Intervista a Costellazione Manga: astronomia ed anime in un progetto italiano

Conosciamo meglio una delle iniziative più originali del panorama scientifico (e non solo) in Italia

di tenshi5100

Negli scorsi mesi vi avevamo parlato di una nuova realtà tutta italiana chiamata Costellazione Manga, un progetto ideato da un gruppo di ricercatori universitari che unisce lo studio dell'astronomia alla passione per gli anime e i manga sci-fi. Noi di AnimeClick abbiamo avuto il piacere di intervistare i membri di questa ambiziosa iniziativa.

Qui sotto vi riportiamo l'intervista completa. Auguriamo a tutti una buona lettura.
 

Avete mai pensato di presentare il vostro lavoro anche nei licei e negli istituti tecnici? Oppure volete limitarvi soltanto alle università? 

Si, ci abbiamo pensato molte volte, anche perché Costellazione Manga è nato al Planetario di Ravenna, dove già si svolgono molte attività di comunicazione dell’astronomia e della scienza rivolte alle scuole. La particolarità di Costellazione Manga è che ogni spettacolo o conferenza è costruita su misura per un determinato pubblico, e possiamo avere la libertà di trattare moltissimi temi legati all’astrofisica moderna collegandoli ai manga e agli anime preferiti dal pubblico. Quindi, per come è costruito il progetto crediamo che sia un ottimo modo per interessare non solo gli adulti ma anche i ragazzi a tutte le scienze legate allo spazio e possiamo modulare la fisica e la matematica al livello richiesto dalla classe. Abbiamo quindi iniziato a prendere contatti con insegnanti e comunicatori che svolgono attività didattiche all’interno di musei e planetari. E proprio rivolto a loro (grande novità degli ultimi giorni), il 2 novembre prossimo proporremo un workshop a Lucca Comics and Games, nella sezione Educational. Questo incontro è dedicato a chi si occupa di educazione e comunicazione della scienza ma anche agli studenti interessati. E in questa occasione spiegheremo il “dietro le quinte” di Costellazione Manga, mostrando le basi di pedagogia e spiegando come è nato Costellazione Manga. Dato che a Lucca quest’anno parteciperà il maestro Leiji Matsumoto, abbiamo pensato di preparare una sezione di esempio per i partecipanti al workshop, dedicata all’astronomia e all’ingegneria spaziale presente in alcune sue opere come Capitan Harlock, Galaxy Express 999 e Starzinger. (Per ulteriori info, potete consultare questo link)

C'è un manga/anime in particolare che fatto scattare la scintilla dalla quale è nato l'intero progetto? 

In realtà abbiamo avuto molti punti di ispirazione per iniziare questa avventura.
I grandi baluardi nella creazione del progetto, come UFO Robot Goldrake che i nostri genitori guardavano da ragazzi, ma anche Galaxy Express 999 che è una vera e propria enciclopedia di astronomia e poi ancora Daitarn III e Dragon Ball. Per UFO Robot Goldrake abbiamo anche avuto l’appoggio iniziale di Alessandro Montosi, che è un grande esperto del settore robotico nagaiano.
C'è una parte di Costellazione Manga a cui siamo abbastanza affezionati, e che riguarda il cielo come viene visto in Giappone. È nata quando siamo andati ad approfondire Ken il Guerriero e i riferimenti a Hokuto e Nanto: Hokuto è stato facile (è il grande carro nella costellazione dell'Orsa Maggiore) ma per Nanto invece ci siamo resi conto che non ha un equivalente italiano: si tratta di un gruppo di stelle che nella tradizione italiana sono semplicemente una parte del Sagittario, e nella tradizione anglosassone sono anche parte di una figura detta la "Teiera". La particolarità di Nanto è che rappresenta una versione allo specchio di Hokuto: va benissimo ai fini della storia e della rivalità tra le scuole di arti marziali, però è un riferimento che in occidente non è molto conosciuto, e quindi va spiegato.


Da lì, approfondendo, abbiamo imparato com'è suddiviso il cielo nella tradizione cinese-giapponese. E abbiamo toccato con mano il fatto che ogni cultura guarda il cielo nella propria maniera: ne raggruppa le stelle a proprio modo, e vi proietta sopra i propri miti e la propria visione del mondo.
 

La fantascienza è diventato un genere molto apprezzato dal grande pubblico anche perché propone tematiche etiche e morali che la scienza reale affronta ogni giorno. Sono innumerevoli i manga e gli anime che trattano di temi "scottanti", per così dire. Facendo riferimento a specifiche opere, avete mai pensato di includere nel vostro progetto un dibattito sui pro e i contro dell'esplorazione dello spazio?

