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Tacchan

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
GP Publishing ci propone un elegante volumetto confezionato con estrema cura e attenzione, presentato con tutti gli onori del caso e battezzato come graphic novel. L'operazione costa all'acquirente ben 15 euro, cifra sicuramente eccessiva per un prodotto da fumetteria, ma "Sute, il figlio degli spiriti" mira al circuito librario e l'edizione ha tutte le carte in regola per entrarci. L'atteggiarsi a romanzo grafico è una prassi che sta prendendo sempre più piede e nasce probabilmente dalla voglia e dall'estremo tentativo di elevare, ancor più in un Paese come l'Italia, il fumetto a qualcosa che possa godere di una maggiore considerazione anche al di fuori di quello che è il suo mercato di nicchia. Un tentativo di sfondare l'argine che relega immeritatamente la Nona Arte ad un gradino inferiore rispetto alla letteratura non illustrata o forse, più semplicemente,un modo per giustificare il costo del prodotto, un mettere le mani avanti e far passare un messaggio del tipo "sì, è vero, costa 15 euro, ma questo non è un fumetto come tutti gli altri, è una graphic novel".
Quale siano le ragioni di GP e come lo si voglia chiamare, "Sute, il figlio degli spiriti" è un fumetto, o manga se preferite, prodotto in Italia per il pubblico italiano da un'autrice giapponese, che mescola storia, tradizione e mitologia giapponese in un racconto che risulta di piacevole lettura. L'autrice giapponese in questione non è un'autrice qualsiasi, è Yoshiko Watanabe, che ha avuto l'onore di lavorare come assistente di Osamu Tezuka occupandosi di alcune tavole di "Astoboy", "La principessa zaffiro" e "Kimba, il leone bianco". In Italia dagli anni '70 si è distinta per avere lavorato in alcuni dei più riusciti prodotti di animazioni italiani, ovvero "La Freccia Azzurra" e "La Gabbianella e il Gatto", e per aver recentemente realizzato "La Storia di Sayo", edito da Kappa Edizioni.

Sute racconta una vicenda ambientata in Giappone nel VII secolo, epoca nella quale il Paese, spezzettato in una moltitudine di piccoli regni, stava attraversando un periodo molto turbolento. In questo scenario la popolazione, sotto il giogo dei signori, era costretta a vivere di espedienti e diveniva un mero strumento per arricchirsi e acquisire maggiore potere. In questi anni si registra anche l'avvento del buddismo, religione monoteista che cambia in modo drastico la visione scintoista del rapporto tra uomo e natura, fino a quel momento segnato da un profondo rispetto.
In questo scenario una famiglia è costretta, per salvare i restanti figli, a disfarsi dell'ultimo nato donandolo agli spiriti della foresta. Viene accolto e allevato da una volpe, crescendo insieme alle creature della foresta. Intanto gli umani si fanno sempre meno rispettosi delle antiche tradizioni, perdono il timore che avevano per gli spiriti e li sfidano apertamente, supportati dalle forze legate alla nuova religione.

"Sute, il figlio degli spiriti" racconta questo scontro e propone un'ambientazione fantastica affascinante, popolata da creature mitologiche figlie della tradizione giapponese. Si dimostra una lettura estremamente scorrevole in grado di offrire, nonostante la propria semplicità, degli spunti di riflessione forse non originalissimi, ma per nulla banali. Sia grazie al tipo di tratto, sia grazie alle scelte narrative, si propone come un'opera d'altri tempi, lontana dai prodotti recenti e dotata di un carisma figlio di un'esperienza e di una sensibilità al giorno d'oggi sempre più rare.
L'opera strizza l'occhio alle generazioni più navigate, le uniche tra l'altro che si possono permettere i 15 Euro richiesti dall'editore. Ritroviamo in Sute il sapore delle opere classiche, apprezzabili solo da chi ha un approccio al fumetto più maturo e magari arricchito anche da esperienze che gli hanno permesso di venire in contatto con scuole di fumetto diverse da quelle nipponiche.

Il disegno, privo di retinature, è elegante e dettagliato e mette in vetrina l'impressionante abilità dell'autrice nell'utilizzo della china. Ho avuto l'onore di vedere Yoshiko Watanabe all'opera dal vivo in occasione della recente fiera lucchese ed è stato incredibile notare come lavorasse con risultati eccellenti, senza alcuna bozza, direttamente con la china. Le tavole che troverete in questo volumetto denotano una frizzante creatività che sfocia soprattutto nella splendida rappresentazione delle creature soprannaturali, ma non da meno è l'abilità nella rappresentazione dei paesaggi, molto dettagliati e sempre ispirati.

In breve:
- "Sute, il figlio degli spiriti" è un buon prodotto e merita di essere letto? Assolutamente, e senza alcuna esitazione, sì.
- Se tornassi indietro, rispenderesti 15 euro per acquistarlo? Non so, 15 euro li ritengo comunque troppi, quale sia la qualità dell'opera proposta.