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Aminako

Volumi letti: 10/10 --- Voto 6,5
"The Flower & the Beast" è una commedia romantica scolastica proposta dalla Star Comics in 10 volumi. Riconosco che si tratta di una serie che mi ha messa in crisi sin dal primo volume, che avrei lanciato volentieri dalla finestra, ma -avendola acquistata completa- sono voluta arrivare fino in fondo e questo è stato un bene perché mi ha permesso di rivalutarne, in parte, la trama.

Kumi Kumakura (detta "Kyu") è una giovane liceale appena trasferita in una scuola con una tradizione un po' particolare, quella degli "school rings". Se due persone che si amano si scambieranno gli anelli nel corso di una cerimonia pubblica, le due persone saranno destinate ad amarsi per sempre. Kumi appena arrivata si imbatte e perde la testa per il giovane Hyo Kakizono, il ragazzo più ambito della scuola e che sembra da subito colpito da lei. L'unico particolare, non trascurabile, è che Hyo è l'oggetto di interesse di quasi Tutte le ragazze dell'istituto scolastico e si concede alle loro avances nonostante le dolci parole spese per la dolce Kyu. In questa situazione, la protagonista è confusa: da un lato sente sempre maggiore interesse per Hyo, dall'altro è bloccata dall'enorme successo che riscuote tra le ragazze. Perché tra tutte lui dovrebbe scegliere lei? Cosa possiede lei di diverso dalle altre?

I disegni e le tavole di Miwako Sugiyama sono molto belli e hanno catturato da subito il mio gusto. Anche se non sono una addetta ai lavori, mi è piaciuto come trasmette l'idea del movimento dei suoi personaggi, come ha strutturato il corpo e come ha lasciato esprimere i suoi primi piani.
Dal punto di vista della trama, nel primo volume ho faticato a comprendere dei passaggi fondamentali. Ho riletto le prime pagine almeno quattro volte per comprendere in quale momento tra questi due personaggi nasce l'interesse. Tutto forse troppo rapido e disordinato: quando hanno acquisito entrambi la consapevolezza di amarsi da impazzire in modo "diverso dagli altri" per me resta un mistero. Ho trovato simpatici i personaggi secondari e, nella seconda parte della storia, ho seguito con interesse l'evoluzione del protagonista maschile. "The beast" come suggerisce il titolo, grazie al sentimento per Kyu raggiunge un livello di maturità interessante. Gli mette la testa a posto, insomma, solo non si comprende bene come. Al contrario, ho trovato preoccupante e imbarazzante con tinte di irritazione il livello di innocenza della protagonista femminile: dall'inizio alla fine.
In sintesi, per mio gusto personale, questa serie a me è piaciuta solo in parte e la consiglierei soltanto agli amanti di letture no-stop dello shoujo scolastico.


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AMARANTHE

Volumi letti: 10/10 --- Voto 5
Ho appena finito di leggere questo manga (e intendo tutti e dieci i volumi) e l'ho fatto tutto d'un fiato. L' ho letto in fretta e furia perché, dal momento che l'ho acquistato, ero decisa a finirlo, magari anche con la speranza di poter trovare qualche colpo di scena o cambiamento di rotta che avrebbe potuto farmelo rivalutare... Ma non è andata così! L'unica, e sottolineo l'unica, nota positiva di questa serie, a mio parere sono i disegni. La mano dell'autrice si riconosce, e i personaggi sono molto belli; anche gli sfondi sono curati, anche se nulla di sfolgorante rispetto a un qualsiasi altro shoujo. Detto questo, passiamo ai tasti dolenti, ovvero: tutto il resto. La trama non è nulla di originale; la tipica storia di un'adolescente che s'innamora per la prima volta e fa le prime amicizie fra i banchi di scuola. E questo può andare comunque bene, per un'amante del genere, Se non fosse che già dal primo volume si intuisce subito che gli eventi capitano senza nessuna logica. La protagonista, inspiegabilmente, conquista chiunque semplicemente arrossendo o regalando orsacchiotti di pezza ai ragazzi più fighi della scuola (e non solo a loro: anche le ragazze non sono immuni al fascino ammaliante (!) di Kyu...). È un personaggio emotivo, facile alle lacrime, buonista, e che compie azioni o insensate o di moda negli asili. Ma è tanto piccina e carina... (!) Impossibile non innamorarsene, a quanto pare, secondo l'autrice. Dopo aver fatto capitolare il playboy della scuola ed essersene innamorata, a un certo punto (vero e unico colpo di scena di tutta la serie)
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)

... Lo lascia. Ma davvero, apparentemente senza motivo. Solo per dare modo all'altro belloccio della situazione di farsi avanti. E, a parte una tentata violenza che viene trattata come nulla fosse, e dimenticata in poche pagine, non succede altro.

Avrei dato un voto anche più basso, ma i disegni li ho davvero apprezzati quindi... Va bene così. Se cercate una storia divertente, o profonda, o con dei personaggi ben caratterizzati, vi consiglio di non perdere tempo con questa serie.


