Detto che il mio lavoro (sviluppatore software) è forse il primo che sarà soppiantato dall'AI, questo è un punto diverso rispetto a quello dell'articolo. Sicuramente c'è un discorso di qualità: devi sapere quello che stai facendo anche utilizzando l'AI altrimenti il risultato sarà scarso.Il problema non è lo strumento ma l'utilizzo...
Più volte sia qui che altrove ho dovuto puntualizzare su questo punto perché molti non comprendono che da strumento di "supporto" l'AI sta diventando totale sostituto, un'esempio che riguarda anche il mio campo? Grafica pubblicitaria, editoriale e 3D:
Eh no. Stando nel contesto, CODA chiede proprio come primo punto:Tornando all'articolo, il problema rimane perché qua non si parla tanto di addestramento ma di utilizzo vero e proprio dell'AI.
La produzione di video o opere con personaggi protetti da copyright è illegale (ancor di più se a scopo di lucro) sia se fatta con l'IA che a meno, su questo non ci piove, ma quella di dire che l'addestramento sia illegale è una grande cavolata sia dal punto di vista logico che legale.
La logica è: se io compro 50 libri e li studio è legale, quindi perché non dovrebbe esserlo se invece di leggerli io, li faccio studiare alla mia GPU?
In base a quele principio una IA non può farlo o non potrà farlo in futuro? (ricordiamoci che è una tecnologia ancora ai suoi esordi). Il pensiero critico non è per forza innato, ma frutto di arricchimento culturale. A volte visti certi commenti che si leggono sui social dubito anche che le persone ne siano dotate.Le due cose non sono assolutamente comparabili. Quando una persona studia un libro lo fa, oltre che per memorizzare delle nozioni, per sviluppare un pensiero critico e una visione più ampia della realtà. Una IA non può fare niente di tutto questo. Non può sviluppare un pensiero critico, ma solo rubare idee e pensieri altrui, masticarli, mescolarli e sputarli come un boccone mal digerito. Stessa cosa con l'arte. Non c'è l'ispirazione, il vissuto, la tecnica che un artista impiega anni a sviluppare. Quello che una IA fa è memorizzare un tratto tramite una serie di immagini ed elaborarli per realizzarne di nuove, di fatto, plagiando quello che è lo stile di qualcun altro, la sua identità artistica. E questo non è legale, né dovrebbe esserlo.
è necessario un regolamento a livello globale.
l'addestramento sia illegale è una grande cavolata sia dal punto di vista logico che legale.
Quello che una IA fa è memorizzare un tratto tramite una serie di immagini ed elaborarli per realizzarne di nuove
La produzione di video o opere con personaggi protetti da copyright è illegale (ancor di più se a scopo di lucro) sia se fatta con l'IA che a meno, su questo non ci piove, ma quella di dire che l'addestramento sia illegale è una grande cavolata sia dal punto di vista logico che legale.
La logica è: se io compro 50 libri e li studio è legale, quindi perché non dovrebbe esserlo se invece di leggerli io, li faccio studiare alla mia GPU?
Più nel dettaglio se qualcuno è curioso, c'è uno studio dell'università di Berkeley commissionato dal congresso degli Stati Uniti che ha studiato tutta la questione nel dettaglio, spiegando il processo di learning e i precedenti legali e ha concluso che in sostanza usare materiale sotto copyright per l'addestramento di AI è legale (negli Stati Uniti).
Eccolo: https://btlj.org/wp-content/uploads/2023/02/0003-36-4Quang.pdf
Pertanto la prima delle due richieste è una forzatura logica e legale (qualcuno più attempato si ricorda il processo che le compagnie di produzione fecero a JVC quando inventarono il VHS?). Per il resto sicuramente è corretto legalmente proteggere il diritto d'autore. Come al solito è l'uso che se ne fa il problema, non lo strumento.
Se produci qualcosa in cui anche solo un dato non è di tua proprietà, tutta la base dati è viziata, tutto ciò che produci deve essere di pubblico dominio e non può essere venduto o essere la base per lucrarci.
I modelli generativi sono una bella tecnologia ma sta crescendo troppo in fretta senza pagarne veramente l'investimento: quello per la maggior parte è a gratis sulle spalle di altri. Ci finiscono tanti soldi ugualmente, per la ricerca, ma una frazione rispetto a quanto richiederebbe davvero se si corrispondesse il giusto
il doppiatore che digitalizza la propria voce per poter prendere più lavori di quanto può normalmente
La produzione di video o opere con personaggi protetti da copyright è illegale (ancor di più se a scopo di lucro) sia se fatta con l'IA che a meno, su questo non ci piove, ma quella di dire che l'addestramento sia illegale è una grande cavolata sia dal punto di vista logico che legale.
