Mi fanno giusto ridere ogni scusa è buona per licenziare gli operai o i dipendenti tanto è quello sempre il problema non l'aumento costante del prezzo e la concorrenza che aumenta sempre di più è inevitabile che rallentino o diminuiscono gli abbonati. Poi ultimamente con la perdita dei diritti marvel e dc comics andati su altra piattaforma di anime interessanti che ne mettono con il contagocce e di serie sempre più brutte che si aspettavano
E' una questione più articolata la situazione di netflix e non si riduce al solo numero di abbonamenti... ne parlavo anche su altri lidi più adatti alla questione e cmq non era l'unica, sui mercati finanziari l'intero comparto tecnologico americano si era gonfiato in maniera allarmante e semplicemente ora la situazione sta tornando ad una parziale "normalità" o meglio l'anomalia si è spostata altrove.
Se ora Netflix si trova costretta a tagliare sul personale non è perché sono calati gli abbonati ma perché il management aziendale non è capace di fare il suo lavoro... mi spiace solo per chi a perso il lavoro.
non penso sia una cosa strettamente legata al calo degli abbonamenti, e se anche fosse un po' se la sono cercata, se non sbaglio quest' estate annunciavano delle limitazioni agli account condivisi o roba del genere
crisi non penso proprio. flessioni sicuro. un colosso cosi non va in crisi solo per quesot ma per una concatenazione di cose. noto anche tanti film "solo al cinema", certo anche questo potrebbe leggermente incidere. cosi come la questione degli account. diciamo che la somma delle cose puo portare ad un calo di un certo rilievo nel bilancio. ma lo sapremo solo fra un annetto o due. beh avrranno senza dubbio un piano marketing per affrontare la cosa, non mi paiono cosi sprovveduti
The legendary Super Donald
- 3 anni fa
215
Netflix spende e spande in produzioni di dubbia qualità, aumenta il prezzo dell'abbonamento ogni tot mesi, la concorrenza incalza, e poi qualcuno si sorprende se gli abbonati calano.
crisi non penso proprio. flessioni sicuro. un colosso cosi non va in crisi solo per quesot ma per una concatenazione di cose. noto anche tanti film "solo al cinema", certo anche questo potrebbe leggermente incidere. cosi come la questione degli account. diciamo che la somma delle cose puo portare ad un calo di un certo rilievo nel bilancio. ma lo sapremo solo fra un annetto o due. beh avrranno senza dubbio un piano marketing per affrontare la cosa, non mi paiono cosi sprovveduti
concordo. Poi c’è da ricordare che Netflix è un’azienda Americana che quindi come è “usuale” (attenzione non sto dicendo sia giusto o sbagliato) tendono ad espandere e/o diminuire il proprio organico in base alla situazione di mercato.
crisi non penso proprio. flessioni sicuro. un colosso cosi non va in crisi solo per quesot ma per una concatenazione di cose. noto anche tanti film "solo al cinema", certo anche questo potrebbe leggermente incidere. cosi come la questione degli account. diciamo che la somma delle cose puo portare ad un calo di un certo rilievo nel bilancio. ma lo sapremo solo fra un annetto o due. beh avrranno senza dubbio un piano marketing per affrontare la cosa, non mi paiono cosi sprovveduti
concordo. Poi c’è da ricordare che Netflix è un’azienda Americana che quindi come è “usuale” (attenzione non sto dicendo sia giusto o sbagliato) tendono ad espandere e/o diminuire il proprio organico in base alla situazione di mercato.
eh si Giglio Tigrato direi proprio che per una azienda cosi grande, ce ne vuole. no, ma cio che dici è giusto (nel senso di sensato, logico per loro). sarà duro e spietato ma si tratta di bilanci, che purtroppo a volte non contano le questioni sociali, ma solo freddi numeri. una azienda cosi grande, figuriamoci.
Bho, licenziare tutta questa gente al primo segnale di calo mi sembra assurdo, anche perchè questo calo era assolutamente prevedibile dato che hanno abbandonato il mercato russo.
Bho, licenziare tutta questa gente al primo segnale di calo mi sembra assurdo, anche perchè questo calo era assolutamente prevedibile dato che hanno abbandonato il mercato russo.
sicuramente è terribile. su questo non ci piove...magari ci sono di mezzo famiglie, figli e chi sa quale altre situazioni. ma le grandi aziende (americane in questo caso) quando tagliano tagliano (cose tristemente gia viste)
Il mercato è questo. Nulla è in eterna espansione, si arriva sempre al punto che per acquisire nuovi clienti devi diversificare l'offerta e nel contempo devi saper mantenere i clienti già acquisiti.
