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Eversor

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
La prima volta che ho provato a iniziare "Saikin, Imouto no Yousu ga Chotto Okashiinda ga", più semplicemente "ImoCho", l'ho dovuto interrompere alla seconda puntata. Tuttavia, dopo quasi un anno di pausa, mi sono finalmente deciso a riprenderne la visione e, sorprendentemente, l'ho trovata un pochino migliore. Forse non ero ancora pronto la prima volta, oppure durante quest'anno mi è capitato di vedere di peggio. Fatto sta che "ImoCho", uscito nel 2014 e composto da dodici puntate, è risultato, in fin dei conti, guardabile.
Una commedia scolastica che punta molto sull'ecchi e che riesce a divertire più per le situazioni impossibili che per le gag ivi presenti. Una storia a metà tra il "già visto" e la genialata assoluta, che, però, acquisisce presto sfumature piuttosto scadenti e toni fiacchi.

Di fatto, tutta la vicenda ruota attorno al protagonista, Yuuya Kanzaki, e alla sua nuova sorellastra, Mitsuki Kanzaki, di un anno più giovane di lui. Il loro rapporto sembra piuttosto teso, in quanto la nuova sorellina non approva del tutto questo secondo matrimonio della madre.
La presenza di Yuuya sembra un impiccio e la fanciulla cerca in tutti i modi di evitare il suo nuovo fratello, tanto desideroso invece di compiacere la famiglia appena creatasi. Inutilmente, purtroppo.
Tutto cambia con la venuta di Hiyori, una strana ragazza dotata di alucce, che dona a Mitsuki un ancor più strano paio di mutandine (piuttosto sadomaso). Attaccato alla catenella dell'intimo c'è un piccolo cuore vuoto, che, ovviamente, Mitsuki dovrà riempire. Come? Facendo delle avance a Yuuya, il ragazzo che Hiyori amava quando era in vita, ma a cui non è mai riuscita a dichiarare i propri sentimenti. Questo desiderio inespresso le impedisce di raggiungere il paradiso. L'unica possibilità è quella di farsi aiutare da Mitsuki e riempire il cuoricino. Ce la faranno? Chissà.

La storia inizia in modo blando e rilassato e, di fatto, manterrà sempre lo stesso andamento. Vengono subito presentati i personaggi principali che, aihmè, non riusciranno mai ad acquisire una vera e propria conformazione. Piatti, proprio come i disegni dell'anime.
C'è Yuuya, classico protagonista svampito che non riesce ad accorgersi dei sentimenti delle fanciulle che lo circondano, ma, allo stesso tempo, mostra un cuore puro e angelico. C'è Mitsuki, che anche senza l'intervento di Hiyori sarebbe stata lo stesso lunatica e scorbutica. E, infine, c'è forse l'unica che è riuscita ad attirare la mia attenzione: Yukina, l'amica d'infanzia di Yuuya. Lei, a quanto pare, sembra riuscire a vedere il fantasma di Hiyori, ma rimane in silenzio. E' ovvio che prova dei sentimenti per il nostro caro protagonista, ma, alla fine, sceglie la strada peggiore (almeno per lo spettacolo): sta zitta e attende degli sviluppi tra Yuuya e Mitsuki.
L'intento sarebbe quello di mostrare il miglioramento crescente nei rapporti tra fratello e sorella, ovviamente infarcito di esperienze imbarazzanti. Peccato che non ci potrà mai essere una storia di affetto famigliare, in quanto Mitsuki, come prevedibile, si avvia verso la strada dell'innamoramento.
Insomma, una storia piuttosto scontata, che non riesce a dare nulla di sé. Personaggi banali, che divertono solo in qualche occasione, e relazioni preconfezionate, tipiche dell'animazione giapponese.

La grafica è nella media: colori vividi, ma non troppo vivaci. Un classico sottofondo da commedia, che non riesce a colpire fino in fondo. I disegni sono semplici, con linee leggere e tratti chiari e precisi.
La regia, d'altra parte, delude. In alcune occasioni l'andamento si fa fin troppo lento e finisce con l'annoiare lo spettatore.

Il finale, che finale non è, non può che seguire la linea già tracciata nel corso delle precedenti puntate… Ovvero quella della "scontatezza" e della banalità. Con questo non voglio affatto dire che non riesca a commuovere almeno un poco, ma, semplicemente, che avrei voluto uno sviluppo un po' più elettrizzante e sorprendente.
L'anime, tratto dal manga, non può ovviamente concludersi (visto che l'opera principale continua), ma saluta lo spettatore con un timido arrivederci. Vedremo mai una seconda stagione? Chissà. Personalmente la vorrei comunque, solo per capire come andrà a finire la storia. Un lieto fine nel più banale dei modi (con il classico amore incestuoso) o la scelta di una candidata migliore (Yukina)?

