Interessante il discorso del refrigerium che fanno anche in alcuni paesi anglofoni. Da noi si usava ma ormai si è totalmente persa questa usanza. Il discorso delle ceneri da mettere partendo dai piedi è suggestivo. Io non ci avrei mai pensato.
Avevo letto che comunque il concetto di fede in Giappone non è rigido come in altri paesi si dice nascano shintoisti tanti si sposano con rito cristiano perché gli piace la cerimonia cristiana e diventano buddisti vicino alla morte perché la religione buddista crede nella reincarnazione
in giappone si nasce shintoisti, ci si sposa cristiani e si muore buddisti XD bhe ci si sposa cristiani se la moda di sposarsi in bianco prende piede naturalmente rispetto alla scelta della normale cerimonia
Articolo molto interessante e dettagliato! Grazie Hachi! A tal proposito vi linko il video di Federico Norsa in cui parla della sua esperienza con il rito funebre in Giappone. P.S. Departures è un film che consiglio vivamente a tutti! Regia, attori, musiche....tutto al top!
Gli articoli di Hachi194 sono sempre ben scritti, esaustivi ed equilibrati. Io, pero', avrei aggiunto qualche considerazione relativa ai seguenti punti a) quello dei funerali e' veramente un'industria e un business e cio' ha inevitabilmente ripercussioni anche sull'aspetto invece piu' rituale e tradizionale b) una religione "monopolizza" il destino dell' anima dopo la morte (cosa che, invece, nella nostra Europa ormai secolarizzata non avviene piu') c) chissa' se i templi pagano le tasse sugli ingenti introiti che ricevono d) una parte dell'enorme somma che deve essere spesa serve a comprare un nome nuovo per l'anima del defunto. Viene da se' che chi e' piu' ricco paga di piu' e compra un nome "migliore" (alla faccia della "livella" di Toto') e) mentre in Italia non occorre essere credenti per essere tumulati nei cimiteri, in Giappone se non si dichiara la propria appartenenza ad una delle tante sette buddiste (appartenenza che appunto deve essere "pagata") non si possono mettere le ceneri del defunto nel cimitero f) l'idea che anche bambini e ragazzi siano obbligati al rituale del passarsi le ossa del morto appena cremato con le bacchette la trovo orribile. Gia' e' orribile vedere un proprio caro appena defunto ma non vederlo "intatto" e' raccapricciante. Una cosa e' ricevere un'urna con le ceneri dentro ed un'altra e' vedere i resti carbonizzati di qualcuno che un paio di ore prima era si' morto ma almeno integro.
l'idea che anche bambini e ragazzi siano obbligati al rituale del passarsi le ossa del morto appena cremato con le bacchette la trovo orribile. Gia' e' orribile vedere un proprio caro appena defunto ma non vederlo "intatto" e' raccapricciante. Una cosa e' ricevere un'urna con le ceneri dentro ed un'altra e' vedere i resti carbonizzati di qualcuno che un paio di ore prima era si' morto ma almeno integro.
Si tratta di un fatto culturale. Io, personalmente, preferirei di gran lunga questo rituale al passaggio dei resti incineriti nella macchina frantumaossa che si fa nei nostri cimiteri provvisti di crematorio per dare "un'urna con le ceneri dentro" ai parenti (che, spesso, prima della cerimonia neanche sapevano dell'esistenza di questo passaggio).
l'idea che anche bambini e ragazzi siano obbligati al rituale del passarsi le ossa del morto appena cremato con le bacchette la trovo orribile. Gia' e' orribile vedere un proprio caro appena defunto ma non vederlo "intatto" e' raccapricciante. Una cosa e' ricevere un'urna con le ceneri dentro ed un'altra e' vedere i resti carbonizzati di qualcuno che un paio di ore prima era si' morto ma almeno integro.
Si tratta di un fatto culturale. Io, personalmente, preferirei di gran lunga questo rituale al passaggio dei resti incineriti nella macchina frantumaossa che si fa nei nostri cimiteri provvisti di crematorio per dare "un'urna con le ceneri dentro" ai parenti (che, spesso, prima della cerimonia neanche sapevano dell'esistenza di questo passaggio).
