Mi dispiace tantissimo per questo ragazzo, così giovane e promettente. Purtroppo i disturbi mentali e la salute della psiche sono ancora così terribilmente sottovalutati, speriamo che il Giappone, ma anche tutto il resto del mondo, continui a fare dei passi avanti per evitare queste tragedie.
Notizia tristissima, ma francamente sono rimasta negativamente colpita dal 'comunicato stampa' della famiglia di questo povero ragazzo; mi sembra di una freddezza allucinante, sembra stiano parlando di una persona qualsiasi, non di un diretto famigliare. Capisco la compostezza del dolore e la riservatezza giapponese, ma questo atteggiamento formale mi sembra portato all'eccesso, almeno è così che lo percepisco io.
Non lo conoscevo ma è sempre agghiacciante sentire di persone che finiscono così. I più sentiti sono i messaggi di cordoglio dei colleghi. Segno che la sua scomparsa non passerà inosservata, almeno per loro.
Il suo era davvero un sorriso gentile, una presenza sempre rassicurante sullo schermo, di quelle che non invadono ma ti restano comunque bene impresse... T___T
Apprendere notizie come questa mi fa un male indicibile al cuore, mi fa ripensare a casi passati a cui non vorrei ripensare, e poi mi fa arrabbiare, sentire frustrata, immensamente frustrata. Da un lato sono contenta che le politiche nipponiche, pur lentamente e con difficoltà e con inevitabili/imprevedibili "rinculi", stiano quantomeno cercando di cambiare le cose; il fatto che gli effetti si vedano, è estremamente significativo. Dall'altro, sono preoccupata perché invece in altre parti dell'Asia NON si sta facendo altrettanto (Corea del Sud, Hong Kong, Cina etc), ma anche angosciata perché nello stesso Giappone gli sforzi fatti per evitare tragedie come questa non sono ancora abbastanza. Adesso è più normale, per fortuna, vedere persone del mondo dello spettacolo che si rivolgono a medici per essere aiutati e supportati; proprio di oggi è il caso della bravissima attrice Ryoko Hirosue, cui (dopo alcuni "incidenti" non piacevolissimi negli ultimi anni) è stato diagnosticato un disturbo bipolare e un ipertiroidismo, per cui si ritira temporaneamente dal lavoro per curarsi. Però, per Itagaki nemmeno questo è stato abbastanza, perché purtroppo è proprio nell'approccio alla malattia psicofisica che i giapponesi ancora latitano pesantemente. Mi piacerebbe "pretendere" che si auto-prendessero tutti a sberle e si dessero una svegliata urgente in tal senso, perché mentre loro perdono tempo, la loro stessa gente continua a morire e a soffrire.
Non conosco l'attore ma mando un abbraccio alla famiglia