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Fly

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
E la coppa d'oro, anzi di platino, per il premio "Serie più snobbata da tutti", signore e signori, va a... Druaga no To!
Okay, torno serio. Druaga no To (chiamato anche The Tower of Druaga) è uno degli anime più belli ed interessanti che io abbia mai visto. Una storyline molto classica, ma proprio per questo originale, personaggi che sembrano usciti da un GDR, l'aria di avventura che si respira in ogni puntata... non so cosa sia a farmi amare questo anime. Probabilmente l'unione di tutte le caratteristiche sopracitate. Ma perché ve ne sto parlando nella prefazione? Iniziamo subito con la recensione vera e propria!

Trama e svolgimento: la trama è molto classica, e ad un primo sguardo banale. La storia prende inizio 60 anni dopo che l'eroe Gilgamesh ha sconfitto il mostro Druaga e riportato la pace nel regno che lui ora governa; la torre di Druaga, la stessa che l'eroe scalò sessant'anni prima, è ricomparsa, con ancor più mostri e insidie di prima, e ai suoi piedi una ricca città di commercianti vede arrivare decine, anzi centinaia di "scalatori", avventurieri che vogliono conquistare la torre per mettere le mani sul leggendario tesoro che, si dice, permetta a chi lo ottiene di esprimere un desiderio qualunque. E così, in quest'atmosfera ricca di avventura, un'atmosfera che ho ritrovato soltanto di recente grazie a Magi, le vicende si sviluppano intorno a Gil e al suo scanzonato gruppo di scalatori, che si apprestano a raggiungere la cima facendo concorrenza a Neeba (il fratello di Gil), ad un malvagio individuo dagli oscuri obiettivi, e all'esercito imperiale che, nel disprezzo degli scalatori, vuole conquistare la torre in nome del re Gilgamesh.
Come ho detto, la trama è molto tradizionale, ma non per questo è banale. Anzi, gli avvenimenti saranno quanto mai originali grazie all'ironia che pervade la serie, che a volte sfocia nella più totale parodia dei GDR, ma anche all'incredibile varietà di situazioni in cui i nostri eroi verranno catapultati. Non ridevo e non mi facevo coinvolgere così tanto da un anime da tanto tempo. E nonostante i numerosi siparietti comici, l'anime si dimostra capace di rendere al meglio anche le situazioni più drammatiche, soprattutto negli ultimi episodi.

Personaggi: i personaggi risultano un tantino stereotipati, più adatti ad un semplice anime demenziale che non alla trama in cui si muovono. Nonostante ciò, li promuovo a pieni voti: il classico "eroe altruista", il simpaticissimo "mago burbero", e così via, mi hanno tenuto compagnia meglio di chiunque altro attraverso dodici puntate in cui, spaziando dalla commedia demenziale al dramma, si sono quasi rivelati, nei loro stereotipi, più verosimili di molti altri; non si sono mai comportati in modo assurdo (cioè, non in modo assurdo relativamente allo stereotipo che incalzavano), sono rimasti piuttosto fedeli a loro stessi e ai loro ideali, ma nonostante ciò hanno anche compiuto un'evoluzione psicologica (e a tal proposito cito soprattutto Ahmey).

Grafica: la grafica dell'anime è buona, anzi ottima, con buoni fondali (anche se, a volte, li ho trovati leggermente ripetitivi, sebbene non mi abbiano mai stancato), ottimo chara design sia per i mostri che per i personaggi (che si rifanno alle tradizionali "classi" dei GDR, apportando qualche originale variazione), animazioni fluide che danno il meglio di sé durante i combattimenti. Molto, troppo fastidiosa la CG del "boss finale" (non faccio nomi per ovvi motivi di spoiler), davvero fuori luogo, soprattutto visto che risalta come un pugno in un occhio.

