Anime mediocre, che fa leva su scene pruriginose e situazioni portate all'eccesso, senza una vera ragion d'essere. Si lascia guardare, per carità, ma non riesco ad attribuirgli la profondità che qualcuno sostiene.
Concordo sul finale della seconda recensione, assolutamente trash, apprezzabile dagli amanti del genere...oddio non proprio memorabile nemmeno per loro, ma comunque divertente. Non amo dare i voti in assoluto quindi mi astengo, nella sua categoria un 6,5. Sicuramente se vi piacciono le yandere ci sta
Il limite, nonché ragione principale del perché questo anime è meno che mediocre, è il problema dei passaggi logici delle scelte psicologiche dei personaggi (tutti, compresi i secondari). In pratica agiscono tanto per, senza reali motivazioni (è la psicopatica alla fine l'unica con una logica, benché malata). Scena esemplificativa: un personaggio secondario (con alle spalle 1 o 2 interazioni) deve parlare al protagonista di una certa faccenda che riguarda un terzo personaggio; si vedono e il risultato è che vanno a letto insieme in uno stanzino; fine delle battute del personaggio secondario. Non si era filato il protagonista prima e non lo farà dopo. Quindi perché?
Senza il finale gore (anch'esso forzato) nessuno si sarebbe mai filato questo mediocre prodotto. Ragione che spiega anche il perché di una scelta narrativa del genere.
Voto 3,5/4
Utente95058
- 5 anni fa
22
Mi sembra tempo fa di aver letto la seconda recensione e insieme ad altre negative, mi aveva convinto di non aver perso niente, anzi... ho visto i primi episodi e mi era sembrato il classico anime scolastico senza infami e senza lode, ma mai avrei immaginato che fosse così, nonostante già non mi piacessero i disegni e avessi trovato i personaggi abbastanza insensati, soprattutto quelli femminili
Non ho visto l'anime e nemmeno lo conoscevo, quindi incuriosito ho letto la recensione del pro, tuttavia presenta degli spoiler. Di conseguenza, al contrario di spronarmi alla visione (come dovrebbe fare, essendo quella del pro), mi ha allontanato ulteriormente.
Finalmente un AnimeRing stimolante! Io difendo assiduamente la trasposizione animata di SCHOOL DAYS da anni, e soprattutto dopo aver giocato la visual novel originale la mia stima verso di essa è solo che aumentata. Semplicemente ci vuole coraggio nel trasporre il peggior finale possibile di un eroge e secondo me tale decisione è stata più che ripagata. Lo studio TNK avrebbe potuto benissimo modificare la trama rendendolo un harem comico già visto mille altre volte o un classico triangolo amoroso melenso, rilasciando il tutto in un prodotto graficamente scadente visto il poco budget (e ciò è innegabile, la componente animata in alcuni tratti è indifendibile) consegnandolo all'oblio e alla reale mediocrità, cosa che invece fortunatamente non è stato. Solo dei geni sarebbero riusciti a tirar fuori da una situazione del genere una delle serie animate, nel bene o nel male, più discusse e conosciute del primo decennio del 2000 (non negatelo perchè sennò non saremmo ancora qui a parlarne a 14 anni dall'uscita).
Per quel che riguarda i contenuti invece il dibattito è ancora molto forte, negli anni girando sui siti e forum esteri ho trovato diverse concezioni e chiavi di lettura per leggere la serie, per esempio una delle più consolidate è che l'anime destrutturi il proprio genere d'appartenenza portando all'estremo tutti gli elementi tipici come le ragazze dalle personalità poco delineate cliché che si innamorano follemente al protagonista senza un motivo apparente concedendosi a lui o il miglior amico del protagonista perennemente single, per poi a metà serie fare inversione di marcia e andare contro gli stessi aspetti esaltati in precedenza mostrando un protagonista che invece di vergognarsi come da gag diventa un cinico impersessuale o le ragazze dell'harem che danno il peggio di loro moralmente attaccandosi a vicenda in modi infami. Altre due interpretazioni che ricordo bene erano uno di uno spagnolo che innalzava School Days a una feroce critica al genere stantio e ripetitivo degli ecchi-harem che si erano imposti sul mercato, mentre un americano paragonava la serie a Puella Magi Madoka Magica del buon Urobutcher facendo notare le similitudini tra le due opere, ovvero che entrambe prendono i tropi del loro genere di appartenenza e li fanno affogare in un mare di nichilismo e cupezza.
School Days è un capolavoro ma come tanti capolavori è destinato ad essere per pochi, mi dispiace solo che ci siano tutti questi buonisti a criticarlo. Il modo in cui decostruisce il genere harem e come fa succedere tutto quello che in harem non dovrebbe mai succedere lo rendono una perla del genere
Non decostruisce nulla e non inventa nulla, School Days (la Visual Novel) non è stata la prima VN ad inventare i bad ending, Ever17, di diversi anni prima, può fare una strage di personaggi, ed è il primo nome che mi viene in mente. L'errore è prendere l'anime di School Days come cosa a se, senza conoscerne il contesto originale, dandogli chissà quale significato quando in realtà, come dice Nightcore, hanno semplicemente scelto la route peggiore (quando in realtà il gioco può finire anche benissimo) per far parlare di se, né più né meno. C'è riuscito? Bene, che ci fosse da parte di 0verflow di prendere in giro gli harem inserendo due bad ending può anche darsi, ma da qui ad elevare l'anime a capolavoro, evidentemente si hanno standard parecchio bassi.
Trovo sempre molto interessante che esistano sperticate e approfondite interpretazioni per dare un senso ad un prodotto che non ne ha (e che di certo non ha una simile pretesa, riducendosi tutto ad una geniale mossa commerciale) per farlo passare come capolavoro, specie se la massa ignorante non lo apprezza. Destrutturare il genere harem usando un protagonista con un certo spessore psicologico e con le ragazze che si innamorano di lui per motivi plausibili... oh wait.
