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 1
kirk

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Ho iniziato a leggere questo manga con molte aspettative… poi all’inizio ho trovato il racconto comparso anni fa su Kappa Magazine intitolato all’epoca “Joe e il capitano” un racconto che all’epoca fu ben preso dai lettori della rivista. Io lo avevo trovato “presuntuoso” invece e mal narrato.
Oggi a distanza di anni devo dire che il mio giudizio era parzialmente giusto ma troppo tranchante, l’idea funziona e poi vuoi mettere il finale?
Non spoilererò nulla ma diciamolo il lieto fine non è una regola e in questi racconti non appare mai, forse in un caso… quello del figlio che vuole vendicare suo padre nel vecchio West… ma diciamo che è comunque un finale inaspettato.
Ma che tematica affronta Tezuka in questa raccolta? Ne affronta tante: dall’ambientalismo, alla sessualità passando per generi che sono la fantascienza e il western, l’horror e il dramma psicologico, dal realistico al poliziesco e in modo efficace.
Ho visto solo un autore fare di meglio nel racconto breve finora: la mitica Rumiko Takahashi ma teniamo in conto che Tezuka è di una leva precedente, la leva di coloro che hanno inventato il manga moderno.
Tezuka è un grande sperimentatore e questo suo apparente passare da un genere all’altro, da una tematica all’altra, da un ambiente ad un altro è la dimostrazione di una grande abilità ma anche di una voglia di mettersi in gioco, di trovare idee in continuazione che possano soddisfare i suoi lettori siano essi bambini o come in questo caso adulti.

Evangelion0189

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Sul fondo di un vaso di pesci rossi si trova sempre acqua stagnante intorbidata da residui di cibo, escrementi, fanghiglia.
Forse anche il nostro mondo turbina di delitti e tragedie perché si trova allo stesso modo sommerso sul fondo del cielo.
Ma quale essere umano, nell'arco della vita, non ricerca la serenità dell'aria pura, anche solo per un istante?


Questa la poetica domanda che troviamo sulla quarta di copertina del volume unico intitolato per l'appunto Sul fondo del cielo (Kuuki no Soko in lingua originale), una raccolta di quattordici racconti scritti e disegnati sul finire degli Anni Sessanta e agli inizi degli Anni Settanta dal dio dei manga Osamu Tezuka, poi pubblicati tutti insieme nel 1982 per la Akita Shoten. Il corposo volume sbarca nelle fumetterie del nostro paese grazie alla Hazard Edizioni e alla titanica impresa nel pubblicare una buona parte delle opere più famose del maestro.

Man mano che leggevo un racconto dopo l'altro, non ho potuto fare a meno di pensare, ancora una volta, che il talento di Tezuka nella narrazione sia davvero paragonabile a pochi altri. Naturalmente non posso riassumere tutti i racconti nella presente recensione, ma senza alcun dubbio posso dire che per me si sono rivelati uno più bello dell'altro e che nella loro straordinaria semplicità e varietà spaziano da un genere all'altro: dal fantasioso quanto classico scambio di coscienze al noir con "ammazzatine" e sparatorie; dal fantascientifico permeato di malinconia alla commedia - in due racconti addirittura appare la buffa controparte cartacea di Tezuka -, per poi passare al mistero, al sentimentale e al drammatico. Soltanto un paio di storie mi hanno convinto di meno, ma hanno comunque una loro originalità e una loro identità ben marcata che difficilmente le faranno passare inosservate.

Le tematiche adulte che l'autore delinea con estrema abilità e senza mai appesantire la narrazione forniscono al lettore più esigente interessanti spunti di riflessione: l'incesto, il razzismo, la follia, giusto per dirne alcune, sono espresse nella narrazione in modi inaspettati e mai prevedibili. Tezuka e la sua praticamente infinita fantasia mi sorprendono sempre. Il costo del volume non è per le tasche dei più giovani, ma è senza dubbio un buon acquisto, caldamente consigliato a chi ama Tezuka, a chi ancora non conosce le sue opere della maturità o a chiunque voglia leggere dei racconti brevi rivolti a un pubblico maturo.