Combattimenti: un buon fantasy che si rispetti deve avere combattimenti degni di questo nome, e Druaga no To non fa eccezione. I combattimenti variano da un tono più ironico ad uno più drammatico, e hanno il loro culmine nello spettacolare combattimento finale. L'idea di suddividere i personaggi in "classi", come nei giochi di ruolo (mago, lanciere, sacerdote, arciere, e così via), mi è piaciuta davvero molto, regala ad ogni personaggio un proprio stile di combattimento che lo individualizza dagli altri e, quindi, rende i combattimenti più vari ed interessanti. In più, ho trovato originale le variazioni ai temi, come il fatto che il mago, per i suoi incantesimi, usi una mazza da golf (!), oppure gli scudi dei soldati e del protagonista, che si "impiantano" letteralmente nel terreno.

Conclusione: in conclusione, com'è Druaga no To? Un ottimo anime, un buon esponente del suo genere ed un interessante visione che, con sole dodici puntate (più le dodici della seconda serie), non cade nel "già visto" e non stanca prima del tempo. Ha i suoi difetti, tra cui quello che spicca maggiormente, credo, sia il fatto che la trama prenda il volo solo dopo un po' di puntate, poiché nelle prime viene nascosta, oserei dire soffocata da siparietti comici che, seppur molto divertenti, non portano di per sé a niente. Consiglio tuttavia l'anime, per una buona grafica, una solida trama, ottimi combattimenti e simpatici episodi comico/demenziali che fanno il loro lavoro. Non è un capolavoro, ma è abbondantemente superiore alla media e, a mio parere, meriterebbe davvero più fama di quanta ne abbia guadagnata.
Mi sento di segnalare la totale assenza di fanservice, pregio non da poco visti i tempi correnti in cui, ahimè, il 99% degli anime ne risulta pieno; in più, nonostante di solito non ci faccia caso (dal momento che la salto quasi sempre a piè pari), mi è piaciuta molto l'intro, davvero divertente e originale, in cui i personaggi dell'anime sono trasposti nel mondo reale.

Voto: 8 1/2


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Eversor

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Druaga no To - the Aegis of Uruk" è un anime uscito nel 2008 ed è tratto da un videogioco ormai di vecchia data. Di fattosi cerca di ricreare in tutto l'anime quelle atmosfere "antiche", classiche dei vecchi videogiochi. Anche la trama segue quello stile, in quanto lo scopo dei protagonisti è quello di raggiungere la cima di una torre, ma, per farlo, c'è bisogno di superare i vari ostacoli presenti nei vari livelli.

Gil è il protagonista, ma, a differenza di quanto si possa pensare, non è per niente eroico o imbattibile, anzi, mostra una quasi completa incapacità nell'affrontare le situazioni difficili e, come unico pregio, a parte la bontà d'animo, sembra essere una forza incredibile. Nelle prime puntate lo si vede nel gruppo del fratello, Neeba, molto più abile di lui, ma, neanche un paio di episodi, che lo cacciano al fine di impedirgli la pericolosa scalata della torre.
Tuttavia Gil non demorde e riesce a formare un altro gruppetto di prodi, e soprattutto stravaganti, avventurieri, interessati per fini diversi ad ottenere la cima della torre. Tra questi c'è la bella e simpatica Kaaya, che, fin da subito, sembra nascondere un misterioso segreto dietro le sue azioni. I due si innamorano, ma, come si vedrà in seguito, il fato non è favorevole e il destino riserverà loro cattive sorprese.

Analizzando ora l'aspetto tecnico, si può riscontrare, come già affermato, la volontà di ricreare uno stile "vecchio", classico dei videogiochi anni 80/90. I colori, l'atmosfera, tutto ha questo particolare compito, anche se, a parer mio, ciò non deve essere necessariamente un elemento positivo. Credo che la fusione tra nuovo e vecchio sia stata creata in maniera positiva, ma, allo stesso tempo, si sono trascurati altri fattori, essenziali per la buona riuscita dell'anime.
Per quanto riguarda le musiche e la regia, non ho molto da dire: entrambe sono abbastanza buone e consentono una visione piacevole e, nel complesso, poco pesante. I colori non sono accesi e le tinte rientrano soprattutto in una scala di marroni e grigi (certamente non il massimo dell'estetica).