Non sapevo di questa cosa! Ma la fanno ovunque o è "a scelta"? Chiedo per curiosità, perché ad esempio mia zia è stata cremata ma non con questa procedura... è stato fatto un funerale cristiano e poi il corpo è stato trasportato nell'agenzia di pompe funebri che aveva un crematorio e si occupava di questa cosa. In seguito sempre loro hanno affidato le ceneri ai genitori.
Ho sempre trovato molto affascinante la religione Buddista, davvero molto interessante
Yuria
- 7 anni fa
20
Non sapevo di questa cosa! Ma la fanno ovunque o è "a scelta"? Chiedo per curiosità, perché ad esempio mia zia è stata cremata ma non con questa procedura... è stato fatto un funerale cristiano e poi il corpo è stato trasportato nell'agenzia di pompe funebri che aveva un crematorio e si occupava di questa cosa. In seguito sempre loro hanno affidato le ceneri ai genitori.
Cmq articolo molto interessante, complimenti!
bhe in effetti credo sia a scelta, se ricordo bene, purtroppo ho visto molti funerali e ne ho dovuti personalmente pagare almeno due. comunque quello che volevo dire è che la religione cristiana per anni anzi per secoli non prevedeva la cremazione in vista appunto della resurrezione della carne, dalla serie se non c'è un corpo non risorgi alla fine, e quindi nella nostra cultura è molto recente e forse non c'è nemmeno quella cura particolare che si da invece al corpo intero piuttosto che alle ceneri, non sapevo che passassero ad un tritaossa che brutta cosa. altra cosa che mi colpisce molto è che spesso noi pensiamo ad un giappone chiuso nelle proprie tradizioni, invece paradossalmente è una cultura molto più interculturale di quello che pensiamo, basti guardare alla commistione di religioni e usanze provenienti dalla cina e dall' occidente, anche da tempi non brevi. è incredibile. ovviemente concordo, questo è proprio un bell' articolo.
Consiglio a tutti la lettura dei bei libri di Keiko Ichiguchi. In uno di questi ci sono due capitoli interamente dedicati alle tradizioni legate ai funerali: è stata una lettura molto istruttiva e anche molto dolce per il sentimento di serenità che emanava nonostante il dolore insito nella perdita di una persona cara. Grazie a mille a tutti per i complimenti.
l'idea che anche bambini e ragazzi siano obbligati al rituale del passarsi le ossa del morto appena cremato con le bacchette la trovo orribile. Gia' e' orribile vedere un proprio caro appena defunto ma non vederlo "intatto" e' raccapricciante. Una cosa e' ricevere un'urna con le ceneri dentro ed un'altra e' vedere i resti carbonizzati di qualcuno che un paio di ore prima era si' morto ma almeno integro.
De gustibus. Io preferisco vedere cenere e qualche ossicino piuttosto che una salma che andrà in decomposizione. Ho sempre trovato la cremazione il migliore (nonchè più igienico) modo di tumulare. Ho visto certi cadaveri e certe mummie che darebbero gli incubi a chiunque sia sano di mente. Del resto siamo polvere e polvere ecc. ecc.
De gustibus. Io preferisco vedere cenere e qualche ossicino piuttosto che una salma che andrà in decomposizione. Ho sempre trovato la cremazione il migliore (nonchè più igienico) modo di tumulare. Ho visto certi cadaveri e certe mummie che darebbero gli incubi a chiunque sia sano di mente. Del resto siamo polvere e polvere ecc. ecc.
'idea che anche bambini e ragazzi siano obbligati al rituale del passarsi le ossa del morto appena cremato con le bacchette la trovo orribile. Gia' e' orribile vedere un proprio caro appena defunto ma non vederlo "intatto" e' raccapricciante. Una cosa e' ricevere un'urna con le ceneri dentro ed un'altra e' vedere i resti carbonizzati di qualcuno che un paio di ore prima era si' morto ma almeno integro.
credo sia anche per un fattore culturale. al giorno d' oggi è quasi proibito parlare di morti, tranne che al telegiornale dove però la morte è un tema più spersonalizzante. provate a cercare in un necrologio qualsiasi la parola morte e vedrete che non c'è. credo invece che questo approccio diretto abbia un forte valore educativo e psicologico, in primis educativo perchè ci aiuta a non aver paura della morte in quanto processo naturale, in secondo luogo ha una forte valenza di elaborazione del lutto, senza contare che per i buddisti si parla di reincarnazione, quindi il caro estinto anche se non ha più quel corpo, ne avrà un altro e starà ancora su questa terra.
