Inazuma Eleven: prime impressioni sul calcio fantastico di J-Pop
Calcio d'inizio per il manga tratto da un popolare videogioco
di Kotaro
Per i ragazzi degli anni ‘80/’90, se si diceva calcio e anime/manga, il nome che saltava fuori era inevitabilmente solo uno: Captain Tsubasa. L’opera di Yoichi Takahashi, soprattutto nella sua versione animata, si è fatta conoscere in tutto il mondo, ha fatto conoscere il calcio in Giappone, ha appassionato milioni di ragazzi parlando di ragazzini che giocavano nel campetto della scuola e partendo da lì sono poi arrivati alle Olimpiadi. Caratteristica fondamentale dell’opera era quella di prendere il calcio e usarlo come mezzo per raccontare battaglie da shounen manga ricche di pathos, dove i personaggi avevano storie tragiche alle spalle, imparavano i valori dell’amicizia e del gioco di squadra, diventavano via via più forti e affascinavano i lettori/spettatori con azioni al limite dell’incredibile: salti sui pali della porta, palloni calciati in combo, tiri talmente forti e veloci che facevano diventare la palla ovale e bucavano reti e muri.
Si può creare un calcio ancor più incredibile, ancor più esagerato, ancora più fantasioso e ancora più passionale di quello di Tsubasa e compagni? Sembrava impossibile e invece si può, come ci mostra Inazuma Eleven.

Originariamente un RPG calcistico realizzato da Level 5 e uscito nel 2008 su Nintendo DS, Inazuma Eleven si è subito espanso sfornando seguiti su seguiti, una longeva serie animata che continua ancora oggi con varie incarnazioni, film animati per il cinema, gadget e adattamenti manga.
Nel 2016, J-Pop aveva già pubblicato il manga tratto dalla seconda generazione di giochi e dalla seconda saga dei cartoni animati, Inazuma Eleven GO, del 2011, in sette volumi. Oggi, la casa editrice di Milano ci riprova e torna alle origini, pubblicando i dieci volumi dell’originale Inazuma Eleven, usciti in Giappone fra il 2008 e il 2010.

Il manga ripercorre la storia dei primi giochi e delle prime stagioni della serie animata, mostrandoci le origini di tutto. Protagonista della vicenda è il giovane Mark Evans (Mamoru Endo), portiere e capitano del club di calcio della scuola media Raimon, in passato talmente forte da vedere i suoi giocatori soprannominati gli “Inazuma Eleven”, “gli Undici del Fulmine”, ma attualmente talmente scarso da essere a rischio chiusura.
La tenacia del capitano, che crede ancora di poterlo riportare agli antichi fasti, e l’ingresso nel team del promettente attaccante Axel Blaze (Shuya Goenji) forse possono cambiare le carte in tavola e permettere allo scalcinato club di partecipare al tanto agognato torneo scolastico Football Frontier.

Come trama, Inazuma Eleven non ha nulla di diverso dai vari Captain Tsubasa, Slam Dunk, Eyeshield 21, Haikyu, H2, Hinomaru Sumo: la squadra sfigata su cui nessuno punterebbe che pian piano si riempie di nuovi membri talentuosi e piano piano arriva a raggiungere traguardi prima impensabili. E’ un genere di storia che piace sempre, anche se presenta più o meno sempre le stesse caratteristiche, ma è giusto che lo faccia, perché da sempre i manga/anime sportivi, specie quando si tratta di sport di squadra, hanno insegnato al lettore/spettatore a lottare con tenacia, rincorrere i propri sogni senza mai arrendersi, allenarsi con molti sacrifici, credere in se stessi e nei propri compagni di squadra, crescere insieme, giocare con lealtà e magari anche convertire i propri avversari che poi diventano amici e ti aiutano ad allenarti o entrano con te nella squadra della nazionale.
Inazuma Eleven, in questo primo volume, ha esattamente tutto questo, o se non ce l’ha ancora, sicuramente lo avrà nei volumi successivi. Trascinati dall’entusiasmo di Mark, unico a fare allenamenti impensabili perché crede ancora di poter portare in alto la sua squadra, pian piano anche tutti gli altri personaggi, dagli sfigati su cui non scommetteresti un centesimo al fighetto che entra in squadra ma continua ancora un po’ a tirarsela, finiscono per crederci, accompagnarlo nei suoi allenamenti, avere il loro momento di gloria nelle partite, crescere.

La particolarità di Inazuma Eleven, capace di fargli superare Captain Tsubasa in assurdità come si diceva in apertura, è che i personaggi durante le partite possono utilizzare degli attacchi speciali chiamati “Tecniche Micidiali” che fanno impallidire i vari Tiri della Tigre e Catapulte Infernali, essendo infatti più simili a magie o agli Stand di Le bizzarre avventure di JoJo. Fra le mille cose che questi personaggi sono capaci di fare, infatti, c’è anche l’evocare fuoco e fiamme, draghi, mani giganti d’energia, demoni, muraglie di roccia, tornadi, pinguini (!) e chi più ne ha più ne metta. Quando ho giocato al videogioco, ho riso tantissimo nel vedere questa cosa, ma è anche quella che mi ha reso Inazuma Eleven più interessante, dato che io detesto il calcio reale e quindi vederne uno così fantasioso mi risultava invece molto appassionante.