La domanda che mi faccio in questi casi è: visto che non ricordo di esempi di grandi aziende che agiscono preventivamente attendendo sempre che si arrivi alla criticità per agire... Possibile che l'allarmismo e il conseguente ridimensionamento fosse anch'esso previsto (e quindi alla fine voluto) anni prima? E mi rispondo sempre si.
The legendary Super Donald
- 3 anni fa
54
Bho, licenziare tutta questa gente al primo segnale di calo mi sembra assurdo, anche perchè questo calo era assolutamente prevedibile dato che hanno abbandonato il mercato russo.
No, il calo c'è stato prima che abbandonassero il mercato russo, e si prevede un notevole calo ulteriore di abbonati nel secondo trimestre.
Il mercato è questo. Nulla è in eterna espansione, si arriva sempre al punto che per acquisire nuovi clienti devi diversificare l'offerta e nel contempo devi saper mantenere i clienti già acquisiti.
La domanda che mi faccio in questi casi è: visto che non ricordo di esempi di grandi aziende che agiscono preventivamente attendendo sempre che si arrivi alla criticità per agire... Possibile che l'allarmismo e il conseguente ridimensionamento fosse anch'esso previsto (e quindi alla fine voluto) anni prima? E mi rispondo sempre si.
già. e poi si, vero, c'era un leggero calo anche prima dell'abbandono dal mercato russo poi vedremo a seguire come andrà
Netflix ha più di dodicimila impiegati in tutto il mondo, e nel 2021 ha registrato una crescita record.
Sicuramente hanno sbattuto contro un muro e di mezzo ci sono andate delle persone innocenti (che comunque in un mercato del genere non faticheranno a ritrovare lavoro) ma credo sia più per miopia (l'incapacità di capire che non si può crescere per sempre e gli abbonati extra del 20-21 potevano non essere eterni) che altro.
Sicuramente siamo in una fase di transizione. Vediamo cosa succederà.
The legendary Super Donald
- 3 anni fa
46
Netflix ha pagato i creatori della serie TV di Game of Thrones 200 milioni di dollari nel 2019 per un contratto pluriennale: per il momento non sembra essere stato un grande investimento per Netflix, anche considerando la penosa ottava stagione di Game of Thrones. Con 200 milioni di dollari avrebbero potuto realizzare un sacco di serie in Corea!
sicuramente è terribile. su questo non ci piove...magari ci sono di mezzo famiglie, figli e chi sa quale altre situazioni. ma le grandi aziende (americane in questo caso) quando tagliano tagliano (cose tristemente gia viste)
Perdona, ma intendi forse che è meglio da noi che abbiamo ammortizzatori sociali e Naspi?
Netflix ha pagato i creatori della serie TV di Game of Thrones 200 milioni di dollari nel 2019 per un contratto pluriennale: per il momento non sembra essere stato un grande investimento per Netflix, anche considerando la penosa ottava stagione di Game of Thrones. Con 200 milioni di dollari avrebbero potuto realizzare un sacco di serie in Corea!
Se vogliamo hanno pagato milioni e milioni per finanziare robe costosissime che alla fine hanno avuto poco riscontro 🤷🏻♀️ Hanno ssmpre usato la tattica "buttiamo soldi alla quantità, statisticamente prima o poi azzecchiamo", per dieci anni è andata pure bene, poi è arrivato disney+ a dimostrare che un altro modello di business è fattibile
The legendary Super Donald
- 3 anni fa
03
Netflix ha pagato i creatori della serie TV di Game of Thrones 200 milioni di dollari nel 2019 per un contratto pluriennale: per il momento non sembra essere stato un grande investimento per Netflix, anche considerando la penosa ottava stagione di Game of Thrones. Con 200 milioni di dollari avrebbero potuto realizzare un sacco di serie in Corea!
Se vogliamo hanno pagato milioni e milioni per finanziare robe costosissime che alla fine hanno avuto poco riscontro 🤷🏻♀️ Hanno ssmpre usato la tattica "buttiamo soldi alla quantità, statisticamente prima o poi azzecchiamo", per dieci anni è andata pure bene, poi è arrivato disney+ a dimostrare che un altro modello di business è fattibile
Vero, la Disney è stata di gran lunga più furba: ha comprato direttamente le aziende che producevano film e le serie di successo, un investimento sicuramente costoso, ma che verrà ampiamente ripagato, anche perché la Disney non ha abbandonato il grande schermo ancora, mentre Netflix fa uscire al cinema i suoi film di punta solo per un periodo limitato, giusto per poter ambire agli Oscar ed altri premi.
