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-Shiho-

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
Ammetto di avere un debole per Kaoru Tada: da "Love me Knight", che mi ha conquistata da bambina, a "Itazura na Kiss", che ho scoperto da adulta, Kaoru Tada resta una delle mie mangaka preferite. Per questo ho premiato i due brevi volumi di "Miha Paradise" con un voto abbastanza alto, malgrado il manga di per sé non meritasse più di un 7.5

"Miha Paradise" è un manga in due volumi edito dalla Goen al costo di 4,95 euro. Il prezzo è un po' altro, se si considera che, pur presentando una sovraccoperta, i due volumetti sono molto sottili (non arrivano affatto alle 200 pagine canoniche) e non sono presenti pagine a colori.

"Miha Paradise" deve il nome a una delle due storie raccolte in questi volumetti. Protagonista della storia principale è Narumi, che frequenta un liceo femminile molto severo e non mostra interesse per idol e cantanti. Scoperto che una delle compagne di classe, che lei credeva composta e pacata, è invece una fan sfegatata delle rock band, Narumi entra in contatto per la prima volta col mondo del rock e ne rimane affascinata. Ad affascinarla maggiormente è però il vocalist della band 7th Gate, con il quale per caso inizia a frequentarsi, sennonché non tutto quel che oro luccica e infatti scoprirà in lui una persona ben diversa dalle apparenze.
La seconda storia invece, molto più breve, si intitola "Io piango" e narra di una ventenne dai capelli corti e dai tratti infantili che non sembra interessata ai ragazzi, fino a quando per caso si imbatte nel giovane barista di un Café, che lavora inoltre in un programma televisivo per bambini.

Il disegno è quello proprio della Tada con figure quasi comiche e caricaturali, proporzioni non sempre rispettate, figure molleggiate e dalle espressioni comiche. Alcuni personaggi assomigliano fin troppo a quelli delle sue opere famose: ad esempio il ragazzo di "Io piango" del quale si innamora la protagonista è identico a Irie Naoki del più famoso "Itazura na Kiss".

La trama di entrambe le vicende è molto semplice e ruota attorno al tema del primo amore. Inoltre proprio "Miha Paradise" sembra ricalcare la vicenda di "Love me Knight", anche se con importanti differenze, soprattutto nello sviluppo della storia, in quanto il vocalist di "Miha Paradise" non è una figura altrettanto positiva quanto quella di Go, vocalist dei Bee Hive.

In generale entrambe le storie si prestano ad una lettura facile e di poche pretese, che consiglio caldamente ai fan dell'autrice o a coloro che ricercano una lettura leggera.


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Haruko21

Volumi letti: 2/2 --- Voto 6
Come già altri hanno scritto su questo volumetto è assolutamente vero che "Miha Paradise" sembra poco più che una bozza di "Love me Knight", specialmente il primo volume in cui dal primo momento era possibile vedere quanto i personaggi si somigliassero fra loro.
Nonostante ciò ho trovato la storia piacevole e alquanto scorrevole, un classico shojo in quanto presenta tematiche già affrontate da altri autori .
L'unica cosa che non ho apprezzato di questo manga è stato il prezzo, trovo che 4,95 € siano troppi per questi due scarni volumetti però nonostante ciò trovo che siano stati ben spesi in quanto adoro i disegni di Kaoru Tada.
Inoltre ho trovato molto carina anche la storia inserita alla fine del secondo volumetto intitolata "Io piango".
Nel complesso posso dire di aver apprezzato questo manga nonostante non mi abbia particolarmente entusiasmato.


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Kotaro

Volumi letti: 2/2 --- Voto 7
Qualche anno dopo il fortunatissimo "Ai shite knight", la mai troppo compianta Kaoru Tada ci riprovò. Ecco ancora una volta una giovane, Narumi, e due affascinanti cantanti rock, Ichiro e Keisuke. L'amore, le lacrime, i triangoli, le fans inviperite, i capelli cotonati e i giubbotti di pelle con le borchie.
L'incipit, praticamente, è ancora una volta lo stesso: una ragazza che viene introdotta da un'amica al mondo della musica rock, da lei ignorato fino a quel momento, e finisce per invaghirsi di un cantante.

Un "Kiss me Licia remixed & revisited", che però manca della forza espressiva e innovatrice posseduta dalla storia di Yakko e Go.
La brevità della storia (due volumi di cui il secondo occupato per circa metà da una storia breve che non c'entra con "Miha Paradise"), infatti, non permette a Narumi, Ichiro e Keisuke di scolpirsi troppo nella memoria dei lettori. Narumi è un personaggio assolutamente standard, dal background e dal carattere poco interessanti, mentre di Ichiro praticamente non si sa nulla e appare come un personaggio piatto e un po' schizofrenico nei suoi comportamenti. Dei tre, il personaggio che spicca maggiormente è Keisuke, una rockstar tutta particolare, che appare oscuro, scorbutico e minaccioso quando in realtà è molto tranquillo e per nulla superbo.
Manca, purtroppo, una delle caratteristiche che aveva permesso al lettore di adorare "Ai shite knight" e che successivamente gli farà adorare "Itazura na kiss", ossia la presenza di tanti personaggi, tutti ben caratterizzati e divertenti. Qualche personaggio secondario "Miha Paradise" lo presenta, ma non sono poi così memorabili. Non troveremo, fra le tante groupies più o meno oche che popolano questa storia, un altro Shige-san, un Hashizo, un Giuliano, un Sudo-senpai, e anche i genitori di Narumi sono meno scoppiettanti rispetto a ciò che ci si aspetterebbe da un fumetto della Tada.
Il setting è, ancora una volta, il mondo giovanile del Giappone degli anni '80, quello delle live house e delle rockband. Il Giappone di "Miha Paradise" ha però quasi completamente accettato questa realtà filo-occidentale e, salvo un paio di fugaci frecciatine verso il finale, non c'è quel culture clash così esasperato, divertente e realistico allo stesso tempo, che era parte integrante di "Ai shite knight" e ne aveva decretato il successo.