L'anime di School Days è un derivato di un altro prodotto e come molte altre serie purtroppo è un taglia/cuci che si lascia dietro parecchio dell'originale... è cmq una serie che riesce ad attirare e portare verso la visual novel gli interessati, meglio di molte altre produzioni quindi come serie penso sia riuscita bene (a me è piaciuta, parte dell'atmosfera della VN l'ho percepita anche nell'anime), per tutto il resto come spesso si dice "De gustibus non est disputandum".
Utente116507
- 5 anni fa
43
Buona l'idea originale, realizzata malissimo nell'anime. La VN un minimo di marcia in più ce l'avrebbe anche, ma resta mediocre. Il Makoto originale è più credibile di quello animato, ma neanche poi troppo; gli altri personaggi sono macchiette con lo spessore psicologico della carta velina, in entrambe le versioni. Inoltre SD ha lo stesso difetto che hanno praticamente tutte le serie scolastiche dai protagonisti esageratamente buoni e puri, ma all'inverso: mancano personaggi positivi che facciano da cassa di risonanza a quelli negativi. Nelle serie di questo tipo o è tutto bianco o è tutto nero, e School Days non fa eccezione. Un anime con soltanto personaggi str... è noioso quanto uno con solo personaggi buoni. Anzi di più, perchè almeno coi soli personaggi positivi ne possono uscire fuori slice of life gradevoli e rilassanti come Aria o Amanchu (che comunque possono risultare noiosi a chi non ama il genere). In verità nella visual novel Makoto, che al contrario dell'anime ha dei rimorsi di coscienza sul suo comportamento, dovrebbe rappresentare un personaggio "grigio", ma viene tratteggiato con troppa superficialità per esserlo veramente.
Per non parlare di Kotonoha, che da normale ragazza innocente e innamorata impazzisce di punto in bianco, idem la meno innocente ma comunque normalissima Sekai... Ok, è sempre roba per otaku e quindi ci hanno messo le yandere perchè sì, ma almeno si dia una ragione più consistente per la loro pazzia. Altrimenti rassegnatevi a fare la solita cafonata senza però pretendere che sia una serie "profonda e fuori dagli schemi", lol. Poi le amiche di Sekai in teoria dovrebbero essere personaggi positivi, opposti al trio delle bulle, ma in realtà si comportano al loro stesso modo.
Perfino Kuzu no Honkai, che comunque è un seinen ed mille volte più riuscito, ha difetti simili, figurarsi School Days.
le bocciature perchè uno si aspettava il classico romcom, ma appena esce qualcosa di sovversivo non viene capito bollandolo come nonsense. Si vuole sempre la stessa minestra.
Comunque questa serie dopo 10 anni è ancora famosissima, altri titoli più recenti fin da subito chiamati capolavori sono stati subito dimenticati .
la dimostrazione che la gente si droga pesantemente prima di vedere i cartoni. Detto questo non capirò mai l'odio o l'amore per School days, è solo uno dei tanti adattamenti trash dei primi duemila di Visual Novel mediocri, il cui unico merito è fare una delle bad end del gioco. Non vale davvero la pena parlarne tanto, però bella nave https://www.youtube.com/watch?v=YwortdC_o14
Utente116507
- 5 anni fa
70
le bocciature perchè uno si aspettava il classico romcom, ma appena esce qualcosa di sovversivo non viene capito bollandolo come nonsense. Si vuole sempre la stessa minestra.
A criticarlo è più che altro chi, all'opposto, si aspettava qualcosa di veramente innovativo e originale, dato che viene presentato come "decostruzione del genere harem" (ma quando mai? lol) e invece si è ritrovato con appunto la solita minestra, giusto con l'aggiunta di un po' di sangue. Io ho visto l'anime per primo, come più o meno tutti. Mi è stato detto, puntualmente: "Guarda la VN, è tutta un'altra cosa!" Beh, ho visto anche quella ma la mia opinione è rimasta più o meno la stessa di prima.
Comunque questa serie dopo 10 anni è ancora famosissima, altri titoli più recenti fin da subito chiamati capolavori sono stati subito dimenticati
E' ancora famosa perchè ci sono ben due yandere, per i finali della visual novel e per i meme (e per quanto sia idiota e nonsense Makoto nell'anime), non per altro. E comunque la sua fama è stata ormai offuscata, almeno in Occidente, da Doki Doki Literature Club.
L'ho visto proprio nel 2007 quindi essendo passato molto tempo non ricordo bene la trama, solo la sensazione che non mi piacque per nulla proprio per i comportamenti assurdi dei personaggi.
Va detto peró che in effetti l'anime fu innovativo per il suo genere, perché fino ad allora non si era mai visto un risvolto così violento in quello che era un anime scolastico con triangoli amorosi... quindi sì, oggettivamente non era granché (per renderlo interessante avrebbero dovuto lavorare meglio sulla psicologia dei personaggi, senza farli apparire come pazzi schizzati, ninfomani e via dicendo), ma ha avuto comunque dei meriti.
fatto sta che sarà un anime di cui ricorderò sempre il titolo e persino alcune scene
le bocciature perchè uno si aspettava il classico romcom, ma appena esce qualcosa di sovversivo non viene capito bollandolo come nonsense. Si vuole sempre la stessa minestra.
Comunque questa serie dopo 10 anni è ancora famosissima, altri titoli più recenti fin da subito chiamati capolavori sono stati subito dimenticati .
Sono d'accordo con Damaged Goods, è un anime sperimentale pienamente riuscito nella sua originalità.
Per quanto mi riguarda, School Days è un titolo provocatorio, fatto di estremi che volutamente vanno a premere su determinati argomenti che a molti perbenisti danno fastidio solo a nominarli.
