dovrebbero esserci più spazi che incoraggino la sperimentazione con anime non convenzionali e "difficili da capire", che non si conformino completamente a ciò che è più redditizio.
Le opere originali, invece, rappresentavano appena il 14,3% del totale.
È un po' poco infatti.
In Giappone potrebbero almemo raddoppiare la quantità di anime originali, passando dal 14% al 30% almemo.
Come dargli torto, però la maggior parte di original fa un po' schifo, quindi forse è meglio rimanere solo sugli adattamenti 🤣 (che anche quelli però, non sempre brillano). Anche se, ovviamente, ci sono degli original che spaccano di brutto 🔥
Il problema è l'asfittica (e statalista) economia giapponese che è totalmente aversa al rischio, specie dopo la bolla degli anni '90.
Poi come giustamente faceva notare qualcuno, lo scopo è anche quello di guadagnarci.
P.s. ricordatevi che Michelangelo mica ha lavorato gratis per i papi.
pensa te che con questo ragionamento non avremmo roba come gunbuster o evangelion ....
Girls band cry
Maki suggerisce che dovrebbero esserci più spazi che incoraggino la sperimentazione con anime non convenzionali e "difficili da capire"
E infatti opere rivoluzionarie come Evangelion o quelle dello studio Ghibli non se ne vedono più.
Gli adattamenti ci sono sempre stati, ma non a caso molte delle serie più importanti degli scorsi decenni sono originali (Gundam, Macross, Nadia, Eva, Cowboy Bebop, Gurren Lagann...e ovviamente film vari).
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È un po' poco infatti.
In Giappone potrebbero almemo raddoppiare la quantità di anime originali, passando dal 14% al 30% almemo.
Anche perché agli artisti e agli studi quando si impegnano in un progetto originale partendo da zero a volte riescono a dare il meglio di loro ed è a quel punto che spunta fuori la perla inaspettata, il gioiellino che brilla in mezzo alla massa.