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annadaifan

Volumi letti: 11/11 --- Voto 5,5
Sing "Yesterday" for Me è la prima, e al momento unica, opera che ho letto della mangaka Kei Toume, narra una storia “romantica” fra Rikuo Uozumi un giovane senza ambizioni e una stramba ragazza Haru Nonaka che va in giro per la città con un corvo.
Vi confesso subito che ho fatto molta fatica a leggere gli 11 volumi di cui è composta la serie, nei primissimi capitoli ci viene raccontata la vita un po’ banale di Rikuo che lavora part-time in un mini-market e del suo amore non corrisposto verso una sua ex-compagna di classe e l’arrivo di Haru che si innamora di lui ma non viene corrisposta minimamente. Nel proseguire della storia lo sviluppo è stato sempre più lento e noioso dove i personaggi non fanno mai progressi perché ogni personaggio ha un amore non corrisposto per qualcun altro. Vengono aggiunti anche altri personaggi secondari e probabilmente le loro storie sono più interessanti di quella principale.
L’età dei protagonisti è compresa tra i 18 e i 24 anni, ma si comportano come dei ragazzini di 12-13 anni, ho continuato a leggerlo perché speravo in una crescita improvvisa ma anche il finale è stato fatto tanto per formare la coppia senza creare nel lettore (almeno nel mio caso) alcun coinvolgimento emotivo.
In conclusione salverei solo il tratto particolare dell’autrice e il titolo perché molto evocativo, ma la trama del manga non lo è altrettanto e a volte mi sono anche addormentata mentre sfogliavo le pagine, cosa che non mi era mai accaduta in più di 20 anni di letture di manga.


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Pacio

Volumi letti: 11/11 --- Voto 7,5
“Se allunghi la mano, puoi raggiungere una stella?”

“Sing Yesterday for me” è un’ opera della mangaka Kei Toume che racconta le vicende di un giovane ragazzo, Rikuo, che fatica a trovare la sua strada. Infatti, dopo essersi laureato non sa quale percorso professionale intraprendere e per mantenersi lavora provvisoriamente in un combini. Inoltre, non è fidanzato e ciò contribuisce a rendere ancora più difficile la sua situazione. Ci troviamo quindi dinanzi ad una persona insoddisfatta, incapace di reagire e di uscire dal “pantano” in cui si trova. La vita di Rikuo verrà però scossa dall’incontro con Haru prima e con Shinako poi, una sua cara amica dei tempi dell’università. Partendo da qui, introducendo altri personaggi (tutti molto ben caratterizzati), la Toume ci racconta storie d’amore e di amicizia che si toccano, si allontanano e si intrecciano; dove i sogni, le speranze, le insicurezze e le necessità dei personaggi tentano di trovare soddisfazione.
Nel corso dell’opera, oltre all'evolversi delle relazioni sentimentali, assistiamo parallelamente anche alla maturazione professionale dei vari personaggi, quasi come se i due percorsi facessero parte di un’unica grande strada. La crescita o la rinascita dei protagonisti si realizza anche con l’affrontare le preoccupazioni personali, spesso collegate alle aspettative dei familiari e ai modelli che la società impone.
Purtroppo, i vari intrecci vengono sciolti senza prima raggiungere un vero e proprio climax, avviandosi in maniera fin troppo tranquilla verso un finale che appare un po’ scontato, non molto convincente e forse non
all’ altezza del resto dell’opera.