Quel che rimane è una storiella d'amore piuttosto superficiale che si svolge sullo sfondo degli anni '80. Anni '80 sapientemente dipinti (il solo vedere raffigurata su uno sfondo una maglietta dei Blues Brothers mi farà alzare di un punto il voto di questa recensione), ma che non bastano a far scolpire nel cuore del lettore la vicenda della giovane Narumi, che sarà una fugace lettura sì piacevole ma anche poco memorabile. Molto graziosa, nella sua semplicità, è invece la storia breve che chiude la serie, dove la Tada torna a parlarci di amori che nascono grazie a vivaci bimbi ficcanaso Hashizo-style.
"Miha Paradise" è una storia molto breve e semplice, che non lascia troppo il segno. E' abbastanza piacevole e i fans del mondo degli anni '80 dovrebbero dargli un'occhiatina d'obbligo, ma dall'autrice ci si aspettava molto di più, e il rimpianto per ciò che sarebbe potuto diventare e non è stato, purtroppo, è grande.


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kikkokat

Volumi letti: 2/2 --- Voto 7
Voto 7 ma sarebbe un 7,5

Narumi è una studentessa che grazie all'amica Morinaga scopre il mondo del rock. Assiste per la prima volta ad un concerto e rimane stupefatta dalla voce di Kyousuke, leader dei Misfit, band semi sconosciuta. La ragazza però si fa prendere dal fascino del leader di una band molto più famosa, i 7th Gate. Inizia così a frequentare Ichiro, il leader della band.
Un giorno, in un viaggio ad Osaka per assistere ad un Live della band, la ragazza capisce che per loro due non ci può essere un futuro, poiché non approva il modo di vivere della rockstar.
È così che rientra in scena Kyosuke, che non aveva mai perso di vista la ragazza, pur comportandosi sempre con il suo modo scorbutico. Ora il ragazzo lavora in una videoteca e sta preparando il disco di debutto. Ormai anche i Misfit si sono fatti una nomina e il loro singolo raggiunge la 3. posizione della classifica. Come si evolverà il rapporto tra Kyousuke e Narumi?
Poi c'è una divertentissima storia extra che non centra nulla con "Miha Paradise". Si intitola "Io piango" e parla di una ragazza che, per mancanza di soldi, inizia a fare da babysitter al piccolo Mamoru.
Mamoru è un fan di un programma TV per bambini, dove appare un buffo pupazzo e l'animatore, un certo Takkun. Ma la protagonista già conosce Takkun....
Questa storia è davvero molto gradevole e merita un 8.
Nel complesso Miha Paradise è un manga godibile, l'unico problema è che è troppo breve (la Fairbell aveva pubblicato un volume unico, mentre la prima edizione giapponese era divisa in due numeri, proprio come la nostra italiana).
Non capisco l'uso della GOEN della seconda copertina, un reciclo di immagino della prima...Non potevano usare quella del 2. volume giapponese? Forse no visto che hanno attinto al materiale della seconda ristampa Fairbell, in tal caso era meglio che avessero pubblicato un volumone unico, ma probabilmente avevano paura del costo alto proposto al pubblico e hanno preferito suddividerlo in due volumi.
Per il resto, volumi divisi a parte, l'edizione è molto buona, sia carta che traduzioni.
Consigliato a chi ama Kaoru Tada e gli shoujo anni 80.


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Ririn

Volumi letti: 1/2 --- Voto 7
Narumi Ezaki è una ragazza che frequenta un liceo femminile molto severo che non permette molti contatti con il sesso maschile. Narumi non gradisce i cantanti e le mode di turno, per cui le compagne fanno tante pazzie. Un pomeriggio la nostra protagonista incontra per strada Mari Morinaga, la studentessa più perfetta e studiosa della sua classe e rimane sconvolta nel vedere che fuori dalle mura della scuola Mari frequenta ragazzi metallari e cantanti rock, si veste in modo molto eccentrico e si trucca. Preoccupata per lei Narumi decide di seguirla e si ritrova ad un concerto di Rock. Grazie alla nuova amicizia con Mari Narumi entra a contatto con il mondo delle band, e diventa una fan scatenata di un gruppo in particolare: i 7th Gate. Narumi si innamora di Ichiro, il cantante del gruppo,con cui inizia a frequentarsi. Allo stesso tempo Narumi incontra Kyosuke, il cantante di un altra band, meno famosa e commerciale, i Misfit, con cui stringe un rapporto di amore/odio...

Il mio voto per ora è 7. Devo ammettere di essermi divertita molto a leggerlo e aspetto con curiosità l'uscità del secondo volume. Vi consiglio di leggerlo se vi piace sperimentare tematiche nuove e interessanti in uno shojo.