Un articolo molto interessante che secondo me andrebbe completato parlando delle varie festività legate ai morti. Guardando l'anime Un marzo da leoni, ad esempio, si viene a conoscenza due passaggi della festa dei morti: il primo passaggio in cui si dice che i morti ritornino (mukae bon) e un altro in cui vanno via (okuri bon) (e se non sbaglio la stessa cosa si vedeva in Ranma quando veniva evocato il fantasma di una ragazza che si innamorava di Gosonkuji).
L'articolo è molto interessante. Ma mi ha colpita anche perché si può notare che le prime tappe, veglia e rinfresco, nonché i riti dei giorni e mesi successivi, ricordano molto i nostri funerali. Ovviamente mi riferisco a quelli che avvengono nei piccoli centri, o nei paesi. Anche da noi si fa veglia e un rinfresco lunghissimo. Inoltre si va in chiesa per il trigesimo. Comunque grazie per questi articoli culturali molto accurati.
Questo articolo mi ha ricordato uno degli ultimi esami che ho dato all'università, quello di Religioni e Filosofie dell'Asia Orientale. Quell'anno il corso si incentrava sulla morte. Tema molto allegro, mi dicevano! xD
Grazie dell'articolo. E' vero che ogni religione si adegua alla terra in cui si professa. Il buddismo in realtà è estremamente flessibile in questo, ma il fatto che sia relegato in gran parte a "religione funeraria" mi rattrista parecchio
Utente70577
- 7 anni fa
00
Ho sempre trovato molto affascinante la religione Buddista, davvero molto interessante
In verità è scorretto definire il buddhismo come una religione, se per essa s'intende un insieme di riti, tradizioni e visione d'intendere l'esistenza, almeno se ci affidiamo alle parole di Siddharta Gautama; "la mia dottrina è come una zattera, dovete usarla per giungere sull'altra sponda del fiume e poi abbandonarla". Cosa poi hanno fatto gli asiatici qualche secolo dopo la sua morte, quando i suoi insegnamenti vennero divulgati, in primis i mongoli con il loro "Lamaesimo", trasformandolo di fatto in un insieme d'idolatria e adorazione, è tutt'altra storia, che non ha a che fare con il buddhismo originale.
In verità è scorretto definire il buddhismo come una religione, se per essa s'intende un insieme di riti, tradizioni e visione d'intendere l'esistenza, almeno se ci affidiamo alle parole di Siddharta Gautama; "la mia dottrina è come una zattera, dovete usarla per giungere sull'altra sponda del fiume e poi abbandonarla". Cosa poi hanno fatto gli asiatici qualche secolo dopo la sua morte, quando i suoi insegnamenti vennero divulgati, in primis i mongoli con il loro "Lamaesimo", trasformandolo di fatto in un insieme d'idolatria e adorazione, è tutt'altra storia, che non ha a che fare con il buddhismo originale.
Ciao Giu.Tar. ... hai toccato un tasto davvero delicato. Il buddismo non è una religione in senso Semita-Occidentale, verissimo. Ma se pensi alla religione come ad una prassi salvifica di corpo e spirito, lo è invece in pieno.
Per quanto riguarda le diverse forme in cui il buddismo si è incarnato si potrebbe, ed è stato fatto, scrivere una pila di volumi Di certo è che in Giappone si sono manifestati maestri come Eisai (fondatore del Rinzai) e Dogen (fondatore del Soto) che ridebbero di gusto a vedere i monaci specializzati in esequie funebri.
Non che nella nostra cultura cattolica questa distorsione della religione non sia presente, anzi...
Utente70577
- 7 anni fa
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Ciao Giu.Tar. ... hai toccato un tasto davvero delicato. Il buddismo non è una religione in senso Semita-Occidentale, verissimo. Ma se pensi alla religione come ad una prassi salvifica di corpo e spirito, lo è invece in pieno.
Per quanto riguarda le diverse forme in cui il buddismo si è incarnato si potrebbe, ed è stato fatto, scrivere una pila di volumi Di certo è che in Giappone si sono manifestati maestri come Eisai (fondatore del Rinzai) e Dogen (fondatore del Soto) che ridebbero di gusto a vedere i monaci specializzati in esequie funebri.
Non che nella nostra cultura cattolica questa distorsione della religione non sia presente, anzi...