Di sicuro non è un anime perfetto, ma il suo essere così estremo lo ha portato a essere il "Ground Zero" dell'NTR nel mondo dell'animazione giapponese. Senza School Days non avremmo avuto Scum's Wish, una vera perla sia narrativamente che tecnicamente, e tanti altri titoli che hanno l'elemento "tradimento" come perno dei propri eventi.
Il mondo è bello perché è vario, non giudicate un titolo solo in base ai vostri principi morali, non siete né santi né illuminati e le idee altrui, per quanto non vi piacciano, vanno rispettate al pari delle vostre.
Come al solito si danno opinioni su anime tratti da altre opere (cartacee o digitali) senza considerare lo schema più grande che c'è dietro, l'anime è una vistosa provocazione (per me è un anime senza troppe pretese a parte il trash della scena finale tutto quello che viene prima per me ci sta benissimo, nella realtà ne accadono davvero di cose del genere a chi fa il doppio gioco...) ed è stato animato uno dei pochi finali negativi della visual che ha parecchi finali se ricordo bene erano tipo una ventina (c'erano finali di vario tipo con entrambe e pure un finale harem sicuramente) di cui giusto 2-3 tragici, potevano animare una fine normale come tante altre storie ma hanno scelto una strada particolare proprio per ottenere forse quella reazione che ancora oggi abbiamo dopo anni, per me è stata quindi una scelta riuscita da parte loro, fosse finito come tutte le altre storie non lo ricorderebbe più probabilmente nessuno e si sa che dove girano i soldi "l'importante è che se ne parli".
Io ho votato per il senza infamia e senza lode... a ma non è dispiaciuto, è un anime che si è lasciato guardare. Di certo non concordo con chi lo reputa spazzatura, ma trovo comunque ridicolo chi parla di capolavoro e decostruzione del genere harem.
Ho visto i primi episodi ma la storia non mi convinceva e il finale l'ha preceduto per fama e non mi interessava. Comunque sia ha senso in una visual novel scolastica inserire una route splatter/ horror? Il pubblico accetta e apprezza la cosa? Perché ho una mezza idea di impostare una cosa del genere nella mia visual novel.
Ho visto i primi episodi ma la storia non mi convinceva e il finale l'ha preceduto per fama e non mi interessava. Comunque sia ha senso in una visual novel scolastica inserire una route splatter/ horror? Il pubblico accetta e apprezza la cosa? Perché ho una mezza idea di impostare una cosa del genere nella mia visual novel.
Diciamo che la route per me ci stava benissimo anche se hanno esagerato nel finale, a seconda della trama può starci anche un finale violento, alla fine se hai un personaggio yandere ci sta anche che ad un certo punto possa seriamente perdere la testa ad esempio, o in generale un personaggio che venga talmente caricato di stress fino al punto in cui sembra normale avere un crollo nervoso e psicologico, diciamo che dipende da che opera hai in mente (se le protagoniste son tante poi diventerebbe una strage e non penso possa piacere a molti quindi se hai in mente una visual classica con tante eroine eviterei poi è solo un consiglio).
Per quanto mi riguarda, School Days è un titolo provocatorio, fatto di estremi che volutamente vanno a premere su determinati argomenti che a molti perbenisti danno fastidio solo a nominarli. Il mondo è bello perché è vario, non giudicate un titolo solo in base ai vostri principi morali, non siete né santi né illuminati e le idee altrui, per quanto non vi piacciano, vanno rispettate al pari delle vostre.
Nessuno dei commenti critici che ho letto ha neanche lontanamente posto questioni sulle scelte morali dei personaggi. Potevano pure dare fuoco ad un orfanotrofio, ma devono spiegare PERCHÈ arrivano a pensare certe cose o compiere determinate scelte. Nel momento in cui le uniche scelte più o meno giustificate sono quelle psicopatiche (che in quanto tali si autogiustificano), allora abbiamo una grossa carenza nello spessore psicologico dei personaggi che rende di difficile accettazione e comprensione quello che fanno. Siamo davanti al medesimo piattume degli harem classici e a modelli di stereotipazione identici: - Il protagonista vive per inerzia, ed è persino più apatico dei suoi colleghi classici (è una bella sfida con quello di Sekirei). - Il protagonista invece che fare il casto in modo illogico per un adolescente, se le ripassa tutte senza comunque che ciò produca un qualsivoglia effetto (fisico, emotivo, caratteriale, psicologico) su di lui in modo altrettanto illogico. Forse se gli fosse esploso il cellulare magari una smorfia la avremmo vista. - L'harem si innamora (?) di lui senza motivo esattamente come i modelli stereotipati classici, salvo poi dimenticarsi tutto ciò nell'episodio successivo. - La differenza rispetto al classico è ovviamente l'aspetto sessuale: da illogiche situazioni ecchi (dalle più o meno imbarazzate protagoniste che si offrono più o meno volontariamente per essere ignorate), si passa una concupiscenza carnale ripetuta altrettanto illogica perché sparata così: "Ciao!Ciao! Trombiamo? Ok!" (da leggere con la voce di Abe Exoddus). - Le due protagoniste sono modellate su precisi archetipi di personaggi visti e rivisti (la psicopatica è una yandere ad esempio).
E questa me la chiamate decostruzione? Alla faccia. Se il metro è questo, Oresuki è molto più decostruttivo a partire dalla rottura continua della 4 parete.
p.s. Scum wish è 100 volte superiore sotto ogni aspetto (trama, disegni, musiche, personaggi, etc.).
Per quanto mi riguarda, School Days è un titolo provocatorio, fatto di estremi che volutamente vanno a premere su determinati argomenti che a molti perbenisti danno fastidio solo a nominarli. Il mondo è bello perché è vario, non giudicate un titolo solo in base ai vostri principi morali, non siete né santi né illuminati e le idee altrui, per quanto non vi piacciano, vanno rispettate al pari delle vostre.