 6
micheles

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Sul fondo del cielo è una raccolta di racconti brevi di Osamu Tezuka, pubblicati mensilmente sulla rivista Play Comics nel periodo tra il 1968 e il 1970 e raccolti in volume nel 1971. Si tratta di ottimi racconti, intesi per un pubblico adulto, tutti compenetrati dello spirito tipico dell'epoca. Basti dire che su 14 racconti 10 si concludono con la morte del protagonista o dei protagonisti; uno si conclude con la protagonista gravemente ustionata da un'esplosione atomica e in fin di vita; uno col la morte di tutti i personaggi tranne il narratore, che è lo stesso Tezuka nella parte di sé stesso; uno con la morte del padre del protagonista e uno con la trasformazione di un bambino innocente in un pesce mostruoso. Non esiste nessun racconto a lieto fine. I generi trattati spaziano molto: dall'horror, alla fantascienza, al dramma psicologico, al poliziesco, al western, al racconto realistico. Tezuka prone qui molti dei temi che gli sono più cari e alcuni racconti hanno forti somiglianze con racconti che si sono visti nel ciclo della Fenice. Il tema dell'incesto tra fratello e sorella appare più volte; vari racconti sono di critica sociale, in un paio si accenna alla contestazione studentesca, uno è una denuncia contro i disastri ambientali, tutti temi tipici di quegli anni. E naturalmente non mancano le storie d'amore a fine tragico. Le ambientazioni sono varie: il Giappone, la gli Stati Uniti, la Francia, un pianeta lontano. Le ispirazioni sono ancora più varie, prendendo indifferentemente sia da generi moderni (in particolare il noir occidentale) che da antiche leggende giapponesi: c'è addirittura un racconto su una ragazza-gatto che dimostra come le nekomimi che vanno tanto di moda oggi fossero già un grande hit nei cinema giapponesi negli anni sessanta. Tutti i racconti sono scritti con la delicatezza e la dolcezza tipici del miglior Tezuka. L'edizione della Hazard è ottima: certo molto costosa ma il contenuto vi ripagherà ampiamente.


 5
Tacchan

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Questa corposa raccolta di storie brevi si dimostra decisamente al di sopra delle mie aspettative. Tezuka ci diletta con racconti che spaziano tra un'ampia tipologia di generi e che spesso amano toccare argomenti all'avanguardia per gli anni in cui sono stati scritti: dalla discriminazione sociale a tematiche ambientaliste. Alcune di queste sono state esplorate più a fondo in altre opere più lunghe, tuttavia per esempio fa un certo effetto la storia di apertura, ambientata ad Harlem e che vede come protagonista un xenofobo uomo bianco che sente battere nel suo petto proprio il cuore di un ragazzo di colore, che aveva disprezzato e maltrattato, ma che ora gli permette di vivere. O ancora c'è qualche tocco di fantascienza, come il racconto da cui è presa l'immagine di copertina, con due ragazzi che sopravvivono all'olocausto che ha reso invivibile il pianeta Terra. Non mancano racconti più d'azione, altri che lambiscono il genere horror, il western, alcuni che si rifanno a qualche leggenda metropolitana, o che riservano inaspettati colpi di scena nel finale.
Si tratta quindi di una raccolta che vede un Tezuka che affronta con estrema semplicità e libertà una serie molto ampia di argomenti. I racconti sono tutti molto brevi e puntano soprattutto sull'incisività: si limitano ad offrire spunti, senza allungarsi in approfondimenti. Come conseguenza forse potreste trovare alcuni finali un po' troppo repentini, tanto che potrebbero lasciarvi con il desiderio di poter leggere qualche pagina in più. Non vi è nemmeno molto spazio per i lieto fine, visto che al momento non ricordo alcun racconto che termina con il classico "e vissero tutti felici e contenti".

Consigliato, senza remora alcuna, a tutti i fan del Mangaka.