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MephistNecromancer

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
La seconda serie di "Zero No Tsukaima" riprende poco dopo la prima, con il regno in subbuglio a seguito di una serie di eventi accaduta nella serie precedente che non riassumerò nel caso voi non l'avesse vista. Ragazzi, qui raggiungiamo l'apice di questa parabola!

In questa nuova serie vengono introdotti e approfonditi nuovi personaggi già visti come Jan Colbert, il professore di mezza età appassionato di meccanica, Julio Cesare, un chierico flaminio, Agnés Chevalier De Milan (uno dei protagonisti di questa serie), nonché le due sorelle maggiori di Louise, la dispotica e piacevole quanto una scossa elettrica ai genitali Eleonore, e la gentile, matura e animalista Katleya Du La Fontaine, per citare quelli che avranno più influenza.

La trama, le cui solide fondamenta sono state già costruite nella prima serie, subirà nuovi e inaspettati colpi di scena, prendendo una piega più dura e cruda; la componente romantica in questa serie non si fa affatto sentire come opprimente e, anzi, trova il suo equilibrio, amalgamandosi perfettamente al resto. Promuovo questa parte a pieni voti.

Sostanzialmente il lato tecnico non subisce modifiche, tanto che almeno a me risulta identico alla serie precedente, nulla di sorprendente.

Nel complesso è un ottimo sequel che supera le aspettative costruite alla fine della prima serie.


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Scarlett7

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
La seconda stagione "Futatsuki no Kishi" risulta essere decisamente migliore della prima, tuttavia è come tornare punto e a capo!

La storia stavolta è più avvincente: si parla dell'imminente guerra tra Tristein e Albania, che finisce con Saito che, con manie di protagonismo, affronta tutto l'esercito nemico, morendo e uscendone al contempo vincitore, e che viene resuscitato miracolosamente da una donna elfo con le tette enormi (e qui si ricade nuovamente in quell'oblio da cui la serie non vuole affatto uscire).
Louise è calata molto in questa serie, anche perché si è innamorata di Saito senza un motivo apparente, quasi come se provasse questi sentimenti solo perché sta ventiquattr'ore su ventiquattro con lui. In questa serie si conosce un po' meglio la famiglia di Louise: una sorella antipatica e una talmente dolce da risultare, falsamente purtroppo, sospetta. Qui il colpo di scena poteva esserci, ma è stato evitato (senza tener conto che quella puntata è stata ridicola in ogni senso).
Siesta... costante comparsa femminile! Sembrava finita là con la prima stagione e invece nella seconda torna all'attacco peggio di prima! Intollerabile e inopportuna!
Fanno la comparsa due personaggi che hanno contribuito a far arrivare alla sufficienza questa seconda stagione: Wales-sama (quanto mi sei mancato!) e Giulio Cesare, unico ragazzo sano di mente, accerchiato da molte ragazze ma molto interessato a Louise. E' stato un vero peccato non sfruttare la sua presenza per bene. Sarebbe stato un meraviglioso triangolo, buttato ovviamente nel cestino!

Anche in questo caso, le puntate potevano essere ridotte, stavolta a 8. Le scene inutili di 'tette e culi' sono state ridotte, ma temo che la terza stagione ne sarà piena zeppa. Per me è 6.


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Eversor

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
La seconda stagione di "Zero no Tsukaima" offre, a mio avviso, una trama ancora più avvincente ed emozionante rispetto al suo predecessore. Non cambia molto, eccezion fatta per piccoli accorgimenti grafici, ma nel complesso l'ho trovata relativamente migliore.
Ma non affrettiamo le cose, e incominciamo a descrivere tale serie, citando innanzitutto che è composta da dodici episodi, è uscita nel 2007 e che, come genere, rappresenta il classico anime d'avventura, ricco di magia, ecchi, harem e sentimentalismo. Insomma, non si tratta di semplici combattimenti tra maghi, ma la costruzione di un vero e proprio mondo, dove i vari personaggi stringono amicizie e inimicizie; un mondo in cui le questioni di cuore mostrano lo stesso peso dei molteplici combattimenti magici.