Il contesto cattolico è completamente differente in tutti sensi, storici e culturali. Infondo il cattolicesimo è nato come forma d'organizzazione il cui obiettivo era quello di unificare a livello politico varie popolazioni che vivevano in modo diverso. Il buddhismo, invece, per trovare un modo di definire l'esistenza e perseguire tale definizione. Come una sorta di scienza infondo, anche se non punta a un oggettivismo come fa invece la maggior parte degli scienziati oggi. Per quanto concerne alla prassi "salvifica" non esiste nel buddhismo di Siddharta Gautama. Infatti lui punta, attraverso i suoi insegnamenti, all'"l'estinzione" (nirvana o, in pali, nibbana) della forma d'individualità (scusami, ma non mi va di utilizzare i termini "spirito" e "corpo", altrimenti sarebbe adoperare un sincretismo oltre che inutile persino dannoso) non di certo alla sua salvezza. Poichè non si deve intendere il Samsara (il ciclo delle trasmigrazioni) come qualcosa da cui salvarsi. Il resto non conta molto, e si discosta anche in molte parti dall'insegnamenti originari che, se si leggono i testi in sanscrito, si capisce che sono di una semplicità unica. Comunque non usare il "nostro", poichè così fai intendere che che coloro che nascono sul suolo italico appartengano, per forza, alla cultura cattolica, cosa che non è ahahaha.
Utente70577
- 7 anni fa
01
al giorno d' oggi è quasi proibito parlare di morti, tranne che al telegiornale dove però la morte è un tema più spersonalizzante. provate a cercare in un necrologio qualsiasi la parola morte e vedrete che non c'è. credo invece che questo approccio diretto abbia un forte valore educativo e psicologico, in primis educativo perchè ci aiuta a non aver paura della morte in quanto processo naturale, in secondo luogo ha una forte valenza di elaborazione del lutto, senza contare che per i buddisti si parla di reincarnazione, quindi il caro estinto anche se non ha più quel corpo, ne avrà un altro e starà ancora su questa terra.
Anche questo è scorretto, il concetto di reincarnazione, inteso come l'idea di una parte eterna di una individualità che si sposta tra un contenitore all'altro, e più da attribuire all'induismo e simili non al buddhismo in cui, col nostro idioma, bisogna utillizzare il termine "trasmigrazione" per intendere lo spostamento di una forma d'essere, non neccesariamente eterna, che trasmigra tra varie condizioni d'esistenza. Infatti l'obiettivo del buddhismo è quello di giungere all'estinzione di tale trasmigrazione, non punta di certo alla sua perpetuazione. Ma tralasciando il buddhismo, mi trovi d'accordo sulla riluttanza che molti europei e americani, generalizzando "occidentali", hanno nell'affrontar l'idea della morte, infondo si potrebbe pensare che religioni che in senso storico ma anche d'insegnamento non si mantengono in piedi, cattolicesimo in primis, ci siano ancora oggi proprio perchè molti individui hanno bisogno di un "dopo" specificato alla morte. Ciò però succede anche perchè a molti esseri umani non importa chissà che capire le cose così come sono, ma solo accettare, le cose così come sembrano.
Non ero a conoscenza di tutti questi riti funebri in Giappone, articolo davvero interessante ed utile, specialmente per capire vari manga ed anime! Grazie come sempre Hachi ^-^
Yuria
- 7 anni fa
10
Anche questo è scorretto, il concetto di reincarnazione, inteso come l'idea di una parte eterna di una individualità che si sposta tra un contenitore all'altro, e più da attribuire all'induismo e simili non al buddhismo in cui, col nostro idioma, bisogna utillizzare il termine "trasmigrazione" per intendere lo spostamento di una forma d'essere, non neccesariamente eterna, che trasmigra tra varie condizioni d'esistenza.
io non ho detto anima eterna... perchè mi si mette in bocca cose che non dico?
Consiglio a tutti la lettura dei bei libri di Keiko Ichiguchi. In uno di questi ci sono due capitoli interamente dedicati alle tradizioni legate ai funerali: è stata una lettura molto istruttiva e anche molto dolce per il sentimento di serenità che emanava nonostante il dolore insito nella perdita di una persona cara.
