Gli anime hanno sempre rappresentato una forma d'arte capace di esplorare temi complessi e innovativi, spesso anticipando tendenze culturali e sociali.
Fino agli anni '90 si producevano varie cose ma i capolavori erano universali, però raggiungevano sì un pubblico vasto, ma fino a un certo punto. Poi ha prevalso la cultura otaku e la massificazione
l'accordo di tenere un tetto ai costi per serie, a cui sono scampate poche opere significative
creare anime completamente originali comporta costi elevatissimi che l'industria è sempre più riluttante a sostenere
Non che Horikawa abbia torto, anzi tutt'altro. Ma è il fondatore della P.A. Works, i cui anime originali sono quasi tutti, narrativamente parlando, dal mediocre in giù. Quindi è un po' il bue che dice cornuto all'asino...
Eddai su, sempre con questi discorsi. E' assolutamente normale che la maggior parte dei nuovi anime siano adattamenti di manga o light novel, visto che possono fare affidamento su fanbase già affermate. E poi mi sembra che ogni stagione escano almeno tre o quattro anime originali, alcuni di questi molto belli come il recentissimo Apocalypse Hotel. E' semplicemente una scelta economica sensata andare su IP che hanno già dei fan, si minimizza il rischio
Diciamo che ci fu un boom di originali soprattutto a fine 90 e anni 2000, per poi calare a picco dai 2010. Poi c'è da aggiungere che molti adattamenti del passato vivevano di vita propria (Lady Oscar, Orange Road, Sailor Moon, Trigun), mentre oggi si parla quasi sempre di trasposizioni 1:1.Se si escludono gli albori del medium (dove un Saru to Kani no Gassen o i Momotaro bellici erano tratti direttamente dalla mitologia e dalla narrativa classica) la fonte primaria degli anime sono sempre stati i manga. Se per "originali" si intende non tratti da manga o da narrazioni già scritte, ce ne sono sempre stati pochi in proporzione.
Diciamo che ci fu un boom di originali soprattutto a fine 90 e anni 2000, per poi calare a picco dai 2010.
Non bisogna dimenticare che diversi studi dia animazione sono falliti a causa di un'opera originale che non ha avuto il successo sperato*. Quale CEO (o investitore) si assumerebbe tale rischio? Sì potrebbe se forte di una produzione globale che possa ammortizzare una grossa perdita.
*in parte la Gainax, la Manglobe, Studio Fantasia, Zexcs, Gonzo, Artland, Triangle staff e Production IMS
Teikoku Databank explained that even though the company continued to make popular works such as Mushishi, Artland's outsourcing costs comprised almost 90% of its production costs, and the company continued to accrue debt
Infatti ho premesso anche "narrazioni già scritte".Non è vero nemmeno che da sempre la maggior parte degli anime fosse la trasposizione di un manga, negli anni '70, anche se variava da stagione in stagione c'erano un gran numero di anime originali, trasposizioni di manga o trasposizioni (o comunque ispirazioni) di romanzi.
La produzione poi cresce e già dagli anni '80 le trasposizioni di manga sono le più numerose, anche sono i soggetti più facilmente trasportabili in anime.
Ma il problema, secondo Horikawa, va oltre la semplice questione economica. "L'enorme volume di anime che vengono pubblicati sta diventando schiacciante. Ha esaurito i lavoratori che cercano di tenere il passo con la domanda, quindi sento che il desiderio di creare opere originali si sta indebolendo.
Infatti ho premesso anche "narrazioni già scritte".
A conti fatti neanche anime tratti dalla mitologia o dalla narrativa classica sono "originali".
Sì naturalmente la maggior parte erano comunque adattamenti, ma in proporzione sul totale erano molti di più rispetto ad oggi.Avevo analizzato una stagione dei primi '00 nel mio commento sopra, non è particolarmente vero che ci fosse tutto questo boom, anche nel post-Evangelion gli originali erano una netta minoranza, e si parla di titoli quasi sempre di nicchia.
Non è vero nemmeno che da sempre la maggior parte degli anime fosse la trasposizione di un manga, negli anni '70, anche se variava da stagione in stagione c'erano un gran numero di anime originali, trasposizioni di manga o trasposizioni (o comunque ispirazioni) di romanzi.
La produzione poi cresce e già dagli anni '80 le trasposizioni di manga sono le più numerose, anche sono i soggetti più facilmente trasportabili in anime.
Beh per esempio Texhnolyze è un'opera originale, indipendentemente dalle influenze, ispirazioni o citazioni che ha.Vabbè, di questo passo però si finisce per dire che nessuna produzione è davvero originale, perché c'è sempre un'ispirazione precedente.
l'accordo di tenere un tetto ai costi per serie, a cui sono scampate poche opere significative
Sei sicuro?
Non mi sembra ci sia nulla di simile, e in generale i costi di una serie sono dovuti a come è gestita la produzione dallo studio, senza che in realtà ci sia di solito tutta questa varianza. Le serie più costose sono spesso state quelle gestite peggio a livello di produzione e che hanno richiesto rilavorazioni/outsourcing/ecc ecc.
...ha generato negli spettatori una fame insaziabile di serie di alta qualità con tocchi di originalità che si discostino dagli approcci convenzionali del genere.
È quanto affermato proprio da un produttore in una intervista di un articolo visto tempo fa su questo sito, l'ho riletta 3 volte quella parte. Spero di averla salvata.
Giudizio puramente soggettivo
È quanto affermato proprio da un produttore in una intervista di un articolo visto tempo fa su questo sito, l'ho riletta 3 volte quella parte. Spero di averla salvata.
Non è che ti riferisci a questo?
Che però parla della gestione "politica" dei comitati, non tanto del fatto che ci sia un "budget cap" deciso a priori.
Che poi vale la pena di ricordare che il problema degli anime non è praticamente mai la mancanza di soldi, è quasi sempre la mancanza di tempo.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.