Rispetto alla prima serie, che doveva presentarci i vari personaggi, in questo caso la storia inizia subito forte. In primo piano c'è senza dubbio la principessa Henrietta, sconvolta dalla morte del suo caro cugino, nonché primo amore (non unico, come vedremo). I nemici non sono stati sconfitti e fin da subito apparirà una nuova e altrettanto pericolosa calamità, una misteriosa donna, assistente del precedente re di Albion. Insomma, i diverbi tra lo Stato di Tristein e quello di Albion non sembrano affatto quietati, anzi, i due Stati sono sul piede di guerra. Un possibile conflitto che richiama alle armi tutti gli studenti maschi dell'accademia di magia (tranne Saito) e uno speciale addestramento per le fanciulle nobili, diretto dalla temibile e severa Agnes. Dall'altra parte si incomincia a delineare quella che sarà la principale storia d'amore dell'anime. Saito e Louise sono una coppia quasi dichiarata... nessuno dei due cela i propri sentimenti ed entrambi sanno, più o meno, la passione reciproca. Eppure, in un modo o nell'altro, dei problemi continueranno a frapporsi tra loro: il nobile orgoglio di Louise o la poca resistenza di Saito alle lusinghe delle altre ragazze.

Insomma, anche questa seconda stagione ha molto da dire e, anzi, in quanto a pathos potrei quasi dire che supera la prima. Henrietta si mostra in tutto il suo splendore. Era già comparsa nella prima serie, ma era rimasta su un piedistallo di marmo, lontana e dignitosamente composta, come si confà a una regina. Ora invece mostra un lato completamente nuovo: prima la sua debolezza per la morte dell'amato e poi il suo forte carattere, al tempo stesso intraprendente e premuroso. Non si può ancora dire che provi qualcosa per Saito (anche perché il lutto pesa come un macigno sul suo povero cuore), eppure incomincia a fare affidamento sempre di più sul nostro eroe.
Molto bello e coinvolgente il litigio tra Louise e Saito. Non si tratta dei soliti battibecchi, bensì di una controversia ben maggiore; Saito non comprende il desiderio della piccola maghetta di immolarsi per la sua regina. Per lui questi nobili intenti sono privi di valore, cerca di parlare con Louise, ma questa si rifugia all'interno del suo riccio. Sullo stesso piano troviamo altri due personaggi, che, a mio avviso, entrano a pieno titolo tra i migliori di "Zero no Tsukaima 2": il professor Colbert, che, in tutta la sua noiosa bontà, sembra nascondere un segreto piuttosto sconvolgente; e poi Agnes, la guardia del corpo della regina e la classica donna di ferro, dura e ligia al dovere, che, tuttavia, cela un animo iracondo, dettato dalla brama di vendetta verso coloro che hanno distrutto il suo villaggio d'origine. Con il passare delle puntate, il feeling tra lo spettatore e questi due personaggi aumenterà considerevolmente, fino a che, in un modo o nell'altro, non si potrà che seguire col fiato sospeso le loro vicende.

La grafica non cambia molto rispetto al suo predecessore. Piccoli accorgimenti che, comunque, la portano un gradino più su rispetto alla prima serie. Innanzitutto sono stati tolti i cambi-scena a stelline che, a mio avviso, appesantivano tutta la storia. I colori, i disegni e via dicendo sono pressoché uguali, anche se devo dire di aver apprezzato molto di più la nuova opening.
Buono il doppiaggio, così come la regia.

"Zero no Tsukaima", dunque, mantiene gli elementi positivi che tanto avevano appassionato l'anno prima e, allo stesso tempo, cerca di migliorarsi, aggiungendo una dose maggiore di drammaticità. Il finale è fantastico... lascia col fiato sospeso, mentre il cuore scalpita come un cavallo imbizzarrito. Peccato per il "lieto fine" un po' troppo scontato, ma, altrimenti, non ci sarebbe stato alcun prosieguo.
Continuo a dire che, a differenza di molti altri harem, approvo la coppia principale, anche se devo ammettere che il fattore "tsundere" di Louise deve essere assorbito a piccole dosi. Le altre "avversarie" non sono alla sua altezza, con l'unica eccezione di Henrietta che, però, riesce a conquistare proprio per il suo apparente disinteresse per Saito.
E ora non rimane altro che augurarvi buona visione e incitarvi a proseguire con la terza e la quarta serie che, per nostra fortuna, sono già state trasmesse.

Voto finale: 8 più


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falcus92

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Semplice, divertente e sentimentale: "Zero no Tsukaima" si mantiene sempre allo stesso livello. Non c'è differenza di piacere tra la prima e la seconda serie, sembra proprio il continuo, anzi, lo è!
Generalmente capita che tra una serie e un'altra ci siano differenze stilistiche, di ambientazioni o di character design (e non intendo solo a livello tecnico, ma anche comportamentale); qui invece c'è una mostruosa coerenza tra la prima e la seconda serie.

Ci eravamo lasciati, proprio alla fine della prima serie, con Saito che rinuncia ad andare a casa sfruttando l'eclissi, per andare ad aiutare la principessa e Louise col suo aereo da guerra. In questa seconda parte la storia cambia un po' l'obbiettivo: Saito mette da parte la questione sul come ritornare a casa e cerca di aiutare la nazione di Tristan nel confronto contro Albion. Interessante è l'introduzione di nuovi personaggi tra cui Giulio Cesare, le sorelle di Louise e Agnes.

