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MephistNecromancer

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Oda Nobuna no Yabou", ovvero "L'ambizione di Oda Nobuna", è un anime del 2012 tratto da una light novel che, personalmente e adesso che ora, agosto 2019, è stata completata, devo assolutamente trovare e leggermi dall'inizio alla fine.
Quest'anime è uno di quelli che porto davvero nel cuore. Sin dalla sua uscita l'ho visto ed è subito rientrato fra i miei preferiti e, ancora oggi dopo averlo rivisto ancora una volta, avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.

La storia narra delle avventure di Oda Nobuna, prodotto della Rule 63 che spesso viene introdotta nelle opere a tema storico giapponese, ossia il cambio di sesso del personaggio in questione, che persegue con tenacia il suo sogno di unificare il Giappone e poi girare per il mondo. Essendo lei molto appassionata di tecnologie straniere, di intelletto elevato e di mentalità aperta, viene guardata con sospetto, sufficienza e odio da parte dei suoi molto più tradizionalisti vicini di casa, sua famiglia compresa. Nel periodo di guerra civile giapponese, il molto amato periodo Sengoku, giunge, non si sa come, Sagara Yoshiharu dal futuro, per sostituire Toyotomi Hideyoshi, ossia la seconda persona che, nella storia, ha ultimato il lavoro di unificazione iniziato da Oda Nobunaga. Questo ragazzo, pervertito come ogni buon protagonista shonen, sogna di assemblare un harem e di aiutare Nobuna a conquistare il Giappone.
I due non saranno gli unici personaggi principali di tale vicenda: ad essi si uniranno altre personalità del periodo Sengoku, molte delle quali cambiate di sesso come Maeda Toshie, loli armata di lancia e dal bizzarro copricapo di tigre; Shibata Katsuie, abilissima quanto prosperosissima guerriera; Niwa Nagahide, la onee-san che tutti vorremmo; e infine Hachitsuka Goemon, una balbuziente quanto divertente ninja.

La trama prosegue seguendo in linea di massima i veri avvenimenti storici del periodo Sengoku, quali la ritirata a Kanegasaki o la battaglia di Okehazama, ovviamente in gran parte alterati grazie all'intervento di Yoshiharu, detto "Saru", che, essendo ossessionato dai videogiochi, di quel periodo ne sa più di Piero Angela, riuscendo a influenzare la storia per, soprattutto, permettere a Nobuna di rimanere una ragazza pura, visionaria e felice, scongiurando la sua trasformazione a "Re Demoniaco".
Ed è sul personaggio di Nobuna e sul suo rapporto con Yoshiharu che mi voglio soffermare: Nobuna è sì una tsundere, ma lo è solo all'inizio e in maniera molto blanda, e, insieme a Yoshiharu, si viene immediatamente a creare grande feeling e chimica, soprattutto perché questi viene dal futuro. Nobuna, emarginata e odiata a causa della sua visione progressista del mondo, si ritrova a condividere con Saru la sua visione, e si riesce a intendere che la ragazza ha voluto per tutta la sua vita qualcuno che la supportasse. Il rapporto fra i due si evolve progressivamente, ed è uno dei miei preferiti di tutto il panorama dell'animazione giapponese. La componente harem dell'anime è poi parecchio risicata e quasi completamente assente, visto che il tutto gira molto intorno a questo stesso rapporto, il che secondo me è una cosa fantastica.

I personaggi sono ottimi e la trama è intrigante... ma ci sono alcune cose che mi fanno abbassare il voto, vediamo quali sono.
Innanzitutto, cito la completa mancanza di informazioni circa il perché e il come Yoshiharu sia finito nel periodo Sengoku. Toyotomi stesso e il ninja Hattori Hanzo lasciano intendere di saperne qualcosa a riguardo, ma la questione non viene mai approfondita, ed è la prima delle cose che mi ha fatto storcere il naso.
Seconda cosa è il finale, che è probabilmente uno dei più incompleti che io abbia mai visto: il rapporto fra Yoshiharu e Nobuna non si consolida, altre questioni come Yoshikage Asakura e il suo piano vengono lasciate in sospeso e, infine, viene mostrata l'immagine di un nuovo personaggio per pochi fotogrammi. Purtroppo non c'è mai stato un sequel a questa opera, e dubito fortemente, e con grandissimo rammarico, che lo faranno, anche perché la serie è del 2012, e dubito che a distanza di sette anni vogliano tentare la fortuna con un'opera che, per quanto bella e fatta bene, risulta essere di nicchia.

