Mausa (pseudonimo) riceveva circa 100 yen (84 centesimi) a disegno e i costi per i materiali, che ammontavano a circa 20mila yen/170 euro, le permettevano di ricevere solamente 6mila yen (50 euro) al mese. Io gli avrei montato tutti i frame a cazzo.Lavorare a queste condizioni è un insulto alla propria persona.
Cifre aberranti, se come sembra la Cina voglia investire concretamente dell'animazione se li porta via tutti in un batter d'occhio
si come no. Del tipo: non avrai più diritti, ma ti pago 100 euro in più.
Sam Hitogami
- 5 anni fa
04
Speriamo che tutto questo cominci a smuovere un po' le acque.
Allora non capisci : l'animazione jappo è diventata quella che è proprio perché c'era gente di talento che lavorava per stipendi da fame . Non ti sei mai chiesto come una nazione piccola come il Giappone, realizzasse anime in credo di far il mazzo alle produzioni americane costate milioni di dollari ( ad esempio, Millenium Actress di Kon è costato appena un milione di euro , quando in USA,nello stesso periodo , un cartone della tv di mezz' ora costa la stessa cifra con un animazione nettamente inferiore ? Quindi, con la pirateria che fa sempre sempre entrare meno soldi nel settore, se alzassero gli stipendi, questo settore non rientrerebbe più nelle spese, e chiuderebbe. Che per me sarebbe pure un bene, tanto ormai fano solo roba trascurabile che viene dimenticata subito. Sulle molestie neanche mi pronuncio, dicendo solo " come al solito ho ragione, e voi torto"
Utente114196
- 5 anni fa
00
Cifre aberranti, se come sembra la Cina voglia investire concretamente dell'animazione se li porta via tutti in un batter d'occhio
si come no. Del tipo: non avrai più diritti, ma ti pago 100 euro in più.
Cifre aberranti, se come sembra la Cina voglia investire concretamente dell'animazione se li porta via tutti in un batter d'occhio
si come no. Del tipo: non avrai più diritti, ma ti pago 100 euro in più.
A parte spiegami che diritti hai in Giappone se guadagni 100 euro al mese, poi mica se li devono portare in cina col treno piombato, possono anche farli lavorare in Giappone, poi evitiamo la retorica, se hai i soldi puoi comprare i diritti che vuoi ovunque, se non li hai negli usa finisci come Floyd, in Francia fai una vita di merda nelle banlieu, in Italia raccogli i pomodori col caporalato e vivi in una baracca
Cifre aberranti, se come sembra la Cina voglia investire concretamente dell'animazione se li porta via tutti in un batter d'occhio
si come no. Del tipo: non avrai più diritti, ma ti pago 100 euro in più.
A parte spiegami che diritti hai in Giappone se guadagni 100 euro al mese, poi mica se li devono portare in cina col treno piombato, possono anche farli lavorare in Giappone, poi evitiamo la retorica, se hai i soldi puoi comprare i diritti che vuoi ovunque, se non li hai negli usa finisci come Floyd, in Francia fai una vita di merda nelle banlieu, in Italia raccogli i pomodori col caporalato e vivi in una baracca
Non facevo ironia, è la verità? E poi quando affermi 'hai i soldi' di sicuro non ti riferisci a uno stipendio medio 1500/2200 euro. Perchè con quella somma non è che riesci a 'comprarti' i diritti.
Non so se sia più aberrante leggere di questa contestazione o del capolarato venuto fuori in Calabria dove dei bangladesi lavoravano fino a 26 ore venendo pagati 1,50€ l'ora. Verrebbe facile uscirsene con la classica locuzione "tutto il mondo è paese", ma questo genere di situazioni si radicano dove i controlli delle istituzioni vengono meno assieme ai diritti democraticamente riconosciuti, in un clima di diffusa e purtroppo accettata omertà.
Non hai capito come funziona, se in cina decidono che vogliono investire sull'animazione si prendono i migliori che ci sono in Giappone li pagano congruamente per incentivati a spostarsi in Cina, a meno che non decidano di farli lavorare in Giappone, e anche se si trasferiscono in Cina non gli rompe le scatole nessuno, cosa credi che operai specializzati che vengono dall'Europa li mettano nei campi di concentramento, se vuoi attirare gente da fuori devi garantirgli una vita migliore di quella da dove vengono. Altra cosa é se sei un contadino cinese dello Xijang che si trasferisce a Pechino, ma é una situazione speculare a quella europea con gli immigrati Africani
Non hai capito come funziona, se in cina decidono che vogliono investire sull'animazione si prendono i migliori che ci sono in Giappone li pagano congruamente per incentivati a spostarsi in Cina, a meno che non decidano di farli lavorare in Giappone, e anche se si trasferiscono in Cina non gli rompe le scatole nessuno, cosa credi che operai specializzati che vengono dall'Europa li mettano nei campi di concentramento, se vuoi attirare gente da fuori devi garantirgli una vita migliore di quella da dove vengono. Altra cosa é se sei un contadino cinese dello Xijang che si trasferisce a Pechino, ma é una situazione speculare a quella europea con gli immigrati Africani
Certo che si prenderanno i migliori, ma tu credi che i migliori in questo settore prendano così poco?
whitestrider
- 5 anni fa
10
Il problema è che gli intercalatori sono quasi tutti freelancer, e vengono pagati 200¥ a disegno, non ad ora, quindi va da sé che più producono più guadagnano, ma d'altro canto si può produrre solo un tot di disegni al giorno, e quindi ciò limita fortemente le possibilità di guadagnare uno stipendio mensile decente. La cosa migliore da fare sarebbe, per loro, rifiutarsi di lavorare con compensi così bassi, ma gente che vuole entrare nel settore c'è sempre, e molti sono disposti a fare sacrifici immani.
Nono, figuriamoci ma é quello che ti ho detto, se uno stato vuole agevolare l'ingresso di lavoratori specializzati li paga e li fa star bene, la manodopera a basso costo la prendono dalla cina gialla mica dall'estero
Speriamo che tutto questo cominci a smuovere un po' le acque.