Nessuno dei commenti critici che ho letto ha neanche lontanamente posto questioni sulle scelte morali dei personaggi. Potevano pure dare fuoco ad un orfanotrofio, ma devono spiegare PERCHÈ arrivano a pensare certe cose o compiere determinate scelte. Nel momento in cui le uniche scelte più o meno giustificate sono quelle psicopatiche (che in quanto tali si autogiustificano), allora abbiamo una grossa carenza nello spessore psicologico dei personaggi che rende di difficile accettazione e comprensione quello che fanno. Siamo davanti al medesimo piattume degli harem classici e a modelli di stereotipazione identici: - Il protagonista vive per inerzia, ed è persino più apatico dei suoi colleghi classici (è una bella sfida con quello di Sekirei). - Il protagonista invece che fare il casto in modo illogico per un adolescente, se le ripassa tutte senza comunque che ciò produca un qualsivoglia effetto (fisico, emotivo, caratteriale, psicologico) su di lui in modo altrettanto illogico. - L'harem si innamora (?) di lui senza motivo esattamente come i modelli stereotipati classici, salvo poi dimenticarsi tutto ciò nell'episodio successivo. - La differenza rispetto al classico è ovviamente l'aspetto sessuale: da illogiche situazioni ecchi (dalle più o meno imbarazzate protagoniste che si offrono più o meno volontariamente per essere ignorate), si passa una concupiscenza carnale ripetuta altrettanto illogica perché sparata così: "Ciao!Ciao! Trombiamo? Ok!" (da leggere con la voce di Abe Exoddus). - Le due protagoniste sono modellate su precisi archetipi di personaggi visti e rivisti (la psicopatica è una yandere ad esempio).
E questa me la chiamate decostruzione? Alla faccia. Se il metro è questo, Oresuki è molto più decostruttivo a partire dalla rottura continua della 4 parete.
Quello che non capisci è che School Days non aveva alcuna pretesa artistica "superiore", ma solo l'intenzione di rompere le "uova nel paniere" a chi si aspettava di trovare la classica visual novel con harem di contorno.
Nel senso lato del termine, School Days ha decostruito gli stereotipi del genere riuscendo nel suo intento. Considera sempre l'anno in cui è uscito e quello che all'epoca il mercato delle visual novel offriva.
Resta comunque un titolo pieno di buchi di trama e di caratterizzazione, ma è d'obbligo riconoscergli il merito di essere stato un titolo capace di smuovere il mercato in più direzioni sia artistiche che commerciali.
p.s. Scum wish è 100 volte superiore sotto ogni aspetto (trama, disegni, musiche, personaggi, etc.).
Lo so bene che è 100 volte superiore, ma quando si parla di corna e tradimenti improvvisamente tutti diventano moralizzatori incalliti e i pollici rossi ad ogni episodio, insieme agli esasperati commenti, ne sono la prova.
Sono passati parecchi anni, ma ricordo bene che lo trovai piuttosto divertente... cioè, il modo in cui parte come romcom adorabile standard, poi ad un certo punto tutto comincia a degenerare in modo assurdo e innaturale e Makoto si guadagna presto un bel posto tra i protagonisti più odiosi di sempre XD
Per lo meno ancora oggi se ne parla e ci si ride sopra, e quando qualcosa diventa un meme e viene ricordato dopo decenni vale sicuramente molto più di quelle povere serie mediocri che vanno nel dimenticatoio dopo qualche stagione (tipo, chessò, Val x Love della stagione scorsa tanto per dirne uno).
Quello che non capisci è che School Days non aveva alcuna pretesa artistica "superiore", ma solo l'intenzione di rompere le "uova nel paniere" a chi si aspettava di trovare la classica visual novel con harem di contorno.
Nel senso lato del termine, School Days ha decostruito gli stereotipi del genere riuscendo nel suo intento. Considera sempre l'anno in cui è uscito e quello che all'epoca il mercato delle visual novel offriva.
Resta comunque un titolo pieno di buchi di trama e di caratterizzazione, ma è d'obbligo riconoscergli il merito di essere stato un titolo capace di smuovere il mercato in più direzioni sia artistiche che commerciali.
Il fatto che non avesse alcuna forma di pretesa artistica e che tu stesso gli riconosci buchi oggettivi di trama, limiti nei disegni e nella regia, conferma quello che è scritto nella recensione negativa: una trasposizione mediocre di cui ancora oggi si parla per via del finale gore e per via di molte persone che non ammettono semplicemente di essere state trollate, andando a pescare astruse teorie psicologiche per giustificare come capolavoro di realismo qualcosa di un raro piattume e nonsense.
Per quanto riguarda la decostruzione, no direi proprio di no. Anzi. School days è pienamente all'interno dei classici cliché del genere, benché abbia un approccio sulla sessualità da opera drammatica (?) e non comica come il 99% del genere; ma prendendo una qualsiasi opera drammatica (vedi Scum wish), si nota l'abissale differenza. Riprova di ciò è il fatto che gli unici due personaggi che più o meno funzionano (le due protagoniste) sono due archetipi visti e rivisti. Ma non potrebbe che essere così poiché fa riferimento ad una VN che ha 200 finali di cui buona parte sono harem.
Per quanto riguarda il mercato delle VN dell'epoca mi pare un discorso irrilevante: il punto qui è l'anime. E come tu stesso riconosci, il solo fatto di avere pesanti problemi nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi non può renderlo un capolavoro.
School days altro non è che una geniale trovata commerciale che ruota intorno al finale (volutamente) gore: l'idea era quella di creare un prodotto che desse scandalo, di modo da fargli pubblicità. Chiaramente, quando opti per una scelta del genere sai che polarizzerai le critiche, ragion per cui ancora oggi si parla di questo prodotto che, senza gli ultimi 10 minuti, sarebbe passato nel dimenticatoio come uno dei tantissimi anime mediocri dei primi anni 2000.