Lasciando però da parte le questioni tecniche, di cui non mi sento un vero e proprio esperto, vorrei illustrare alcune pecche, che si possono riscontrare nell'anime. Innanzi tutto l'introspezione dei vari personaggi, poco curata e, in generale, disinteressata ai vari sentimenti. Ciò non vuol dire che Gil e compagnia bella siano dei burattini senza cuore, tutt'altro, alcune emozioni sembrano poco realistiche e molto forzate. Il rapporto Gil-Neeba è carino e, certamente, è un elemento di pregio, soprattutto tenendo conto l'invidia reciproca e gli atteggiamenti scontrosi del fratello maggiore (Neeba). Un altro punto carino è il rapporto tra Gil e Kaaya, quasi un amore impossibile, visto i continui impedimenti, e quello tra Gil e Fatina, acerbo e sviluppatosi un poco solamente nella seconda serie.
Detto questo, vorrei concludere tale recensione affermando come la "bellezza" di "Druaga no To - the Aegis of Uruk" sia ricca di luci e ombre: da un lato una storia carina e uno sviluppo generala e ordinato, dall'altro lato una scarsa cura dei dettagli e un trama che, forse, risulta fin troppo semplice. Un possibile sconvolgimento avviene nelle ultime puntate, ma non vi dico niente, lasciandovi con l'animo in subbuglio, suggerendovi, tuttavia, di continuare la visione fino alla fine, perché, sebbene quest'anime possa apparire piuttosto banale, scoppierà letteralmente alla dodicesima puntata, lasciando lo spettatore a bocca aperta. Avendo già visto la 2° serie e ben sapendo come si evolveranno tutte le vicende principali, giudico quest'opera più che discreta e piuttosto piacevole.

Voto finale: 7

Elam

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Elam

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Non conosco il gioco, ma come appassionato di GdR e vecchio giocatore di Diendì, questa serie mi ha riportato alla mente ricordi delle vecchie partite passate tirando dadi e a "gasarsi" per la spada più grossa o la magia più potente.
Ho ritrovato in esso molte assurdità divertenti di quegli anni e la visione risulta piacevole e spensierata.
Non è certamente un anime da prendere troppo sul serio anche se dopo il primo episodio introduttivo un pò demenziale, la narrazione si fa leggermente più seria ed appare un filo di trama da seguire.
I Personaggi sono molto stereotipati, per cui non aspettatevi nulla di imperdibile a partire dal protagonista, e un finale che non è un finale.
Assegno comunque un 7 per i richiami nostalgici di cui scrivevo più sopra.


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Electric_Dragon

Episodi visti: 13/12 --- Voto 10
Bello, bello, bello! Questa prima serie di Druaga no To, prodotta dallo studio Gonzo, mi ha fatto divertire un sacco, e in talune occasioni mi ha letteralmente fatto spanciare dalle risate. La storia è tratta da un vecchio videogioco, e questo fatto viene fatto presente anche nell'anime in più di un'occasione, con effetti esilaranti. La trama è quella tipica dei vecchi videogiochi: un eroe e il suo gruppo di fedelissimi compagni devono scalare una titanica torre per arrivare in cima e affrontare il temibile Druaga, una divinità maligna che sembra sia all'origine di tutti i mostri che popolano la torre. Ai piani più bassi della suddetta torre ci sono addirittura intere città abitate da esseri umani, che campano quasi esclusivamente grazie all'afflusso di avventurieri da tutto il regno (i quali vengono chiamati "scalatori"), da alcuni ritenuti alla stregua di semplici razziatori di rovine. Il protagonista, Jil, è un giovane Guardiano (un combattente specializzato nella difesa e nell'uso dello scudo) con grandi ideali di eroismo, che contrariamente agli altri, non vuole affatto affrontare Druaga per denaro. A lui si unisce un'eterogenea congrega di reietti e simpatici personaggi, ciascuno con la propria specialità. Insieme a loro Jil inizia la scalata verso la cima, in una specie di gara con gli altri gruppi do Scalatori in una specie di corsa all'oro, affrontando centinaia di mostri e trappole d'ogni genere.
Oltre al character design che adoro, mi sono piaciute le animazioni e i colori, ma soprattutto i personaggi. L'intero anime è giocato sugli stereotipi del genere, la sua genialità sta nel modo in cui questi stereotipi vengono mescolati e rivoltati. E quel tocco di demenzialità che spesso sdrammatizza anche le situazioni più tese è, secondo me, la ciliegina sulla torta.
Non preoccupatevi se vi sembra incompleto. La seconda serie riprende esattamente da dove finisce la prima (anche se con un piccolo salto temporale), perciò niente paura!
Belli i temi d'apertura e di chiusura, anche se è il video della opening a essere una vera chicca, una trasposizione dei personaggi nel Giappone moderno! ^^
Che altro dire, questa è una serie giocata sui personaggi (e personalmente non ho potuto fare a meno di amarli tutti), sull'avventura pura e sulla simpatia, anche se il pubblico più attento qualche spunto di riflessione lo trova sempre! ;) Perciò vi invito alla visione, non ve ne pentirete! Gli do 10 e mentre lo faccio sto ancora ridendo! ^^


