Solo l'essere umano può superare i propri limiti o esserne prigioniero.
Da un lato la fantasia non ha limiti, quello che è capace di creare l'uomo è un qualcosa di incredibile per chiunque da sempre e in qualunque campo.
Dall'altro tendiamo a sottovalutarci, a convincerci di come, sbagliando, non vi è più creatività, originalità dando il benvenuto a qualcosa che sembra colmare un vuoto che non c'era ma che si cerca di creare.
Lasciando stare il giusto o sbagliato la scelta delle aziende di puntare sul secondo aspetto rimane una cosa comprensibile a breve termine ma a lungo andare potrebbe (per mancanza di empatia, d'emozioni, di quella coerenza narrativa e quella capacità di sorprendere) anche annoiare il fruitore finale.
Le IA non sono sbagliate, sono di certo l'ideale per sviluppare quei videogiochi con una struttura semplice e sono tanti, solo che non sono tutti. Quello che mi preoccupa è come l'avidità umana sia, talvolta, superiore alla sua intelligenza.
Alcune riflessioni personali... Visti i prezzi sempre più alti dei videogiochi, se l'uso dell'intelligenza artificiale può contribuire ad abbassarli, ben venga.
Il fatto che un gioco venga sviluppato con l'IA non significa automaticamente che sarà uno schifo, ci stanno riuscendo benissimo anche senza IA.
Al contrario, potrebbe essere una svolta per tanti sviluppatori indipendenti o per chi ha idee ma non ha le competenze tecniche per realizzarle.
Non è che da un giorno all’altro nascerà un’IA che fonda una sua software house e inizia a vendere giochi con successo. E non è detto che una compagnia che licenzia il 90% del personale per puntare tutto sull’IA abbia vita facile o successo garantito.
Insomma, IA continuerà a evolversi anche fuori dal mondo dei videogiochi, perché ci stanno investendo un botto. Che questi siano preoccupati o meno, questo cambiamento è in corso, da qualche anno o più e mi sembra che stia crescendo parecchio in fretta.
E' proprio per questo che occorre parlarne ORA, su tutto ciò che comporta e comporterà in futuro, a partire dal capire se la società umana attuale potrà "permetterselo", come affrontarne le conseguenze negative oltre che a beneficiare di quelle positive e progettare gli interventi necessari.
La tecnologia sta evolvendo in fretta e bisognerà capire come sarà la società del futuro per iniziare a correggerne le possibili storture: che lavori rimangono all'uomo? Si va verso un mondo di paradisi e città monnezzaio? Avete presente il ciclo di Wano di One Piece o Alita?
Se non si può tornare indietro bisogna cominciare a regolamentare. Ogni ritrovato tecnico deve avere dei binari legali e deontologici. Di certo non se li porrà da sé.