Io penso che una serie che fa ancora parlare di sé dopo 13 anni ha comunque colto nel segno.In mezzo a centinaia di anime tutti uguali provarono per una volta ad uscire dagli schemi.Esagerando.Una storia scolastica adolescenziale che diventa un ecchi spinto per finire nell'horror.Quasi alla Tarantino ( Dal tramonto all'alba).Le trame estreme o si amano o si odiano.Oggi School Days mi lascia abbastanza indifferente,ma nel 2007 fu un bel calcio nello stomaco.
School days altro non è che una geniale trovata commerciale che ruota intorno al finale (volutamente) gore: l'idea era quella di creare un prodotto che desse scandalo, di modo da fargli pubblicità. Chiaramente, quando opti per una scelta del genere sai che polarizzerai le critiche, ragion per cui ancora oggi si parla di questo prodotto che, senza gli ultimi 10 minuti, sarebbe passato nel dimenticatoio come uno dei tantissimi anime mediocri dei primi anni 2000.
C'è voluto un giro di parole immenso, ma almeno ora siamo sulla stessa onda di pensiero!
Ad ogni modo io giudico l'anime in modo molto leggero perché solo in questo modo va preso. Voleva provocare e c'è riuscito, onore al merito.
Anime che vidi tantissimi anni fà e che ancora oggi ricordo, non certo perchè mi sia piaciuto, ma proprio per le situazioni e i personaggi grotteschi ed è solo per questoi che viene ancora oggi ricordato, ma almeno fosse stato utilizzato il tutto a fini "didattici" ponendo una critica di qualche genere...niente! Grottesco per far parlare di sè, punto. Ho votato per la recensione del Padrino perchè ho trovato molti più punti d'accordo con la sua analisi, ma non ritengo che sia un 4, isomma almeno la sufficienza, seppur risicata, io gliela dò per il comparto tecnico che rissolleva un anime altrimenti mediocre. -Piccola mia elucubrazione/sfogo- Ho letto praticamente tutti i commenti e ho notato che i delatori di School Days spiegano tutti la proprio posizione in modo anche molto articolato, per contro tantissimi estimatori dileggiano i precedenti con i soliti "non avete capito l'opera", "non è un'opera per tutti", insomma il classico elevarsi a metre a penser e grandi critici che vedono un ferro da stiro chiodato e gridano al capolavoro, quando probabilmente l'autore se la ride di gusto perchè li sta perculando tutti. E ora pollici versi come se piovesse!!!
Stiamo parlando di un anime piuttosto "datato" e di due recensioni scritte in due "epoche" differenti. Quando lo vidi era il 2007, in quel periodo giravano anime direi quasi "sperimentali" e, ricordo, lo iniziai un po controvoglia poiché mi sarebbe costato un bel po di connessione internet. Fu un bel "pugno allo stomaco" e mi lasciò con un amaro in bocca che col passare del tempo non è ancora scomparso. Rarissimamente assegno voti più alti del 7 per mie ragioni e gusti ma se di SCHOOL DAYS ancora se ne parla una ragione c'è ed è quella che ancora oggi ti sorprende, forse oramai è superato da altre opere, ma è stato tra i primi a sperimentare l'evoluzione da un genere ad un altro, dall'infantile al folle passando dall'erotico al porno per finire nell'aberrazione. Direi che pochissimi, poi, ci hanno provato.
Utente116507
- 5 anni fa
32
Per lo meno ancora oggi se ne parla e ci si ride sopra, e quando qualcosa diventa un meme e viene ricordato dopo decenni vale sicuramente molto più di quelle povere serie mediocri che vanno nel dimenticatoio dopo qualche stagione (tipo, chessò, Val x Love della stagione scorsa tanto per dirne uno).
Mayoiga e Osama Game sono ricordati, e verranno giustamente ricordati in futuro, per essere gli anime peggiori degli ultimi anni, ma di fatto non è che la fama per motivi sbagliati le nobiliti... Se non altro trovo School Days un gradino sopra, perchè bene o male è guardabile (il che però, dal mio punto di vista, non equivale necessariamente alla sufficienza) e soprattutto ci sono più meme.
Ho letto praticamente tutti i commenti e ho notato che i detrattori di School Days spiegano tutti la proprio posizione in modo anche molto articolato, per contro tantissimi estimatori dileggiano i precedenti con i soliti "non avete capito l'opera", "non è un'opera per tutti", insomma il classico elevarsi a metre a penser e grandi critici che vedono un ferro da stiro chiodato e gridano al capolavoro
That's special snowflake syndrome! Guai a toccare le Monogatari Series poi, per certa gente equivale a sputare sulla tomba di Osamu Tezuka (di cui la maggior parte di loro ha mai visto nulla tra l'altro)... Uno spasso.