Ci sarebbero da sottolineare alcuni punti. Se nella prima serie avevo osannato il fatto che mancasse l'elemento ecchi, che caratterizza, generalmente, gli harem-manga, in questa seconda parte v'è una dose di perversione maggiore; in fondo è al 99% delle volte funzionale alle sole gag e non alla storia (come invece capita in "High School DxD" o in "Queen's Blade"). Oserei dire che non dispiace e che rende il tutto molto divertente e imbarazzante. A proposito delle gag, come dicevo già nella recensione della prima serie, la loro particolarità si mantiene costante: non sono tanto le frasi o le situazioni cliché a rendere quest'anime divertente, bensì sono eventi inaspettati e non a rendere quest'opera particolare.

Attenzione: questa parte contiene spoiler

Ad esempio, proprio alla fine, quando Saito ritorna e tutti lo credevano morto, lui se ne esce che è stato salvato da una fata con le tette grosse e, giustamente, lo spettatore, dopo aver pianto qualche minuto prima, non può non ridere.
Una cosa che mi è piaciuta di più è stato lo sviluppo della parte sentimentale e la "guerra" alla conquista del cuore di Saito: non solo Louise, ma anche la bella cameriera (come già si sapeva) è innamorata del nostro protagonista. Ma quest'ultima non esita nel cercare di conquistare Saito in qualsiasi modo e quindi, vedendo Louise vestita da gattina per il suo famiglio, lei non esita a vestirsi da coniglietta per il suo amato, creando situazioni veramente divertenti.

Fine parte contenente spoiler

Purtroppo, se nella prima serie davo un buon 8,5, questo è un 8-. L'errore è stato il concentrarsi troppo sulla guerra e su temi non così profondi come li rappresentano; avrei preferito, in alcune puntate, che questo ridondante messaggio sull'onore e sull'amore non venisse ancora trattato. Eppure, a ogni episodio, ricompare, e lascia lo spettatore un po' sconcertato. Non occorre fare venti minuti su ventitre di discorsi tra Louise e Saito su quest'argomento, perché stanca.
A livello tecnico mi pare che ci sia stato un miglioramento. Avevo criticato alla prima serie il fatto dei colori troppo luminosi; beh, questa volta non ci sono più (anche se i capelli 'brillantinosi' rimangono) e ci sono colori più smorti. Anche gli stessi occhi, che prima avevano i famosi puntini bianchi stile manga, sono un bianco più sporco (o più sul celeste) e sinceramente li ritengo migliori.
Purtroppo, una cosa che avevo molto ammirato, ma che non hanno continuato, è stata la coniugazione (non c'è altro termine, se non questo meccanismo dei batteri!) tra il mondo magico con le due lune e il mondo di Saito. Di questi continui elementi che comparivano, in questa seconda serie non ve ne sono di nuovi; peccato, perché lo ritenevo un grande punto di forza per questo piccolo capolavoro che ha incentrato tutto sulla semplicità e sul divertimento.

Come al solito, lo consiglio a chi è appassionato di magia e roba medievale. Rigorosamente, chi ha visto la prima serie deve continuare a vederlo e, come farò anche io, bisogna accingersi alla terza serie.


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Futatsuki no Kishi segue la prima serie di Zero no Tsukaima, commedia fantasy giunta ormai al quarto giro (e lì conclusasi). In questo secondo capitolo, ritroviamo i protagonisti alle prese con una guerra che sta per incedere, desiderata da alcuni elementi al vertice, meno da altri, come la stessa regina di Tristain, Henrietta. In generale i toni dell'opera sono però orientati verso un umorismo grossolano con deviazioni drammatiche piuttosto prevedibili. Entrambi si fondano sulle circostanze che regolano il rapporto tra Louise, tsunderekko alla massima potenza, e il suo famiglio Saito, puntualmente attorniato da ragazze formose e provocanti, e quindi costretto a reprimere i suoi istinti bollenti, per sopperire alle punizioni della gelosissima 'padrona'. Lo spazio maggiore è riservato dunque alla loro vita di coppia. Ma le vicissitudini che riguardano due figure secondarie, quelle di Agnes, capitano dei moschettieri, e del professor Colbert, risultano decisamente più interessanti dei battibecchi immaturi tra i due protagonisti, la cui monotonia stancherà immediatamente gli spettatori meno facili.