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corto maltese

Episodi visti: 13/12 --- Voto 8
Dallo studio Gonzo una serie nuova che rinnova il genere fantasy grazie a una buona dose di comicità, tratto da un videogioco della Namco del 1984 la serie è composta da 13 episodi dalla durata di 23 minuti circa ciascuno.
La saga racconta la storia di Jil ragazzo abitante di meskia, molto imbranato e molto coraggioso che vive che vive nella città costruita intorno alla torre di Druaga, da qui il titolo dell'anime. l'imponente struttura è stata distrutta 60 anni prima da re Gilgamesh che aveva sconfitto il terribile Druaga, la torre è rinata e ripopolata dalle creature più spaventose, ma solo durante l'estate di Anu che viene dopo un numero imprecisato di anni, i poteri dei mostri diminuiscono grazie ai poteri di Anu. Proprio in prossimità di questa terza estate un gruppo di guerrieri decide di provare la scalata per raggiungere la cima e sconfiggere Druaga, impossessarsi del tesoro blue cristal rod situato all'ultimo piano della torre. Jil pieno di entusiasmo viene reclutato in questo gruppo capitanato da suo fratello Neeba ma ben presto viene cacciato e comincia la sua avventura con un nuovo gruppo.
Ottimo carachter dei personaggi, ottimo uso e integrazione della C.G., la prima puntata e piena di spunti comici e parodie di tutti i cliché del genere che, dalla seconda puntata inizia a farsi interessante con toni piu seri, incontrerà nuovi compagni e continuerà la scalata, ma spesso e volentieri si troverà nel posto sbagliato al momento sbagliato.


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Maskadun

Episodi visti: 13/12 --- Voto 7
Tower of Druaga:the Aegis of uruk è solo la prima serie dell'anime. Purtroppo con Aegis of Uruk il cartone non conclude affatto, diciamo che guardare questa serie a sé stante non dice nulla, vi consiglio di attendere che sia uscita anche la seconda prima di guardarlo. Ma se voleste comunque vedere di che si tratta, vi posso dire che è un anime parodia fantasy, i personaggi hanno le "classi" che potreste trovare in un gdr da tavolo, punta molto sulla comicità più che sulla storia con l'apice di delirio nella prima puntata che a seconda dei gusti potrete definire spassosissima(se vi piace il genere fantasy e fate giochi di ruolo) o inutile(negli altri casi).
Un cartone carino, divertente da guardare giusto per svago senza pretendere nulla dalla trama.
Il timore che assale dopo aver visto alcune puntate e riguardando la sigla è che si tratti di una serie di partite di un MMORPG più che di un normale racconto, visto che in Giappone ne esiste uno dallo stesso titolo. Si spera in una seconda serie che spieghi qualcosa.

