Il turista è stato molto maleducato
Fa sempre male dover leggere notizie come queste.
La regola è: se siete in procinto di visitare un paese culturalmente molto distante dal vostro, informatevi e studiate, prima di partire; altrimenti, restate a casa vostra. Non c'è altro da aggiungere.
Questo è il nocciolo del problema. Finché ci sarà lercio seguito a questi esaltatori del lerciume non avrà mai fine questo schifo.ciò porta con sè video e post in cui spiccano comportamenti irrispettosi volontari e non, pubblicati da influencer stranieri in cerca di facili like e cuoricini, oltre che di popolarità
turismo di massa
La responsabilità è individuale. Quindi quello è un idiota, ma solo lui. Quest'anno personalmente parlando non ho notato comportamenti eccessivamente sballati in giro (ma c'e' anche da dire che sono stato in posti che sono "fuori" dai giri normali).turismo di massa
Non userei questo termine spregiativo. Molte persone adesso possono permettersi di andare in posti che prima erano per pochi, un segno della crescita del benessere in senso generale.
il problema non è lui in sè il problema è che sta gente ha un seguito
Ti quoto perché so che viaggi spesso in Giappone e conosci la lingua.
Episodi come questo sono una bel problema per tutti perché minano la fiducia dei giapponesi verso i turisti.
Oggi non accade più piano piano si sta richiudendo in maniera ermetica basti vedere il crollo di studenti giapponesi all'estero.
Come dicevo prima un Paese da sempre isolazionista e non abituato al turismo episodi come questo sortiscono effetti molto negativi.
Per quanto riguarda certi "influencer" (senza fare di tutta l'erba un solo fascio)....
Per quanto riguarda certi "influencer" (senza fare di tutta l'erba un solo fascio)....
E invece facciamolo pure il fascio d'erba, la maggior parte di sta gente sono nel peggiore dei casi cretini patentati come questo o peggio, nel migliore dei casi gente che si erge a grande esperta di qualcosa, che legge due stronzate su google e te le viene a raccontare come se fosse il messia con tanto di stuolo di fanatici senza neuroni che pendono dalle labbra di quest'ultimi.
Per quanto riguarda certi "influencer" (senza fare di tutta l'erba un solo fascio)....
E invece facciamolo pure il fascio d'erba, la maggior parte di sta gente sono nel peggiore dei casi cretini patentati come questo o peggio, nel migliore dei casi gente che si erge a grande esperta di qualcosa, che legge due stronzate su google e te le viene a raccontare come se fosse il messia con tanto di stuolo di fanatici senza neuroni che pendono dalle labbra di quest'ultimi.
Grazie, ora mi sento soddisfatto!
Leggendo tutti i commenti qui sopra ero rimasto deluso nel non vedere il solito commento del caz.o pronto a generalizzare e sminuire anche quel poco di positivo che c'è sui social!
Sinceramente, meglio guardare il video di qualcuno che legge su google qualcosa e poi la divulga seminando in giro un pò di cultura e conoscianza e magari ispirando la gente che li segue a informarsi maggiormente che leggere commenti come il tuo che paiono proprio rientrare nel "bue che da del cornuto all'asino"!
Se davvero dobbiamo arrivare a sputtanare e a prendercela anche con chi fa divulgazione sul web per criticare merde umane come il protagonista di 'sta notizia facciamoci due domande...qui non è ne questione di fare tutta l'erba un fascio ne di essere indiapettititi da cosa ha combinato uno stron.o!
Qui è solo questione di fare qualcosa o dare una bella punizione per far passare la voglia di fare 'ste robe a 'sti mentecatti e, soprattutto, fosse per me cercherei di ritracciare quei senza testicoli che si nascondono dietro l'anonimato spronando 'sti dementi a continuare a fare robe del genere manco fossero un branco di trogloditi urlanti e come minimo li bannerei dai social!
La libertà dei singoli dovrebbe finire quando inizia a danneggiare quella altrui e 'ste persone che si nascondono dietro la libertà di opinione ed espressione è gente che, aizzando mentecatti come quelli del protanista della news, sta contrinuendo a danneggiare la libertà altrui e il quieto vivere!