Allora non capisci : l'animazione jappo è diventata quella che è proprio perché c'era gente di talento che lavorava per stipendi da fame . Non ti sei mai chiesto come una nazione piccola come il Giappone, realizzasse anime in credo di far il mazzo alle produzioni americane costate milioni di dollari ( ad esempio, Millenium Actress di Kon è costato appena un milione di euro , quando in USA,nello stesso periodo , un cartone della tv di mezz' ora costa la stessa cifra con un animazione nettamente inferiore ? Quindi, con la pirateria che fa sempre sempre entrare meno soldi nel settore, se alzassero gli stipendi, questo settore non rientrerebbe più nelle spese, e chiuderebbe. Che per me sarebbe pure un bene, tanto ormai fano solo roba trascurabile che viene dimenticata subito. Sulle molestie neanche mi pronuncio, dicendo solo " come al solito ho ragione, e voi torto"
Ovviamente non son d'accordo sul "solo roba trascurabile", che c'è sempre stata in ogni periodo, ma ovviamente del passato si ricordano solo le opere buone. Nel 2050 si dirà "nel 2020 c'erano solo capolavori" xD Comunque si, è brutto da dire ma è così, probabilmente alzare i budget non è neanche possibile, e se mai si facesse allora si opterebbe per la CGI che per lo meno richiede tempi inferiori. In occidente l'animazione tradizionale è stata abbandonata proprio per questo...
L'unica soluzione sarebbe l'auto generazione dei douga, che in teoria è possibile ma non so perché non venga fatta. I costi sono superiori? Manca la formazione? Presenta ancora delle imperfezioni? Neanche in Klaus è stata usata.
Posso confermare quanto detto da @Mit13, la Cina offre un trattamento migliore ai lavoratori specializzati che 'migrano' dall'Europa, incentivandone il trasferimento il più delle volte. Non si ha inoltre la benché minima idea di come sia stratificata la popolazione e di come vengano ostracizzati i contadini provenienti dalle zone più povere dai loro stessi connazionali. Ci sarebbe anche da dire come viene gerarchizzato il mondo del lavoro a scapito delle fasce più basse della popolazione, ma è un discorso talmente ampio che discuterne in questa sede non avrebbe senso.
megna1
- 5 anni fa
21
La cosa migliore da fare sarebbe, per loro, rifiutarsi di lavorare con compensi così bassi, ma gente che vuole entrare nel settore c'è sempre, e molti sono disposti a fare sacrifici immani.
Negli anni '70 i lavoratori Toei incrociarono le braccia, ma c'erano già studi coreani pronti a terminare gli episodi lasciati in sospeso. Vedi Mazinga Z.
whitestrider
- 5 anni fa
00
La cosa migliore da fare sarebbe, per loro, rifiutarsi di lavorare con compensi così bassi, ma gente che vuole entrare nel settore c'è sempre, e molti sono disposti a fare sacrifici immani.
Negli anni '70 i lavoratori Toei incrociarono le braccia, ma c'erano già studi coreani pronti a terminare gli episodi lasciati in sospeso. Vedi Mazinga Z.
Eh già, c'è sempre la possibilità di delocalizzare...
Sam Hitogami
- 5 anni fa
10
Ovviamente non son d'accordo sul "solo roba trascurabile", che c'è sempre stata in ogni periodo, ma ovviamente del passato si ricordano solo le opere buone. Nel 2050 si dirà "nel 2020 c'erano solo capolavori" xD
Non credo proprio. Le uniche serie che verranno ricordate ,saranno quelle tratte dai manga di successo. Il fatto che il 90% delle serie degli ultimi 15 anni non supera i 13 episodi, è perché non le guarda nessuno. Quindi, verranno dimenticate. Che differenza con gli anime pre-2000 che arrivavano anche a contare centinaia di puntate, segno che qualcuno gli anime li guarda eccome ! Che poi ci fosse robetta dimenticabile anche a quei tempi, nessuno lo nega, ma oggi la situazione è preoccupante.
Negli anni '70 i lavoratori Toei incrociarono le braccia, ma c'erano già studi coreani pronti a terminare gli episodi lasciati in sospeso. Vedi Mazinga Z.
Veramente, gli episodi vennero completati da studi nipponici non Toei . E poi, puoi delocalizzare il lavoro a chi voi, ma se non sanno disegnare , che ottieni ? Nulla ( come Lady Oscar, che veniva fatto in Cina e Korea, ma come disse Araki, poi dovevano rifare i disegni tutti da capo ijn Giappone perché indecenti)
A un certo punto sparirà come lavoro in sé perché non ci sarà più nessuno disposto a farlo. A quel punto dovranno affidare tale mansione all'estero. E poi un'altra e poi un'altra...contenti loro.
megna1
- 5 anni fa
01
Negli anni '70 i lavoratori Toei incrociarono le braccia, ma c'erano già studi coreani pronti a terminare gli episodi lasciati in sospeso. Vedi Mazinga Z.
Veramente, gli episodi vennero completati da studi nipponici non Toei . E poi, puoi delocalizzare il lavoro a chi voi, ma se non sanno disegnare , che ottieni ? Nulla ( come Lady Oscar, che veniva fatto in Cina e Korea, ma come disse Araki, poi dovevano rifare i disegni tutti da capo ijn Giappone perché indecenti)
Araki disse che i disegni che arrivavano dalla casa madre TMS erano sballati, non parlò di Corea o Cina. Mentre ti confermo che Mazinga Z e Goldrake hanno numerosi episodi fatti dai coreani. Lo studio si chiamava Dong GI Dong-hwa e i supervisori a Seoul erano Takeshi Tamiya e Joji Kikuchi.
Non credo proprio. Le uniche serie che verranno ricordate ,saranno quelle tratte dai manga di successo. Il fatto che il 90% delle serie degli ultimi 15 anni non supera i 13 episodi, è perché non le guarda nessuno. Quindi, verranno dimenticate. Che differenza con gli anime pre-2000 che arrivavano anche a contare centinaia di puntate, segno che qualcuno gli anime li guarda eccome ! Che poi ci fosse robetta dimenticabile anche a quei tempi, nessuno lo nega, ma oggi la situazione è preoccupante.