Oltre a quanto ricordato da Hachi, aggiungo che viene descritto anche un rituale un po' particolare: portare una parte delle ossa dei defunti ai templi buddisti (o anche tutte per chi non poteva permettersi una tomba al cimitero). Al tempio Isshin-jin di Osaka, visto che non sapevano più come conservare le ossa ricevute, hanno costruito una serie di statue di Budda mescolando le ossa al cemento! L'usanza è piaciuta ai fedeli, la stessa Ichiguchi dice che trova più umana la statua del Budda fatta con le ossa dei sui parenti rispetto alla tetra lapide del cimitero. Se volete approfondire ecco un paio di link:
Hachi194 grazie per questi articoli sulla cultura JP.
Costa caruccio morire in Giappone...
Grazie.
Su questo tema consiglio di visionare il bel film Giapponese, Departures.
bhe ci si sposa cristiani se la moda di sposarsi in bianco prende piede naturalmente rispetto alla scelta della normale cerimonia
A tal proposito vi linko il video di Federico Norsa in cui parla della sua esperienza
con il rito funebre in Giappone.
P.S. Departures è un film che consiglio vivamente a tutti! Regia,
attori, musiche....tutto al top!
Si tratta di un fatto culturale. Io, personalmente, preferirei di gran lunga questo rituale al passaggio dei resti incineriti nella macchina frantumaossa che si fa nei nostri cimiteri provvisti di crematorio per dare "un'urna con le ceneri dentro" ai parenti (che, spesso, prima della cerimonia neanche sapevano dell'esistenza di questo passaggio).
Non sapevo di questa cosa! Ma la fanno ovunque o è "a scelta"? Chiedo per curiosità, perché ad esempio mia zia è stata cremata ma non con questa procedura... è stato fatto un funerale cristiano e poi il corpo è stato trasportato nell'agenzia di pompe funebri che aveva un crematorio e si occupava di questa cosa. In seguito sempre loro hanno affidato le ceneri ai genitori.
Cmq articolo molto interessante, complimenti!
bhe in effetti credo sia a scelta, se ricordo bene, purtroppo ho visto molti funerali e ne ho dovuti personalmente pagare almeno due. comunque quello che volevo dire è che la religione cristiana per anni anzi per secoli non prevedeva la cremazione in vista appunto della resurrezione della carne, dalla serie se non c'è un corpo non risorgi alla fine, e quindi nella nostra cultura è molto recente e forse non c'è nemmeno quella cura particolare che si da invece al corpo intero piuttosto che alle ceneri, non sapevo che passassero ad un tritaossa che brutta cosa.
altra cosa che mi colpisce molto è che spesso noi pensiamo ad un giappone chiuso nelle proprie tradizioni, invece paradossalmente è una cultura molto più interculturale di quello che pensiamo, basti guardare alla commistione di religioni e usanze provenienti dalla cina e dall' occidente, anche da tempi non brevi. è incredibile.
ovviemente concordo, questo è proprio un bell' articolo.
Grazie a mille a tutti per i complimenti.
De gustibus. Io preferisco vedere cenere e qualche ossicino piuttosto che una salma che andrà in decomposizione. Ho sempre trovato la cremazione il migliore (nonchè più igienico) modo di tumulare. Ho visto certi cadaveri e certe mummie che darebbero gli incubi a chiunque sia sano di mente. Del resto siamo polvere e polvere ecc. ecc.
Sono d'accordo!
credo sia anche per un fattore culturale. al giorno d' oggi è quasi proibito parlare di morti, tranne che al telegiornale dove però la morte è un tema più spersonalizzante. provate a cercare in un necrologio qualsiasi la parola morte e vedrete che non c'è.
credo invece che questo approccio diretto abbia un forte valore educativo e psicologico, in primis educativo perchè ci aiuta a non aver paura della morte in quanto processo naturale, in secondo luogo ha una forte valenza di elaborazione del lutto, senza contare che per i buddisti si parla di reincarnazione, quindi il caro estinto anche se non ha più quel corpo, ne avrà un altro e starà ancora su questa terra.
Comunque grazie per questi articoli culturali molto accurati.
In verità è scorretto definire il buddhismo come una religione, se per essa s'intende un insieme di riti, tradizioni e visione d'intendere l'esistenza, almeno se ci affidiamo alle parole di Siddharta Gautama; "la mia dottrina è come una zattera, dovete usarla per giungere sull'altra sponda del fiume e poi abbandonarla".