Intanto, con gente come te che scarica la colpa anche su chi cerca di diffondere cultura(fottesega se lo fanno per soldi, anche i musei fanno pagare il biglietto per poter accedere alla cultura che custodiscono), queat'ultimi si ritrovano spesso a perdere seguito e abbandonare i social erodendo quel poco di positovo che c'è sui social, mentre stron.i come quello in questa news o Logan Paul si ritrovano a far soldi e carriera aumentando il loro seguito e contrinuendo a diffondere il degrado!
Per chi non lo sapesse Logan Paul è il tizio che anni fa ha fatto video nella foresta dei suicidi riprendendo un cadavere trovato sul posto...che fine ha fatto dopo tutto ciò?
Ora è uno dei wrestler che lotta in wwe facendo soldi a palate, sponsorizzando i propri prodotti venduti sul web e ottenendo sempre più pubblicità!
Se il mondo fosse stato realmente giusto, a quest'ora Logan Paul e compagni come minino avrebbero dovuto essere a lavorare su turni massacranti in fabbrica, mentre vari divulgatori, al di la che siano realmente esperti o solo gente che legge e riporta roba da google, dovrebbero essere al loro posto con un pubblico più acculturato e sensibile senza star ad aizzare orangotanghi travestiti da umani che basta che si grattano le chiappe lanciando caccole in giro per guadagnare milioni diventando gli idoli delle folle! Bah...
video e post in cui spiccano comportamenti irrispettosi volontari e non, pubblicati da influencer stranieri in cerca di facili like e cuoricini, oltre che di popolarità.
Certo che anche loro dovrebbero un po' piantarla con sta storia di sapere la lingua... Il giapponese si parla solo in Giappone (tralasciando i tanti non-giapponesi che la studiano, ovvio) e che piaccia o no, il mondo parla inglese. Non tutti hanno il tempo, la voglia o la fortuna di mettersi a studiare una lingua così complessa, senza contare che per gli adulti è molto più faticoso che per i bambini/ragazzi.In 14 giorni che sono stato là l'unico momento dove ho notato qualche "insofferenza" è stato in un ristorante dove la cameriera all'ingresso prima mi ha parlato in maniera un po' sbrigativa in inglese (e non per difficoltà della lingua) ma quando ho risposto in giapponese ha cambiato registro in maniera abbastanza palese.
Concordo con praticamente tutti i commenti. Gentaglia così andrebbe solo presa a pesci in faccia. Però...Certo che anche loro dovrebbero un po' piantarla con sta storia di sapere la lingua... Il giapponese si parla solo in Giappone (tralasciando i tanti non-giapponesi che la studiano, ovvio) e che piaccia o no, il mondo parla inglese. Non tutti hanno il tempo, la voglia o la fortuna di mettersi a studiare una lingua così complessa, senza contare che per gli adulti è molto più faticoso che per i bambini/ragazzi.In 14 giorni che sono stato là l'unico momento dove ho notato qualche "insofferenza" è stato in un ristorante dove la cameriera all'ingresso prima mi ha parlato in maniera un po' sbrigativa in inglese (e non per difficoltà della lingua) ma quando ho risposto in giapponese ha cambiato registro in maniera abbastanza palese.
I giapponesi che ragionano così non sono diversi dagli italioti che si lamentano quando gli stranieri parlano poco o per niente italiano o quando all'estero non trovano pasta, pizza e espresso come da noi.
Sapere la lingua di qualunque posto si visiti è sempre una buona cosa, ma non è strettamente necessario per apprezzare la cultura del luogo e vivere un'esperienza piacevole. A meno che non ci si voglia andare a vivere, in tal caso il discorso cambia ovviamente.
Concordo con praticamente tutti i commenti. Gentaglia così andrebbe solo presa a pesci in faccia. Però...Certo che anche loro dovrebbero un po' piantarla con sta storia di sapere la lingua... Il giapponese si parla solo in Giappone (tralasciando i tanti non-giapponesi che la studiano, ovvio) e che piaccia o no, il mondo parla inglese. Non tutti hanno il tempo, la voglia o la fortuna di mettersi a studiare una lingua così complessa, senza contare che per gli adulti è molto più faticoso che per i bambini/ragazzi.In 14 giorni che sono stato là l'unico momento dove ho notato qualche "insofferenza" è stato in un ristorante dove la cameriera all'ingresso prima mi ha parlato in maniera un po' sbrigativa in inglese (e non per difficoltà della lingua) ma quando ho risposto in giapponese ha cambiato registro in maniera abbastanza palese.