Dopo questa lunghissima parentesi, veniamo al lato tecnico: il disegno è bello, pulito e dettagliato, sia dei personaggi che degli scenari, e le animazioni sono parecchio fluide. L'opening e l'ending sono a mio parere un po' anonime, mentre le OST sono eccezionali, eccezionali veramente. Da citare "Naban Torai" e soprattutto "Spring and Autumn", che dopo sette anni continuo ad ascoltare ogni tanto.

Che dire? Dopo averla rivista per l'ennesima volta, ho potuto notare delle sottigliezze e dei simbolismi ottimi, sia in positivo che in negativo.
Serie che consiglio comunque a tutti e che ha cementato il mio amore per gli anime più di nicchia.


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AnthonySoma-sensei

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
La serie "Oda Nobuna no Yabou" rappresenta una rivisitazione storica della famosissima "Epoca Sengoku", anche definita come Epoca degli Stati Combattenti, nella quale il Giappone non era ancora una nazione unificata, ma divisa in tanti piccoli feudi in continua guerra fra di loro.
Naturalmente l'autore non ha seguito in maniera critica e precisa il copione storico, ma ha apportato delle specifiche modifiche per rendere la narrazione più scorrevole e divertente: ad esempio, a molti dei celeberrimi personaggi storici maschili, che hanno contribuito all'unificazione del Giappone, sono state attribuite sembianze femminili, inoltre alcune delle vicende storiche principali sono state modificate a causa della continua intromissione del protagonista. In effetti, sebbene Sagara sia un giovane liceale che si è ritrovato improvvisamente all'interno dell'Epoca Sengoku, è riuscito in maniera istantanea ad adattarsi al nuovo scenario, in quanto estimatore e profondo conoscitore di questo particolare periodo storico. Dunque il ruolo del protagonista è passato dall'essere un semplice liceale tornato in qualche maniera indietro nel tempo a uno strumento di fondamentale importanza per la conquista del Giappone. Ma un simile potere, come di consuetudine, è sempre un arma a doppio taglio: poiché, se da una parte, è vero che conoscere i fatti storici futuri può servire per evitare atrocità e inutili spargimenti di sangue, dall'altra, l'intromissione negli eventi di cui si sa già l'esito può irrimediabilmente modificare il futuro per come lo conosciamo. Tuttavia, questo aspetto non ha intaccato minimamente la figura del protagonista, poiché, sebbene a un certo punto delle vicende i fatti storici non corrispondevano esattamente a quanto avvenuto nel futuro, Sagara ha dimostrato un coraggio immenso, combattendo in una guerra senza possedere alcun tipo di conoscenza militare e mostrando sempre un profondo rispetto per la sua padrona Oda Nobuna (alias Oda Nobunaga).

Tra i generi della serie è annoverato anche l'harem, il quale devo ammettere che non è poi così chiaro ed evidente come si vuole far credere; Sagara effettivamente è attorniato da differenti ragazze, ma con le quali non approfondisce i rapporti o che si limita semplicemente a salvare da alcuni particolari contesti ostili. Il dialogo è limitato a conversazioni militari oppure alle frequenti scene comiche e demenziali della serie, e ovviamente non si può parlare di innamoramento vero e proprio per un misero e semplice salvataggio. In realtà, si potrebbe dire senza particolari giri di parole che la ragazza tanto desiderata dal protagonista è senza alcun dubbio Oda. Il loro rapporto cresce sempre più, di episodio in episodio, allontanandosi parecchio dalla realtà che li circonda e affrontando anche temi che non riguardano la solita routine militare. Dunque, ritengo difficile che si possa parlare letteralmente di "harem".

