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Evangelion0189

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Definirei Furari, l'opera dell'ormai acclamato Jiro Taniguchi di pubblicazione più recente, "L'uomo che cammina come avrebbe dovuto essere" (chi segue le mie recensioni sa come la penso sull'opera appena menzionata). Sì, perché anche qui l'autore e il lettore seguono le giornate di un individuo immergendosi nei suoi pensieri e nella sua quotidianità, ma in Furari il contesto è totalmente diverso.

Ci troviamo infatti nella Edo (l'odierna Tokyo) del XVIII secolo, osservando gli studi e condividendo le riflessioni del protagonista ispirato direttamente a Tadataka Inō, il grande topografo giapponese che per primo disegnò la mappa completa del suo paese con tecniche per l'epoca molto avanzate. Giorno dopo giorno, passo dopo passo, misurazione dopo misurazione "sulle orme del vento" (questa la traduzione del titolo originale), il nostro personaggio si troverà a interagire con persone, animali, eventi naturali di ogni tipo e di volta in volta gli verranno alla mente splendidi haiku, i componimenti poetici giapponesi per eccellenza. Inoltre, spesso e volentieri, il nostro edonista della vita e della natura si addormenta e immagina se stesso nei panni degli animali in cui si è appena imbattuto, e l'autore raffigura questa vera e propria "immersione" con assoluta abilità.

Perché L'uomo che cammina mi ha frustrato e annoiato, mentre Furari, che fondamentalmente si muove sulla stessa linea, ha invece trovato il mio pieno gradimento? Penso che la presenza di dialoghi, quasi completamente assenti nel primo, un'intrinseca poeticità legata ad eventi ed esseri viventi e l'ottima ambientazione storica hanno influenzato il mio giudizio positivo. Da un punto di vista tecnico c'è poco da dire: anche se in alcuni volti ho notato alcune "spigolosità" decisamente atipiche per il tratto di Taniguchi, per il resto a livello di impostazione delle immagini e di disegno ci troviamo davanti a un'opera da assaporare con gli occhi e con la mente. L'edizione italiana è a cura della Rizzoli Lizard, la quale come al solito ci presenta i lavori del maestro in un formato un po' più grande del normale, con pagine dalla carta bianchissima e una notevole cura complessiva, che ne giustifica il costo considerevole. Seguite anche voi le "orme del vento", gettandovi in poesia allo stato puro.


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GIGIO

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Buono, buono, buono. Sicuramente in questo volume unico, Furari, si può ammirare uno dei migliori Taniguchi. Quest'opera è decisamente molto accurata e dettagliata, e il lavoro minuzioso dell'autore ha il giusto tributo. Partiamo dalla trama. La storia prende spunto da Tadataka Ino, un topografo del 1700/1800 che disegnò la cartina del Giappone per la prima volta utilizzando dei sistemi e tecniche moderne. Come ho detto prende spunto non è quindi Tadataka Ino il protagonista, Jiro Taniguchi ci presenta un uomo molto curioso e attento che semplicemente cammina verso Edo (Tokyo) e osserva, scrive, prende nota. Calcola le latitudini, le distanze, le particolarità del terreno. Entra in campo anche la natura nella quale il protagonista si immerge, negli animali soprattutto ma anche con tutto il resto che la natura ci offre. Taniguchi - natura, un binomio sempre azzeccato. Con quest'opera ci si avvicina al naturale appunto perchè c'è ben poco da leggere, l'autore ci insegna che a volte basta il silenzio per imparare, basta guardarsi attorno e saper cogliere ciò che siamo troppo impegnati per non vedere. Furari, che letteralmente sta per "senza meta" è proprio questo, lo desiderano tanti ma pochi riescono a farlo ma in realtà non è difficile. Prendere e andare, fare quattro passi vagando senza meta. Facendo ciò si possono solo avere sorprese perchè tutto è imprevedibile. Inutile dire che tutto questo richiama un po' ad altre opere dell'autore come ovviamente "L'uomo che cammina", chi ha apprezzato quel volume troverà soddisfazioni anche in questo sicuramente.
Non mancheranno intermezzi di dialoghi e raffronti, di vita quotidiana dove l'autore ci descrive un Giappone semplice ed antico ma comunque attento al cambiamento.
I disegni sono in standard Taniguchi, minuziosi, particolari, accorti, con delle ottime ambientazioni. Ci sono delle tavole magnifiche.
L'edizione della Rizzoli Lizard è accurata e perfetta per l'opera che contiene. Brossurato con bandelle, 200/210 pagine di cui alcune a colori. Il prezzo 17,00 € lo trovo consono per la presentazione della casa editrice.
Nel complesso una bella prova di Jiro (ormai lo chiamo per nome, tanto siamo amici), la consiglio a tutti, a chi legge molto di questo autore e anche a chi non ha mai letto nulla di lui, perchè qui è possibile trovarne l'essenza. VOTO 9.