Mah oddio, a me sembra che in entrambi i campi sia uscita un sacco di robaccia con qualche perla ogni tanto, non vedo molte differenze. In cosa dovrebbero prendere esempio, secondo te?Personalmente, comunque, spero che prendano un po' ad esempio quel che si è fatto nell'ambito della serialità televisiva (live-action) occidentale. Se prendo l'ultimo decennio e confronto quello che è uscito in occidente e quello che ha tirato fuori l'animazione giapponese, quest'ultima qualitativamente ne esce con le ossa rotte.
"Anche lo Studio Ghibli e Hayao Miyazaki si attengono alla produzione domestica, e sono sicuro che non pensino nemmeno al mercato estero"
Difficile accada, dal quarto Anime Boom l'animazione giapponese non può sopravvivere senza le entrate oltreoceano.
Personalmente, comunque, spero che prendano un po' ad esempio quel che si è fatto nell'ambito della serialità televisiva (live-action) occidentale. Se prendo l'ultimo decennio e confronto quello che è uscito in occidente e quello che ha tirato fuori l'animazione giapponese, quest'ultima qualitativamente ne esce con le ossa rotte.
…ma dove?alcuni blockbuster attuali sono diventati ad esempio infiniti come i franchise occidentali e questo a me personalmente non va giù, un elemento che mi ha sempre fatto apprezzare i manga e gli anime era proprio questa loro distinzione di avere un inizio e una fine ben definite con magari anche un'evoluzione narrativa e temporale nel mezzo.
a parole, e poi a maggioranza sento discussioni per l'ennessimo battle shonen o romcom o isekai.
Mmm oddio proprio le serie tv occidentali degli ultimi anni non le prenderei come esempio di qualità
Da quando é entrata in gioco netflix, la serialità qualitativa sembra quasi scomparsa in favore di roba universalmente popolare che offre intrattenimento spiccio per un mesetto dopodiché si smette di parlarne
Difficile accada, dal quarto Anime Boom l'animazione giapponese non può sopravvivere senza le entrate oltreoceano.
Personalmente, comunque, spero che prendano un po' ad esempio quel che si è fatto nell'ambito della serialità televisiva (live-action) occidentale. Se prendo l'ultimo decennio e confronto quello che è uscito in occidente e quello che ha tirato fuori l'animazione giapponese, quest'ultima qualitativamente ne esce con le ossa rotte.
Mmm oddio proprio le serie tv occidentali degli ultimi anni non le prenderei come esempio di qualità
Da quando é entrata in gioco netflix, la serialità qualitativa sembra quasi scomparsa in favore di roba universalmente popolare che offre intrattenimento spiccio per un mesetto dopodiché si smette di parlarne
(Per quanto a me comunque la serialità occidentale non piacesse molto neanche prima, ma li sono una voce fuori dal coro e quindi mi taccio)
Eh ma appunto allora, se il paragone lo fai con Frieren, Speziale o anche Chainsaw Man non mi pare proprio che l’animazione giapponese ne esca “con le ossa rotte”.Perchè prendere come esempio chi vuole produrre quantità invece che qualità quando si hanno esempi come HBO e Apple che fanno l'esatto contrario? è come se per descrivere lo stato delle opere seriali animate in Giappone se prendesse l'Isekai Random XYZ della stagione Autunnale.
Eh ma appunto allora, se il paragone lo fai con Frieren, Speziale o anche Chainsaw Man non mi pare proprio che l’animazione giapponese ne esca “con le ossa rotte”.Perchè prendere come esempio chi vuole produrre quantità invece che qualità quando si hanno esempi come HBO e Apple che fanno l'esatto contrario? è come se per descrivere lo stato delle opere seriali animate in Giappone se prendesse l'Isekai Random XYZ della stagione Autunnale.
Semplicemente entrambi i settori hanno chi pensa a pompare più roba possibile sul mercato e chi invece punta un po’ più sulla qualità, non vedo enormi differenze.
in secondo luogo una serie non è brutta perché è un isekai, tant’è che ogni stagione almeno 1 o 2 di questi sono tra le serie con valutazione più alta…
La visione di Anno è perfettamente condivisibile ed è la strada che tutti gli autori, su opere originali e derivate, dovrebbero seguire.
Forse ci siamo innamorati dell'animazione giapponese proprio per questo.
Se questo ci mette al riparo da tematiche woke, non posso che dire viva Anno!
Se riguardassi Evangelion ti verrebbe un coccoloneSe questo ci mette al riparo da tematiche woke, non posso che dire viva Anno!
Una cosa che spesso ci si scorda è che la visione autoriale e “il mainstream” non si escludono necessariamente a vicenda. Se le opere mainstream sono tali perché a tanta gente piacciono, è anche statisticamente probabile che ci siano tanti autori a cui piace fare quel genere di serie. Non penso che nessuno abbia obbligato gente come Kishimoto o Horikoshi a scrivere battle shonen, l’hanno fatto perché gli piaceva (altrimenti avrebbero smesso molto prima).se si seguisse solo questo hanno vita breve, è il mainstream che fa muovere il mercato
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Preferisco la difficoltà di interpretazione data dalla diversità culturale piuttosto che l'appiattimento globale sul solito modello americano.