Per quanto riguarda il comparto grafico, tutto relativamente nella norma: le fisionomie delle ragazze mi sono piaciute, le ambientazioni dell'Epoca Sengoku e i costumi medievali li ho apprezzati molto; non ci sono stati moltissimi combattimenti, e quei pochi sono avvenuti tra gli eserciti dei vari feudi giapponesi.
Il doppiaggio è interessante, la doppiatrice di Oda Nobuna è riuscita a trasmettere tutto quell'ardore e quel desiderio di voler conquistare il Giappone... ottima interpretazione soprattutto nei discorsi!

In conclusione, "Oda Nobuna no Yabou" è stata una serie da seguire con non molte aspettative: tralasciando la buona rivisitazione storica e le scene comiche e divertenti, pecca incredibilmente di una corretta collocazione della dimensione temporale. Lo spostamento dei personaggi e degli eserciti molto spesso sembra essere troppo rapido e forzato, proprio per canalizzare l'avvenimento di specifici eventi; oltretutto ci sono parti nella narrazione in cui la serie ha rallentato un po' troppo, aumentando nello spettatore la percezione di lentezza degli eventi e anche una leggera noia. I personaggi avrebbero potuto essere caratterizzati in maniera migliore, magari evitando di concentrarsi troppo su quelli principali; non viene neanche minimamente spiegato come Sagara sia riuscito a ritornare nel passato, lo stesso neanche lo sa oppure si è provato a chiedere come sia stata possibile una cosa simile. Probabilmente sono domande forse troppo precise, per un anime leggero e senza pretese come questo, tuttavia delle volte anche delle semplici e banali spiegazioni aiutano nel complesso a chiarire le idee dello spettatore su quello che sta vedendo... dal mio punto di vista presentare degli eventi e non attribuir loro mai una spiegazione non ha molto senso.
Il mio voto finale è 6,5.


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Kida_10

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Oda Nobuna no Yabou" è una serie della stagione estiva 2012, composta da dodici episodi di durata canonica, tratta dall'omonima light novel scritta da Mikage Kasuga.

Yoshiharu Sagara, per gli amici Saru, è un ragazzo appassionato di videogiochi ambientati nel periodo Sengoku che un giorno, senza un motivo particolare, viene trasportato nel passato, proprio nell'epoca da lui tanto amata. Da grande esperto, Saru rimane sconcertato nello scoprire che nel passato in cui è stato catapultato tutti i più importanti generali e strateghi che hanno unificato il Giappone sono in realtà delle giovani e avvenenti ragazze. Dopo un incontro casuale, il protagonista, forte della sua conoscenza, si allea con Ode Nobuna, giovane ragazza capo della famiglia Oda destinata a conquistare e unificare il Giappone.

Nonostante presenti molti elementi tipici del genere, "Oda Nobuna no Yabou" vanta una trama ben costruita e tutto sommato originale. Non essendo a conoscenza degli eventi storici effettivamente accaduti, non posso dire con certezza se l'anime sia coerente o meno, tuttavia la narrazione scrupolosamente dettagliata fa sperare bene. I personaggi appaiono inizialmente stereotipati al massimo, ma pian piano riescono ad assumere una loro personalità ben definita, soprattutto considerando la breve durata della serie e l'elevato numero di essi.
Come in molte altre opere di questo genere, Saru si ritroverà circondato solamente (o quasi) da ragazze; in questo modo il rischio è quello di andare a creare il solito harem visto e rivisto, in cui il protagonista (per forza di cose pervertito) si dimostra indeciso e incapace di scegliere fra la miriade di ragazze puntualmente innamorate di lui. Fortunatamente non è questo il caso; Saru ha le idee ben chiare sin da subito, e questo è un pretesto che è stato utilizzato per eliminare quasi completamente il fastidioso fanservice di bassa qualità, altro elemento che solitamente fa da padrone.