Se, invece, a voi il calcio reale piace e cercate dunque realismo o storie più adulte, non è qui che le troverete: Inazuma Eleven è un manga per un pubblico infantile, che sfrutta appieno tutte le caratteristiche dei manga di Coro Coro, rivista della Shogakukan su cui è stato pubblicato e su cui sono usciti in passato anche altri manga simili dallo stesso target come Dodge Danpei, Pokemon - La grande avventura, Beyblade, Let’s & Go. Lo stile di Inazuma Eleven è quello, e a rimarcarlo sono anche i disegni, affidati a Tenya Yabuno, autore che ha curato varie trasposizioni manga per il franchise di Inazuma Eleven ma anche per Pokemon e Digimon, col taglio tipico di questo genere di prodotti: protagonisti ragazzini, tratto molto caricaturale, occhioni enormi, gag in superdeformed, capelli di ogni forma e colore. I disegni di Inazuma Eleven sono estremamente caricaturali, fra forma e colore dei capelli, corpi minuscoli o enormi, ragazzini che sembrano scimmie, studenti delle medie che hanno già la barba e via dicendo, i personaggi risultano così estremamente “in stile anime”, cosa che rendeva il videogioco una sorta di cartone animato interattivo molto simpatico da giocare.

L’adattamento manga forse è un po’ troppo rapido nella narrazione, ma ai personaggi ci si riesce ad affezionare, basta non chiedergli il realismo che non hanno mai voluto dare e lasciarsi trasportare dai loro drammi ovviamente sempre super esagerati, dalla passione che mettono negli allenamenti, dall’amicizia che fanno sbocciare fra un tiro e l’altro, dalle tecniche tanto assurde quanto divertenti che tirano fuori quando la narrazione vuole puntare sul lato emotivo, riuscendoci anche. Il trope del personaggio sfigato, che non crede in se stesso e su cui nessuno scommetterebbe nulla, che viene costantemente preso in giro e bullizzato dal fighetto di turno, ma che nel momento del bisogno tira fuori una forza interiore incredibile e riesce a ribaltare la situazione funziona sempre e di momenti questi Inazuma Eleven è pieno, perciò anche dal lato emotivo non delude.
Probabilmente, il colore e le animazioni delle cutscene del videogioco o delle puntate dell’anime gli rendono maggiore giustizia, ma anche così Inazuma Eleven è un manga spensierato e molto simpatico da leggere. Non offre realmente nulla di nuovo per un lettore adulto e navigato, ma si inserisce in un filone di opere che funzionano sempre e che continuano a regalare sogni ed emozioni ai lettori più giovani.

Fa piacere che J-Pop, dopo Pokemon e altri adattamenti da videogioco, continui a puntare anche ai manga per un pubblico infantile, un tipo di fumetto raramente esplorato dalle nostre parti ma che, invece, tira molto in patria, offrendo ai piccoli lettori una lettura più “sicura” di certe cose di Shounen Jump ma che non manca di emozionarli e lasciargli sogni e bei messaggi. L'edizione J-Pop rientra negli standard dell'editore, con carta lucida e sovraccoperta (sulla quale sono presenti commenti dell'autore e fumetti extra in 4 vignette) al prezzo di 6.50 a volume. L’adattamento scelto per i nomi dei personaggi, come già in Pokemon - La grande avventura e tutti gli altri manga basati su videogiochi pubblicati dallo stesso editore, è quello ufficiale internazionale dei giochi e dell'anime relativo.
Inazuma Eleven 1
La squadra di calcio della Raimon Junior High è in grave difficoltà. Nonostante il glorioso passato, oggi è perennemente sotto organico e composta da giocatori più propensi a poltrire che ad allenarsi. Per evitare di essere sciolto per sempre, il team dovrà superare una sfida all’apparenza impossibile: battere gli avversari più forti della zona. Toccherà a Mark Evans, portiere e capitano, trovare nuovi membri motivati a far rinascere la squadra. Il nuovo gruppo sarà sufficiente a salvare la Raimon dal disastro?
Prezzo: 6,50 €
Totale voti: 1 0 1
shinji01
Disegni troppo deformed. Umorismo troppo infantile. Lo giro ai miei figli... EDIT: mio figlio di 13 anni che ha adorato la serie TV mi ha detto che non gli è piaciuto, troppo infantile rispetto all'anime
12/10/2025
| Titolo | Prezzo | Casa editrice |
|---|---|---|
| Inazuma Eleven 1 | € 6.50 | JPOP |
| Inazuma Eleven 2 | € 6.50 | JPOP |
| Inazuma Eleven 3 | € 6.50 | JPOP |
| Inazuma Eleven 4 | € 6.50 | JPOP |
| Inazuma Eleven 5 | € 6.50 | JPOP |
Kotaro
Classico manga di CoroCoro, ma per il suo pubblico va bene e da leggere è divertente anche se un po' troppo rapido nella narrazione.
22/10/2025