La logica è: se io compro 50 libri e li studio è legale, quindi perché non dovrebbe esserlo se invece di leggerli io, li faccio studiare alla mia GPU?
Sull'argomentazione capitalismo io concordo con te, l'ho detto anche prima e concordo anche che dove blocchi uno, ci arriveranno altri (Cina?), ma onestamente non mi voglio addentrare in discussioni che sfociano anche sulla politica.Questo è il cavillo con cui hanno fatto passare tutto, per convenienza. La logica è fallace: tu puoi studiarti 50 libri e ancora quello che elabori e ciò che produci rientra nel potenziale umano e alla singola persona. Una macchina replicabile ed espandibile non ha questi limiti e crea un problema concorrenziale ad una velocità che non permette adattamento. Non sono la stessa cosa quindi questa equiparazione non può essere usata come argomentazione.
Oggi c'è un forte conflitto di interesse per i legislatori che non ha nulla a che vedere con i diritti e le tutele: il mercato delle IA è un grosso investimento e starne fuori significa diventare meno competitivi. Se si vuole limitare devono farlo tutti altrimenti chi lo fa sarà sempre svantaggiato e ormai sono tecnologia di importanza nazionale. Questo è il motivo.
Però è un po' come dire: posso essere competitivo inquinando 10 volte tanto, se non lo faccio gli altri mi passano davanti. Quindi inquiniamo. È la stessa logica: affari e competizione prima di etica e tutele. E come dici, è il mondo che ci siamo costruiti.
Vero, Anthropic ha piratato migliaia di libri con cui ha addestrato le IA e ha dovuto pagare per questo. Ma l'illegalità in questo caso è nell'aver usato materiale ottenuto illegalmente. Se io il libro lo compro, non c'è alcuna legge che mi impedisca di usarlo per addestrare una IA come non c'è una legge che mi impedisca di usare il libro come fermaporta. Tanto più che se il libro è divulgativo, lo scopo del libro è proprio quello di "insegnare" qualcosa. L'azione di "machine learning" da dati ottenuti legalmente, non è di per sé illegale e se lo diventasse per me sarebbe un grave episodio di limitazione della libertà personale. Certo poi se usi l'IA per distribuire materiale derivato protetto da copyright allora è diverso, ma devi punire il reato non la "possibilità di commetterlo" che non è neanche l'intenzione.Passo due: le tecnologie che hai sviluppato dell'IA sono rese possibili da basi di dati composte di dati rubati (ci sono innumerevoli casi confermati), quindi senza di esse non saresti mai riuscito a raggiungere questi traguardi in così poco tempo. Va indennizzato chiunque è proprietario di questi dati rubati.
Per favore. leggiti il pdf che ho linkato nel primo commento dove spiega bene cosa sta facendo l'IA quando "impara". Quella della copia o del famoso "pappagallo stocastico" è un'argomentazione che ormai è stata confutata più volte. Quello che non fate è astrarvi dalle problematiche che "adesso" hanno le IA ma che potrebbero essere superate in futuro. Oggi l'IA sbaglia sicuramente, ma chi dice che in futuro non possa migliorarsi ulteriormente tanto da diventare indistinguibile da un qualsiasi lavoro dell'essere umano.Perchè la GPU non sta studiando, sta copiando, e quando a scuola invece di studiare per una verifica si copia, che succede quando si viene beccati?
ma chi dice che in futuro non possa migliorarsi ulteriormente tanto da diventare indistinguibile da un qualsiasi lavoro dell'essere umano.
Forse si', ma è bene ricordare che Asimov già negli anni '50, con Abissi d'Acciaio aveva segnalato un limite insuperabile (e no, non sono le tre leggi della robotica, quelle sono un artificio letterario): un LLM o modello generativo non può andare oltre i limiti del modello stesso. E il modello non è la realtà, solo una (ottima) approssimazione.
Questo non per confutare quello che hai scritto, ma per segnalare che comunque c'e' un limite.
ma chi dice che in futuro non possa migliorarsi ulteriormente tanto da diventare indistinguibile da un qualsiasi lavoro dell'essere umano.
Forse si', ma è bene ricordare che Asimov già negli anni '50, con Abissi d'Acciaio aveva segnalato un limite insuperabile (e no, non sono le tre leggi della robotica, quelle sono un artificio letterario): un LLM o modello generativo non può andare oltre i limiti del modello stesso. E il modello non è la realtà, solo una (ottima) approssimazione.
Questo non per confutare quello che hai scritto, ma per segnalare che comunque c'e' un limite.