Assolutamente si. Questo è un tema molto interessante e senza dubbio attuale ed è importante aggiornare e rendere consapevole il pubblico delle implicazioni che l’esplorazione spaziale produce sulla nostra società. Ci sono due manga che trattano questo tema tra quelli che proponiamo spesso, 2001 Nights e Planetes. Entrambi sono abbastanza efficaci nel mostrare in modo realistico gli aspetti critici dell'esplorazione: i rischi, la solitudine, i tempi lunghissimi. Per esempio, un manga come Planetes che è ambientato in un futuro relativamente vicino, mostra anche un altro problema, quello della "spazzatura spaziale" ovvero della presenza in orbita di vecchi satelliti o di loro parti, che sono un rischio per i satelliti nuovi e per le missioni umane a causa dell'altissima velocità con cui accadrebbe un eventuale impatto. Ed ancora, ci fornisce lo spunto per trattare argomenti sentiti relativi alla biologia e alla medicina. Prendendo spunto da questi due manga possiamo collegarci allo stato attuale dell’esplorazione spaziale. Studiare la reazione degli astronauti che vivono nella stazione spaziale in orbita, vedere lo sviluppo delle cellule e delle piante in assenza di gravità, sono tutte opportunità che ci vengono fornite per trovare nuove applicazioni nel campo della medicina e della cura dei tumori.

Viceversa, lo spazio potrebbe essere una risorsa, e ad oggi ci sono diversi studi su come fare a rifornirsi di minerali rari sugli asteroidi. Si tratta però ancora di studi teorici, e da questo punto di vista la realtà non ha ancora raggiunto la fantascienza.

In occasione della Notte d’Oro di Ravenna, che si terrà il prossimo 6 ottobre, abbiamo organizzato una serata al Planetario di Ravenna in cui il rapporto tra uomo spazio e uomo macchina verrà discusso in dettaglio. Al principio, guideremo un tour nello spazio, sotto la cupola del Planetario, dedicato a UFO Robot Goldrake, per celebrare i 40 anni della messa in onda del primo episodio sulla RAI; in seguito, la serata proseguirà con un’analisi del rapporto tra uomo e spazio a cura di Gabriele Scardovi che è un esperto in etica, teorie dell’identità personale e teorie del postumano.
Alternando momenti di dialogo a brani filmati, la conferenza tratterà con particolare attenzione dell’ambivalente relazione che l’essere umano stabilisce con lo spazio extraterrestre, avvertito come luogo-non luogo in grado di generare immagini fortemente contraddittorie. Rifacendosi espressamente alle vicende raccontate in Goldrake si vedrà allora come dallo spazio astrale possano provenire sia oscure minacce – magari sotto forma di spietati alieni invasori – sia conferme che la specie umana può sperare in una vita nuova e diversa, oltre i confini del suo pianeta d’origine.
(Per info, vi rimandiamo a questo link)

La finalità ultima di Costellazione Manga quale sarà? Qual è il grande sogno che vorreste realizzare? 

Ci piacerebbe che da Costellazione Manga nascesse una risorsa per chi si interessa di astronomia: il progetto sarebbe sicuramente utile per chi si occupa professionalmente di divulgazione (planetari, musei, parchi delle stelle) o di insegnamento, ma sono sicuro che anche tra il pubblico c'è chi apprezzerebbe il punto di vista "dal di dentro".

Sarebbe bello riuscire ad ampliare il gruppo di collaboratori e raccogliere la maggior parte dei riferimenti scientifici nei manga e negli anime, ed accostarli a degli spunti di approfondimento.  Per esempio, parlando di Goldrake, spesso iniziamo descrivendo la differenza tra sistema planetario e nebulosa planetaria: si tratta di informazioni di base, che chi è interessato può approfondire in un libro divulgativo. Poi però mostriamo anche un'altra cosa: qual è lo stato attuale delle conoscenze sui possibili pianeti ospitati Vega, mostrando gli articoli presi dalle riviste specialistiche (per esempio, Astronomy & Astrophysics e Astrophysical Journal). Questo è un lavoro più complesso, che richiede dimestichezza con le riviste di settore, con la pratica della ricerca astronomica e con il suo gergo.
Forse, è proprio il punto di vista “dal di dentro” che offriamo noi, da ricercatori in astronomia, il vero valore aggiunto di Costellazione Manga. Ci piacerebbe avvicinare il mondo della ricerca alla quotidianità del pubblico, vorremmo condividere i risultati del nostro lavoro di ricerca con la gente e renderla partecipe e consapevole di come funziona la ricerca scientifica e delle meraviglie che l’astrofisica ci mostra ogni giorno. La società che non si interessa di scienza e non capisce come funzionano la matematica, la fisica, e anche la biologia e la medicina è una società in balia di bufale e vive in modo malsano. Al contrario, quando è ben chiaro come lavora il metodo scientifico, le persone hanno gli strumenti utili per porsi le domande in modo critico e ragionevole. Costellazione Manga ha tutte le carte per poter aiutare questo tipo di processo.

