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Darkwil

Volumi letti: 36/115 --- Voto 8
<b>Attenzione, possibili spoiler</b>

“Street Fighter” è un "manhua" della ormai praticamente defunta casa editrice Jade. Per chi non la conoscesse, questa coraggiosa azienda iniziò a pubblicare fumetti di cinesi di combattimento verso la seconda metà degli anni novanta, cominciando dal famoso "Super Shen", fumetto di azione/combattimento, proseguendo poi con diverse opere ispirate al mondo dei videogiochi. In SF3 sceneggiatore e disegnatore sono gli stessi di “Super Shen”.
Solo di "manhua" ispirati alla famosa serie Capcom, Jade ha pubblicato ben quattro testate e quella di cui andremo a parlare, oltre ad essere la più longeva in termini di numero di pagine, posso tranquillamente affermare sia anche la migliore per storia e contenuti.

La saga di "Street Fighter 2" ha avuto una notevole evoluzione nel corso degli anni, proponendo sempre personaggi sempre più amati e di grande spessore, spesso proposti e riproposti in diversi capitoli, ma questa serie si chiama "Street Fighter III", e questo ci deve far tenere a mente che, pur la storia richiamando al lavoro un'infinità di personaggi provenienti da svariati capitoli della saga di “Street Fighter”, è incentrata principalmente sui personaggi di “Street Fighter III”, pertanto saranno i personaggi presenti in questo titolo ad essere quelli più ricorrenti. Per questo motivo non ci si dovrà stupire se alcuni personaggi magari molto cari ai videogiocatori nel corso della storia non si vedranno nemmeno, oppure se alcuni appariranno solo per poi vederli miseramente (eh, sì! E non saranno pochi!) ammazzati, oppure se vedremo qualcuno dei quattro boss del primo SF2 essere relegato ad un ruolo di contorno per poi venire sconfitto in malo modo.
Alcuni elementi e legami tra i personaggi sono rispettati, come il fatto che Ryu e Ken siano amici/rivali, altri rapporti come gradi di parentela padre/figlio o di allievo/maestro tra personaggi saranno inventati dagli autori. Ad esempio all'inzio della storia vedremo Elena ed Alex come allievi di Oro. Necro figlio di Jill. Ken che parla della moglie Julia (non era Eliza nel videogioco?) e Ryu che parla della sua fidanzata... beh, questo non lo posso proprio spoilerare!
Il livello di forza dei personaggi viene catalogato con lo stesso criterio delle cinture delle arti marziali. In questo caso abbiamo i livelli bianco/giallo/verde/rosso/blu/viola/nero/supremo. Lo standard, ad ogni modo, sarà ben sotto l'energia rossa: solo i personaggi di maggior spessore come Ryu e Ken o i Cattivoni come Vega/M.bison, Akuma/Gouki o Jill potranno raggiungere i livelli più alti.
I combattimenti saranno l'elemento principale di una trama a tratti un po' confusa e forse anche un po' monotona. A mio parere l'elemento più forte della trama è la continua comparsa di personaggi nuovi, fatto che invoglia il lettore ad andare avanti sempre di più con la lettura, entusiasmando veramente i fan alla momento della comparsa di personaggi come Ryu o Guile.
È una storia suddivisa in 39 volumetti che, a mio parere, inizia a dare il meglio di se dopo 4/5 albi fino al ventesimo, perché è da lì che un po' alla volta escono la maggior parte dei personaggi più famosi ed è in quella fase che si definisce il filo conduttore della trama: si chiariscono quali sono i legami tra i personaggi principali e si capisce la differenza tra i diversi livelli di forza dei personaggi.
I volumi finali, a mio modesto parere, piombano un po' troppo nell'esagerazione e nell'eccesso, ma questo è forse causato dal dover mostrare le sconfinate possibilità dei guerrieri che hanno raggiunto i livelli di forza massimi.
I disegni sono molto belli, particolareggiati e ben colorati; c'è anche un qualche uso di computer grafica. Come in “Super Shen”, i tratti dei volti di diversi personaggi richiamano "abbastanza" il tratto di Ryoichi Ikegami, cosa che - almeno a me che sono un suo grande fan - fa piacere, ma mi rendo conto che potrebbe essere un'opinione anche ben più che non condivisibile. I fan di Ikegami non si lascino ingannare, perché se proprio volgiamo fare il paragone, l'autore Hui King Sum è però lontano anni luce nella rappresentazione grafica dei personaggi femminili, decisamente meno sensuali rispetto al collega nipponico e soprattutto per quanto riguarda i fondali: forse talvolta sono un po' scarni, idem per i paesaggi, togliendo pure il forse.

La qualità delle stampe non entrerà negli annali, meno che meno la qualità della carta e delle rilegature.
L'elemento più snervante di tutti è comunque stato (all'epoca) la cadenza di pubblicazione irregolare, terribilmente irregolare, ma ormai è storia vecchia.
Altra nota più che dolente è che la casa editrice Jade ha ormai chiuso i battenti da anni e chi è, o dovrebbe, esservi subentrata (Jemm Edizioni) non dà segni di vita da tempo.
Il risultato è che oltre metà degli albi, soprattutto dai numeri centrali in poi, sono praticamente irreperibili, pertanto l'unica possibilità di impossessarsi di questa serie e trovarla in blocco in vendita sul web.

In conclusione la ritengo un'opera che non è certo esente da difetti, questo è sicuro e chiarisco subito che non è per tutti: se non si è interessati ai manhua/manga d'azione e soprattutto non si è fan della celebre serie Capcom, molto meglio lasciar perdere sia questa che tutte le pubblicazioni correlate. Ma sei siete dei fan di SF e soprattutto avete la possibilità di leggere gli albi fatelo! Vi divertirete di sicuro!