Premetto che ho comunque usato il condizionale, non ho la sfera di cristallo per sapere dove ci fermeremo o a quale limite ci fermeremo.
Si può parlare di progresso se migliora la vita di solo poche persone al danno di molteplici?
ma se non è a scopo di lucro... di cosa hanno paura?
Si può parlare di progresso se migliora la vita di solo poche persone al danno di molteplici?
A me pare l'esatto contrario. La maggior parte dell'umanità non è in grado di disegnare, cantare, doppiare, animare o girare film, di sicuro non ai livelli considerati "professionali". Se invece le cose continuano così, presto letteralmente chiunque sarà in grado di farsi da solo i propri disegni, canzoni, film e quant'altro, tutto a livello di un opera tradizionale. E gli unici a rimetterci saranno i pochi privilegiati che possedevano questi talenti innati. E perché invece la maggior parte che è nata senza questi doni non dovrebbe accogliere l'opportunità di pareggiare i conti? E il tutto pure senza spendere un sacco di soldi per frequentare noiose accademie?
Non mi spaventa affatto l'idea di un futuro dove non dovrò pagare 80 dollari ad un tizio perché mi faccia una fanart su commissione. E farei i salti di gioia se esistesse un programma che basta inserirvi uno script e ti anima la scena con lo stile che preferisci. E chi si lamenta del copyright, avrebbe dovuto lamentarsi a suo tempo anche delle fanarts, delle fanfictions e delle doujinshi.ma se non è a scopo di lucro... di cosa hanno paura?
Di perdere la loro posizione privilegiata, che altro? Secondo voi perchè nel film degli Incredibili il concetto "tutti potranno essere supereroi" viene passato per cattivo e un piano diabolico? Perché non c'è niente che spaventa i privilegiati più di diventare normali. E dovremmo pure compatirli...
Tu parli di privilegiati, ma a parte il fatto che non tutti questi talenti ci arrivano a veder realizzati i propri progetti pur con tutta la bravura possibile, vogliamo dare il via libera a una serie di gente che realizzerà solo risultati artificiosi, illudendosi di poter produrre una qualità non propria?
Ne GLI INCREDIBILI quella frase è motivata dalla vendetta di un eterno bambino che voleva provare a tutti i costi a fare il supereroe, e aveva pure le potenzialità sul piano inventivo ... Ma non aveva il minimo talento, non basta costruire super-tute per essere un eroe
Per favore. leggiti il pdf che ho linkato nel primo commento dove spiega bene cosa sta facendo l'IA quando "impara". Quella della copia o del famoso "pappagallo stocastico" è un'argomentazione che ormai è stata confutata più volte. Quello che non fate è astrarvi dalle problematiche che "adesso" hanno le IA ma che potrebbero essere superate in futuro. Oggi l'IA sbaglia sicuramente, ma chi dice che in futuro non possa migliorarsi ulteriormente tanto da diventare indistinguibile da un qualsiasi lavoro dell'essere umano.
Va dimostrato in tribunale. Altrimenti sono chiacchere.
E quale sarebbe il "giusto"? Inoltre credo che non ci si renda bene conto della complessità di calcolo di questi modelli e dei tempi di generazione ecc.
Inoltre "troppo in fretta" lo si diceva anche per la rivoluzione industriale.
Sfortunatamente per il burocrate legislatore, il mondo va molto più in fretta (in generale) di quanto lui possa sfornare regolamenti inutili. Vuoi attutire il colpo per evitare problemi che comunque ci saranno? Bene. Vuoi tentare di bloccare tutto? Fallirai e l'unica cosa che otterrai sara' un bagno di sangue, metaforicamente parlando.
Questo c'e' già da anni, diamine. Capisco che non si sappia nulla al di fuori del Giappone ma ci sono almeno 4-5 compagnie che producono software di questo tipo basati su doppiatori noti e meno noti (Coefont, CeVIO AI, Voisona, AI Voice, Vocalomarkets), per non parlare del fatto che ce ne sono pure gratuiti! (VOICEVOX, Coeiroink). Per la maggioranza da 2-3 anni ormai, sono software che utilizzano modelli basati su reti neurali anche se non sono gli ultimissimi.
Sull'argomentazione capitalismo io concordo con te, l'ho detto anche prima e concordo anche che dove blocchi uno, ci arriveranno altri (Cina?), ma onestamente non mi voglio addentrare in discussioni che sfociano anche sulla politica.
Il resto della tua logica sul "potenziale umano" resta un po' nella metafisica. Come dire le persone hanno un'anima, le macchine, no? E quindi?