Gli eventi narrati si svolgono in un numero limitato di location che quindi si ripresentano continuamente per tutta l’opera (es. il bar Milk Hall, il combini, la casa di Rikuo, ecc), come se fossero la scenografia di un’opera teatrale. Ciò contribuisce a creare un ambiente familiare, incrementando il senso di immersione del lettore. In alcuni luoghi, poi, avvengono spesso specifici tipi di dialoghi (come riflessioni, confidenze, ecc.).
Di conseguenza, la location stessa preannuncia quasi ciò che ci verrà raccontato nelle tavole successive.
Di particolare rilevanza sono i percorsi a piedi che i vari personaggi compiono quotidianamente. Infatti, essi si spostano principalmente a piedi e nel farlo si trovano spesso ad incontrare (soprattutto di sera) la persona desiderata o con la quale vi sono delle questioni aperte. Durante queste camminate hanno luogo molte conversazioni importanti per la trama. Anche in questo caso, i luoghi/percorsi oggetto delle camminate sono in numero limitato e ovviamente vengono riproposti spesso.

Il tutto viene rappresentato con il tratto tipico della Toume: i disegni presentano un tratto molto intenso, caratteristico ed essenziale che esalta in maniera mirabile i singoli personaggi. Questa essenzialità del disegno si rivede anche nei passaggi e negli sfondi che mai vengono rappresentati in maniera estremamente dettagliata risultando comunque molto gradevoli e perfettamente in tono con il resto della tavola.
I dialoghi, poi, fluiscono facilmente, non annoiano e riescono sempre a mantenere alto l'interesse offrendo anche molti spunti di riflessioni per il lettore.

L’opera è stata portata in Italia dalla Planet Manga in una bella edizione che si compone di 11 albi con sovraccoperta. All’interno di ogni albo ci sono delle bellissimi pagine a colori che esaltano lo stile di disegno della mangaka. Non mancano, tra un capitolo e l’altro (qui chiamati “scene”, in inglese), dei disegni a tutta pagina dei personaggi femminili principali.

In conclusione, “Sing Yesterday for me” rappresenta un manga molto interessante e convincente dove Kei Toume riesce a scandagliare abilmente, con il suo tipico tratto, le relazioni e i sentimenti dei protagonisti, arrivando a toccare il cuore del lettore. L’unica nota negativa è un finale non troppo convincente che comunque non inficia la qualità di un’opera pienamente consigliata.

Utente9371

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Utente9371

Volumi letti: 6/11 --- Voto 7
Annunciato finalmente in edizione italiana a più di dieci anni dalla sua apparizione, "Yesterday Wo Utatte" è forse la serie più lunga firmata da Kei Toume, autrice popolarissima in Italia, anche se sopratutto grazie ai suoi pregevoli volumi unici. In effetti, leggendo "Yesterday..." non si fatica a capire perché: chiaramente la mangaka lavora al suo meglio sulla breve-media durata, ed il protrarsi di questo titolo verso i sette volumi ed oltre comincia a fare da "showcase" più ai difetti che ai pregi di Kei Toume.

Per la trama rimando al trafiletto nella scheda: basti sapere che, una volta esauritasi la relativa eccentricità del co-personaggio principale, Haru Nonaka, ci troviamo tra le mani una tipica storia slice of life/romantico/realista, più nella vena di "A Casa di Momo" che "Kurogane" o "Vita da Cavie". In effetti, non ci vuole molto perché, già dal secondo volume in poi, l'autrice debba ricorrere a cliché e trovate banali per cercare di rivitalizzare una trama decisamente standard e, almeno per lei, sottotono: rivali appaiono, (francamente ridicoli) fraintendimenti nascono e muoiono, e via dicendo.

Anche il tratto, generalmente uno dei punti forti di Kei Toume, mi è parso lievemente inferiore ai suoi standard: per quanto la stilizzazione e il segno quasi da bozzetto siano uno dei suoi trademarks, a volte le tavole appaiono veramente troppo semplici e vuote, addirittura scadendo a volte in anatomia approssimativa. Niente da dire invece su copertine ed inserti a colori, da sempre uno dei punti forti della mangaka.

In sostanza, non certo l'opera migliore di Kei Toume: a coloro che vogliano approcciarsi alla mangaka preferirei consigliare uno dei tanti volumi unici editi in Italia, sicuramente più solidi e meno annacquati rispetto a questa lunga, ma sottotono serie.