Il numero di puntate è semplicemente dovuto alla minor produzione, mica al fatto che erano maggiormente visti, ed era un fattore che spesso andava a discapito di molte produzioni, obbligate a prolungare le sceneggiature eccessivamente. Oggi obiettivamente non puoi dire che siano meno visti. Poi ovvio che essendo aumentata la produzione è aumentato sia il numero di serie belle che brutte. Io preferisco avere 10 belle serie su 50 che 1 su 5 come un tempo.
La serie ebbe un notevole impatto sul mercato e sulla cultura di massa giapponese, contribuendo a generare una globale riconsiderazione del valore culturale degli anime televisivi. Negli anni immediatamente antecedenti alla sua uscita l'animazione seriale viveva una fase di profonda crisi; Evangelion, però, inaugurò un nuovo e duraturo periodo fertile per l'animazione televisiva, indicato con il nome di "nuova animazione seriale giapponese", esercitando una notevole influenza sulle dinamiche dell'animazione seriale futura e innescando un processo di radicale rinnovamento. Il nuovo trend introdusse numerose innovazioni e contribuì a una maggiore autorialità dei produttori, alla concentrazione delle risorse in un minor numero di episodi, a un'impostazione registica più vicina alla cinematografia dal vero, a un drastico ridimensionamento del rapporto di dipendenza dai soggetti dei manga e a una maggiore libertà dai vincoli del merchandising inteso come fonte d'ispirazione obbligatoria.
Caro @Sam Hitogami, prenditela con il tuo amico Hideki Anno, è lui la causa del tuo soffrire.
Il motivo fu anche quello, ma citare Eva sarebbe stato troppo banale xD Innegabile comunque lo stagnamento che c'era nella prima metà degli anni 90, periodo direi peggiore di oggi sicuramente.
Sam Hitogami
- 5 anni fa
11
Poi ovvio che essendo aumentata la produzione è aumentato sia il numero di serie belle che brutte. Io preferisco avere 10 belle serie su 50 che 1 su 5 come un tempo.
Questo lo dici te, visto che quell' "1 su 5" si basa sulle serie che arrivavano in Italia e non anche agli inediti ( che erano tantissimi) Io preferisco quando gli anime erano un fenomeno mainstream e non di nicchia come ora ( solo i fan guardano la roba subbata e pure incompleta)
Caro @Sam Hitogami, prenditela con il tuo amico Hideki Anno, è lui la causa del tuo soffrire.
Anno non ha colpe : la colpa è di internet e la pirateria che ha ammazzato il mercato che hanno tolto i soldi a questo settore, anche se c'è chi si ostinerà a negare l'evidenza ( infatti IL FORMAT DI Eva era di fare serie brevi di qualità alta per venderle in vhs in Patria e all' estero. Con la pirateria, è saltato tutto il sistema )
Questo lo dici te, visto che quell' "1 su 5" si basa sulle serie che arrivavano in Italia e non anche agli inediti ( che erano tantissimi) Io preferisco quando gli anime erano un fenomeno mainstream e non di nicchia come ora ( solo i fan guardano la roba subbata e pure incompleta))
Ti invito ad aprire stagioni a caso sull'Anichart.
Il problema sono le poche leggi che regolano i lavoratori freelancer e di conseguenza lo sfruttamento dell'azienda in cui lavorano perchè ti vedono come un eterno stagista pronto a sacrificare un buono stipendio per il lavoro dei "sogni"(vale globalmente, non è un problema solo giapponese). La pirateria non so neanche se sia da citare, il Mistero Della Pietra Azzurra fu un flop commerciale per gli altissimi costi(che superavano gli introiti pur essendo una serie di successo) e mica c'era la "scusa" della pirateria
In realtà il mondo degli anime mi sembra che manchi di concentrazione di capitale, non ho studiato i bilanci delle case di produzione, ma se incrocio salari da fame, continui problemi economici, tentativo di produrre più serie di quelle che si possano gestire (per garantirsi anticipi e linee di credito, sintomo di scarsa liquidità) mi viene solo in mente che il problema sia un nanismo strutturale, strano per il Giappone in cui il capitale é piuttosto concentrato, ma alla fine ogni settore fa storia a sé. Quello a cui mi riferivo prima é che se la Cina entra su un mercato lo fa con altri presupposti, non dico che partano da livello della Disney ma nemmeno certo dal semiartigianato. A quel punto che problema c'è a dare paghe 10 volte superiori a quelle appena lette, nel peggiore dei casi per i lavoratori giapponesi potrebbero utilizzare l'outsourcing, ma a quel punto i soldi finirebbero nelle tasche dei proprietari ed i lavoratori sarebbero comunque sottopagati. Non é che viviamo in un gran bel mondo, ma va visto per quello che é
Il problema sono le poche leggi che regolano i lavoratori freelancer e di conseguenza lo sfruttamento dell'azienda in cui lavorano perchè ti vedono come un eterno stagista pronto a sacrificare un buono stipendio per il lavoro dei "sogni"(vale globalmente, non è un problema solo giapponese). La pirateria non so neanche se sia da citare, il Mistero Della Pietra Azzurra fu un flop commerciale per gli altissimi costi(che superavano gli introiti pur essendo una serie di successo) e mica c'era la "scusa" della pirateria
daccordissimo con ciò che affermi. Mica è colpa della pirateria se la gente viene pagata un caxxo. E' come dire: pagano poco quelli che raccolgono i pomodori, per colpa del contrabbando....
Sam Hitogami
- 5 anni fa
00
daccordissimo con ciò che affermi. Mica è colpa della pirateria se la gente viene pagata un caxxo.
Eh già, perché se la produzione vede gli introiti ridursi a un decimo rispetto a una volta, non deciderà di pagare meno i lavoratori per rientrare nei costi! Il fatto è che gli anime in tv non li guarda più nessuno ( tanto che in JP vanno o a tarda notte, o la mattina presto dei week end come tappabuchi), i dvd/BD non li compra più nessuno ( e le loro vendite sono state per tanto tempo l'ago della bilancia sul successo di progetti originali) , i giocattoli e merchandising vario tengono botta sol perché hanno diminuito le tirature e fanno prezzi altissimi. E i risultati quali sono ? Che in Jap fanno sempre più telefilm e film live ispirati ai manga e sempre meno anime ( che ormai vanno bene solo al cinema ) .
