Gudetama: la fatica di vivere anche se si è solo un uovo. Recensione

Una serie delirante eppure profonda sotto certi aspetti

di Ironic74

Scena iniziale: retrobottega di un locale che offre sushi a Tokyo. Due uova si schiudono. Da una esce un giallo pulcino molto arzillo, dall'altra invece... un tuorletto carinissimo ma che da subito si rivela essere pigro e molto indolente, commentando buona parte di ciò che gli succede al suono di "Che disdetta".
No, non sto dando i numeri! Sto semplicemente parlando della nuova serie targata Sanrio "Gudetama: un nuovo viaggio" (più ironicamente "Eggcellent Adventure" in lingua inglese), ovvero le avventure di questa improbabile coppia (il tuorletto Gudetama e il pulcino Shakipiyo) disponibili su Netflix dal 13 dicembre 2022 per un totale di 10 puntate dalla durata di 15 minuti circa l'una.
 
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Per chi non lo conoscesse, Gudetama è un personaggio creato nel 2013 dall'allora 26enne Amy (nome d'arte di Emi Nagashima), designer della Sanrio, azienda giapponese nota per brandizzare personaggi originali molto carini, basti pensare ad Hello Kitty. Anche se il suo aspetto simile a un blob sembra l'antitesi di ciò che è l'emblema del kawaii, l'ovetto noto per la sua pigrizia ha incontrato il favore del pubblico.
L'ispirazione per Gudetama non poteva che arrivare dai fornelli, mentre Emi si preparava un uovo per cena dopo una lunga giornata di lavoro, rimanendo affascinata dall'immagine decadente del tuorlo dentro la padella. Da lì alla similitudine con i giovani di oggi, stanchi della vita, il passo è stato breve!
 

Nacque così questo tuorlo con piedi, braccia e un sedere tondo spesso in bella vista, immortalato quasi sempre in posizione distesa a cullarsi nella sua pigrizia. La sua prima comparsa ufficiale fu ad un concorso a base di cibo indetto dalla Sanrio per ispirare i suoi designer e testare nuovi personaggi. Gudetama arrivò secondo, perdendo contro un allegro filetto di salmone di nome Kirimichan, ma il successo era solo rimandato di poco, visto che l'ovetto conquistò un suo programma tv l'anno dopo, entrando subito nel cuore di grandi e piccini. Sono stati creati anche videogiochi e fumetti basati sul personaggio; aeroplani e treni sono stati decorati a tema Gudetama, così come i piatti a base di uova di alcuni ristoranti. Gudetama iniziò quindi ad apparire anche su una grande varietà di prodotti, diventando nel 2019 il terzo personaggio più redditizio dell'Azienda. 

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perennemente stanco e svogliato. Questa creatura (non fecondata e quindi senza un sesso, secondo le spiegazioni della stessa Sanrio) è troppo stanca per starnutire, troppo stanca per farsi mangiare, troppo stanca per essere fritta e, molte volte, troppo stanca per uscire letteralmente dal suo guscio. Usa strisce di pancetta come coperte e bistecche come cuscini.
La vita per Gudetama, che consiste principalmente nello sdraiarsi su un piatto, è in gran parte fatta di apatia totale.
Qualsiasi sforzo è sinonimo di dolore. L'unica cosa peggiore dello sforzo è lo sforzo richiesto per lamentarsi di detto sforzo. Gudetama è il vero motivatore del non fare nulla e il suo motto può essere riassunto in: puoi essere pigro in tutto, se ti impegni a farlo!

Il nome "Gudetama" stesso deriva dall'unione di due parole che racchiudono in sè tutto il suo essere: la prima è gude gude (giapponese:ぐ で ぐ で), che è usato come onomatopea per evocare l'impressione di qualcosa di pigro e privo di energia. La seconda parte deriva dalla parola giapponese tamago (giapponese:た ま ご) che significa uovo. Pertanto, Gudetama può essere tradotto letteralmente come "uovo pigro".


a dire il vero non molto convinto e letteralmente trascinato in giro per il Giappone grazie ad una specie di carrozzina che il pulcino Shakipiyo tira fuori dal suo guscio, novello erede di Eta Beta!



Dopo tante avventure e aver scoperto la verità sulle proprie origini, Gudetama deciderà finalmente cosa vuole fare della sua vita, accettando con una certa serenità il suo destino di diventare un uovo crudo su una ciotola di riso fumante.

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Il resto lo fanno i bravissimi doppiatori. Sia Seiran Fukushima che presta la voce a Shakipiyo donandogli un'anima allegra e ingenua, che soprattutto Shunsuke Takeuchi, che dà la voce a ben 24 personaggi (in pratica tutte le uova presenti) tra cui Gudetama, fanno un lavoro strepitoso.

Tirando le somme, perché vedere Gudetama? Perché sebbene l'ozio sia il padre di tutti i vizi, a volte prendersi una pausa, o  anche più di una, ci permette di riflettere sul senso della vita, di porci domande esistenziali, di ascoltare le riflessioni altrui sull'argomento e poi di alzare le spallucce, tirarci su bene la coperta (che sia una fetta di bacon è un particolare trascurabile) e fregarcene beatamente del resto del mondo, almeno ancora per un po'. E magari di accettare il nostro destino, fosse anche quello di finire mangiati crudi come accompagnamento ad una ciotola di riso, perché in fin dei conti che può fare un uovo crudo?
Che poi per arrivare a  questo epilogo nel frattempo, soprattutto grazie agli altri, si sia vissuti un'esistenza piena di avventure, fra primi ministri, giornalisti d'assalto, galline, agricoltori, mafiosi, ecc ecc, beh questa è un'altra storia....


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