Tecnicamente è stato svolto un lavoro di qualità sotto ogni punto di vista. Graficamente un ottimo design dei personaggi si accompagna a delle ambientazioni ben dettagliate che riescono a ricreare perfettamente l'atmosfera desiderata e il periodo storico di riferimento. Le animazioni sono fluide e i combattimenti si lasciano seguire piacevolmente.
Anche il comparto sonoro si difende bene, iniziando col proporci un'ottima opening, proseguendo poi con delle altrettanto valide OST e con un doppiaggio adeguato.

"Oda Nobuna no Yabou" si è rivelata essere un'opera di tutto rispetto sotto ogni punto di vista; l'unico difetto, se così si può chiamare, è il finale, che è ovviamente aperto essendo la light novel ancora in corso. Purtroppo sarà difficile vedere una seconda stagione, anche se le potenzialità ci sono tutte.
In conclusione una serie leggera, divertente e coinvolgente, che fra le altre cose offre anche la possibilità di apprendere un po' di storia, cosa che non fa mai male. Consigliata la visione.


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LordGildarts

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Non nutrivo grandi aspettative per questo anime, infatti nella mia lunga lista è stato uno degli ultimi ad essere visto; forse perché non è molto conosciuto e perché l'epoca Sengoku non mi ha mai affascinato. Inaspettatamente mi sono trovato davanti ad un opera più che discreta, che non mi ha permesso di staccargli gli occhi di dosso nemmeno per un singolo momento, un opera che mi ha fatto commuovere, esaltare e perché no, ridere in alcuni frangenti.
Il fanservice è molto, ma veramente molto limitato, non dà assolutamente fastidio e non rovina nulla.
Come già detto la storia è ambientata nell'epoca Sengoku, un'era che non mi aveva mai colpito più di tanto e su cui non mi ero mai particolarmente interessato, ma che grazie ad "Oda Nobuna no Yabou" è riuscita a farmi appassionare. Il nostro protagonista è Yoshiharu Sagara, successivamente soprannominato "Saru" (scimmia) dal generale della famiglia Oda, Nobuna. Saru, venendo dal futuro (si parla di circa 450 anni) ed essendo un appassionato dell'era Sengoku e delle guerre di Nobuna, aiuterà quest'ultima nella sua opera di unificazione del Giappone. Stranamente nell'anime non viene spiegato il perché di questo salto temporale, ed è forse l'unica nota negativa.
La serie ha sicuramente bisogno di un sequel, anche se ad un anno di distanza non se ne vede neanche l'ombra, purtroppo.
Il tutto può contare su delle ottime OST e su opening ed ending decisamente orecchiabili, oltre che ad una grafica eccelsa.
Voto: 8, decisamente una piacevole sorpresa.


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micheles

Episodi visti: 5/12 --- Voto 5
Un ragazzo giapponese appassionato di videogiochi sull'epoca Sengoku si ritrova inspiegabilmente in tale era... e scopre che tutti i suoi eroi preferiti sono stati rimpiazzati da ragazzine moe e lolicon! Grazie alla sua conoscenza del futuro diventa consigliere e stratega di Oda Nobuna, tsundere bionda che salva nella prima puntata e che subito si innamora di lui! Riuscirà a farle conquistare il Giappone senza farle perdere la sua umanità? E già che ci siamo, riuscirà anche a coronare il suo sogno d'amore?

Vista così, la serie sembra prettamente rivolta ad un pubblico otaku, con una trama insensata che funge solo da pretesto al fanservice. Per questo motivo inizialmente ho cancellato "Oda Nobuna" dalla mia lista di anime da vedere. Tuttavia in seguito ho cominciato a vedere in giro molti pareri positivi su questa serie, che attualmente ha una media dell'8 su AnimeClick. Così mi sono deciso a darle un'occhiata, anche se sulla carta sembrava un'idiozia. Non l'avessi mai fatto: "Oda Nobuna" è esattamente quello che sembra, un'idiozia. Si tratta di una serie che è al 100% puro fanservice: non solo di genere sessuale, ma di tutti i tipi, e riporta sullo schermo tutti i cliché e gli stereotipi che vanno di moda al giorno d'oggi. Stereotipi che riguardano soprattutto i personaggi: non se ne può più di tsundere e mocciosette, basta per favore!