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npepataecozz

Volumi letti: 10/10 --- Voto 6
Edito dalla Star Comics fra l'ottobre del 2014 ed il maggio del 2016 "The flower and the beast" (ossia "Hana ni Kedamono") è quello che io definisco come uno shojo "modello base": è un'opera, cioè, che non aggiunge né toglie nulla rispetto a quello che si è letto o visto finora relativamente a questo genere. La sua lettura risulta abbastanza piacevole, ma allo stesso tempo storia e personaggi sono destinati a finire molto in fretta nel dimenticatoio: schiacciato dalla sua linearità il manga non riesce mai ad offrire momenti di grande impatto emotivo e ciò danneggia gravemente il suo coefficiente di popolarità.
Kuu è una ragazza "tonda, morbida e con la bocca sempre aperta" che sta per trasferirsi in un nuovo liceo; Hyo, invece, è il bellissimo playboy di quello stesso liceo e non si fa problemi nel farsi accompagnare da tre o quattro ragazze alla volta. Durante un sopralluogo alla scuola, la ragazza finisce per imbattersi proprio in Hyo e non essendo a conoscenza della sua fama si lascia irretire da lui fino ad innamorarsene. Il giorno dopo, però, Kuu scoprirà la verità e affermerà pubblicamente di non voler aver nulla a che fare con quella "bestia"; la cosa si dimostrerà, però, più difficile del previsto perché da un lato la ragazza non riuscirà mai a rendersi indifferente al suo fascino e dall'altro perché Hyo, sinceramente attratto da lei, comincerà a riempirla di attenzioni.
Prima di "The Flower and the beast" Miwako Sugiyama, l'autrice, aveva dato alle stampe altri lavori composti, però, solo da pochi volumi (la maggior parte delle volte, anzi, si trattava di volumi unici); per questo motivo questo manga deve essere considerato come la prima opera di una certa consistenza di questa mangaka. Questo fattore, forse, ha avuto la sua importanza nella creazione della trama: la Sugiyama, con tutta probabilità, non ha ritenuto di essere già pronta per allontanarsi dai canoni consolidati e che quindi fosse meglio procedere nel modo più tradizionale possibile. Questo spiegherebbe come mai certe situazioni non sono state radicalizzate come avrebbero potuto: per fare un esempio lo stesso titolo, il fiore e la bestia, sembra diventare inappropriato già dopo pochi volumi. Se inizialmente Hyo è effettivamente il "ragazzo cattivo" che non tiene in considerazione i sentimenti delle ragazze, vediamo che la "bestia" si trasformerà prestissimo in un candido agnellino, devoto all'amore puro ed alla monogamia; quando poi, più avanti, diventerà lo zerbino di turno l'immagine che avevamo di lui all'inizio si rivolterà completamente.
Ci sono molti altri esempi che potrei addurre alla mia tesi secondo cui la Sugiyama abbia scritto questa storia col "freno tirato"; ma poi finirei per raccontare troppo e chi sta leggendo il manga se ne avrebbe a male. Quello che posso dire è che ci sono molte situazioni in cui l'autrice sembra dirci "potrei ma non voglio": molto spesso, cioè, vengono abbozzate situazioni più complesse che potrebbero far decollare la storia; poi però si fa rapidamente marcia indietro e si torna su binari classici, con l'effetto di rendere inspiegabili certe parti della trama. La Sugiyama, però, aveva deciso così: la storia deve avere al suo centro una ragazza che conquista cuori regalando orsacchiotti e dedicandosi al taglio e cucito e attorno a lei deve avere due o più bellocci che le sbavano dietro. Ossia quello che io definisco uno shojo modello base.
Nonostante tutto, però, il manga anche così com'è si lascia leggere volentieri; chi è appassionato di shojo lo apprezzerà sicuramente. Un grande contributo alla sua appetibilità, poi, lo danno le vicende degli attori secondari: Kanna e Tatsuki, in particolare, sono personaggi riuscitissimi e le parti dedicate a loro sono, a mio avviso, le migliori di tutto il manga.
I disegni, infine, non sono male: la fisionomia dei personaggi, in particolare, m'è sembrata curata e sono gradevoli alla vista.
In conclusione, credo che non sentiremo parlare molto spesso di questo manga in quanto non possiede qualità tali da attirare troppo l'attenzione su di sé; per gli amanti degli shojo, però, rappresenterà comunque una lettura gradevole seppur nella consapevolezza che le opere migliori del genere sono altre.


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Pannero

Volumi letti: 5/10 --- Voto 7
"The flower and the beast" racconta le vicende di Kuu, una ragazza molto timida appena iscrittasi al liceo, che fa subito la conoscenza di Hyo, il playboy della scuola. Tra i due scatta la scintilla, ma una serie di complicazioni, come la reputazione del ragazzo, si frappongono tra i due... Parallelamente Kuu fa amicizia con Kana, una ragazza riservata, che diventa in poco tempo sua amica, ma il passato misterioso della ragazza potrebbe nascondere qualche segreto di troppo...

È uno shoujo leggermente più maturo del solito, anche se presenta tutti gli stereotipi del caso; con un paio di cambi di rotta abbastanza interessanti l'autrice riesce a mantenere vivo l'interesse del pubblico. Il gruppo di protagonisti risulta nel complesso simpatico e ben caratterizzato, anche se a volte pecca un po' di banalità - soprattutto la protagonista.

I disegni sono piacevoli; una cura non proprio maniacale dell'anatomia si può perdonare grazie a tavole ben equilibrate e gradevoli. Risulta tutto grazioso nel complesso.

Rimango un po' dubbiosa nel dare un giudizio complessivo a questo manga, che come spesso succede colleziona una serie di alti e bassi più o meno perdonabili (tipo l'introduzione di rivali inutili e chiaramente senza speranze, che appaiono solo per allungare il brodo), controbilanciati da alcuni colpi di scena inaspettati.
Vedremo come deciderà di continuare la storia la mangaka. Sebbene il finale sia facilmente prevedibile, potrebbe riservare qualche sorpresa.

Bene per l'edizione italiana della Star Comics, molto fedele all'originale nella grafica e nelle copertine come tipico dell'editore.