Il calo degli abbonamenti era prevedibile, con la crescita di Amazon,Yamato e Crunchyrol (quest'ultima ha annunciato i doppiaggi in italiano), Netflix dovrà trovare delle idee vincenti per rimanere a galla e non credo che i licenziamenti siano una soluzione, ansi è più un forte segnale di allarme. In quest'ultimo anno su Netflix c'è stato aumento, se pur minimo dell'abbonamento , sinceramente speravo in notizie migliiori.
Il calo degli abbonamenti era prevedibile, con la crescita di Amazon,Yamato e Crunchyrol (quest'ultima ha annunciato i doppiaggi in italiano), Netflix dovrà trovare delle idee vincenti per rimanere a galla e non credo che i licenziamenti siano una soluzione, ansi è più un forte segnale di allarme. In quest'ultimo anno su Netflix c'è stato aumento, se pur minimo dell'abbonamento , sinceramente speravo in notizie migliiori.
Non credo che Yamato sia vera concorrenza per Netflix.
Questi licenziamenti probabilmente sono frutto di razionalizzazioni di attività superflue. A noi che siamo la nazione della cassa integrazione e delle aziende zombi che vanno avanti per anni con fondi pubblici può sicuramente sembrare una cosa molto strana, ma negli usa succede questo e altro.
Che si aspettavano una crescita illimitata? Prima o poi si arriva a un punto in cui il numero di abbonati resta costante, qualche trimestre ne avrai qualcuno in più, il successivo qualcuno in meno, non si può sempre crescere soprattutto adesso che la concorrenza è aumentata e al contempo la stessa Netflix ha cancellato diverse serie di successo in favore di altri prodotti più economici ma di qualità scadente. Poi vabbè per il resto è la solita storia, viviamo in un regime capitalistico, ciò che conta è il profitto, tutto il resto viene dopo.
La concorrenza è spietata e nulla è eterno. La fedeltà dei suoi clienti Netflix la deve guadagnare ogni giorno. Si fa presto però a parlare di qualità: cos'è la qualità? è il successo che decreta ciò che è buono da ciò che fa schifo? Oppure una buona politica aziendale differenzia l'offerta? Ci sono film sulle reti generaliste che vengono spesso riproposti ed erano considerati all'uscita b-movies o spazzatura (storie su professoresse e infermiere in primis...)
Prime Video €3.99 mese (6 profili + i servizi di Amazon) Crunchyroll €6.49 mese (4 dispositivi) AppleTV €4.99 mese (6 profili/dispositivi) Disney + €8.99 mese (4 dispositivi) Netflix €12.99 (full hd 2+1 profili) / 17.99 mese (4k 4+1 profili)
...non si spiega proprio.
Tralasciando il fatto che la "concorrenza" non so se si possa definire tale, visto che i contenuti sono perlopiù diversi ed esclusivi sulle varie piattaforme, quindi si è "costretti" a fare più abbonamenti (o piratare); Netflix rimane comunque la più cara in assoluto, e si meraviglia che la gente condivida l'account lanciandosi alla ricerca dei trasgressori.
The legendary Super Donald
- 3 anni fa
11
Chissà come mai questo calo
Prime Video €3.99 mese (6 profili + i servizi di Amazon) Crunchyroll €6.49 mese (4 dispositivi) AppleTV €4.99 mese (6 profili/dispositivi) Disney + €8.99 mese (4 dispositivi) Netflix €12.99 (full hd 2+1 profili) / 17.99 mese (4k 4+1 profili)
...non si spiega proprio.
Tralasciando il fatto che la "concorrenza" non so se si possa definire tale, visto che i contenuti sono perlopiù diversi ed esclusivi sulle varie piattaforme, quindi si è "costretti" a fare più abbonamenti (o piratare); Netflix rimane comunque la più cara in assoluto, e si meraviglia che la gente condivida l'account lanciandosi alla ricerca dei trasgressori.
La concorrenza in questo caso è sul tempo libero: se uno guarda i contenuti di una piattaforma non ha più tanto tempo per vedere i contenuti di un'altra piattaforma, un abbonato Disney+ potrebbe dunque decidere di sospendere l'abbonamento a Netflix e riattivarlo in caso quando esce la nuova stagione di Stranger Things, The Witcher o se sente parlare di qualche film o serie di successo (tipo Squid Game per intenderci).
sicuramente è terribile. su questo non ci piove...magari ci sono di mezzo famiglie, figli e chi sa quale altre situazioni. ma le grandi aziende (americane in questo caso) quando tagliano tagliano (cose tristemente gia viste)
Perdona, ma intendi forse che è meglio da noi che abbiamo ammortizzatori sociali e Naspi?
Poi ultimamente con la perdita dei diritti marvel e dc comics andati su altra piattaforma di anime interessanti che ne mettono con il contagocce e di serie sempre più brutte che si aspettavano
Se ora Netflix si trova costretta a tagliare sul personale non è perché sono calati gli abbonati ma perché il management aziendale non è capace di fare il suo lavoro... mi spiace solo per chi a perso il lavoro.