La pirateria non so neanche se sia da citare, il Mistero Della Pietra Azzurra fu un flop commerciale per gli altissimi costi(che superavano gli introiti pur essendo una serie di successo) e mica c'era la "scusa" della pirateria
Ma chi te l'ha detta stà scemenza ? Nadia fu un successo incredibili al' uscita, fu la Gainax a a non guadagnarci nulla perché fece il lavoro come appalto per la Toho/Sogo Vision .
Ma chi te l'ha detta stà scemenza ? Nadia fu un successo incredibili al' uscita, fu la Gainax a a non guadagnarci nulla perché fece il lavoro come appalto per la Toho/Sogo Vision .
"Nel 1990, invece, accettò, nonostante una giustificatissima riluttanza iniziale, di dirigere il suo primo progetto televisivo, Nadia: il Mistero della Pietra Azzurra. Nato da un soggetto di Hayao Miyazaki, l’anime fu prodotto da Gainax, la casa di produzione che Hideaki Anno fondò nel 1984. Il risultato finale fu un disastro: non tanto per l’anime in sé, che a oggi è considerato un cult, ma dal punto di vista finanziario e umano." Alla conclusione della serie la Gainax aveva perso circa 80 milioni di yen nel progetto
Anche Astro Boy nel 63 aveva avuto un basso budget per colpa della pirateria. Mi spiace dirtelo ma l'unica differenza tra prima ed ora è che una volta non c'era twitter.
Sam Hitogami
- 5 anni fa
01
"Nel 1990, invece, accettò, nonostante una giustificatissima riluttanza iniziale, di dirigere il suo primo progetto televisivo, Nadia: il Mistero della Pietra Azzurra. Nato da un soggetto di Hayao Miyazaki, l’anime fu prodotto da Gainax, la casa di produzione che Hideaki Anno fondò nel 1984. Il risultato finale fu un disastro: non tanto per l’anime in sé, che a oggi è considerato un cult, ma dal punto di vista finanziario e umano." Alla conclusione della serie la Gainax aveva perso circa 80 milioni di yen nel progetto
Quello che ho detto io. Se però non si sanno le cose, poi si interpretano male le dichiarazioni di chicchessia.
Anche Astro Boy nel 63 aveva avuto un basso budget per colpa della pirateria. Mi spiace dirtelo ma l'unica differenza tra prima ed ora è che una volta non c'era twitter.
No , lì la qustione è diversa: la colpa fu di Tezuka che davanti alla richiesta del budget per realizzare la prima serie tv nipponica, chiese una cifra ridicola , temendo un rifiuto . Ma a sopresa, Astro fu un successo come merchandising: in pratica, il modello commerciale pr tutte le serie future divenne quello di un anime televisivo che finisce in rosso, ma recupera i soldi con il merchandising ( che nel caso di Astro fu enorme). Ma gli animatori venivano pagati mooolto meglio di adesso. Perché ora di giocattoli e balle varie esce poco e nulla, in tirature ridottissime e carissime . I dvd non li compra più nessuno... i soldi si fanno solo con lo streaming, che evidentemente non basta coprire da solo le spese ( visto che la maggior parte delgi anime viene segato alla prima stagione ) E anche la qualità media delle animazione scene sempre più.
In realtà il fatturato é un indice molto basilare, bisognerebbe vedere la profittabilità la posizione debitoria e la liquidità, come detto se prendo un sacco di lavori per avere anticipi aumenti il fatturato, ma se poi la profittabilità é bassa alla fine della fiera se mi sono esposto con le banche posso anche finire in deficit...detto questo penso che quei salari da fame siano una combinazione del fatto che in Giappone l'offerta di lavoro 8n quel settore é amplia e i salari miserevoli combinati ad orari massacranti siano comunemente accettati, ogni settore fa storia a sé e mi pare che la storia dello sfruttamento bieco nel settore anime sia lunga e consolidata, per questo per i lavoratori giapponesi se irronpessero nel mercato della forza lavoro operatori esterni sarebbe un evento tendenzialmente positivo
In realtà il fatturato é un indice molto basilare, bisognerebbe vedere la profittabilità la posizione debitoria e la liquidità, come detto se prendo un sacco di lavori per avere anticipi aumenti il fatturato, ma se poi la profittabilità é bassa alla fine della fiera se mi sono esposto con le banche posso anche finire in deficit...detto questo penso che quei salari da fame siano una combinazione del fatto che in Giappone l'offerta di lavoro 8n quel settore é amplia e i salari miserevoli combinati ad orari massacranti siano comunemente accettati, ogni settore fa storia a sé e mi pare che la storia dello sfruttamento bieco nel settore anime sia lunga e consolidata, per questo per i lavoratori giapponesi se irronpessero nel mercato della forza lavoro operatori esterni sarebbe un evento tendenzialmente positivo
Il motivo è la bugia di Tezuka sopra citata da Hitogami. Per non lasciarsi sfuggire l'opportunità, mentì nel dire che una serie animata sarebbe costata meno e avrebbe richiesto meno tempo rispetto al precedente live-action. Ovviamente sappiamo che non è così, ma sappiamo anche come ragionano i Giapponesi: abbiamo sempre usato la carta, perché usare le email? Abbiamo sempre costruito in legno, perché usare materiali diversi? Abbiamo sempre sottopagato gli animatori, perché aumentare i salari?
Sam Hitogami
- 5 anni fa
10
Fonte? Io so solo che la paga è più o meno la stessa da 20 anni
La Mushi è degli anni 60..... poi un giovane Miyazaki fu assunto da Toei a contratto con stipendio fisso. Gli stipendi peggiorarono quando tutti si buttarono sulle serie tv, che bisogna realizzare a basso costo per rientrare nei costi. E più serie concorrenti, più si abbassano i prezzi per essere concorrenziali... è il capitalismo, baby.
