I francesi non scherzano e sono pronti a boicottare a fronte di una gestione compromessa. Nonostante i nomi famosi anche di mangaka Angouleme è una fiera ancora incentrata solo sul fumetto, dove in più luoghi si respira ancora aria underground, dove ci sono centinaia di autori a esporre i propri lavori e il pubblico si ferma a vedere tutto e si lascia sorprendere, una fiera che come Lucca gode di un formato diffuso per strade e palazzi e in stretto legame con i musei e con l'accademia cittadina. Dove ti chiedi come cavolo ci siano così tanti francesi che disegnano e leggono fumetti XD e ti accorgi della considerazione generale di cui gode il fumetto oltralpe. Culturale, letteraria, quasi troppo "alta" per chi come la sottoscritta è abituata e apprezza la caciara sgargiante dei cosplay delle fiere italiane, che ad Angouleme sono praticamente inesistenti. Però se è così che la vogliono i francesi fanno bene a difenderla, spero possa tornare in futuro una volta che la gestione sarà in mani sicure.
la crisi ha origine dalle gravi accuse rivolte alla società 9ᵉ Art+ e al suo direttore Franck Bondoux: opacità finanziaria, gestione tossica, commercializzazione eccessiva dell'evento e, soprattutto, il licenziamento nel 2024 di una dipendente che aveva appena sporto denuncia per uno stupro avvenuto a margine del festival.
Metà del budget era pagato dallo Stato francese, a leggere l'articolo.
Al di là degli scandali che sono venuti fuori, il boicottaggio ecc.... una roba del genere non è mai stata in grado di mantenersi da sola.
Questi sopravvivono a spese di tutti i contribuenti francesi.
Se la manifestazione sopravviverà, forse sarebbe meglio che provasse a star su con le sue gambe.
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