Non penso che ci sia da capire l'opera, é qualcosa di assimilabile al cinema di genere, sono prodotti slow cost basati su situazioni abbastanza standard che se ti divertono fanno il loro sporco lavoro, ma se il genere non ti piace ti risulteranno ovviamente brutti, molti definiscono questa roba trash non a caso, e non in senso necessariamente negativo, tutti sappiamo che il cibo spazzatura é qualitativamente pessimo, ma in molti amano mangiarsi un un'hamburger. Io mi diverto un sacco con le opere di genere, penso a roba come highschool off the Death o corpse party, nei generi zombie e gore. Il genere yandere é molto tipicamente anime e non mi dispiace affatto, come ho già detto non ritengo school days tra i migliori, ma é fruibile se il genere ti diverte. Farci un poema per dimostrare che é un capolavoro o che é una ciofeca mi sembra parimenti fuoriluogo, é una cosetta d'intrattenimento fatta con 2 lire(yen) se non ti intrattiene lo droppi, se ti intrattiene ha fatto il suo. Poi non so se sia stato effettivamente tra i primi a sfruttare il genere, l'ho visto un bel po dopo che uscisse, se così fosse un plus(piccolo) lo meriterebbe. Anche il fatto di partire su un genere e virare su uno completamente diverso non é male come cosa, solo che rimane di basso livello su entrambi (decisamente meglio la parte yandere). Confermo il mio 6,5
Si tratta di una serie senza infamia e senza lode, infatti nella mia recensione gli ho attribuito un voto intermedio 7. Sicuramente quello specifico bad ending è stato, allo stesso tempo, qualcosa di spettacolare e terrificante da ammirare: come l'essere umano possa arrivare a perdere il senso quando non ha più niente da perdere ed è soprattutto innamorato di una persona speciale. D'altra canto, l'elemento harem non mi ha convinto pienamente, Makoto che si trasforma improvvisamente in un conquistatore seriale di ragazze, persuadendole e convincendole a fare qualsiasi cosa... Ci sarebbero da approfondire molti altri aspetti, ma si finirebbe sempre ad un gioco a somma zero!
anime al di sotto della mediocrità,farcito di una violenza esagerata,uno spreco totale di tempo
non lo consiglierei nemmeno a chi non sopporto,è talmente brutto come anime che non merita la visione
il genere Yandere è pura spazzatura,da school days a mirai nikki fino a elfen lied
Se dici che non ti piace é meglio...definire qualcosa spazzatura é un po tranchant
rispetto la tua opinione,ma non cambio la mia,per me lo yandere è spazzatura
Meglio lo tsundere no? Presenti nel 95% degli anime esistenti, fastidiosi e protagonisti dei classici fraintendimenti che rovinano gran parte degli anime del genere romantico/sentimentale.
anime al di sotto della mediocrità,farcito di una violenza esagerata,uno spreco totale di tempo
non lo consiglierei nemmeno a chi non sopporto,è talmente brutto come anime che non merita la visione
il genere Yandere è pura spazzatura,da school days a mirai nikki fino a elfen lied
Se dici che non ti piace é meglio...definire qualcosa spazzatura é un po tranchant
rispetto la tua opinione,ma non cambio la mia,per me lo yandere è spazzatura
Meglio lo tsundere no? Presenti nel 95% degli anime esistenti, fastidiosi e protagonisti dei classici fraintendimenti che rovinano gran parte degli anime del genere romantico/sentimentale.
dovendo scegliere fra una tsundere che in linea generale mi è indifferente,e una yandere che se chiedo l'ora ad una ragazza è assai probabile che mi sgozza manco fossi un maiale al mattatoio,direi che preferisco una tsundere,rischio sicuramente meno
Io l'ho recuperato questo week-end e mi é piaciuto molto. Ho empatizzato molto con Kotonoha e in certo senso si é meritata il suo (disturbante) "lieto fine".
Si lascia guardare, per carità, ma non riesco ad attribuirgli la profondità che qualcuno sostiene.
Senza il finale gore (anch'esso forzato) nessuno si sarebbe mai filato questo mediocre prodotto. Ragione che spiega anche il perché di una scelta narrativa del genere.
Voto 3,5/4
Io difendo assiduamente la trasposizione animata di SCHOOL DAYS da anni, e soprattutto dopo aver giocato la visual novel originale la mia stima verso di essa è solo che aumentata.
Semplicemente ci vuole coraggio nel trasporre il peggior finale possibile di un eroge e secondo me tale decisione è stata più che ripagata. Lo studio TNK avrebbe potuto benissimo modificare la trama rendendolo un harem comico già visto mille altre volte o un classico triangolo amoroso melenso, rilasciando il tutto in un prodotto graficamente scadente visto il poco budget (e ciò è innegabile, la componente animata in alcuni tratti è indifendibile) consegnandolo all'oblio e alla reale mediocrità, cosa che invece fortunatamente non è stato. Solo dei geni sarebbero riusciti a tirar fuori da una situazione del genere una delle serie animate, nel bene o nel male, più discusse e conosciute del primo decennio del 2000 (non negatelo perchè sennò non saremmo ancora qui a parlarne a 14 anni dall'uscita).
Per quel che riguarda i contenuti invece il dibattito è ancora molto forte, negli anni girando sui siti e forum esteri ho trovato diverse concezioni e chiavi di lettura per leggere la serie, per esempio una delle più consolidate è che l'anime destrutturi il proprio genere d'appartenenza portando all'estremo tutti gli elementi tipici come le ragazze dalle personalità poco delineate cliché che si innamorano follemente al protagonista senza un motivo apparente concedendosi a lui o il miglior amico del protagonista perennemente single, per poi a metà serie fare inversione di marcia e andare contro gli stessi aspetti esaltati in precedenza mostrando un protagonista che invece di vergognarsi come da gag diventa un cinico impersessuale o le ragazze dell'harem che danno il peggio di loro moralmente attaccandosi a vicenda in modi infami.
Altre due interpretazioni che ricordo bene erano uno di uno spagnolo che innalzava School Days a una feroce critica al genere stantio e ripetitivo degli ecchi-harem che si erano imposti sul mercato, mentre un americano paragonava la serie a Puella Magi Madoka Magica del buon Urobutcher facendo notare le similitudini tra le due opere, ovvero che entrambe prendono i tropi del loro genere di appartenenza e li fanno affogare in un mare di nichilismo e cupezza.
L'errore è prendere l'anime di School Days come cosa a se, senza conoscerne il contesto originale, dandogli chissà quale significato quando in realtà, come dice Nightcore, hanno semplicemente scelto la route peggiore (quando in realtà il gioco può finire anche benissimo) per far parlare di se, né più né meno. C'è riuscito? Bene, che ci fosse da parte di 0verflow di prendere in giro gli harem inserendo due bad ending può anche darsi, ma da qui ad elevare l'anime a capolavoro, evidentemente si hanno standard parecchio bassi.