Ma se è da mesi che escono articoli in cui si dice che le entrate totali sono aumentate...
TOTALI, non SINGOLE, che è diverso .
detto questo penso che quei salari da fame siano una combinazione del fatto che in Giappone l'offerta di lavoro 8n quel settore é amplia e i salari miserevoli combinati ad orari massacranti siano comunemente accettati,
In realtà, chi fa questo mestiere sono sempre meno. Chi è davvero bravo, va a fare videogiochi, manga o illustrazioni, dove si guadagna mooolto meglio.
Abbiamo sempre sottopagato gli animatori, perché aumentare i salari?
Perché non tornerebbero nei costi e chiuderebbe tutto. In Europa, gente disposta a disegnare a turni massacranti non ne esistono, e infatti qui le serie animate autoctone quasi non esistono ( e quelle esistenti, sono state fatte spesso in Asia e Giappone )
La Mushi è degli anni 60..... poi un giovane Miyazaki fu assunto da Toei a contratto con stipendio fisso. Gli stipendi peggiorarono quando tutti si buttarono sulle serie tv, che bisogna realizzare a basso costo per rientrare nei costi. E più serie concorrenti, più si abbassano i prezzi per essere concorrenziali... è il capitalismo, baby.
Va beh fin qui ok, ma dubito che tu ti riferissi ai pre-Atom. Se comunque hai delle fonti che dicono che i budget siano diminuiti con l'aumento della produzione bene, altrimenti come ho già detto in un'intervista postata qui su AC veniva detto che i budget son quasi gli stessi da 20 anni.
TOTALI, non SINGOLE, che è diverso .
Intendevo che lo streaming riesce a compensare il calo dell'home video, e credo valga anche per le serie TV normali acquistate in un secondo momento da Crunchyroll & co.
In realtà, chi fa questo mestiere sono sempre meno. Chi è davvero bravo, va a fare videogiochi, manga o illustrazioni, dove si guadagna mooolto meglio.
Esempi? Stiamo parlando di animatori, non registi o sceneggiatori. Prendi il recente annuncio del manga della Nishii, che non continua in quanto probabilmente gli frutta maggiormente lavorare come character designer e animatrice.
Perché non tornerebbero nei costi e chiuderebbe tutto. In Europa, gente disposta a disegnare a turni massacranti non ne esistono, e infatti qui le serie animate autoctone quasi non esistono ( e quelle esistenti, sono state fatte spesso in Asia e Giappone )
Questo purtroppo è vero...
Sam Hitogami
- 5 anni fa
00
Va beh fin qui ok, ma dubito che tu ti riferissi ai pre-Atom. Se comunque hai delle fonti che dicono che i budget siano diminuiti con l'aumento della produzione bene, altrimenti come ho già detto in un'intervista postata qui su AC veniva detto che i budget son quasi gli stessi da 20 anni.
Certo che ho le fonti. Ma non le linko perché si trovano su una cosa che andava per la maggiore quando non c'era internet :si chiamano riviste d'informazione.
Intendevo che lo streaming riesce a compensare il calo dell'home video, e credo valga anche per le serie TV normali acquistate in un secondo momento da Crunchyroll & co.
Non credo compensino come l'home video dei tempi d'oro ....
Esempi? Stiamo parlando di animatori, non registi o sceneggiatori. Prendi il recente annuncio del manga della Nishii, che non continua in quanto probabilmente gli frutta maggiormente lavorare come character designer e animatrice.
Fare manga non vuol dire automaticamente fare più soldi. Devi prima creare un manga di successo. Cosa non facile.. e cmq fare il chara design non vuol dire fare anche l'animatore. Ci sono chara design che prendono tanti soldi, ma devono essere molto bravi e molto richiesti ( come un Araki, un Mikimoto, un Obari ecc..). Gli animatori "normali " come gli intercanalatori, pigliano le briciole. Ma anche i nomi grossi, appena diventano qualcuno, fondano uno studio e diventano imprenditori di se stessi ( Come appunto Araki, Miyazaki ecc..) o si dedicano ad altri campi più redditizi .
Non cito perché son da cellulare, comunque dovresti sapere meglio di me che le riviste d'informazione sono spesso completamente inventate. Ancora oggi non abbiamo dati certi e possiamo basarci unicamente sulle interviste più recenti, quindi probabilmente non ha neanche senso parlarne. Sull'ultima parte non so neanche come risponderti. Non abbiamo dati alla mano e non ci si può basare sui casi singoli che in età avanzata si son dedicati anche all'illustrazione, sicuramente meno impegnativa. A quest'ora Yutaka Nakamura o Norio Matsumoto avrebbero già smesso.
Sam Hitogami
- 5 anni fa
00
Non cito perché son da cellulare, comunque dovresti sapere meglio di me che le riviste d'informazione sono spesso completamente inventate.
Le riviste di informazione erano fatte da professionisti, sicuramente più attendibili delle notizie scritte da internet da non si chi e che generarono solo fake new e gente che pensa di sapere tutto solo perché lo ha letto su Wikipedia. Io parlo di riviste di animazione, e l'intervistato era Renzo Kinoshita, mica il primo fesso che passa.
Non abbiamo dati alla mano e non ci si può basare sui casi singoli che in età avanzata si son dedicati anche all'illustrazione, sicuramente meno impegnativa. A quest'ora Yutaka Nakamura o Norio Matsumoto avrebbero già smesso.
