Perché le serie romantiche falliscono: parla l'ex presidente di Fuji TV

I tempi cambiano, le storie d'amore non riescono ad adeguarsi? Un'analisi critica del produttore di diversi film, anime e drama di successo

di zettaiLara

"All you need is love", tutto ciò di cui si ha bisogno è solo l'amore, cantavano una volta i Beatles. E forse è ancora così, per quanto i tempi siano cambiati: le storie che raccontano vicende sentimentali sanno risollevarci il morale, farci battere il cuore e toccare vertici di pura gioia, così come ridurci in lacrime dall'emozione.
Sia sul fronte dell'animazione, che delle serie TV live action che dei manga, di storie così ne abbiamo viste e lette di ogni tipo, in effetti, e anche là dove la trama di un prodotto sia priva di adeguato contenuto romantico, si può sempre ricorrere a scritti o illustrazioni a tema creati dai fan per i fan.
 
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Nella foto: Nodame Cantabile

Per coloro che si trovano dall'altra parte della barricata, tuttavia, sceneggiare epiche storie romantiche sembra stia divenendo sempre più arduo. E' ciò che afferma Chihiro Kameyama, un tempo presidente di Fuji Television Network e attuale presidente del servizio di trasmissione BS Fuji, uomo che di produzioni dei generi più svariati se ne intende eccome, al punto che la sua storia professionale non ha davvero nulla da invidiare a quelle di Hollywood. Laureatosi presso la prestigiosa Università Waseda di Tokyo, è un produttore responsabile di diversi titoli di successo a partire dagli anni '90, tra i quali possiamo citare i film Norwegian WoodThermae Romae, Father and Son di Hirokazu Koreedai drama Long Vacation, Beach Boys, Nodame Cantabile, le pellicole animate di One Piece La spada delle sette stelle, One Piece i misteri dell'isola meccanica.
 
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Nella foto: Norwegian Wood

"Credo che nell'era attuale i drama romantici siano qualcosa di stimolante," ha affermato l'uomo quando gli è stato chiesto cosa ne pensasse dell'attuale carenza di titoli romantici di produzione nipponica. "L'amore è diventato qualcosa che accade alle altre persone."
Così spiega la sua teoria a riguardo di ciò che reputa essenziale nel creare una storia romantica, in particolare il concetto delle "barriere": "le barriere come le classi sociali, la stabilità economica, lo status nella società, le relazioni a distanza, sono tutte cose su cui si è scavato approfonditamente, al punto che lo spettatore si è stancato di questo tipo di storie. Inoltre tali barriere variano da epoca ad epoca, il che comporta un altro tipo di problema: se consideriamo il mondo alle prese con le sue tante difficoltà, ciò si radica sempre più a fondo nella coscienza delle persone, ed in particolare successivamente al devastante terremoto e tsunami del 2011 nel Tohoku."
Alla luce del concetto di quanto sia fragile la vita, e destinata a interrompersi a volte nel giro di meri istanti, i tira e molla delle relazioni amorose possono risultare del tutto frivoli.
 
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Nella foto: Heartbroken Chocolatier

Kameyama suggerisce inoltre che un altro fattore determinante sia il modo in cui il pubblico attualmente "consuma" gli spettacoli televisivi. Tanto le serie animate quanto i drama, infatti, finora sono sempre stati trasmessi in determinati giorni, orari e intervalli settimanali prestabiliti, così che i fan fossero frattanto incoraggiati a rifletterci sopra, ponderare l'accaduto e immaginare come la storia sarebbe potuta continuare, in spasmodica attesa della trasmissione dell'episodio successivo una settimana più tardi.
Oggi, invece, si percepisce in maniera sempre più evidente la tendenza a fare 'binge-watching', ovvero a 'maratonarsi' intere serie tutte in un colpo, che canali di streaming come Netflix rimarcano proponendo il rilascio di serie complete intere ad un'unica data, anziché a cadenza settimanale.
 
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Nella foto: Alice in Borderland
 
Inoltre, i fan moderni tendono a riversarsi su Internet immediatamente dopo il rilascio di un nuovo episodio per discuterne in lungo e in largo e creandone di conseguenza pericolosi spoiler non sempre graditi, cosa che impatta sulle serie romantiche in misura ben più ampia rispetto ad altri titoli. Nello "spoilerarsi" già il come e il quando una coppia finalmente decollerà, si perde infatti la maggior parte delle aspettative per la visione.

Secondo Kameyama, ci sono anche altri elementi che entrano in gioco: l'attuale generazione dei ventenni e trentenni sembra voler fare piuttosto sul serio a riguardo dell'amore e mostrarsi riluttante sia nel ferire che nell'essere feriti dalle persone, il che genera delle reticenze quando si cerca di scrivere e proporre dialoghi che suonino realistici. Per quanto ovviamente, secondo Kameyama, proprio il realismo sia un'altra questione da non dimenticare.
In precedenza sembrava più immediato farsi trasportare da storie che incorporavano in una storia situazioni pericolose o elementi di fantascienza come il viaggio nel tempo, almeno fintantoché i dettagli della narrazione sembrassero ancorati alla realtà. Lo spettatore moderno invece pare essere assai meno conciliante se deve fare i conti con una sospensione del giudizio poco credibile, il che complica il processo creativo.
 
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Nella foto: Your Name

Con tutto ciò premesso, non s'intende dire tuttavia che manchino del tutto i titoli di successo in ambito romantico: pellicole come Your Name nel 2016 ci ricordano come farci trasportare da una storia d'amore con elementi fantastici sia ancora ben possibile, e il divertente humour del drama Boys' Love Cherry Magic! conferma come non manchino le opportunità per accalappiare una non indifferente quantità di fan a seguire avidamente una serie televisiva, settimana dopo settimana.
Il segreto sembra essere quello di trovare un approccio di freschezza tale da consentire agli spettatori di sentirsi coinvolti e stimolati, anziché alienati, e che ricordi a tutti perché le storie d'amore siano ancora oggi quanto mai degne di essere create, animate, seguite e apprezzate.
 
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Nella foto: Cherry Magic!

Fonte consultata:
Sora News 24

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