Oltretutto mi risulta difficile anche solo immaginare che certe gag così scontate riescano ancora a strappare un sorriso, che certe improvvise crisi di pianto possano destare anche solo un filo di tristezza, o che le striminzite discussioni relative ai concetti di 'guerra' e di 'onore' possano essere presi sul serio, specialmente se uscenti dalla bocca di una ragazzina stupida come Louise.
È un peccato che il proseguimento della trama principale si sia invece arenato in un nulla di fatto, in attesa dei restanti due round, e soprattutto che le modalità dell'interruzione siano state così mal studiate (l'ultimo episodio sembra una barzelletta).
In attesa di una crescita caratteriale tangibile da parte dei personaggi, e di una concretizzazione a livello narrativo, che spero sopraggiungano dalla terza stagione in poi, sono costretto a fare marcia indietro verso un'insufficienza.


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Crashis

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
"Zero no Tsukaima Futatsuki no kishi" è la seconda serie della già celebre (ai giorni nostri) serie "Zero no tsukaima", italianizzato in "il famiglio di Zero". Prodotto della JC Staff, fin dall'inizio si presenta molto convincente. Vediamo perché.

La trama
Seguendo il filone storico della precedente serie e iniziando con un "what if..." del finale della prima serie, veniamo ancora una volta catapultati nello strambo mondo magico di Louise Françoise e vivremo le varie vicende nei panni del ragazzo che risponde al nome di Hiraga Saito. Bene o male, la JC Staff ha voluto abusare del concetto "squadra che vince non si cambia", incentrando la maggior parte delle gag in eccessi di tsundere della protagonista, alle volte simpatici, alle volte veramente fuori luogo. Cosa compensa, però, questa eccessiva ripetitività? Semplice: una storia da oscar! La seconda serie infatti, a mio parere, è la migliore della "trilogia" - non avendo visto ancora la quarta serie, posso valutare questa serie solamente confrontandola con le altre due - e supera perfino la precedente con una caratterizzazione veramente ottima dei due protagonisti principali, nonché anche della principessa di Tristain, Henrietta. I personaggi secondari, come si può già immaginare, sono veramente pochi stavolta, e molti di quelli che abbiamo visto nella prima serie escono di scena già dal terzo episodio, per poi naturalmente ritornare nella terza serie. La storia si presenta molto più smielata e piena di amori già dalle prime battute, e ciò, almeno per me, è un bene, perché aggiunge un "non so che" di più alla serie, mettendola un gradino più in alto rispetto alle altre.

Lato tecnico
Dal lato tecnico si notano enormi passi avanti, basti guardare la grafica adottata in questa serie: i bordi sono stati assottigliati e ingentiliti, i volti sono più espressivi e i corpi sono più proporzionati. Davvero un bel lavoro. Una cosa che non posso concepire però è il rigonfiamento del décolleté di alcune delle ragazze presenti nella serie. Basta ad esempio guardare Siesta: nella prima serie era una tavola piatta, nella seconda sembra che sia stata gonfiata con un compressore. Dal lato sonoro invece abbiamo le stesse OST, ma un'opening e un'ending degne di nota, soprattutto l'opening, che tuttora mi piace ascoltare con le cuffie nei tempi morti.

Commento finale
"Zero no tsukaima Futatsuki no kishi" si presenta una spanna più in alto rispetto alla sua serie precedente e alla sua successiva, grazie a un buon comparto tecnico e a una storia convincente. Peccato solo per le gag poco varie, tranne negli ultimi episodi, in cui lo spettatore si può fare più di un paio di risate. Lo consiglio? Assolutamente sì, ma bisogna prepararsi prima psicologicamente per superare quattro serie con una ragazzina tsundere. Uomo avvisato, mezzo salvato. Voto finale: 9.


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Chuls97

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Di Zero no Tsukaima è in assoluto, almeno secondo me, la serie migliore. Sicuramente con una trama un po' più dominante della prima (e anche della terza) serie, riesce ad arrivare fino al cuore dello spettatore tanto da farlo commuovere, come è successo a me.

Trama. Questa volta non è tutto uno scherzo per i ragazzi dell'Accademia che dovranno prepararsi ad andare in guerra per difendere Albion, minacciata da un oscuro nemico. Tra varie disavventure e losche scoperte i due protagonisti cercheranno di tener testa a colui che vuole Albion sotto il suo dominio. Troviamo tematiche di guerra e di onore, che si incrociano tra di loro creando scene mozzafiato (e strappalacrime). Nel mondo dalle più lune, quello della magia, dove vive Louise, si combatte solo per l'onore di difendere la propria patria, per far valere il proprio nome. Come nel mondo greco dove l'onore era la cosa più importante per un eroe (che sennò veniva assillato con il culto della vergogna) così è nel mondo magico, dove per primo troviamo Guiche, che vuole andare in guerra solo per tener alto il nome della propria famiglia. Vediamo però in contrapposizione Saito che ha della guerra un'opinione contraria. Avendo studiato la storia della propria nazione, il Giappone, e di tutto il resto del mondo, è forse l'unico a rendersi conto del grande pericolo nel quale la gente si sta inculcando. Questo perché lui sa che l'onore una volta morti non può servire a nulla. L'unica cosa che gli permette di andare avanti è l'amore per Louise e tutte le persone a lui care presenti ad Albion. Servendo la regina Henrietta come un vero cavaliere Saito saprà farsi valere e Louise acquisterà più forza di quanta ne abbia mai avuta.