Non li haite, i dati alla mano : Il 90% degli animatori fa quello che ho detto ; o fonda uno studio , o si da ad altro ( manga, videogame ecc..) Ho decine di interviste cartacee dove affermano ciò. Ma ovviamente, se non c'è su internet, per voi naviganti del web è come se non esistesse. Sicuramente gli animatori che citi fanno altro per campare tra un lavoro e l'altro. Così come sicuramente vengono pagati molto di più della maggior parte dei colleghi , visto la qualità del loro lavoro che spicca tra la massa ( perché chi viene pagato una miseria sono i disegnatori "normali" , se non lo hai capito . Un Shingo Araki si faceva pagare fior di quattrini per fare l'ennesimo Saint Seiya )
Si ma capisci che tu continui a farmi il paragone tra gli animatori semplici e illustratori già affermati che hanno anche lavorato a manga o videogiochi. Non sto mica dicendo che Mikimoto per un manga sia pagato quanto lo sarebbe da key animator. Ma vorrei sapere se mediamente parlando quegli ambiti sono così più redditizi, altrimenti a prendere il caso singolo di Araki il discorso crolla. Se tu hai queste interviste cartacee bene, ma capisci che senza poterle vedere non sono più attendibili di Wikipedia, ed io comunque mi riferivo ad interviste comunque ufficiali, se loro stessi sparano ogni volta numeri differenti non è colpa mia... PS. Ovvio che le serie OAV son fuori dal discorso, quelle si che avevano budget superiori, così come le serie ONA di Netflix moderne (che poi, anche qui loro stessi continuano a contraddirsi sui budget effettivi, ergo anche le interviste ufficiali si basano sull'esperienza personale dell'intervistato e non sono attendibili).
Sam Hitogami
- 5 anni fa
01
Si ma capisci che tu continui a farmi il paragone tra gli animatori semplici e illustratori già affermati che hanno anche lavorato a manga o videogiochi.
Ma che stai dicendo ? Io parlo i gente che si è fatta un nome PRIMA come animatore, e poi è andata a fare altro .
. Ma vorrei sapere se mediamente parlando quegli ambiti sono così più redditizi, altrimenti a prendere il caso singolo di Araki il discorso crolla.
Araki ha fatto il chara per videogame, illustrazioni per romanzi ecc...
ma capisci che senza poterle vedere non sono più attendibili di Wikipedia, ed io comunque mi riferivo ad interviste comunque ufficiali, se loro stessi sparano ogni volta numeri differenti non è colpa mia...
Ovvio che più passano gli anni, meno prendono, visto che il mercato va a ramengo .
PS. Ovvio che le serie OAV son fuori dal discorso, quelle si che avevano budget superiori, così come le serie ONA di Netflix moderne (che poi, anche qui loro stessi continuano a contraddirsi sui budget effettivi, ergo anche le interviste ufficiali si basano sull'esperienza personale dell'intervistato e non sono attendibili).
Le serie Netrflx sono fatte al risparmio , e si vede ( Castlevania è davvero da vergognarsi, da quanto è statico ) Ora però chiudiamola qui, sono stanco .
Ma che stai dicendo ? Io parlo i gente che si è fatta un nome PRIMA come animatore, e poi è andata a fare altro .
Se parlo di uno mi citi l'altro...
Araki ha fatto il chara per videogame, illustrazioni per romanzi ecc...
Come ho già detto: ha fatto anche quello, non prova nulla.
Ovvio che più passano gli anni, meno prendono.
"Ovvio" non mi basta
Le serie Netrflx sono fatte al risparmio , e si vede ( Castlevania è davvero da vergognarsi )
Castlevania non è un anime e qualità/budget non sono collegati. L'ultimo articolo dice che spesso il budget è quasi doppio. Poi come questo venga usato non lo sappiamo. Si, finiamola qui, la verità è che non lo sanno neanche loro quindi inutile parlarne...
si come no. Del tipo: non avrai più diritti, ma ti pago 100 euro in più.
Allora non capisci : l'animazione jappo è diventata quella che è proprio perché c'era gente di talento che lavorava per stipendi da fame .
Non ti sei mai chiesto come una nazione piccola come il Giappone, realizzasse anime in credo di far il mazzo alle produzioni americane costate milioni di dollari ( ad esempio, Millenium Actress di Kon è costato appena un milione di euro , quando in USA,nello stesso periodo , un cartone della tv di mezz' ora costa la stessa cifra con un animazione nettamente inferiore ?
Quindi, con la pirateria che fa sempre sempre entrare meno soldi nel settore, se alzassero gli stipendi, questo settore non rientrerebbe più nelle spese, e chiuderebbe.
Che per me sarebbe pure un bene, tanto ormai fano solo roba trascurabile che viene dimenticata subito.
Sulle molestie neanche mi pronuncio, dicendo solo " come al solito ho ragione, e voi torto"
A parte spiegami che diritti hai in Giappone se guadagni 100 euro al mese, poi mica se li devono portare in cina col treno piombato, possono anche farli lavorare in Giappone, poi evitiamo la retorica, se hai i soldi puoi comprare i diritti che vuoi ovunque, se non li hai negli usa finisci come Floyd, in Francia fai una vita di merda nelle banlieu, in Italia raccogli i pomodori col caporalato e vivi in una baracca
Non facevo ironia, è la verità? E poi quando affermi 'hai i soldi' di sicuro non ti riferisci a uno stipendio medio 1500/2200 euro. Perchè con quella somma non è che riesci a 'comprarti' i diritti.
Verrebbe facile uscirsene con la classica locuzione "tutto il mondo è paese", ma questo genere di situazioni si radicano dove i controlli delle istituzioni vengono meno assieme ai diritti democraticamente riconosciuti, in un clima di diffusa e purtroppo accettata omertà.
Certo che si prenderanno i migliori, ma tu credi che i migliori in questo settore prendano così poco?
La cosa migliore da fare sarebbe, per loro, rifiutarsi di lavorare con compensi così bassi, ma gente che vuole entrare nel settore c'è sempre, e molti sono disposti a fare sacrifici immani.
Ovviamente non son d'accordo sul "solo roba trascurabile", che c'è sempre stata in ogni periodo, ma ovviamente del passato si ricordano solo le opere buone. Nel 2050 si dirà "nel 2020 c'erano solo capolavori" xD
Comunque si, è brutto da dire ma è così, probabilmente alzare i budget non è neanche possibile, e se mai si facesse allora si opterebbe per la CGI che per lo meno richiede tempi inferiori. In occidente l'animazione tradizionale è stata abbandonata proprio per questo...
L'unica soluzione sarebbe l'auto generazione dei douga, che in teoria è possibile ma non so perché non venga fatta. I costi sono superiori? Manca la formazione? Presenta ancora delle imperfezioni? Neanche in Klaus è stata usata.
