PPPPPP
Un manga mediocre e dimenticabilissimo, benché non brutto. Brutti erano piuttosto “i tell c” e “Earthchild” con le loro trame raffazzonate.
Quando altri lettori del sito cannoneggiavano questo fumetto per il disegno io l’ho difeso ricordando che in un certo qual modo ricordava la caratterizzazione dei personaggi dell’anime “Memole dolce Memole”. Certo i disegni sono importanti ma ormai sono vecchio abbastanza per aver capito che ci sono anche le sceneggiature da considerare e le idee che stanno dietro alle trame.
Ci sono fumetti che ti presentano problemi o spiegazioni filosofiche.
Questo non è naturalmente il caso di PPPPPP ma da amante della musica (quasi di ogni genere) ho subito notato che mancava qualcosa del genere su Shonen Jump: io leggo ogni serie da ormai più di due anni e sono rimasto felice che questa mancanza venisse colmata.
Certo avrebbe avuto più successo (non con me) un manga su un gruppo di idol (al femminile) ma i redattori hanno puntato su una storia di musica classica.
La trama è semplice: Lucky è figlio di un artista molto dotato e vive solo con la madre da quando il padre vergognoso li ha abbandonati perché il povero ragazzo (nato in un parto multiplo con altri sei fratelli) era l’unico senza talento.
La madre non è in salute e l’unico modo che ha per fargli rivedere i fratelli è sfidarli in gare al pianoforte.
Io per sfizio ho ascoltato i brani proposti su Youtube.
Comunque inizialmente il manga non andava male e tutto sommato lo apprezzavo abbastanza senza però esserne un patito poi l’autore Mapollo decide di far morire la madre malata ma… invece di creare più sostegno al suo fumetto i voti dei lettori da quel momento diminuiscono, trasformandolo da un fumetto che vivacchia in un fumetto in pericolo di conclusione.
Non starò a raccontare dli errori e gli orrori seguiti a questo evento: l’autore sembrava brancolare nel buio facendo finalmente emergere il lato geniale del ragazzo solo nell’ultimo episodio.
Vi direte in che pezzo di musica classica si esibito? Contro chi ha vinto?
No, niente vittorie: l’esibizione consisteva in un cazzotto al caro papà…
Voto sei e consiglio di non prendere l’edizione che uscirà fra poco… Il fumetto pur non essendo un orrore lascia il tempo che trova.
PS: Se comunque lo vorrete prendere, noterete la velocità di lettura non solo quando troverete le immagini trasmesse dai brani musicali ma anche quando i protagonisti parlano. Le tavole infatti sono caratterizzate da molti primi piani e pochi dialoghi.
Quando altri lettori del sito cannoneggiavano questo fumetto per il disegno io l’ho difeso ricordando che in un certo qual modo ricordava la caratterizzazione dei personaggi dell’anime “Memole dolce Memole”. Certo i disegni sono importanti ma ormai sono vecchio abbastanza per aver capito che ci sono anche le sceneggiature da considerare e le idee che stanno dietro alle trame.
Ci sono fumetti che ti presentano problemi o spiegazioni filosofiche.
Questo non è naturalmente il caso di PPPPPP ma da amante della musica (quasi di ogni genere) ho subito notato che mancava qualcosa del genere su Shonen Jump: io leggo ogni serie da ormai più di due anni e sono rimasto felice che questa mancanza venisse colmata.
Certo avrebbe avuto più successo (non con me) un manga su un gruppo di idol (al femminile) ma i redattori hanno puntato su una storia di musica classica.
La trama è semplice: Lucky è figlio di un artista molto dotato e vive solo con la madre da quando il padre vergognoso li ha abbandonati perché il povero ragazzo (nato in un parto multiplo con altri sei fratelli) era l’unico senza talento.
La madre non è in salute e l’unico modo che ha per fargli rivedere i fratelli è sfidarli in gare al pianoforte.
Io per sfizio ho ascoltato i brani proposti su Youtube.
Comunque inizialmente il manga non andava male e tutto sommato lo apprezzavo abbastanza senza però esserne un patito poi l’autore Mapollo decide di far morire la madre malata ma… invece di creare più sostegno al suo fumetto i voti dei lettori da quel momento diminuiscono, trasformandolo da un fumetto che vivacchia in un fumetto in pericolo di conclusione.
Non starò a raccontare dli errori e gli orrori seguiti a questo evento: l’autore sembrava brancolare nel buio facendo finalmente emergere il lato geniale del ragazzo solo nell’ultimo episodio.
Vi direte in che pezzo di musica classica si esibito? Contro chi ha vinto?
No, niente vittorie: l’esibizione consisteva in un cazzotto al caro papà…
Voto sei e consiglio di non prendere l’edizione che uscirà fra poco… Il fumetto pur non essendo un orrore lascia il tempo che trova.
PS: Se comunque lo vorrete prendere, noterete la velocità di lettura non solo quando troverete le immagini trasmesse dai brani musicali ma anche quando i protagonisti parlano. Le tavole infatti sono caratterizzate da molti primi piani e pochi dialoghi.