Si tratta di una serie che non è né carne né pesce: non è veramente ecchi, non è veramente demenziale, non è veramente d'azione, non è veramente lolicon, e annoia di brutto. Il voto per personaggi e trama è nullo, mentre invece la realizzazione tecnica è ottima. Il chara design è buono, ma decisamente anonimo. Ho dovuto fare un grosso sforzo su me stesso per vedere le prime 5 puntate: non mi è piaciuto fin dall'inizio, ma più andavo avanti più mi costava fatica. Se mi fossi forzato a vedere più episodi avrei assegnato un voto più basso. L'unica cosa che si può dire a suo favore è che circolano anche serie peggiori di questa. Lo sconsiglio comunque.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Ci sono delle volte che cerchi un anime da vedere e ne scegli uno senza troppa convinzione, giusto per vedere com'è. Il più delle volte questa annoiata curiosità finisce per trasformarsi in noia e basta in quanto il titolo in questione si rivela esattamente ciò che, in fondo in fondo, ci si aspetta che sia: una cavolata pura e semplice. Fortunatamente, però, altre volte esso si dimostra essere qualcosa di inaspettatamente gradevole e ci si vanta anche (del tutto immeritatamente) del proprio fiuto nello scegliere anime interessanti. Il caso di "Oda Nobuna no Yabou" è poi più unico che raro: qui non si può parlare semplicemente di un anime gradevole ma di una vera e propria rivelazione.
E dire che i presupposti erano tutt'altro che invitanti: un ragazzo dei nostri tempi si ritrova senza una spiegazione (e non intendo con questo sottolineare la straordinarietà della situazione ma proprio il fatto che, come questo sia stato possibile, non viene proprio raccontato) catapultato nell'era Sengoku nel bel mezzo della guerra civile che impazzava nel Giappone dell'epoca. Quante volte abbiamo visto un presupposto simile, anche se in un contesto diverso? Il primo anime che mi viene in mente è "Zero no Tsukaima" ma ce ne sono molti altri. Questo ragazzo, poi, è ovviamente un grandissimo appassionato degli eventi legati a quest'epoca, imparati, però, non dai libri di scuola ma da semplici videogiochi: ministro dell'istruzione italiana, la prego prenda nota. Rispetto alle sue conoscenze, però, la realtà che si trova a fronteggiare è un po' diversa: la differenza fondamentale è che tutti gli eroi del passato di cui il protagonista ammirava le gesta avevano cambiato sesso; in sostanza erano tutte donne.
Capirete che tutto questo costituirebbe un motivo sufficiente per interromperne immediatamente la visione e tornare, con lo stesso fare annoiato di cui parlavo sopra, alla ricerca di un anime decente. Non potrei mai rimproverare chiunque mi confidasse di aver fatto una scelta simile di esser stato prevenuto nei confronti di questo titolo; sicuramente, però, gli direi di esser stato un tantino frettoloso in quanto, nonostante questi presupposti all'apparenza molto discutibili, "Oda Nobuna no Yabou" si rivelerà essere un piccolo gioiellino in termini di divertimento, un ottimo prodotto anche per gli amanti dell'avventura con sfondo storico e un ottimo esempio di un genere, quello dell'amore evidente ma non confessato, che è stato da sempre un pilastro dell'animazione made in Japan e che ha emozionato anche noi occidentali tantissime volte. A fare il resto è un livello grafico di primissimo ordine con disegni molto belli da vedere e l'assenza di quel fastidioso e continuo fanservice a cui serie di questo tipo ci hanno, purtroppo, abituato (anzi la sua presenza spesso costituisce l'unico motivo che giustifica l'esistenza di certi anime orribili).
Tra i personaggi una nota di merito va assegnata a Sagara, l'unico maschietto, che si dimostra bravissimo a destreggiarsi fra necessità storica e possibilità di manipolare la stessa per scongiurarne le parti più crudeli. Nel tempo che gli rimane fra una campagna e l'altra, poi, riesce a dar vita a delle gag con le varie donne del clan Oda che risultano davvero esilaranti.
Quindi, in definitiva, consiglio vivamente a tutti di dare una possibilità a questo anime dall'apparenza così piatta; se poi, com'è capitato al sottoscritto vi trovaste a guardarlo in una serata particolarmente noiosa, questo "Oda Nobuna no Yabou" gioverà enormemente al vostro umore.