Destrutturare il genere harem usando un protagonista con un certo spessore psicologico e con le ragazze che si innamorano di lui per motivi plausibili... oh wait.
E io sono babbo natale
Inoltre SD ha lo stesso difetto che hanno praticamente tutte le serie scolastiche dai protagonisti esageratamente buoni e puri, ma all'inverso: mancano personaggi positivi che facciano da cassa di risonanza a quelli negativi. Nelle serie di questo tipo o è tutto bianco o è tutto nero, e School Days non fa eccezione. Un anime con soltanto personaggi str... è noioso quanto uno con solo personaggi buoni. Anzi di più, perchè almeno coi soli personaggi positivi ne possono uscire fuori slice of life gradevoli e rilassanti come Aria o Amanchu (che comunque possono risultare noiosi a chi non ama il genere).
In verità nella visual novel Makoto, che al contrario dell'anime ha dei rimorsi di coscienza sul suo comportamento, dovrebbe rappresentare un personaggio "grigio", ma viene tratteggiato con troppa superficialità per esserlo veramente.
Comunque questa serie dopo 10 anni è ancora famosissima, altri titoli più recenti fin da subito chiamati capolavori sono stati subito dimenticati
la dimostrazione che la gente si droga pesantemente prima di vedere i cartoni.
Detto questo non capirò mai l'odio o l'amore per School days, è solo uno dei tanti adattamenti trash dei primi duemila di Visual Novel mediocri, il cui unico merito è fare una delle bad end del gioco.
Non vale davvero la pena parlarne tanto, però bella nave
https://www.youtube.com/watch?v=YwortdC_o14
Io ho visto l'anime per primo, come più o meno tutti. Mi è stato detto, puntualmente: "Guarda la VN, è tutta un'altra cosa!" Beh, ho visto anche quella ma la mia opinione è rimasta più o meno la stessa di prima. E' ancora famosa perchè ci sono ben due yandere, per i finali della visual novel e per i meme (e per quanto sia idiota e nonsense Makoto nell'anime), non per altro.
Va detto peró che in effetti l'anime fu innovativo per il suo genere, perché fino ad allora non si era mai visto un risvolto così violento in quello che era un anime scolastico con triangoli amorosi... quindi sì, oggettivamente non era granché (per renderlo interessante avrebbero dovuto lavorare meglio sulla psicologia dei personaggi, senza farli apparire come pazzi schizzati, ninfomani e via dicendo), ma ha avuto comunque dei meriti.
Hai completamente ragione.
Per quanto mi riguarda, School Days è un titolo provocatorio, fatto di estremi che volutamente vanno a premere su determinati argomenti che a molti perbenisti danno fastidio solo a nominarli.
Di sicuro non è un anime perfetto, ma il suo essere così estremo lo ha portato a essere il "Ground Zero" dell'NTR nel mondo dell'animazione giapponese.
Senza School Days non avremmo avuto Scum's Wish, una vera perla sia narrativamente che tecnicamente, e tanti altri titoli che hanno l'elemento "tradimento" come perno dei propri eventi.
Il mondo è bello perché è vario, non giudicate un titolo solo in base ai vostri principi morali, non siete né santi né illuminati e le idee altrui, per quanto non vi piacciano, vanno rispettate al pari delle vostre.
Diciamo che la route per me ci stava benissimo anche se hanno esagerato nel finale, a seconda della trama può starci anche un finale violento, alla fine se hai un personaggio yandere ci sta anche che ad un certo punto possa seriamente perdere la testa ad esempio, o in generale un personaggio che venga talmente caricato di stress fino al punto in cui sembra normale avere un crollo nervoso e psicologico, diciamo che dipende da che opera hai in mente (se le protagoniste son tante poi diventerebbe una strage e non penso possa piacere a molti quindi se hai in mente una visual classica con tante eroine eviterei poi è solo un consiglio).
Nessuno dei commenti critici che ho letto ha neanche lontanamente posto questioni sulle scelte morali dei personaggi. Potevano pure dare fuoco ad un orfanotrofio, ma devono spiegare PERCHÈ arrivano a pensare certe cose o compiere determinate scelte. Nel momento in cui le uniche scelte più o meno giustificate sono quelle psicopatiche (che in quanto tali si autogiustificano), allora abbiamo una grossa carenza nello spessore psicologico dei personaggi che rende di difficile accettazione e comprensione quello che fanno.
Siamo davanti al medesimo piattume degli harem classici e a modelli di stereotipazione identici:
- Il protagonista vive per inerzia, ed è persino più apatico dei suoi colleghi classici (è una bella sfida con quello di Sekirei).
- Il protagonista invece che fare il casto in modo illogico per un adolescente, se le ripassa tutte senza comunque che ciò produca un qualsivoglia effetto (fisico, emotivo, caratteriale, psicologico) su di lui in modo altrettanto illogico. Forse se gli fosse esploso il cellulare magari una smorfia la avremmo vista.
- L'harem si innamora (?) di lui senza motivo esattamente come i modelli stereotipati classici, salvo poi dimenticarsi tutto ciò nell'episodio successivo.
- La differenza rispetto al classico è ovviamente l'aspetto sessuale: da illogiche situazioni ecchi (dalle più o meno imbarazzate protagoniste che si offrono più o meno volontariamente per essere ignorate), si passa una concupiscenza carnale ripetuta altrettanto illogica perché sparata così: "Ciao!Ciao! Trombiamo? Ok!" (da leggere con la voce di Abe Exoddus).
- Le due protagoniste sono modellate su precisi archetipi di personaggi visti e rivisti (la psicopatica è una yandere ad esempio).
E questa me la chiamate decostruzione? Alla faccia.