Allora non usare il cellulare per chiamare qualcuno, mandagli una lettera perché rientra nel potenziale umano, non prendere la macchina per andare a lavoro, ma vai a piedi perché l'uomo non è stato fatto con le ruote... e così via...
Vero, Anthropic ha piratato migliaia di libri con cui ha addestrato le IA e ha dovuto pagare per questo. Ma l'illegalità in questo caso è nell'aver usato materiale ottenuto illegalmente. Se io il libro lo compro, non c'è alcuna legge che mi impedisca di usarlo per addestrare una IA come non c'è una legge che mi impedisca di usare il libro come fermaporta. Tanto più che se il libro è divulgativo, lo scopo del libro è proprio quello di "insegnare" qualcosa. L'azione di "machine learning" da dati ottenuti legalmente, non è di per sé illegale e se lo diventasse per me sarebbe un grave episodio di limitazione della libertà personale. Certo poi se usi l'IA per distribuire materiale derivato protetto da copyright allora è diverso, ma devi punire il reato non la "possibilità di commetterlo" che non è neanche l'intenzione.
Bello sentire parlare di "privilegiati" gente che si è spesa anni a studiare arte e non chi ora lucrerà con spacciando ste IA con 4 comandi.
Per altro chi mai farà contenuto di qualità (o addirittura studierà in tal senso) se alla fine quel contenuto 1) non verrà visto perchè sommerso dagli elaborati IA 2) potrà realizzarlo con un decimo del tempo come tutti gli altri con la IA
Alla fine (e già si sta notando) non avremo più nulla di realmente creato ma solo un continuo rimpiattarsi di elaborati IA che si copieranno a vicenda... c'è chi parla di democrazia artistica per me è solo una triste distopia

Esattamente quello a cui stavo pensando.
E mi permetto di aggiungere, il fatto di avere i mezzi per superare (o almeno provare) certi limiti non significa che sia la mossa migliore.
La premessa del mio discorso era proprio che oggi, ma già si è tardato per volontà, non c'è legislazione chiara in merito
Non è la stessa cosa che ho detto io. Tu parli di un'azienda che possiede delle voci digitalizzate. Io parlo di fornire come servizio, tramite l'IA, del lavoro di apprendimento e generazione a partire dei dati del committente (voce per il doppiatore) al fine di consentire a lui di produrre i propri contenuti basati su informazioni che gli appartengono e per creare prodotti simili in suo totale controllo. Sono cose estremamente diverse.
il primo è che lo si cita come un caso positivo mentre i suoi aspetti negativi nel caso odierno sono addirittura amplificati.
La produzione di video o opere con personaggi protetti da copyright è illegale (ancor di più se a scopo di lucro) sia se fatta con l'IA che a meno, su questo non ci piove, ma quella di dire che l'addestramento sia illegale è una grande cavolata sia dal punto di vista logico che legale.
La logica è: se io compro 50 libri e li studio è legale, quindi perché non dovrebbe esserlo se invece di leggerli io, li faccio studiare alla mia GPU?
Più nel dettaglio se qualcuno è curioso, c'è uno studio dell'università di Berkeley commissionato dal congresso degli Stati Uniti che ha studiato tutta la questione nel dettaglio, spiegando il processo di learning e i precedenti legali e ha concluso che in sostanza usare materiale sotto copyright per l'addestramento di AI è legale (negli Stati Uniti).
Eccolo: https://btlj.org/wp-content/uploads/2023/02/0003-36-4Quang.pdf
Pertanto la prima delle due richieste è una forzatura logica e legale (qualcuno più attempato si ricorda il processo che le compagnie di produzione fecero a JVC quando inventarono il VHS?). Per il resto sicuramente è corretto legalmente proteggere il diritto d'autore. Come al solito è l'uso che se ne fa il problema, non lo strumento.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.
La logica è: se io compro 50 libri e li studio è legale, quindi perché non dovrebbe esserlo se invece di leggerli io, li faccio studiare alla mia GPU?
Più nel dettaglio se qualcuno è curioso, c'è uno studio dell'università di Berkeley commissionato dal congresso degli Stati Uniti che ha studiato tutta la questione nel dettaglio, spiegando il processo di learning e i precedenti legali e ha concluso che in sostanza usare materiale sotto copyright per l'addestramento di AI è legale (negli Stati Uniti).
Eccolo: https://btlj.org/wp-content/uploads/2023/02/0003-36-4Quang.pdf
Pertanto la prima delle due richieste è una forzatura logica e legale (qualcuno più attempato si ricorda il processo che le compagnie di produzione fecero a JVC quando inventarono il VHS?). Per il resto sicuramente è corretto legalmente proteggere il diritto d'autore. Come al solito è l'uso che se ne fa il problema, non lo strumento.