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falcus92

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Oda Nobuna no Yabou" è stata una sorpresa. Generalmente intervallo serie impegnative con serie più leggere, ma devo dire che ho trovato un ottimo prodotto non solo a livello di storia ma, soprattutto, graficamente. E' pur vero che la serie ci lascia con molte domande da risolvere, ma spero che un'eventuale seconda serie possa rispondere a tutte le questioni sollevate nel corso dei 12 episodi. All'inizio visto la trama storica della serie ero indeciso se guardarla o meno ma l'idea geniale dell'autore ha reso i grandi eventi reali più facili da seguire.

Yoshiharu Sagara, che chiameremo Saru, è un giovane del 2000 che si ritrova nel ben mezzo delle guerre nell'era Sengoku. In realtà non sappiamo come è potuto succedere né tantomeno il perché, ma ciò avviene. Questo giovane si risveglia proprio durante uno scontro e viene salvato da Toyotomi Hideyoshi, che gli affida i suoi sogni. A questo punto Saru salva, per caso, Nobuna. Da ciò comincia la storia che vede da una parte Saru con la sua conoscenza degli eventi futuri e dall'altra parte i grandi guerrieri della storia nipponica.

Quello che subito salta all'occhio è il tema del "falso storico". Saru è un appassionato di videogiochi storici e, in essi, non esiste alcuna Oda Nobuna ma un certo Nobunaga, ovvero un uomo. Tutti i personaggi, infatti, saranno femminili, a differenza di come sapeva il nostro protagonista. Sembra quasi che i posteri abbiano modificato tutto per sottolineare un maschilismo tipico della storia pre-moderna.
La storia è intrigante perché il protagonista conoscendo i grandi eventi si propone di modificarli e sistemarli, ottenendo nuovi risultati. In tutto ciò riesce a conquistare il cuore di Nobuna che, ahimè, comincerà una relazione del tipo tsundere. Sembra tanto "Zero no Tsukaima", in cui Louise maltratta il giovane tutto il tempo. Inoltre quasi involontariamente si viene a creare una sorta di harem intorno a Saru, non il classico in cui tutte sono innamorate del ragazzo di turno, ma ci sarà un esercito di Lolite (tutte innamorate) che, oserei dire fortunatamente, non interessano al protagonista e il gruppo dei generali che vedrà solo alcuni elementi vicini a Saru (che invece vorrebbe tutte).

Tecnicamente la serie è stata una sorpresa; anche se è un prodotto del 2012 non si ci aspetta che sia così particolareggiato. I visi e gli occhi risultano disegnati e colorati in modo ineccepibile. Inoltre durante gli scontri spesso e volentieri si utilizza una CG che fa impazzire qualsiasi spettatore. I paesaggi risultano epici e di gradevole visione. I doppiaggi sono anche buoni, anche se qualche vocina se sentita di continuo potrebbe dar fastidio. L'apparato di OST è anche buono, ma un po' meno interessanti sono l'opening e l'ending che non mi sono piaciute affatto.
Lo consiglio vivamente, anche perché si ride parecchio.