Se il metro è questo, Oresuki è molto più decostruttivo a partire dalla rottura continua della 4 parete.
p.s.
Scum wish è 100 volte superiore sotto ogni aspetto (trama, disegni, musiche, personaggi, etc.).
Quello che non capisci è che School Days non aveva alcuna pretesa artistica "superiore", ma solo l'intenzione di rompere le "uova nel paniere" a chi si aspettava di trovare la classica visual novel con harem di contorno.
Nel senso lato del termine, School Days ha decostruito gli stereotipi del genere riuscendo nel suo intento. Considera sempre l'anno in cui è uscito e quello che all'epoca il mercato delle visual novel offriva.
Resta comunque un titolo pieno di buchi di trama e di caratterizzazione, ma è d'obbligo riconoscergli il merito di essere stato un titolo capace di smuovere il mercato in più direzioni sia artistiche che commerciali.
Lo so bene che è 100 volte superiore, ma quando si parla di corna e tradimenti improvvisamente tutti diventano moralizzatori incalliti e i pollici rossi ad ogni episodio, insieme agli esasperati commenti, ne sono la prova.
Per lo meno ancora oggi se ne parla e ci si ride sopra, e quando qualcosa diventa un meme e viene ricordato dopo decenni vale sicuramente molto più di quelle povere serie mediocri che vanno nel dimenticatoio dopo qualche stagione (tipo, chessò, Val x Love della stagione scorsa tanto per dirne uno).
Il fatto che non avesse alcuna forma di pretesa artistica e che tu stesso gli riconosci buchi oggettivi di trama, limiti nei disegni e nella regia, conferma quello che è scritto nella recensione negativa: una trasposizione mediocre di cui ancora oggi si parla per via del finale gore e per via di molte persone che non ammettono semplicemente di essere state trollate, andando a pescare astruse teorie psicologiche per giustificare come capolavoro di realismo qualcosa di un raro piattume e nonsense.
Per quanto riguarda la decostruzione, no direi proprio di no. Anzi. School days è pienamente all'interno dei classici cliché del genere, benché abbia un approccio sulla sessualità da opera drammatica (?) e non comica come il 99% del genere; ma prendendo una qualsiasi opera drammatica (vedi Scum wish), si nota l'abissale differenza. Riprova di ciò è il fatto che gli unici due personaggi che più o meno funzionano (le due protagoniste) sono due archetipi visti e rivisti. Ma non potrebbe che essere così poiché fa riferimento ad una VN che ha 200 finali di cui buona parte sono harem.
Per quanto riguarda il mercato delle VN dell'epoca mi pare un discorso irrilevante: il punto qui è l'anime. E come tu stesso riconosci, il solo fatto di avere pesanti problemi nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi non può renderlo un capolavoro.
School days altro non è che una geniale trovata commerciale che ruota intorno al finale (volutamente) gore: l'idea era quella di creare un prodotto che desse scandalo, di modo da fargli pubblicità. Chiaramente, quando opti per una scelta del genere sai che polarizzerai le critiche, ragion per cui ancora oggi si parla di questo prodotto che, senza gli ultimi 10 minuti, sarebbe passato nel dimenticatoio come uno dei tantissimi anime mediocri dei primi anni 2000.
C'è voluto un giro di parole immenso, ma almeno ora siamo sulla stessa onda di pensiero!
Ad ogni modo io giudico l'anime in modo molto leggero perché solo in questo modo va preso. Voleva provocare e c'è riuscito, onore al merito.
Ho votato per la recensione del Padrino perchè ho trovato molti più punti d'accordo con la sua analisi, ma non ritengo che sia un 4, isomma almeno la sufficienza, seppur risicata, io gliela dò per il comparto tecnico che rissolleva un anime altrimenti mediocre.
-Piccola mia elucubrazione/sfogo-
Ho letto praticamente tutti i commenti e ho notato che i delatori di School Days spiegano tutti la proprio posizione in modo anche molto articolato, per contro tantissimi estimatori dileggiano i precedenti con i soliti "non avete capito l'opera", "non è un'opera per tutti", insomma il classico elevarsi a metre a penser e grandi critici che vedono un ferro da stiro chiodato e gridano al capolavoro, quando probabilmente l'autore se la ride di gusto perchè li sta perculando tutti.
E ora pollici versi come se piovesse!!!
non lo consiglierei nemmeno a chi non sopporto,è talmente brutto come anime che non merita la visione
il genere Yandere è pura spazzatura,da school days a mirai nikki fino a elfen lied
Se dici che non ti piace é meglio...definire qualcosa spazzatura é un po tranchant
rispetto la tua opinione,ma non cambio la mia,per me lo yandere è spazzatura
Sicuramente quello specifico bad ending è stato, allo stesso tempo, qualcosa di spettacolare e terrificante da ammirare: come l'essere umano possa arrivare a perdere il senso quando non ha più niente da perdere ed è soprattutto innamorato di una persona speciale. D'altra canto, l'elemento harem non mi ha convinto pienamente, Makoto che si trasforma improvvisamente in un conquistatore seriale di ragazze, persuadendole e convincendole a fare qualsiasi cosa...
Ci sarebbero da approfondire molti altri aspetti, ma si finirebbe sempre ad un gioco a somma zero!
Meglio lo tsundere no? Presenti nel 95% degli anime esistenti, fastidiosi e protagonisti dei classici fraintendimenti che rovinano gran parte degli anime del genere romantico/sentimentale.
dovendo scegliere fra una tsundere che in linea generale mi è indifferente,e una yandere che se chiedo l'ora ad una ragazza è assai probabile che mi sgozza manco fossi un maiale al mattatoio,direi che preferisco una tsundere,rischio sicuramente meno
Ho empatizzato molto con Kotonoha e in certo senso si é meritata il suo (disturbante) "lieto fine".
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