Il film fu un insuccesso commerciale,[7][12] ma per la critica, valse a confermare il talento di Oshii,[7] pur considerandolo un regista ostico da capire.[12] Oshii affermò che, a causa di questi scarsi risultati, non riuscì a trovare lavoro per almeno tre anni e che Tenshi no tamago "è un po' come la sua figlia povera mentre Ghost in the Shell è un'altra figlia che non si sarebbe mai aspettato si sposasse, ma che l'ha fatto".[13]
Ma banalmente, anche un film come La Storia della Principessa Splendente di Takahata non sarebbe stato possibile senza la colorazione digitale usata per ricreare l'acquerello (cosa infattibile in rodovetro, non in un lungometraggio).
Credo che con le tecnologie moderne non sarebbe troppo difficile fare un anime che sembri quasi in tutto e per tutto realizzato in rodovetro. Ma a essere cambiati, oltre alle tecnologie, sono la sensibilità e il background degli artisti, cosa vogliono oggi il pubblico e i produttori, o addirittura gli schermi. Credo che anche usando le tecniche del tempo, il risultato sarebbe comunque più vicino a un anime moderno.
Però questi sono cortometraggi, di massimo 20 minuti. E, per quanto artisticamente ispirati, avevano un'animazione molto semplice con pochi frame da colorare. Farci La Storia della Principessa Splendente, ma anche solo I miei vicini Yamada, non penso sarebbe stato possibile, e infatti Takahata ci si è fiondato appena nato il digitale.Non esattamente, basti vedere i capolavori di Te Wei della Shanghai animation (a cui probabilmente lo stesso Takahata potrebbe essersi ispirato) e parliamo di anni '60 e '80.
Quello che si può fare in un cortometraggio lo si può fare anche in un lungometraggio, basta avere la volontà e i soldi.
Però questi sono cortometraggi, di massimo 20 minuti. E, per quanto artisticamente ispirati, avevano un'animazione molto semplice con pochi frame da colorare. Farci La Storia della Principessa Splendente, ma anche solo I miei vicini Yamada, non penso sarebbe stato possibile, e infatti Takahata ci si è fiondato appena nato il digitale.
Ah beh sì per quello sicuramente. Infatti con "impossibile" intendevo proprio quello. Il digitale ha reso possibile qualcosa che altrimenti avrebbe richiesto troppo tempo e soldi e realisticamente non avrebbe mai potuto vedere la luce.Stai confondendo quello che è fattibile tecnicamente da quello che è fattibile economicamente.
La quantità di frame da animare è più un problema economico e di tempo (che è comunque anche quello economico) che un problema di capacità degli animatori.
Basta vedere i lungometraggi della Toei degli anni '60 i quali erano realizzati a passo 2, se ci metti i soldi puoi fare tutto.
Per farti un altro esempio, guarda i corti di Frederic Back, non importa quale tecnica si usi, tutto si può animare.
Ma se poi dietro hai una storia e soldi ci puoi fare una lungometraggio, ripeto: ci vogliono i soldi.
Takahata ha potuto fare Kaguya hime (uno dei film più costosi dello studio Ghibli, bissato o superato da Il ragazzo e l'airone, comunque una frazione del budget dei film di animazione americani) perché aveva il supporto economico dello studio Ghibli.
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_most_expensive_animated_films
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