J.Taylor

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J.Taylor

Episodi visti: 13/12 --- Voto 9
Sinceramente, non mi sarei mai aspettato di vedere di questi tempi una serie del genere. Una serie fantasy di vecchio stampo (non per questo "vecchia") che, personalmente, mi ha colpito molto.
Questa serie è, lo premetto a tutto il resto, il seguito e l'adattamento di una delle serie storiche (e anche difficili) di videogiochi di tutti i tempi: The Tower of Druaga uscì per la prima volta nel 1984 e, per quanto riguarda i primi capitoli della serie, è sempre stata molto apprezzata (questo però sopratutto in oriente nei suoi primi anni) e quest'anime è incredibile: un'adattamento perfetto, oserei dire: tutti i dettagli di una storica serie: la Torre di Druaga, gli stereotipi parodizzati nel primo episodio, i cambiamenti ad una grafica a sprite e 2D che è proprio quella del videogioco originale, e ancora il Blue Crystal Rod, tutti i personaggi della serie, e anche buona parte della storia fino ad arrivare al cameo nell'anteprima dell'episodio del creatore del gioco, sono la prova di un adattamento davvero incredibile. L'anime poi gode di un livello tecnico abbastanza buono e anche di una buona colonna sonora. La trama che all'inizio potrebbe sembrare una narrazione semplice e lineare si dimostra poi sufficientemente strutturata e procede per narrazione "verticale" (schematicamente simile a quella che Dante utilizzò nella sua Divina Commedia, anche se, beh con Dante non c'è proprio confronto XD) a me sempre gradita che difficilmente è possibile trovare in un anime. Tuttavia del così detto "pathos", purtroppo, la serie è carente e alla fine lascia fin troppi interrogativi e dubbi, che a loro volta, non essendo ancora stati risolti, rendono la narrazione quasi scialba.
9 è il voto che comunque do a questa serie per il perfetto adattamento di una intera serie di videgiochi storica, per gli elementi puramente fantasy ormai rari da ritrovare, per la buona qualità tecnica e sopratutto perché mi ha lasciato con ottime aspettative per la seconda parte che se sarà buona tanta quanto questa erita sicuramente l'attenzione di tutti gli appassionati dei classici fantasy.

Mumba

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Mumba

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
La serie riprende molti stereotipi del genere fantasy, e in fondo non è male nonostante la sua semplicità narrativa.

Perché solo 7 quindi?
Druaga è come "non finito"... La sensazione si accentua sempre di più col procedere degli episodi: gli avrei dato 5 se non fossi stato cosciente che a gennaio arriverà la seconda serie. Il finale, poi, apre una marea di nuovi interrogativi e non da una risposta che sia una.

Insomma, è un anime di 26 episodi tagliato a metà. Spero mi facciano vedere il resto della storia un giorno: se ciò non accadrà (in questi tempi di crisi non si sa mai) potrete anche prendervi la libertà di abbassare il voto a 5.

P.S. gli episodi sono 13, ovvero 12 + uno speciale.

Uruk

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Uruk

Episodi visti: 7/12 --- Voto 9
Carissimi, ho avuto il piacere di vedere i primi 7 episodi di questa serie che promette di piacere agli appassionati del genere sword&sorcery e a chi vuole ridere un pò.

La trama non è per chi cerca un anime che gli alambicchi il cervello, anzi è piuttosto semplice, almeno fin ad ora, infatti, seguiremo due party, guidati da due fratelli, impegnati a scalare una "Torre" ricca di mostri via via sempre più forti.
La storia, inoltre, si dirama fra le varie vicende personali dei protagonisti e tende ad intrecciarsi, ma fin'ora nulla di complicato.
L'anime, oltre ad avere un disegno molto curato, e animazioni molto fluide e realistiche, alterna momenti "seri" con altri di comicità devastante, come il primo episodio ed altri a seguire che sono decisamente comici.

Io personalmente sono un appassionato di D&D fin dalla seconda edizione, e mi sto davvero divertendo, certe volte rivedo le scemate che facevo giocando, altre volte trovo spunti interessanti per nuove campagne.

La colonna sonora è buona e nel complesso è davvero un bell'anime che spicca dal mucchio.