Voto finale: 5


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Laguna84

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Ho appena finito di vedere questo anime e devo dire che non è poi così male.

Trama
La madre di Mitsuki si è da poco risposata con il padre di Yuuya Kanzaki, assumendo pertanto il suo cognome. Poco tempo dopo, i coniugi vanno all'estero per motivi di lavoro, lasciando a casa i loro figli. Yuuya fa del suo meglio per migliorare il suo rapporto con la nuova sorellina ma quest'ultima, a causa degli ex della madre, non nutre molta fiducia in lui e nel suo nuovo padre e si mantiene fredda e distaccata. A sbloccare la situazione arriva il fantasma di una ragazza, Hiyori Kotobuki, che ha bisogno del corpo di Mitsuki per soddisfare i propri bisogni e raggiungere quindi le porte del paradiso. Hiyori non ha ricordi sul suo passato ma sa che Yuuya ne è in qualche modo coinvolto vista l'attrazione che nutre nei suoi confronti. Mitsuki si trova quindi costretta a dover aiutare il fantasmino a sedurre il fratello, prestando il proprio corpo e sopportando una cintura di castità che le causerà non pochi problemi.

Grafica
Lo stile non è nuovo e presenta aspetti in comune con molte altre serie. I disegni sono semplici e non particolarmente elaborati ma sono comunque apprezzabili. Carini i riquadri in stile visual novel, che nascondono e descrivono scene particolarmente piccanti tra Mitsuki e Hiyori.

Sonoro
Le sigle sono carine, ma non particolarmente orecchiabili. Le ho ascoltate una volta ma dalla successiva ho iniziato a saltarle. Ho però apprezzato il fatto che nel primo episodio l'opening sia stata posticipata (inizia subito dopo che Yuuya pronuncia la frase che da il titolo alla serie) permettendo di conoscere i due protagonisti e alcuni dei personaggi secondari.

Commento finale e giudizio
La trama è abbastanza originale. Non ci sono legami di sangue tra i protagonisti e il loro rapporto è praticamente agli inizi, pertanto non si può parlare di legami incestuosi. Non è un anime particolarmente romantico ma la componente ecchi unita ai caratteri contrastanti di Mitsuki e Hiyori, oltre a varie situazioni equivoche, rende la serie piacevole e abbastanza divertente, quanto basta per scucire qualche risata. La censura, a forma di lucchetto, fa il suo dovere ma rende difficile la ricostruzione della cintura di castità (in particolare negli ultimi episodi quando subisce delle modifiche). Il finale lascia spazio a molti dubbi e sembra preannunciare una seconda stagione.
In conclusione do un 7 all'opera per l'originalità e la sceneggiatura ma non mi spingo oltre perché non lo trovo abbastanza interessante da giustificare una seconda visione.


 6
Ramiel

Episodi visti: 2/12 --- Voto 1
Allora.. probabilmente sono io che sto diventando vecchio per queste cose, sarà che ho il mirino per incappare in queste stupidate, o forse semplicemente questo anime fa schifo di suo. Confesso che già leggendo la trama ero abbastanza dubbioso, ma ho voluto comunque guardare i primi due episodi. Ebbene, non ne guarderò altri e mi prendo la briga di scrivere qualcosa solo perchè nessuno aveva ancora recensito. Che dire? La storia narra le avventure di due ragazzi che vivono nella stessa casa, fratelli di adozione diciamo ma senza veri legami di sangue. Mitsuki, la sorella minore appare da subito sul depresso andante, al confronto Rei Ayanami è una compagnona. Yuuya invece è una persona normodotata che cerca in maniera abbastanza melensa di interagire con la sorella. Come se fosse una cosa normalissima, lo spirito di un' esuberante ragazza morta ma intrappolata tra i due mondi possiede la depressona, e le impone una cintura di castità fetish. La qual cintura le impedisce di poter far pipì liberamente, e vi assicuro che i primi due episodi si reggono su questa poveretta che vorrebbe liberarsi ma viene sempre trattenuta e disturbata, lei timida a livelli patologici non riesce a parlare dell argomento e costringe anche noi a vederla soffrire di spasmi uretrali. Metteteci anche un paio di scene lesbo soft con lo spiritello porcello che la possiede e avrete capito con cosa abbiamo a che fare. Una schifezza