[edit]
https://www.animeclick.it/news/92175-netflix-prezzi-aumentati-per-gli-abbonamenti-agoraclick176
https://www.animeclick.it/news/91547-il-mercato-delle-variant-manga-tra-collezionismo-e-business-fatto-in-casa-agoraclick169
eh si Giglio Tigrato
sicuramente è terribile. su questo non ci piove...magari ci sono di mezzo famiglie, figli e chi sa quale altre situazioni. ma le grandi aziende (americane in questo caso) quando tagliano tagliano (cose tristemente gia viste)
La domanda che mi faccio in questi casi è: visto che non ricordo di esempi di grandi aziende che agiscono preventivamente attendendo sempre che si arrivi alla criticità per agire... Possibile che l'allarmismo e il conseguente ridimensionamento fosse anch'esso previsto (e quindi alla fine voluto) anni prima? E mi rispondo sempre si.
No, il calo c'è stato prima che abbandonassero il mercato russo, e si prevede un notevole calo ulteriore di abbonati nel secondo trimestre.
già.
e poi si, vero, c'era un leggero calo anche prima dell'abbandono dal mercato russo
poi vedremo a seguire come andrà
Sicuramente hanno sbattuto contro un muro e di mezzo ci sono andate delle persone innocenti (che comunque in un mercato del genere non faticheranno a ritrovare lavoro) ma credo sia più per miopia (l'incapacità di capire che non si può crescere per sempre e gli abbonati extra del 20-21 potevano non essere eterni) che altro.
Sicuramente siamo in una fase di transizione. Vediamo cosa succederà.
Perdona, ma intendi forse che è meglio da noi che abbiamo ammortizzatori sociali e Naspi?
Se vogliamo hanno pagato milioni e milioni per finanziare robe costosissime che alla fine hanno avuto poco riscontro 🤷🏻♀️
Hanno ssmpre usato la tattica "buttiamo soldi alla quantità, statisticamente prima o poi azzecchiamo", per dieci anni è andata pure bene, poi è arrivato disney+ a dimostrare che un altro modello di business è fattibile
Vero, la Disney è stata di gran lunga più furba: ha comprato direttamente le aziende che producevano film e le serie di successo, un investimento sicuramente costoso, ma che verrà ampiamente ripagato, anche perché la Disney non ha abbandonato il grande schermo ancora, mentre Netflix fa uscire al cinema i suoi film di punta solo per un periodo limitato, giusto per poter ambire agli Oscar ed altri premi.
Non credo che Yamato sia vera concorrenza per Netflix.
Questi licenziamenti probabilmente sono frutto di razionalizzazioni di attività superflue. A noi che siamo la nazione della cassa integrazione e delle aziende zombi che vanno avanti per anni con fondi pubblici può sicuramente sembrare una cosa molto strana, ma negli usa succede questo e altro.
Poi vabbè per il resto è la solita storia, viviamo in un regime capitalistico, ciò che conta è il profitto, tutto il resto viene dopo.
Si fa presto però a parlare di qualità: cos'è la qualità? è il successo che decreta ciò che è buono da ciò che fa schifo? Oppure una buona politica aziendale differenzia l'offerta? Ci sono film sulle reti generaliste che vengono spesso riproposti ed erano considerati all'uscita b-movies o spazzatura (storie su professoresse e infermiere in primis...)
Prime Video €3.99 mese (6 profili + i servizi di Amazon)
Crunchyroll €6.49 mese (4 dispositivi)
AppleTV €4.99 mese (6 profili/dispositivi)
Disney + €8.99 mese (4 dispositivi)
Netflix €12.99 (full hd 2+1 profili) / 17.99 mese (4k 4+1 profili)
...non si spiega proprio.
Tralasciando il fatto che la "concorrenza" non so se si possa definire tale, visto che i contenuti sono perlopiù diversi ed esclusivi sulle varie piattaforme, quindi si è "costretti" a fare più abbonamenti (o piratare); Netflix rimane comunque la più cara in assoluto, e si meraviglia che la gente condivida l'account lanciandosi alla ricerca dei trasgressori.
La concorrenza in questo caso è sul tempo libero: se uno guarda i contenuti di una piattaforma non ha più tanto tempo per vedere i contenuti di un'altra piattaforma, un abbonato Disney+ potrebbe dunque decidere di sospendere l'abbonamento a Netflix e riattivarlo in caso quando esce la nuova stagione di Stranger Things, The Witcher o se sente parlare di qualche film o serie di successo (tipo Squid Game per intenderci).
ma che intendi insinuare?
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