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irishman

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Bellissima sorpresa questo "Oda Nobuna no Yabou", inserito quasi per caso nella mia wish list estiva, essendo rimasto attratto più dall'impatto visivo in sede di presentazione degli anime stagionali, che dalla breve descrizione con cui l'anime è stato presentato. E invece, oltre a una veste grafica di eccelso valore, ma più ampiamente di questo parleremo successivamente, l'anime può fregiarsi di una realizzazione eccellente in ogni sua parte. Partiamo dal già citato comparto visivo. Questo penso sia senz'altro il fiore all'occhiello della serie, visto che i designer ed i grafici hanno svolto il loro lavoro in maniera veramente encomiabile, che si tratti della caratterizzazione estetica dei personaggi (tutti ben distinti e gradevolissimi, e non era un'impresa facile, visto che tra protagonisti, comprimari e comparse, si fa la conoscenza di un foltissimo gruppo di personaggi) a quella degli sfondi naturali, con bellissimi e colorati paesaggi boschivi, montani o fluviali che siano. Ottima anche la rappresentazione degli edifici e dei villaggi storici che vengono toccati dalla storia di Oda Nobuna. Non sono in grado di dire se il lavoro sia storicamente coerente, ma da profano, posso dire senz'ombra di dubbio, che l'atmosfera del Giappone del 1500 la si può respirare tranquillamente, assistendo alle belle immagini di questo anime. Ma dove si rimane ancor più piacevolmente colpiti, è al momento in cui si svolgono le battaglie tra i vari Daimyo, Nobuna in testa, fase in cui l'animazione, già ottima, viene seguita da una visuale "a volo d'uccello", con una fluidità tale da far sembrare il tutto quasi come uno scontro tra guerrieri fatti di carne ed ossa.
Dicevamo della caratterizzazione dei personaggi: se già esteticamente essi avevano ricevuto un ottimo trattamento, la stessa cosa avviene anche nella fase della creazione dei vari profili psicologici. Tra tutti spicca Yoshiharu che a dispetto del fatto che sia il classico protagonista di un anime che strizza molto l'occhio al genere "harem", si distacca piuttosto decisamente dai comportamenti tipici e consueti degli eroi "haremiani", mostrandosi in gag a sfondo sporcelloso molto molto raramente, e questo nell'economia dell'anime è un grandissimo pregio. Bellissimo anche il profilo psicologico di Nobuna, la co-protagonista, che viene pennellata come una ragazza fortissima come l'acciaio, ma dolce e fragile, nel misterioso mix che spesso e volentieri le donne possiedono.
La trama è anch'essa ben strutturata ed equlibrata, grazie al fatto di dipanarsi su un background fertilissimo, ed essere messa in scena da personaggi così ben delineati. L'unico punto debole di tutto l'anime, legato proprio alla trama, può essere il fatto che per noi occidentali, praticamente del tutto a digiuno di storia giapponese, a volte il susseguirsi degli eventi è un po' difficile da seguire, proprio per la lacuna di cui parlavo sopra. Ma la storia dei nostri eroi non può comunque non appassionare gli spettatori.
Ottimo il lavoro, e qui concludo la disamina di questa bella serie, che è stato svolto anche in fase di accompagnamento musicale, con un'ottima colonna sonora (le sonorità mi avevano fatto pensare che l'autore fosse il grandissimo Kenji Kawai, ma ho appreso che si tratta di Yasuharu Takanashi) e validi effetti speciali.
Concludendo, un prodotto superbo, che non ho premiato con il 9 giusto per un paio di episodi in cui la trama ha avuto, a mio parere un piccolissimo momento di stanca (nella fase dell'acquisizione dello shogunato di Kyo). Unico aspetto che mi fa rimanere con l'amaro in bocca è il pensiero che purtroppo molto difficilmente vedremo Oda Nobuna no Yabou localizzato in italiano, essendo un anime così legato a doppio filo alla storia giapponese.

Solaris

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Prima un rapido accenno alle premesse.
La serie si presenta come il classico genderbender dove gli eroi del periodo storico preferito dai Giapponesi vengono trasformati in gagliarde eroine.
Di solito, il genere genderbender equivale a fanservice spudorato senza nessuna aderenza né al carattere storico né ai personaggi né ai riferimenti storici delle vicende.
Ebbene, questo era quello che un po' tutti si aspettavano, sia i fan del genere sia i detrattori: Oda Nobuna invece spiazza, ribaltando le aspettative di tutti. Risultato, chi lo ha seguito per il fanservice è restato deluso, mentre chi si aspettava il solito fanservice party lo ha evitato a prescindere. I pochi che gli hanno concesso credito, invece, si sono ritrovati entusiasti, e io sono sicuramente tra questi.
Purtroppo, tutto questo ha impattato come un macigno sulle vendite, che si sono assestate sull'appena sufficiente, e che, probabilmente, non basteranno per garantire un sequel.