I giapponesi che ragionano così non sono diversi dagli italioti che si lamentano quando gli stranieri parlano poco o per niente italiano o quando all'estero non trovano pasta, pizza e espresso come da noi.
Sapere la lingua di qualunque posto si visiti è sempre una buona cosa, ma non è strettamente necessario per apprezzare la cultura del luogo e vivere un'esperienza piacevole. A meno che non ci si voglia andare a vivere, in tal caso il discorso cambia ovviamente.
Turisti maleducati sono dappertutto, quest'estate quando sono andato a Roma, vicino al Colosseo c'erano dei turisti francesi che bivaccavano in un giardinetto, sporcando con bottiglie di birra, plastiche e carte, è c'era anche il cartelo di divieto.
La soluzione sarebbe una bella multa salatissima, tanto da farglii cambiare idea per sempre. Alternative ci sarebbero, ma voglio rimanere una foca pacifica.
(che essendo un popolo dimesso e tranquillo non reagisce, in qualsiasi altra parte del mondo avrebbe preso sberle a non finire).
che piaccia o no, il mondo parla inglese
Concordo appieno con il punto linguistico. Tuttavia, io un po' gliene perdono questa cosa, considerando la loro posizione geografica. Noi europei siamo gente molto ma moooolto variegata nel senso linguistico e culturale, però siamo tutti interconnessi perché geograficamente siamo molto vicini gli uni agli altri, le nostre terre sono così accessibili che, volendo, ci si può andare anche in bici (e ineffetti, è proprio quello che si fa, si organizzano varie maratone in bici che passano oltre le frontiere, come per esempio il Giro d'Italia, che passa anche per la Croazia, per citarne un esempio).
Il Giappone, invece, no. È un arcipelago isolato persino dai suoi vicini, figuriamoci per il resto del mondo. Gli oceani che dividono il Giappone dalle Americhe è immenso. E, sebbene sulla mappa del mondo, il mare che divide il Giappone dalla Corea e dalla Cina, ma anche solo il mare che c'è tra la Corea e la Cina, potrebbe sembrare una cosa piccola, una volta che ci voli sopra ti ci accorgi che quel mare NON FINISCE MAI.....
Vivo in Corea e per ora sono potuta viaggiare in Giappone una sola volta, però è quanto basta per dire che parlo per esperienza. Sono territori veramente vasti e non sono così connessi come i paesi europei. È normale, però, che noi diamo per scontata questa accessibilità. Vivendo e crescendo in una certa parte del mondo, non ce se ne accorge di quello che è la normalità. È naturale e lo stesso discorso vale anche per l'estremo Oriente.
No. Non è obbligatorio saperlo, per fortuna, visto che gli anglofoni NON sono i padroni del mondo (e personalmente è un immane sollievo). Se non piace questo aspetto basta non visitare il Paese in questione. Per parlare inglese visitate gli Stati dove è lingua di Stato o altre allegre capitali occidentali: nella maggior parte dei casi rischierete assai di più di venire rapinati/violentati, vedrete monnezza e miseria anche nelle zone turistiche a livelli che Kabukicho al mattino in confronto è linda, ma ehi, quasi tutti capiranno l'inglese.
A ognuno il suo!