Grafica. Come nella prima serie il design è veramente ben curato e a occhio attento può ritenersi anche migliorato. Particolari visibili, occhi da cui traspaiono le emozioni dei personaggi, corpi proporzionati... I colori sono molto accesi e armoniosi e la vista di questa serie non è "dannosa", come può succedere se i colori sono troppo luminosi o troppo spenti. Le luci e le ombre si alternano perfettamente, anche se dall'uno all'altro non ci sono molte gradazioni di colore.

la musica. Opening ed ending azzeccate, niente da ridire su di esse. La colonna sonora è perfetta, specialmente nelle parti dove vi è uno scioglimento dai punti di massima tensione. A volte l'accompagnamento musicale può portare anche alle lacrime qualora la scena fosse un po' commovente. Il doppiaggio è realizzato bene, le voci dei personaggi rimangono impresse.

Nel complesso una serie interessante che non manca di momenti divertenti. Tematiche molto forti e ben trasmesse offrono a questa seconda serie una marcia in più rispetto alle altre. Adatto soprattutto ad un pubblico adolescenziale che sfocia anche nella maggiore età questo anime sa offrire qualcosa che gli altri non riescono a dare. Consiglio vivamente a tutti poiché deve essere visto, anche in assenza di una visione della prima serie. Non adatto secondo me ai bambini poiché non capirebbero molto e ne uscirebbero confusi. Un vero capolavoro che merita davvero di essere guardato.


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OMEGA_BAHAMUT

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
La vicenda della seconda stagione reinizia esattamente dove l'avevamo lasciata, ovvero con Louise che si scopre essere una delle rarissime maghe del vuoto, Saito che in virtù dell'affetto per la sua padrona rinuncia a tornare nel suo mondo per rimanere al suo fianco e proteggerla e l'incursione nemica ormai respinta. Chiarita dunque finalmente la situazione sentimentale tra i due eroi? Ovviamente no! Come da cliché del genere harem, Saito rimarrà perennemente con il piede in venti scarpe contemporaneamente, perpetuando un comportamento indeciso verso tutte le sua spasimanti (in questo capitolo sempre più asfissianti, va detto) e causando continui (noiosi, ma diciamocelo, abbastanza cercati alla fine, eh!) scatti d'ira alla propria padrone; ed in tutto ciò di certo non aiutano i nuovi personaggi introdotti ad hoc (un dongiovanni che per par condicio ci prova con Louise, e le due sorelle maggiori della protagonista).
Insomma, la vicenda principale va avanti con dei colpi di scena anche abbastanza apprezzabili, seppur telefonati, ma tutto quello che è di contorno rimane invariato rispetto alla prima serie. Squadra che vince non si cambia? Ni, perché comunque le gag erano già nella prima serie abbastanza classiche, quindi ritrovarsi ancora sugli stessi argomenti a volte può essere noiosetto.

Buona evoluzione tecnica, perlomeno per quanto riguarda la grafica (un po' meno semplicistica ma che sa mantenere lo stile della prima stagione), mentre le musiche rimangono uno dei punti più altalenanti (buona opening comunque a mio avviso). Doppiatori chiamati ad un lavoro di interpretazione un po' più impegnativo, dal quale non escono certamente con le ossa rotte, anzi.
In definitiva una serie molto più godibile della prima, con un po' più di storia e di approfondimento dei personaggi, ma mantenendo lo stesso spirito. Per me il punto più alto della serie. Voto: 6


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Ironic74

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Nel 2007 la J.C. Staff dà seguito alle avventure di Saito e Louise nell’incantato regno fantasy-ecchi di Tristania. Avevo concluso la recensione della prima serie con un interrogativo: sarebbe riuscito questo titolo a non scadere nel fanservice esagerato e a migliorare quanto di buono aveva fatto vedere? Il risultato di questi nuovi 12 episodi rimane interlocutorio, anche se permane la fresca simpatia che “Zero” riesce a infondere nello spettatore. Questi sono anime che dividono il pubblico, tra chi ne è amante e chi invece vi vede solo una perdita di tempo, tra chi non gradisce la scarsa originalità e chi invece si diverte a vedere i continui rimandi a serie più famose.