Non si ha inoltre la benché minima idea di come sia stratificata la popolazione e di come vengano ostracizzati i contadini provenienti dalle zone più povere dai loro stessi connazionali.
Ci sarebbe anche da dire come viene gerarchizzato il mondo del lavoro a scapito delle fasce più basse della popolazione, ma è un discorso talmente ampio che discuterne in questa sede non avrebbe senso.
Negli anni '70 i lavoratori Toei incrociarono le braccia, ma c'erano già studi coreani pronti a terminare gli episodi lasciati in sospeso. Vedi Mazinga Z.
Eh già, c'è sempre la possibilità di delocalizzare...
Non credo proprio.
Le uniche serie che verranno ricordate ,saranno quelle tratte dai manga di successo.
Il fatto che il 90% delle serie degli ultimi 15 anni non supera i 13 episodi, è perché non le guarda nessuno.
Quindi, verranno dimenticate.
Che differenza con gli anime pre-2000 che arrivavano anche a contare centinaia di puntate, segno che qualcuno gli anime li guarda eccome !
Che poi ci fosse robetta dimenticabile anche a quei tempi, nessuno lo nega, ma oggi la situazione è preoccupante.
Veramente, gli episodi vennero completati da studi nipponici non Toei .
E poi, puoi delocalizzare il lavoro a chi voi, ma se non sanno disegnare , che ottieni ?
Nulla ( come Lady Oscar, che veniva fatto in Cina e Korea, ma come disse Araki, poi dovevano rifare i disegni tutti da capo ijn Giappone perché indecenti)
A quel punto dovranno affidare tale mansione all'estero. E poi un'altra e poi un'altra...contenti loro.
Araki disse che i disegni che arrivavano dalla casa madre TMS erano sballati, non parlò di Corea o Cina. Mentre ti confermo che Mazinga Z e Goldrake hanno numerosi episodi fatti dai coreani. Lo studio si chiamava Dong GI Dong-hwa e i supervisori a Seoul erano Takeshi Tamiya e Joji Kikuchi.
Il numero di puntate è semplicemente dovuto alla minor produzione, mica al fatto che erano maggiormente visti, ed era un fattore che spesso andava a discapito di molte produzioni, obbligate a prolungare le sceneggiature eccessivamente. Oggi obiettivamente non puoi dire che siano meno visti. Poi ovvio che essendo aumentata la produzione è aumentato sia il numero di serie belle che brutte. Io preferisco avere 10 belle serie su 50 che 1 su 5 come un tempo.
Caro @Sam Hitogami, prenditela con il tuo amico Hideki Anno, è lui la causa del tuo soffrire.
@2247 Inevitabile, come il progresso.
Innegabile comunque lo stagnamento che c'era nella prima metà degli anni 90, periodo direi peggiore di oggi sicuramente.
Questo lo dici te, visto che quell' "1 su 5" si basa sulle serie che arrivavano in Italia e non anche agli inediti ( che erano tantissimi)
Io preferisco quando gli anime erano un fenomeno mainstream e non di nicchia come ora ( solo i fan guardano la roba subbata e pure incompleta)
Anno non ha colpe : la colpa è di internet e la pirateria che ha ammazzato il mercato che hanno tolto i soldi a questo settore, anche se c'è chi si ostinerà a negare l'evidenza ( infatti IL FORMAT DI Eva era di fare serie brevi di qualità alta per venderle in vhs in Patria e all' estero. Con la pirateria, è saltato tutto il sistema )
Ecco un video che ne dimostra una chiara colpevolezza:
Mi scuso ma non ho resistito, detto questo chiudo l'OT, è veramente poco consono alla notizia.
Ti invito ad aprire stagioni a caso sull'Anichart.
La pirateria non so neanche se sia da citare, il Mistero Della Pietra Azzurra fu un flop commerciale per gli altissimi costi(che superavano gli introiti pur essendo una serie di successo) e mica c'era la "scusa" della pirateria
daccordissimo con ciò che affermi. Mica è colpa della pirateria se la gente viene pagata un caxxo. E' come dire: pagano poco quelli che raccolgono i pomodori, per colpa del contrabbando....
Eh già, perché se la produzione vede gli introiti ridursi a un decimo rispetto a una volta, non deciderà di pagare meno i lavoratori per rientrare nei costi!
Il fatto è che gli anime in tv non li guarda più nessuno ( tanto che in JP vanno o a tarda notte, o la mattina presto dei week end come tappabuchi), i dvd/BD non li compra più nessuno ( e le loro vendite sono state per tanto tempo l'ago della bilancia sul successo di progetti originali) , i giocattoli e merchandising vario tengono botta sol perché hanno diminuito le tirature e fanno prezzi altissimi.
E i risultati quali sono ?
Che in Jap fanno sempre più telefilm e film live ispirati ai manga e sempre meno anime ( che ormai vanno bene solo al cinema ) .
Ma chi te l'ha detta stà scemenza ?
Nadia fu un successo incredibili al' uscita, fu la Gainax a a non guadagnarci nulla perché fece il lavoro come appalto per la Toho/Sogo Vision .
"Nel 1990, invece, accettò, nonostante una giustificatissima riluttanza iniziale, di dirigere il suo primo progetto televisivo, Nadia: il Mistero della Pietra Azzurra. Nato da un soggetto di Hayao Miyazaki, l’anime fu prodotto da Gainax, la casa di produzione che Hideaki Anno fondò nel 1984. Il risultato finale fu un disastro: non tanto per l’anime in sé, che a oggi è considerato un cult, ma dal punto di vista finanziario e umano."
Alla conclusione della serie la Gainax aveva perso circa 80 milioni di yen nel progetto
Mi spiace dirtelo ma l'unica differenza tra prima ed ora è che una volta non c'era twitter.
Quello che ho detto io.
Se però non si sanno le cose, poi si interpretano male le dichiarazioni di chicchessia.
No , lì la qustione è diversa: la colpa fu di Tezuka che davanti alla richiesta del budget per realizzare la prima serie tv nipponica, chiese una cifra ridicola , temendo un rifiuto .