 

Qual è il più grande insegnamento che secondo studiosi di grandissimo livello come voi possiamo avere da certi anime? 

"Grandissimo livello" è eccessivo, dai... Una cosa che abbiamo imparato ad apprezzare guardando gli anime con la prospettiva di Costellazione Manga è la quantità di lavoro e di documentazione che ci sono dietro, e che spesso invece si sono persi nelle versioni italiane. Per esempio, nelle opere di Leiji Matsumoto si mescolano spesso un approccio decisamente fantastico con una documentazione precisa. Starzinger è decisamente un'opera fantastica, eppure si apre con una "pillola" in cui la Dottoressa Kitty spiega la forma e le dimensioni della Via Lattea così come si sarebbe potuta sentire in una lezione universitaria. Le dimensioni di Plutone riportate in Galaxy Express 999 sono esattamente quelle che erano ritenute plausibili alla fine degli anni '70. Le puntate di Star Blazers - Corazzata spaziale Yamato si aprono in genere con una sequenza dove viene mostrata una mappa con le posizioni relative della Via Lattea (e del Sole al suo interno) e della Grande nube di Magellano, con le distanze coinvolte e con evidenziati i punti di riferimento della serie. Il lavoro di documentazione era decisamente ben fatto. È un peccato invece che queste sequenze siano quasi sempre state tagliate nell'adattamento italiano. Ed è altrettanto triste notare come i traduttori non siano andati ad approfondire i termini astronomici giapponesi usati nell'originale: altrimenti non avremmo la confusione tra "stella" e "pianeta" che pervade l'anime di Goldrake, o cose come "la nube del Grande Magellano" che si sente a volte in Star Blazers. Entrambe sono dovute a una certa ambiguità delle espressioni giapponesi equivalenti... forse con Costellazione Manga dovremmo proporre anche un glossario ad uso dei traduttori, magari renderemmo il loro lavoro un poco più semplice!

Voglio rigirare a voi una delle domande che possiamo trovare anche nel vostro studio: quanto è fragile la presenza umana nello spazio?

Moltissimo! I pericoli sono tanti, alcuni sono abbastanza ovvi e sono quelli legati alla possibilità di guasti agli apparecchi che tengono in vita gli astronauti (purificatori dell'aria, dell'acqua, riscaldamento/raffreddamento, navigazione). Altri sono invece più subdoli: la spazio è pervaso da radiazione ionizzante, che è nociva per la salute degli esseri viventi, perché l'impatto di una particella carica con una cellula può provocare danni al DNA. La cosiddetta "orbita bassa", a cui opera la stazione spaziale internazionale, è ancora in buona parte schermata dalla radiazione grazie alle fasce di Van Allen, delle regioni cariche magneticamente che deflettono le particelle ionizzanti. Ma per missioni verso corpi più lontani la radiazione è un problema ancora non risolto. Nelle missioni lunari del progetto Apollo, i tempi abbastanza corti di ogni missione limitavano i rischi: è lo stesso principio per cui in medicina si usano sì le radiografie, ma senza eccedere. Però una missione verso Marte non può durare meno di qualche anno, e quindi bisogna pensare di schermare in qualche modo le astronavi. E bisogna anche tener conto del fatto che qualche componente della missione potrà ammalarsi, e non sarà possibile riportarlo sulla Terra per curarlo.

A volte si fa una similitudine tra i viaggi spaziali di oggi e i viaggi degli esploratori del passato. La spedizione di Magellano, la prima a circumnavigare il globo terrestre, vide il ritorno a casa di 36 membri su 234 che erano partiti, e di due navi su cinque. Il coraggio degli astronauti non è da meno di quello degli antichi esploratori, però noi oggi vorremmo che tutti loro tornassero sani e salvi a casa.


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