Zero rimane infatti, dal punto di vista delle idee, molto simile a quello dell’anno precedente. I personaggi sono stereotipati al massimo e i nuovi arrivi non portano certo una ventata di novità, con un nuovo bellone praticamente fotocopia (anche nell’aspetto) di Guiche, una sorella versione inacidita di Louise e un’altra in versione diseyana con tanto di animaletti al seguito. L’anime continua ad essere pieno zeppo di figure che sembrano arrivate pari pari da altre serie, in questa possiamo assistere all’aggiunta delle guerriere Claymore e di un cattivo che fa pensare tanto alla saga di Ken il Guerriero. I riferimenti alla storia europea continuano ad essere frullati dentro la trama principale, forse per dare maggiore solidità ad una storia sempre ondeggiante (ancora più che nella prima serie) tra il serio e il faceto. Le vicende, infatti, subiscono un cambiamento dalla metà in poi, dopo una prima parte tendente al demenziale che si regge quasi unicamente sulle gag tra i due protagonisti, gli autori fanno seguire una parte finale sempre più seria che cerca anche di lanciare un messaggio di stampo pacifista. Lo stacco, data anche la brevità della serie, è netto, anche se alla fine la scelta paga riuscendo a donare un certo pathos alle vicende narrate con un finale che tende persino all’epico.

Troppa carne al fuoco? Può darsi. Chi si aspetta una serie puramente demenziale, mal concepirà i discorsi sull’onore e la guerra, anche se subito seguiti da qualche seno ballonzolante; eppure alla fine anche questi nuovi 12 episodi si fanno vedere e risultano godibili. L’animazione è sui soliti standard altalenanti, con un miglioramento verso gli ultimi episodi mentre la colonna sonora rimane nella media, con una buona opening e una ending scherzosa che però mal si concilia con il finale di alcune puntate.
Questa seconda tappa di Zero insomma rimane nella sufficienza: come la prima essa è un buon riempitivo per passare il tempo senza troppo impegno, sicuramente un prodotto superiore alla media degli ecchi demenziali che circolano da un po’ di tempo.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Questa seconda serie di Zero no Tsukaima conferma tutto quanto di buono è stato detto riguardo alla prima serie. In più alcuni episodi, tra cui il bellissimo finale, da soli meriterebbero un punteggio ben più alto di quanto da me assegnato in fase di valutazione complessiva.
La storia fra i due protagonisti, Saito e Louise, prosegue sugli stessi canoni già visti nella prima serie e ciò è un bene in quanto, in fondo, essa rappresentava il punto forte di questo anime.
Come già detto, non si tratta di nulla di originale: si ripropone semplicemente il tema amore/orgoglio presente in tantissime serie giapponesi. Però il rapporto fra i due è talmente spassoso che la cosa non ha troppa rilevanza. In più una volta tanto l'autore non ci fa penare troppo prima che i due riconoscano i propri sentimenti (anche perché, in fondo, le due serie sono abbastanza brevi).

Alcuni episodi, come detto, avrebbero meritato una valutazione più alta: resta dunque da spiegare perché ciò non accade per l'intera serie. La trama di fondo, pur restando interessante, è meno intrigante rispetto a quella proposta in precedenza e qualche episodio è abbastanza noioso. I personaggi secondari vengono sostanzialmente sostituiti con altri meno divertenti e/o interessanti. Non mi è piaciuta la trasformazione di Saito in una specie di pervertito delle tette: ciò genera situazioni che si rivelano essere pure divertenti, ma che snaturano un po' il personaggio da come lo conoscevamo.
Infine i riferimenti a città e personaggi del nostro mondo. In questa serie è la volta dell'Italia: appaiono infatti Roma, il Papa e Giulio Cesare. Senza scordarci il cardinale Mazzarino. Ma che bisogno c'era?

Tenendo conto di tutto questo, ripropongo lo stesso voto della prima serie, anche se con un po' di rammarico. Un buon prodotto, in cui spiccano valori alti di longevità (anche se la serie è, in fondo, abbastanza breve) e divertimento. Consigliatissimo agli amanti del genere commedia/sentimentale.

breena

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breena

Episodi visti: 25/12 --- Voto 8
Questo anime è molto bello non c'è che dire. Sanno sempre trovare il modo di creare emozioni, suspense e risate. E' un manga equilibrato da questo punto di vista.
Ci sono episodi tragici, bellissimi e commoventi, ma mai pesanti perchè dopo poco un'azione improvvisa ti riporta il sorriso sulle labbra!
Io gli do un bell'8 con un più. Si perchè no?