Ma a sopresa, Astro fu un successo come merchandising: in pratica, il modello commerciale pr tutte le serie future divenne quello di un anime televisivo che finisce in rosso, ma recupera i soldi con il merchandising ( che nel caso di Astro fu enorme).
Ma gli animatori venivano pagati mooolto meglio di adesso.
Perché ora di giocattoli e balle varie esce poco e nulla, in tirature ridottissime e carissime .
I dvd non li compra più nessuno... i soldi si fanno solo con lo streaming, che evidentemente non basta coprire da solo le spese ( visto che la maggior parte delgi anime viene segato alla prima stagione )
E anche la qualità media delle animazione scene sempre più.
Ma se è da mesi che escono articoli in cui si dice che le entrate totali sono aumentate...
Obiettivamente è un paragone impossibile da fare per troppi motivi.
Il motivo è la bugia di Tezuka sopra citata da Hitogami. Per non lasciarsi sfuggire l'opportunità, mentì nel dire che una serie animata sarebbe costata meno e avrebbe richiesto meno tempo rispetto al precedente live-action. Ovviamente sappiamo che non è così, ma sappiamo anche come ragionano i Giapponesi: abbiamo sempre usato la carta, perché usare le email? Abbiamo sempre costruito in legno, perché usare materiali diversi? Abbiamo sempre sottopagato gli animatori, perché aumentare i salari?
La Mushi è degli anni 60..... poi un giovane Miyazaki fu assunto da Toei a contratto con stipendio fisso.
Gli stipendi peggiorarono quando tutti si buttarono sulle serie tv, che bisogna realizzare a basso costo per rientrare nei costi.
E più serie concorrenti, più si abbassano i prezzi per essere concorrenziali... è il capitalismo, baby.
TOTALI, non SINGOLE, che è diverso .
In realtà, chi fa questo mestiere sono sempre meno.
Chi è davvero bravo, va a fare videogiochi, manga o illustrazioni, dove si guadagna mooolto meglio.
Perché non tornerebbero nei costi e chiuderebbe tutto.
In Europa, gente disposta a disegnare a turni massacranti non ne esistono, e infatti qui le serie animate autoctone quasi non esistono ( e quelle esistenti, sono state fatte spesso in Asia e Giappone )
Intendevo che lo streaming riesce a compensare il calo dell'home video, e credo valga anche per le serie TV normali acquistate in un secondo momento da Crunchyroll & co.
Esempi? Stiamo parlando di animatori, non registi o sceneggiatori. Prendi il recente annuncio del manga della Nishii, che non continua in quanto probabilmente gli frutta maggiormente lavorare come character designer e animatrice.
Questo purtroppo è vero...
Certo che ho le fonti.
Ma non le linko perché si trovano su una cosa che andava per la maggiore quando non c'era internet :si chiamano riviste d'informazione.
Non credo compensino come l'home video dei tempi d'oro ....
Fare manga non vuol dire automaticamente fare più soldi. Devi prima creare un manga di successo.
Cosa non facile.. e cmq fare il chara design non vuol dire fare anche l'animatore.
Ci sono chara design che prendono tanti soldi, ma devono essere molto bravi e molto richiesti ( come un Araki, un Mikimoto, un Obari ecc..).
Gli animatori "normali " come gli intercanalatori, pigliano le briciole.
Ma anche i nomi grossi, appena diventano qualcuno, fondano uno studio e diventano imprenditori di se stessi ( Come appunto Araki, Miyazaki ecc..) o si dedicano ad altri campi più redditizi .
Sull'ultima parte non so neanche come risponderti. Non abbiamo dati alla mano e non ci si può basare sui casi singoli che in età avanzata si son dedicati anche all'illustrazione, sicuramente meno impegnativa. A quest'ora Yutaka Nakamura o Norio Matsumoto avrebbero già smesso.
Le riviste di informazione erano fatte da professionisti, sicuramente più attendibili delle notizie scritte da internet da non si chi e che generarono solo fake new e gente che pensa di sapere tutto solo perché lo ha letto su Wikipedia.
Io parlo di riviste di animazione, e l'intervistato era Renzo Kinoshita, mica il primo fesso che passa.
Non li haite, i dati alla mano :
Il 90% degli animatori fa quello che ho detto ; o fonda uno studio , o si da ad altro ( manga, videogame ecc..)
Ho decine di interviste cartacee dove affermano ciò.
Ma ovviamente, se non c'è su internet, per voi naviganti del web è come se non esistesse.
Sicuramente gli animatori che citi fanno altro per campare tra un lavoro e l'altro.
Così come sicuramente vengono pagati molto di più della maggior parte dei colleghi , visto la qualità del loro lavoro che spicca tra la massa ( perché chi viene pagato una miseria sono i disegnatori "normali" , se non lo hai capito . Un Shingo Araki si faceva pagare fior di quattrini per fare l'ennesimo Saint Seiya )
PS. Ovvio che le serie OAV son fuori dal discorso, quelle si che avevano budget superiori, così come le serie ONA di Netflix moderne (che poi, anche qui loro stessi continuano a contraddirsi sui budget effettivi, ergo anche le interviste ufficiali si basano sull'esperienza personale dell'intervistato e non sono attendibili).
Ma che stai dicendo ?
Io parlo i gente che si è fatta un nome PRIMA come animatore, e poi è andata a fare altro .
Araki ha fatto il chara per videogame, illustrazioni per romanzi ecc...
Ovvio che più passano gli anni, meno prendono, visto che il mercato va a ramengo .
Le serie Netrflx sono fatte al risparmio , e si vede ( Castlevania è davvero da vergognarsi, da quanto è statico )
Ora però chiudiamola qui, sono stanco .
Come ho già detto: ha fatto anche quello, non prova nulla.
"Ovvio" non mi basta
Castlevania non è un anime e qualità/budget non sono collegati. L'ultimo articolo dice che spesso il budget è quasi doppio. Poi come questo venga usato non lo sappiamo.
Si, finiamola qui, la verità è che non lo sanno neanche loro quindi inutile parlarne...
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