Cosa poi hanno fatto gli asiatici qualche secolo dopo la sua morte, quando i suoi insegnamenti vennero divulgati, in primis i mongoli con il loro "Lamaesimo", trasformandolo di fatto in un insieme d'idolatria e adorazione, è tutt'altra storia, che non ha a che fare con il buddhismo originale.
Ciao Giu.Tar. ... hai toccato un tasto davvero delicato.
Il buddismo non è una religione in senso Semita-Occidentale, verissimo. Ma se pensi alla religione come ad una prassi salvifica di corpo e spirito, lo è invece in pieno.
Per quanto riguarda le diverse forme in cui il buddismo si è incarnato si potrebbe, ed è stato fatto, scrivere una pila di volumi
Di certo è che in Giappone si sono manifestati maestri come Eisai (fondatore del Rinzai) e Dogen (fondatore del Soto) che ridebbero di gusto a vedere i monaci specializzati in esequie funebri.
Non che nella nostra cultura cattolica questa distorsione della religione non sia presente, anzi...
Il contesto cattolico è completamente differente in tutti sensi, storici e culturali. Infondo il cattolicesimo è nato come forma d'organizzazione il cui obiettivo era quello di unificare a livello politico varie popolazioni che vivevano in modo diverso.
Il buddhismo, invece, per trovare un modo di definire l'esistenza e perseguire tale definizione. Come una sorta di scienza infondo, anche se non punta a un oggettivismo come fa invece la maggior parte degli scienziati oggi.
Per quanto concerne alla prassi "salvifica" non esiste nel buddhismo di Siddharta Gautama. Infatti lui punta, attraverso i suoi insegnamenti, all'"l'estinzione" (nirvana o, in pali, nibbana) della forma d'individualità (scusami, ma non mi va di utilizzare i termini "spirito" e "corpo", altrimenti sarebbe adoperare un sincretismo oltre che inutile persino dannoso) non di certo alla sua salvezza. Poichè non si deve intendere il Samsara (il ciclo delle trasmigrazioni) come qualcosa da cui salvarsi. Il resto non conta molto, e si discosta anche in molte parti dall'insegnamenti originari che, se si leggono i testi in sanscrito, si capisce che sono di una semplicità unica.
Comunque non usare il "nostro", poichè così fai intendere che che coloro che nascono sul suolo italico appartengano, per forza, alla cultura cattolica, cosa che non è ahahaha.
Anche questo è scorretto, il concetto di reincarnazione, inteso come l'idea di una parte eterna di una individualità che si sposta tra un contenitore all'altro, e più da attribuire all'induismo e simili non al buddhismo in cui, col nostro idioma, bisogna utillizzare il termine "trasmigrazione" per intendere lo spostamento di una forma d'essere, non neccesariamente eterna, che trasmigra tra varie condizioni d'esistenza.
Infatti l'obiettivo del buddhismo è quello di giungere all'estinzione di tale trasmigrazione, non punta di certo alla sua perpetuazione.
Ma tralasciando il buddhismo, mi trovi d'accordo sulla riluttanza che molti europei e americani, generalizzando "occidentali", hanno nell'affrontar l'idea della morte, infondo si potrebbe pensare che religioni che in senso storico ma anche d'insegnamento non si mantengono in piedi, cattolicesimo in primis, ci siano ancora oggi proprio perchè molti individui hanno bisogno di un "dopo" specificato alla morte.
Ciò però succede anche perchè a molti esseri umani non importa chissà che capire le cose così come sono, ma solo accettare, le cose così come sembrano.
io non ho detto anima eterna... perchè mi si mette in bocca cose che non dico?
Oltre a quanto ricordato da Hachi, aggiungo che viene descritto anche un rituale un po' particolare: portare una parte delle ossa dei defunti ai templi buddisti (o anche tutte per chi non poteva permettersi una tomba al cimitero). Al tempio Isshin-jin di Osaka, visto che non sapevano più come conservare le ossa ricevute, hanno costruito una serie di statue di Budda mescolando le ossa al cemento!
L'usanza è piaciuta ai fedeli, la stessa Ichiguchi dice che trova più umana la statua del Budda fatta con le ossa dei sui parenti rispetto alla tetra lapide del cimitero. Se volete approfondire ecco un paio di link:
* http://www.nippolandia.it/post/2192/il-tempio-isshin-ji-ad-osaka
* https://en.wikipedia.org/wiki/Isshin-ji
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