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HSam

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
La serie può essere cambiata, ma Zero no tsukaima resta uguale: divertente, comico, e con quel poco di ecchi che non fa mai male. XD
A differenza della prima, questa sera affronta temi secondari diversi, riguardanti soprattutto la guerra e il significato di onore che rende la vicenda un pochino più godibile e seria.
Nient'altro da dire, OP fantastica, ED che potevano risparmiarsi -_-", serie che continua a piacere e non delude mai. 8 meritato!! (e terza serie pronta da gustare).


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Shika93

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Questa seconda serie di Zero no Tsukaima ha perso un po' a confronto della rima serie. Per prima cosa i nemici apparsi precedentemente non riappaiono più; sembrano scomparsi nel nulla siccome non muore quasi nessuno (tranne il cattivo protagonista della prima serie) ma tutti gli altri scompaiono nel nulla. Intanto ne appaiono degli altri più nuovi personaggi alleati come le due sorelle di Louise, la guardia del corpo della principessa/regina e un nuovo cavaliere: Julio Cesare.
Ci sono sempre le scene di amore-odio tra Saito e Louise e varie scene comico-demenziali tra i protagonisti come la brutta figura di Louise che fa con i suoi genitori mentre viene beccata a baciare Saito, o i battibecchi tra Zero e sua sorella maggiore. Come degno protagonista, Saito risulta essere un "po' troppo forte" ovvero che non ha quasi nessun problema con tutti i suoi nemici grazie al potere di Gandalf... Secondo me si dovevano mettere più intralci nella storia.
Infine un notevole colpo di scena si presenta alla fine! L'ultima puntata secondo me è la più bella di tutte e tre le serie! Sopratutto gli ultimi 10 minuti dove Saito per proteggere Louise rischia quasi la pelle.

MaoMao

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MaoMao

Episodi visti: 13/12 --- Voto 8
Per me è molto bello, i due si vogliono bene e si vede e lo sanno e si capiscono. Serie mooolto divertente, ma quando serve diventa seria e funziona bene con la storia. Luise e Saito sono fatti bene ed i loro caratteri sono giusti per i loro ruoli e cambieranno nella storia perchè uniti dal loro amore. Consiglio a tutti tutte e 3 le serie.
Un anime da non perdere per chi ama le storie fantasy d'amore. :)


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Aduskiev

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Ed infine giunge il sequel dell'Ecchi/Non Ecchi, Shojo/non Shojo più interessante degli ultimi anni. Se avete letto la mia recensione sulla prima serie non starò a ripetere cose scontate in questa. La trama prosegue esattamente da dove la Zero no Tsukaima s'interrompeva, ovvero con la dichiarazione di guerra al regno di Albion. Il tutto parte in sordina (come già la serie precedente) sembrando, nelle prime puntate, il solito ecchi fine a se stesso. Poi la trama s'infittisce e questa volta sorgono anche discussioni morali sulla guerra e sul senso dell'onore. Fiato sprecato. In un anime che vuole essere comico e demenziale queste elucubrazioni metafisiche sanno di cavoli a merenda. Forse se tutto fosse stato lasciato più sul frivolo la serie sarebbe risultata nettamente migliore. Alcuni aspetti invece vengono approfonditi in modo divertente, si scopre il grande amore tra i due protagonisti (più un rapporto amore/odio che grandi sentimenti) e vengono inspessite le caratteristiche di alcuni personaggi lasciati un po' in disparte nella prima serie, come Siesta e Chishe. Fanno inoltre la loro comparsa 2 nuovi elementi. Il primo Julio Cesare (!!!) un cavaliere del Papa di Romalia (si avete letto bene...) e le sorelle di Louise. Ma forse è nell'assurdo contrasto tra i discorsi seri e la follia demenziale che sta la forza di questo prodotto, sicuramente meglio riuscito del precedente, ma che ha ancora parecchia strada da fare prima di essere definito un "buon anime".
I disegni migliorano leggermente ma sono sempre poco più che accettabili. La grafica computerizzata offre oggi grande supporto agli anime e di sicuro viene parecchio sfruttata anche qua. Nel contesto, Zero no Tsukaima - Futatsuki no Kishi, si lascia guardare, forse però, con questi discorsi pretenziosi infilati a casaccio all'interno di una trama piuttosto magra e scontata si castra da solo, svalutandosi, e meritandosi quindi un gramo 6.