Innanzitutto è stato eliminato quasi totalmente l'ecchi caratteristico di questo genere di produzioni, sfoggiando piuttosto poco fanservice, puntando invece sul chara moe dei personaggi loli, fin troppo numerosi, non disdegnando però di fornire stereotipi moe per tutti i gusti, dalle oppai alle oujosama e alle tsunderelle di varia natura.
Inoltre, si è piazzato un protagonista maschile lontano dagli stereotipi del genere, molto simile al Touma di Index. Un protagonista che sa il fatto suo, dominante al punto di oscurare spesso e volentieri gli altri personaggi, protagonista femminile in primis, nonostante gli sforzi della regia di non farlo risaltare troppo.

Infine, mentre gli altri genderbender non hanno praticamente plot, Oda Nobuna si concentra sulla reale cronologia degli eventi storici dell'era sengoku, inserendo però il tutto in un universo alternativo dove la sola presenza del protagonista, estraneo a quest'universo parallelo, potrebbe far deragliare la storia nel peggiore dei modi. Il protagonista si trova quindi a dover bilanciare gli eventi storici per far preservare il futuro, ma nel contempo evitare uno dei peggiori delitti di lì a venire. Si tratta di conciliare due desideri opposti, e l'autore è bravissimo a cambiare la storia, facendo tornare i conti privilegiando la commedia ed evitando svolte drammatiche. D'altronde questa storia è una commedia, e in questo anche bilanciata tra melodrammi strappalacrime e colpi di scena vari.
L'anime è pieno di citazioni storiche, e consiglio vivamente di ripassarsi la storia del tempo, se non altro per apprezzare meglio i vari artifici che l'autore si inventa per cambiare la storia, senza però stravolgerne la cronologia.

In sostanza quindi "Oda Nobuna no Yabou" è un anime che corregge i lati peggiori del genere, sfornando una storia ben costruita e ben pensata, personaggi stereotipati, ma squisitamente ben caratterizzati e piacevoli, e una serie di bei colpi di scena.
Verrebbe da pensare che sia tutto oro quello che luccica, mentre qualche difettuccio qua e là c'è. Si dà il caso, infatti, che questa serie sia un adattamento di una light novel ben più corposa che ad oggi conta ben 9 volumi. Ebbene, ben 4 volumi densi di avvenimenti sono stati compressi in una singola serie stagionale, e il risultato è venuto un po' affrettato - si notano abbondanti 'tagli', soprattutto nel finale. Fortunatamente, sono stati tagliati episodi filler legati soprattutto a personaggi secondari, che si spera vengano ripresi prima o poi (magari in OAV?), mentre la coerenza degli avvenimenti principali è stata comunque mantenuta. Forse una serie bi-stagionale avrebbe permesso uno sviluppo migliore.

Sappiate che se per il nostro gusto occidentale, per il quale personaggi, storia e ambientazione sono parametri fondamentali nel giudizio, per i Giappini conta ben altro, tra cui moe (più fanservice), coinvolgimento emotivo e appagamento audio/visivo (grafica e doppiaggio).
E in questo, dal loro punto di vista, il moe loli non è il preferito quanto il fanservice oppai, l'ecchi fanservice è comunque scarso rispetto alle aspettative del genere, il main lead carismatico non piace (quello di Horizon è l'ideale) e in finale il setting storico non è il preferito - per questo viene tranquillamente eliminato negli altri genderbender.
Traetene le vostre personalissime conclusioni, ma per carità date a questa serie il beneficio del dubbio! Per quel che mi riguarda, io sono un occidentale, per cui, essendo storia, ambientazione e plot top notch, secondo il mio parere la serie si guadagna un bel 8 pieno.