Non si può pretendere che un TURISTA sappia tutte le lingue dei paesi che va a visitare forse una volta nella vita. Di che parliamo? Mentre se un paese campa anche grazie al turismo è più che normale che chi lavora con essi debba conoscere almeno l'inglese. Sono i soliti egoisti che pensano che il mondo gira intorno a loro. Loro non imparano l'italiano se vengono a farsi i tour de force Venezia-Napoli in tre giorni ma le nostre guide turistiche e chi lavora negli hotel conosce almeno 3 lingue straniere, a loro invece non si può chiedere di imparare nemmeno l'inglese perché altrimenti frignano e niente è dovuto per chi non è giapponese. Bisogna anche avere il coraggio di dire le cose come stanno. Poi se vogliono pretendere che chi entra nel loro paese A CERCARE LAVORO sappia il giapponese allora è un altro paio di maniche e potrebbero anche avere ragione
Poi concordo con i commenti sopra, i paesi nord europei tipo Norvegia, Olanda, Svezia, Finlandia per citare qualcuno hanno tutti lingue difficilissime e che parlano soltanto loro ma pure i bambini di 8 anni parlano l'inglese benissimo e non sono cose dette tanto per o per sentito dire, provare per credere. Sono paesi che conosco come le mie tasche per motivi lavorativi e mi sono ritrovata varie volte a chiedere informazioni ai ragazzini alle fermate degli autobus e parlavano inglese meglio del mio, tanto che mi vergognavo davanti a lavoro, e il mio lavoro è girare quindi si pretende che io lo sappia bene l'inglese. Il mondo va avanti, nessuno obbliga a studiare l'inglese ma se il mondo va avanti così bisogna adeguarsi. Se i giapponesi vogliono restare indietro che lo facciano, nessuno obbliga nessuno, ma è meglio che si diano una svegliata in prestezza, che fanno tanti i fighi ma hanno tantissimi paesini e borghi più piccoli che campano di turismo e se qui c'è qualcuno che davvero va là per lavoro e gira le coste meno conosciute dovrebbe saperlo bene. Devo sapere il giapponese per andare nei paesini del profondo nord? Mi va benissimo ma la pacchia sta per finire. che a Tokyo o a Okinawa nessuno parli inglese invece è vergognoso e imbarazzante
@Hiyori Kozuki
Infatti il Giappone non campa di turismo settore che solo dagli anni 2000 si è sviluppato in particolare post pandemia
Il paragone con Norvegia, Olanda, Svezia, Finlandia non regge hanno già spiegato i motivi.
@Hiyori Kozuki
Infatti il Giappone non campa di turismo settore che solo dagli anni 2000 si è sviluppato in particolare post pandemia
È vero il Giappone non campa solo di turismo, ma le innumerevoli località balneari e isolette sì, per non parlare poi dell'Hokkaido e delle località nella campagna più remota che si stanno spopolando sempre di più a causa del calo delle nascite... Di che cosa dovrebbero campare queste zone se non di turismo?Il paragone con Norvegia, Olanda, Svezia, Finlandia non regge hanno già spiegato i motivi.
Infatti non era mia intenzione farlo, l'ho fatto solo perché qualcuno qui sostiene che per visitare un Paese devi sapere la lingua, e che quelli dove si può parlare inglese (tra cui Olanda, Svezia ecc.) siano, a differenza dell'immacolato Sol Levante, luoghi violenti e pericolosi. 😄
Concordo appieno con il punto linguistico. Tuttavia, io un po' gliene perdono questa cosa, considerando la loro posizione geografica. Noi europei siamo gente molto ma moooolto variegata nel senso linguistico e culturale, però siamo tutti interconnessi perché geograficamente siamo molto vicini gli uni agli altri, le nostre terre sono così accessibili che, volendo, ci si può andare anche in bici (e ineffetti, è proprio quello che si fa, si organizzano varie maratone in bici che passano oltre le frontiere, come per esempio il Giro d'Italia, che passa anche per la Croazia, per citarne un esempio).
Il Giappone, invece, no. È un arcipelago isolato persino dai suoi vicini, figuriamoci per il resto del mondo. Gli oceani che dividono il Giappone dalle Americhe è immenso. E, sebbene sulla mappa del mondo, il mare che divide il Giappone dalla Corea e dalla Cina, ma anche solo il mare che c'è tra la Corea e la Cina, potrebbe sembrare una cosa piccola, una volta che ci voli sopra ti ci accorgi che quel mare NON FINISCE MAI.....
Vivo in Corea e per ora sono potuta viaggiare in Giappone una sola volta, però è quanto basta per dire che parlo per esperienza. Sono territori veramente vasti e non sono così connessi come i paesi europei. È normale, però, che noi diamo per scontata questa accessibilità. Vivendo e crescendo in una certa parte del mondo, non ce se ne accorge di quello che è la normalità. È naturale e lo stesso discorso vale anche per l'estremo Oriente.
Hai ragione anche tu, però c'è da dire che ormai viviamo, nel bene e nel male, in una società globalizzata e iperconnessa. Essere condiscendenti, o peggio, con un turista straniero solo perché non parla la tua lingua è fuori luogo anche in Giappone.
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