PTA

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PTA

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Metto un 8 grazie all'ultimo episodio in realtà, che ha alzato la media di tutta la serie. Posso fare il cinico quanto mi pare ma, quel finale mi ha commosso. Pure se da un punto di vista oggettivo è assurdo, e se la logica va a farsi fottere, comunque alla fine mi ha colpito lo stesso, sarà perchè sono un inguaribile romantico (lol).
In alcuni punti migliore della prima serie, ma in altri peggiore, quindi tirando le somme direi che si lascia guardare come prima, regalando qualche ora piacevole.
Attendo fiducioso la risoluzione delle questioni rimaste irrisolte in questa serie e nella successiva con una quarta serie :]

corcky

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corcky

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Forse non un capolavoro (anche se a me è piaciuto molto nella sua semplicità), ma sicuramente trasmette allegria e non solo!
Ottimi i primi episodi e gli ultimi, veramente notevole, anche se proprio di quest'ultimo gli ultimi 15 secondi... inoltre sono pienamente d'accordo con l'opinione di Mastakilla alla quale aggiungo che non vedo l'ora di vedere la terza serie la cui uscita è prevista in Giappone a Luglio 2008. Da vedere sicuramente per gli amanti del genere.

Tielle

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Tielle

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Sorpresa, sorpresa, sorpresa. Più curato del precedente capitolo, con una trama più accattivante, questo secondo episodio, mi ha stupito. Divertenono ancora le avventura di Saito e Louise, che finalmente affrontano una situzione molto difficile. La guerra è scoppiata e risulta più credibile a quella misera battaglia che vediamo svolgere nel primo capitolo. Inoltre i personaggi di contorno hanno anche un loro spazio, dando più spessore alla trama.

Solaris

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Solaris

Episodi visti: 12/12 --- Voto 4
Deludente. Ampiamente deludente. Ecco come si fa a rovinare una serie tutto sommato divertente: gli si fa un finale di m... bruttino ^^
La serie si ricollega perfettamente alla precedente, eliminando gli episodi un po' casuali e scorrendo ora su un intreccio più omogeneo. La vicenda ora si focalizza nella guerra contro Albion. Purtroppo però non vengono delineati bene ne i nemici ne le ragioni della guerra, ed il tutto ti lascia alla fine con un bel "?" stampato in testa.

Ora che il rapporto tra Luise e Saito si è stabilizzato, passiamo invece dal fanservice litigioso che era presente nella prima serie, a quello geloso-sdolcinato di questa. Insomma, ora Luise è dichiaratamente cotta di Saito, ma lo picchia perchè lei ogni volta capisce male le intenzioni di Saito, il quale è cotto pure lui di Luise, e lo disintegra come solo Lamù sapeva fare con Ataru. Insomma, cambiamo cliché ma non la formula ottusa della prima serie.
In tutto questo emerge il personaggio di Siesta, che finisce sempre, in un modo o nell'altro per non capirci un cavolo di quello che realmente succede e finisce per creare ancora più danni per il povero Saito!! Solo siesta si merita un bell'8. Peccato che tutti gli altri personaggi siano moolto meno simpatici. Luise stessa in questa serie si becca il suo caro "Zero". Se non ci fosse stata lei tanto meglio, la serie sarebbe stata ancora migliore.
Infatti non fa altro che andar dietro alle sue fisse di gelosia e per l'onore. Soprattutto lei che non sa manco come sia fatta una guerra, essendo solo una ragazzina viziata, viene a parlare di onore e nobiltà. Patetica.
Alla fine poi, se nella precedente serie, era la chiave per il gran finale, in questa fallisce tutto, dimostrandosi il vero ZERO della situazione.
Cioè ve dico solo che il finale nun se po vede... è ridicolo davvero ridicolo.
Ed anche inconcludente, tanto che la maggior parte degli eventi non si chiudono ed è necessaria un'altra serie per tirare le somme.

Speriamo che l'annunciata serie 3 sappia fare meglio di questa... ma ormai ne dubito, se gli autori continuano a puntare sulle trovate da harem di serie B, come han fatto fin'ora... fanservice ok, ma ora inizia a stufare...

Mastakilla

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Mastakilla

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Questo anime l'ho visto tutto in in giorno compresa la prima serie... che dire... non è un capolavoro ma è divertente! Certo ci sono molti stereotipi ma tutto sommato l'anime è più che godibile e in alcuni punti (sopratutto all'inizio e alla fine) fa davvero emozionare. Alcuni dei personaggi della prima serie sono lasciati un po' in disparte forse per concentrarsi di più sui protagonisti... finalmente Luise comincia a trattare un po' meglio il suo "famiglio", ma come sempre appena qualcosa sembra andar bene una serie di equivoci riporterà tutto al punto di partenza...
Voto 8.5

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Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Serie discreta. Nulla di più, nulla di meno. Voto che i più esigenti ed esperti troveranno forse non adatto alle vere qualità di animazione, trama e caratterizzazione dei personaggi (stereotipi puri il più delle volte): solo sufficienti a voler dir lo vero. Ammetto di apprezzare i prodotti di questo genere. Un poco volti alla commercializzazione.