciando il cambio di nomi dalla dubbia utilità (come Galaxy Angel al posto di Lovely Angel, nonostante sia anche il nome dell'astronave), è inoltre infarcito di alcune pesanti censure nei dialoghi, l'episodio 7, ad esempio, che vede tra i protagonisti un personaggio transgender, viene in tal senso stravolto. La sigla è cantata da Massimo Dorati e gli "Odeon Boys". 
La serie OAV e il film sono inediti in Italia, mentre curiosamente in Nord America avviene l'esatto opposto, dove l'anime giunge in VHS negli anni '90 attraverso i singoli OAV Affair of Nolandia e Flight 005 Conspiracy, mentre Project Eden viene distribuito da Streamline Pictures nel 1994, entrambi, insieme alla serie OAV, saranno poi ridoppiati e ripubblicati nei primi anni 2000 da ADV. Dirty Pair avrà inoltre fortuna negli Stati Uniti tramite il cartaceo: Studio Proteus ne acquisisce i diritti già nel 1988 e con le etichette di Eclipse Comics prima e Dark Horse Comics poi, viene realizzato un fumetto originale, "The Dirty Pair", di ben 28 volumetti, scritto e illustrato da Adam Warren, considerato il primo fumettista americano ad utilizzare uno stile ispirato ai manga. Nel 2021 viene avviata da Nozomi Entertainment (nel frattempo inglobata nell'orbita di Crunchyroll) una campagna Kickstarter per finanziare un doppiaggio in lingua inglese della serie originale inedita ma che ad oggi, dopo oltre 700,000 dollari raccolti e varie vicissitudini poco chiare, non ha ancora visto la luce[3]. Così come da 35 anni non vede la luce nessuna nuova produzione dedicata alle Dirty Pair, dimenticate forse troppo in fretta da Sunrise, oggi Bandai Namco Filmworks, ma non da appassionati vecchi e nuovi, come dimostrato dai numerosi omaggi condivisi sui social per il quarantesimo anniversario e una mostra in programma dal 10 ottobre al Kita-Senju Marui di Adachi, Tokyo.



Fonti consultate:
[1]高千穂遙 su X
[2]AntonioGenna.net presenta: IL MONDO DEI DOPPIATORI - ZONA ANIMAZIONE: "Kate and Julie"
[3]Retro Anime, Kickstarter, and Broken Promises - This Week in Anime - Anime News Network

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