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Swordman

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
È da un po di tempo che è invalsa in Giappone la pratica di riproporre nella veste di un film per il cinema le storie di qualche anime di successo, riadattandone la storia, snellendola in virtù del diverso mezzo espressivo.
Rientra in questa casistica a pieno titolo anche il presente Macross Frontier - Itsuwari no utahime (o anche MF - The False Diva), film realizzato sulla scia del successo della serie televisiva che a sua volta celebrava il venticinquesimo anno dall'inizio della saga di Macross con la prima serie animata.

La storia ripercorre sostanzialmente quella raccontata nella prima metà della serie TV con, come già anticipato, alcuni aggiustamenti nell'intreccio (ad esempio Ranka e Alto all'inizio del film già si conoscono da tempo) necessari per passare dalla narrazione più cadenzata di una serie televisiva a quella più snella o veloce tipica di un film.
Com'è tipica tradizione della saga di Macross, anche questo film vede scorrere sovrapposti due temi narrativi che convivono simbionti: quello relativo ai mecha e alle titaniche battaglie spaziali e quello più orientato alla musica e alle canzoni di accompagnamento. Ed è dal mix di queste due componenti che nasce quello stile di moderna cultura J-pop che è da sempre stato il marchio di fabbrica della saga.

In questa pellicola tuttavia il mix di cui abbiamo accennato si manifesta potente solo nella parte iniziale e in quella finale, mentre nella restante centrale viene dato uno spazio prevalente alla seconda con un concentramento dell'attenzione sulla vita "professionale" della Fata Galattica, Sheryl Nome, e sull'aspirante idol Ranka Lee. Se vogliamo però sempre metterla in termini di bilanciamento, allora verrebbe da dire che è Sheryl a fare la parte del leone, dal momento che è lei al centro della scena in tutte le scene più importanti.
Penalizzata per simmetria è quindi la componente mecha, più per necessità che per vera virtù, dal momento che in questa parte della storia si trovano tutte le parti più introduttive al filone della battaglia: difatti è completamente ignorata tutta la parte dell'addestramento e delle prime battaglie di Alto.

La storia mantiene uno sviluppo piuttosto lineare e, complice la parzialità della stessa, non sviluppa molto alcune delle sotto-trame che avevamo già visto - il potenziale triangolo amoroso, la storia di Ranka e anche di Sheryl, i rimandi alle precedenti serie di Macross...
Ma in realtà quello che uno si aspetterebbe da Macross è di vedere in azione il suo stile fatto di grandi battaglie accompagnate da trascinanti canzoni... E ciò viene fatto molto bene.
Una grafica 2D pulita e molto curata si integra molto bene a quella in 3D computer che agisce durante gli scontri nel mezzo di grandi caleidoscopi di bellissimi effetti speciali. Ma è molto bello anche il design delle ambientazioni, specialmente quella della colonia del Frontier un po' sospesa a metà tra elementi presi dalle città di Sidney e di San Francisco assieme ad altre pensate più originali e fantascientifiche.
Le musiche d'altra parte restano sull'altissimo livello segnato dalla serie TV. Udiremo infatti brani famosi quali "What'bout my Star", "Nyan Nyan Medley", "Sheryl's on Stage", "Hiteza goku ju ni", assieme ad alcuni inediti e creati per questa occasione e interpretati anche qui con bravura dalle cantanti May'n e Megumi Nakajima (anche doppiatrice di Ranka).
Tra le scene migliori vi sono senz'altro il concerto iniziale, bellissimo e un po' visionario, e la battaglia finale in cui irrompe la celebre "Lion" e dove il tutto diviene davvero spettacolare ed esaltante.

A veder bene questo <i>Itsuwari no Utahime</i> è forse un film piuttosto "targetizzato", ovvero destinato a un pubblico più incline alla cultura J-pop stretta ma soprattutto ai fan della saga e della serie che di sicuro ne apprezzeranno il famoso stile e coglieranno al volo alcuni passaggi della storia originale qui appena accennati e che invece, a un pubblico occasionale, potrebbero lasciare qualche punto interrogativo in più.
Fermo restando che più di recente è stato realizzata in film anche la restante parte della storia (nel seguito Sayonara no Tsubasa), ove si completerà a dovere tutto l'intreccio, sistemando (forse, non l'ho visto ancora) le cose in sospeso, Itsuwari no Utahime rimane un film tecnicamente validissimo, molto consigliato a chi ha visto e gradito la serie TV, ma forse anche a un pubblico occasionale che magari da acerbo potrebbe però gradire e scoprire un nuovo bell'universo.