Takeshi Koike: chi è il regista di Lupin the IIIRD - The Movie: La Stirpe Immortale

Una panoramica sull'autore che ha mantenuto Lupin contemporaneo.

di Artax

Dall'11 dicembre, grazie ad Anime Factory, etichetta di Plaion Pictures, arriverà nelle sale italiane l'ultimo lavoro del maestro Takeshi KoikeLupin the IIIRD - The Movie: La Stirpe Immortale. In attesa di questo grande ritorno al cinema, di cui vi abbiamo svelato una clip in esclusiva, scopriamo qualcosa in più sull’amatissimo regista e sul suo stile tanto peculiare quanto riconoscibile che ha firmato l'ultima avventura del ladro gentiluomo.


Takeshi Koike, al di là del mondo di Lupin, è ben noto sin dai suoi primi lavori, come il corto "World Record" presente nell'antologia The Animatrix del 2003, dove figuravano anche autori di enorme calibro; e soprattutto il lungometraggio Redline del 2009 che l'ha reso un regista di incredibile fama per l'aerodinamicità delle sue scene. Cosa vi è di tanto particolare nel suo tocco è la forza e l'energia unica che riesce ad esprimere nelle sue opere, un dinamismo che arriva dalla sua verve innata, ma anche dai suoi maestri. 

Fin da ragazzo rimane affascinato da Galaxy Express 999 e da quella forma di animazione personale e audace portata avanti da Yoshinori Kanada, una vera leggenda del settore, al quale Koike spera un giorno di poter assomigliare. Da subito è disposto a tutto per coronare il suo sogno di diventare un animatore, e in seguito regista: tra i suoi mentori troviamo Akihiko Yamashita, che egli ammira fortemente per il taglio registico che riesce ad imprimere su qualsiasi scena di animazione, e che lo porta a lavorare con lui a Giant Robo. Eppure la sua formazione principale avviene sotto la "linea produttiva" di Yoshiyaki Kawajiri dello studio Madhouse che firma opere di stampo fortemente oscuro e controcorrente come La città delle bestie ammaliatrici, La città demoniaca Shinjuku, e Ninja Scroll. Un altro incontro fondamentale è quello con Peter Chung, regista sudcoreano naturalizzato statunitense, creatore di Aeon Flux e Alexander Senki, opere sperimentali sia nel character design che nella costruzione visiva.
 

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Dunque abbiamo temi maturi, regia debitrice del cinema dal vero ma capace di osare più di esso, contrasti cromatici marcati, un dinamismo eccezionale nella costruzione della fotografia e una pulizia estrema dei movimenti per massimizzare la resa emotiva: è da questo mix che nasce la poetica di Takeshi Koike.

Proprio per questa inclinazione a rompere gli schemi, Koike diventerà una figura chiave nella rinascita del franchise Lupin III, rimasto in una sorta di stasi dagli anni ’80.

Nel 2012 Koike si avvicina al ladro gentiluomo rielaborando in maniera personale il design dei personaggi di Lupin the IIIRD - La donna chiamata Fujiko Mine di Sayo Yamamoto e Mari Okada. La serie sull'ambigua criminale è molto diversa da ciò che tradizionalmente si era soliti associare alle avventure di Lupin: più adulta nei temi, più ricercata nello stile grafico e più ambiziosa nella narrazione. Koike si occupa del character design, e anche se “solo” disegnare i personaggi potrebbe sembrare un ruolo marginale, il suo intervento determina in modo cruciale l’ingresso del cast storico di personaggi in una nuova era: moderna, sensuale, elegante
 

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Dopo questo assaggio, Koike continua a lavorare sul franchise e ne diventa progressivamente uno dei principali autori contemporanei: nonostante sia un grande fan della serie originale, la sua versione è un Lupin che osa, sia stilisticamente che visivamente. Complice anche una diffusione cinematografica limitata, Koike non pone freni a ciò che il ladro gentiluomo può fare. Ecco dunque che dopo aver fatto suo il design dei personaggi con la serie di Yamamoto, il regista conferma un nuovo Lupin più dinamico, violento e anche sessualmente esplicito.

Tra molti altri lavori, come Dororo e Yasuke, Koike continua a lavorare a Lupin. Nascono così tre film di circa cinquanta minuti diversi dal Lupin a cui eravamo abituati: stiamo parlando di Lupin the IIIRD - La lapide di Jigen Daisuke  nel 2014, Lupin the IIIRD: Ishikawa Goemon Getto di Sangue del 2017 e Lupin the IIIRD: La bugia di Mine Fujiko  del 2019. Nessuno di questi film, attualmente disponibili su Amazon Prime Video inclusi con Prime, viene considerato dal regista come uno spin- off della serie di Yamamoto, ma uno sguardo nel più vasto mondo dei personaggi di Lupin. Uno sguardo tutto suo.

La sua saga continua e sei anni dopo l'ultimo lavoro nel mondo di Lupin, Koike propone nel 2025 altri due capitoli: Lupin the IIIRD: Zenigata e i due Lupin, il quarto capitolo di durata dimensionata che potete trovare disponibile per l'acquisto e il noleggio su tutte le principali piattaforme streaming; e soprattutto Lupin the IIIRD - The Movie: La Stirpe Immortale, concepito come il culmine del suo lavoro sul ladro gentiluomo. Questa volta il film dura ben novanta minuti e prende ispirazione da L’Isola del Dottor Moreau, adattamento cinematografico del romanzo di H. G. Wells interpretato da Marlon Brando. Anche l'ultimo capitolo è anche caratterizzato, come il resto della sua saga sul Ladro Gentiluomo, dal supporto creativo di Katsuhito Ishii, il designer dei personaggi di Kill Bill, appassionato di un tipo di animazione estremamente sferzante e esteticamente riconoscibile

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"Riconoscibile": è questa la parola giusta per definire Takeshi Koike e la sua intera attività artistica. Un regista che, qualsiasi cosa faccia, non può assolutamente passare inosservato, tanto da riuscire a rimodernizzare un personaggio di quasi mezzo secolo come solo lui avrebbe potuto fare.

Per sapere quali sale italiani proietteranno Lupin the IIIRD - The Movie: La Stirpe Immortale l'ultimo lavoro del regista, potete recarvi al seguente link, Ricordiamo che l'elenco non è definitivo e in costante aggiornamento.

Fonti consultate:
Animation World News
The Peoples Movies
Web Anime Style

Zimmerit
Anime News Network

  



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